Trio Lescano - TUTTO IL MONDO SA (Chillin - Valabrega)
Orchestra diretta da Pippo Barzizza - Disco Cetra IT 1014 - 1942
Quella qui presentata non è certo la migliore canzone incisa dalle celebri tre sorelle canterine, sia per l'inconsistenza del testo che per la vaghezza melodica: ma rappresenta comunque un degno arrivo di tappa, costituendo quasi un canovaccio messo a loro disposizione per sfoggiare un'abilità ritmica che nel 1942 era ormai giunta a straordinari livelli.
Le Lescano entrano in azione già ai primi solchi del disco, con un paio di svisati a bocca chiusa che per un attimo danno a credere che stia per iniziare l'ennesima canzone in stile "hawaiano", ma subito il clima cambia completamente, e al perentorio annuncio: "Tutto il mondo sa / che ti voglio ben!", parte un lungo inciso orchestrale al ritmo di un serrato fox-trot che pare ricalcato su "La famiglia canterina", che era stato un grosso successo dell'anno precedente, specialmente nella versione di Ernesto Bonino con le stesse Lescano. Ed è questa l'ennesima dimostrazione di come le citazioni musicali fossero in quegli anni apertamente ricercate, per nulla deprecate dagli autori e sicuramente bene accette dal destinatario decisivo, ossia il pubblico.
Da quando ha inizio il ritornello cantato, le Sorelle si scatenano in una pirotecnica sarabanda vocale che specialmente nella ripresa, impreziosita da variazioni sorprendenti e da momenti di travolgente canto scat, è da vera antologia. Ma da medaglia al valore è anche l'orchestra, di grande bravura nel realizzare uno dei più travolgenti arrangiamenti di Barzizza, che tra "sincopati" e inaspettati controtempi a tratti fa letteralmente balzare sulla sedia.
Orchestra diretta da Pippo Barzizza - Disco Cetra IT 1014 - 1942
Quella qui presentata non è certo la migliore canzone incisa dalle celebri tre sorelle canterine, sia per l'inconsistenza del testo che per la vaghezza melodica: ma rappresenta comunque un degno arrivo di tappa, costituendo quasi un canovaccio messo a loro disposizione per sfoggiare un'abilità ritmica che nel 1942 era ormai giunta a straordinari livelli.
Le Lescano entrano in azione già ai primi solchi del disco, con un paio di svisati a bocca chiusa che per un attimo danno a credere che stia per iniziare l'ennesima canzone in stile "hawaiano", ma subito il clima cambia completamente, e al perentorio annuncio: "Tutto il mondo sa / che ti voglio ben!", parte un lungo inciso orchestrale al ritmo di un serrato fox-trot che pare ricalcato su "La famiglia canterina", che era stato un grosso successo dell'anno precedente, specialmente nella versione di Ernesto Bonino con le stesse Lescano. Ed è questa l'ennesima dimostrazione di come le citazioni musicali fossero in quegli anni apertamente ricercate, per nulla deprecate dagli autori e sicuramente bene accette dal destinatario decisivo, ossia il pubblico.
Da quando ha inizio il ritornello cantato, le Sorelle si scatenano in una pirotecnica sarabanda vocale che specialmente nella ripresa, impreziosita da variazioni sorprendenti e da momenti di travolgente canto scat, è da vera antologia. Ma da medaglia al valore è anche l'orchestra, di grande bravura nel realizzare uno dei più travolgenti arrangiamenti di Barzizza, che tra "sincopati" e inaspettati controtempi a tratti fa letteralmente balzare sulla sedia.
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