• 8 anni fa
Il web e gogna mediatica possono uccidere. L’Italia s’interroga sui pericoli della rete dopo il suicidio della 31enne Tiziana Cantone che si è impiccata con un foulard nella cantina di casa. La sua vita era diventata un inferno da un anno, da quando cioè una serie di video erotici che la riguardava era diventata virale, la donna era stata costretta a lasciare il paese in Provincia di Napoli dove viveva, cambiare lavoro e cercare di cambiare nome.

Un anno fa aveva girato alcuni vido intimi per far ingelosire il suo ex che avrebbero dovuto essere mostrati solo a poche persone, ma qualcuno li messo online. La frase “stai girando un video? Bravo”, è diventata un tormentone, ma dopo gli sfottò sono arrivati gli insulti e il linciaggio che sono costati la vita alla ragazza.

Sui rischi di ciò che postiamo in internet parla il presidente dell’authority: “La gente non capisce che una volta che si posta in rete del materiale se ne perde il controllo e non si hanno chiari i rischi rappresentati dalle reti sociali”.

Ma nemmeno questo orrore sembra essere abbastanza. Appena qualche giorno fa una ragazzina, completamente ubriaca, è stata violentata nei bagni di una discoteca da un ragazzo. Questo mentre le amiche riprendevano la scena finita su whatsapp. La magistratura ha aperto un’inchiesta.

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