Maia Sandu ha denunciato un "attacco alla democrazia e alla libertà", affermando che gruppi criminali hanno comprato il "no" di 130mila cittadini moldavi prima del referendum costituzionale di domenica per boicottare il percordo di adesione all'Ue del Paese
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NovitàTrascrizione
00:00La Presidente Moldava Maya Sandu ha denunciato irregolarità nel referendum costituzionale
00:07sull'adesione del paese a lui, che ha visto i favorevoli vincere con uno stretto margine
00:1250,4% contro il 49,6%.
00:17Sandu sostiene che 130.000 persone sono state pagate per votare no da entità criminali
00:23e che più in generale gli elettori sono stati istruiti su come esprimere il proprio voto.
00:28Sandu non ha menzionato la Russia o qualsiasi
00:57altro attore straniero, ha solo ipotizzato interferenze mirate a bloccare il percorso
01:02di adesione a lui e della Moldova, ma il riferimento a gruppi filo-russi è chiaro.
01:06Il principale partito di opposizione ritiene invece che sia stata la mancanza di credibilità
01:11della Presidente ad alterare il risultato del referendum.
01:15Maya Sandu non ha comunque presentato alcuna prova di corruzione elettorale.
01:19La missione internazionale di osservazione non ha riportato prove di irregolarità durante
01:24il voto, ma il suo rapporto sottolinea varie forme di interferenze manipolative per destabilizzare
01:30il Paese, finanziamenti illeciti di attori politici, campagne di disinformazione e attacchi
01:36informatici.
01:37La Commissione europea ha dichiarato di aver assistito a interferenze senza precedenti
01:58da parte della Russia in Moldova e che Mosca mira a destabilizzare il Paese.