Trivella sì, trivella no: domenica gli italiani decidono il destino delle piattaforme d’estrazione di gas e petrolio situate in mare. Un referendum che faceva parte di un pacchetto di quesiti proposti da dieci regioni contro il decreto Sblocca Italia sullo sfruttamento dei giacimenti nazionali.
La consultazione riguarda le trivelle che si trovano entro le 12 miglia marine dalla costa, un centinaio delle piattaforme totali che l’Italia ha nel Mediterraneo. Per tre di queste il permesso di estrarre idrocarburi scadrà nei prossimi cinque anni.
Se vincesse il sì, dovrebbero chiudere alla scadenza della concessione, mentre la legge attuale prevede che le concessioni siano rinnovabili fino a esaurimento del giacimento.
Il premier Renzi ha incoraggiato gli elettori a boicottare il voto. Il presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi ha reagito così: “Bisogna votare al referendum, certamente nel modo in cui il cittadino crede opportuno di votare; ma credo che si debba partecipare
La consultazione riguarda le trivelle che si trovano entro le 12 miglia marine dalla costa, un centinaio delle piattaforme totali che l’Italia ha nel Mediterraneo. Per tre di queste il permesso di estrarre idrocarburi scadrà nei prossimi cinque anni.
Se vincesse il sì, dovrebbero chiudere alla scadenza della concessione, mentre la legge attuale prevede che le concessioni siano rinnovabili fino a esaurimento del giacimento.
Il premier Renzi ha incoraggiato gli elettori a boicottare il voto. Il presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi ha reagito così: “Bisogna votare al referendum, certamente nel modo in cui il cittadino crede opportuno di votare; ma credo che si debba partecipare
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