Il matrimonio esemplare: Maria e Giuseppe
- 3 anni fa
Il matrimonio della Vergine Maria e di S. Giuseppe è da sempre un modello per gli sposi cristiani. Una particolare devozione si è diffusa a partire dal ‘400. Da allora, viene festeggiato il 23 gennaio.
Per venire “in mezzo a noi”, Dio ha scelto una donna e un uomo uniti in matrimonio.
L’immagine dello sposo e della sposa percorre tutta la storia della salvezza.
La Chiesa stessa è “sposa di Cristo”.
Non conosciamo come avvennero l’incontro e lo sposalizio tra Maria e Giuseppe.
L’evangelista Matteo dice solo che Giuseppe era uomo “giusto” e che apparteneva alla stirpe di Davide. Per questo, sposando Maria, conferisce al Figlio il titolo legale di figlio di Davide, secondo le profezie.
Secondo le rivelazioni ricevute dalla beata Anna Caterina Emmerich, un angelo ordinò a Giuseppe di recarsi al Tempio di Gerusalemme per sposare una ragazza lì custodita.
I sacerdoti posero sull’altare dei ramoscelli, appartenenti a giovani desiderosi di fidanzarsi. Il ramoscello che fosse fiorito spontaneamente avrebbe indicato chi il Signore voleva come sposo di Maria. Dal bastone di Giuseppe nacque un fiore simile al giglio. Sicuramente lo sposalizio si è svolto secondo la tradizione ebraica. In un primo tempo dopo il rito del fidanzamento i due promessi vivevano nelle rispettive case, sebbene fossero già vincolati come sposi. Di solito, dopo un anno lo sposo conduceva la donna nella propria casa. In questo tempo, Maria ricevette l’annuncio dell’angelo e rimase incinta per opera dello Spirito.
Questo matrimonio era necessario?
Se Maria non si fosse sposata c’era il rischio che Gesù fosse ritenuto illegittimo, non appartenente alla stirpe di Davide. Il matrimonio era opportuno per preservare Maria dal disonore ma anche da conseguenze legali: sarebbe stata considerata un'adultera e quindi lapidata. Giuseppe assicurava sostentamento e protezione sia alla Madre, sia al Figlio. Giuseppe è anche il primo testimone che Cristo è nato da una vergine. Il fatto che Maria fu sposa e vergine, onora tanto la verginità quanto il matrimonio, come via verso Dio.
In questo giorno si può recitare la preghiera ai santi sposi:
Abbiate per noi,
per i nostri figli,
per le nostre famiglie,
le stesse premure
e tenerezze avute per Gesù.
Aiutateci a conoscere,
amare e servire Gesù
come voi l'avete conosciuto,
amato e servito.
Otteneteci di amarVi
con lo stesso amore
con il quale Gesù
Vi ha amato qui in terra.
Proteggete
le nostre persone,
difendeteci da ogni pericolo
e da ogni male.
Accrescete la nostra fede,
custoditeci nella fedeltà
alla nostra vocazione
e alla nostra missione:
fateci santi.
Al termine di questa vita,
accoglieteci con voi in cielo,
dove già regnate con Cristo
nella Gloria eterna
Per venire “in mezzo a noi”, Dio ha scelto una donna e un uomo uniti in matrimonio.
L’immagine dello sposo e della sposa percorre tutta la storia della salvezza.
La Chiesa stessa è “sposa di Cristo”.
Non conosciamo come avvennero l’incontro e lo sposalizio tra Maria e Giuseppe.
L’evangelista Matteo dice solo che Giuseppe era uomo “giusto” e che apparteneva alla stirpe di Davide. Per questo, sposando Maria, conferisce al Figlio il titolo legale di figlio di Davide, secondo le profezie.
Secondo le rivelazioni ricevute dalla beata Anna Caterina Emmerich, un angelo ordinò a Giuseppe di recarsi al Tempio di Gerusalemme per sposare una ragazza lì custodita.
I sacerdoti posero sull’altare dei ramoscelli, appartenenti a giovani desiderosi di fidanzarsi. Il ramoscello che fosse fiorito spontaneamente avrebbe indicato chi il Signore voleva come sposo di Maria. Dal bastone di Giuseppe nacque un fiore simile al giglio. Sicuramente lo sposalizio si è svolto secondo la tradizione ebraica. In un primo tempo dopo il rito del fidanzamento i due promessi vivevano nelle rispettive case, sebbene fossero già vincolati come sposi. Di solito, dopo un anno lo sposo conduceva la donna nella propria casa. In questo tempo, Maria ricevette l’annuncio dell’angelo e rimase incinta per opera dello Spirito.
Questo matrimonio era necessario?
Se Maria non si fosse sposata c’era il rischio che Gesù fosse ritenuto illegittimo, non appartenente alla stirpe di Davide. Il matrimonio era opportuno per preservare Maria dal disonore ma anche da conseguenze legali: sarebbe stata considerata un'adultera e quindi lapidata. Giuseppe assicurava sostentamento e protezione sia alla Madre, sia al Figlio. Giuseppe è anche il primo testimone che Cristo è nato da una vergine. Il fatto che Maria fu sposa e vergine, onora tanto la verginità quanto il matrimonio, come via verso Dio.
In questo giorno si può recitare la preghiera ai santi sposi:
Abbiate per noi,
per i nostri figli,
per le nostre famiglie,
le stesse premure
e tenerezze avute per Gesù.
Aiutateci a conoscere,
amare e servire Gesù
come voi l'avete conosciuto,
amato e servito.
Otteneteci di amarVi
con lo stesso amore
con il quale Gesù
Vi ha amato qui in terra.
Proteggete
le nostre persone,
difendeteci da ogni pericolo
e da ogni male.
Accrescete la nostra fede,
custoditeci nella fedeltà
alla nostra vocazione
e alla nostra missione:
fateci santi.
Al termine di questa vita,
accoglieteci con voi in cielo,
dove già regnate con Cristo
nella Gloria eterna