Il 18º Festival della canzone italiana si tenne al salone delle feste del casinò di Sanremo dal 1º al 3 febbraio 1968 e fu condotto da Pippo Baudo (per la prima delle sue 13 conduzioni della manifestazione) affiancato da Luisa Rivelli.
A vincere fu l'accoppiata Sergio Endrigo - Roberto Carlos con Canzone per te. Per motivi mai chiariti, il testo delle due versioni della canzone vincitrice non coincide e anzi presenta, a tratti, delle differenze anche notevoli persino nel ritornello. Don Backy (accreditato come Aldo Caponi, il suo nome anagrafico) si aggiudicò il secondo e il terzo posto come autore, rispettivamente per Casa bianca (interpretata da Marisa Sannia e Ornella Vanoni) e Canzone (cantata da Adriano Celentano e Milva). Proprio questi due brani furono la causa del clamoroso litigio, mai più ricomposto, tra Don Backy e il "Clan Celentano". I due artisti avevano già avuto degli screzi per motivi legati ai diritti d'autore di Casa bianca: Celentano chiese e ottenne da Gianni Ravera non solo di presentare lui Canzone, che Don Backy voleva per sé, ma che addirittura l'ex amico fosse escluso del tutto dalla manifestazione.[1]
Tra le presenze internazionali di rilievo, lo statunitense Wilson Pickett, la gallese Shirley Bassey, e soprattutto il trombettista Louis Armstrong, che scambiò il palco per una jam-session e non si accorse della durata limitata dei brani per esigenze televisive. A trarre in inganno il celebre Satchmo fu, secondo alcuni,[2] l'ingente cachet percepito, che lo convinse di dover tenere un miniconcerto di tre quarti d'ora. Baudo, seppur malvolentieri, fu costretto ad intervenire per interrompere l'esibizione di Armstrong e far rispettare il regolamento. Lo stesso Armstrong ebbe a dichiarare che per suonare una sola canzone era stato "pagato troppo".[2] Tra gli esordienti italiani Nino Ferrer, Al Bano, Fausto Leali, Massimo Ranieri e Dino; a riassumere i brani fu chiamato l'altro jazzista Lionel Hampton[3].
A vincere fu l'accoppiata Sergio Endrigo - Roberto Carlos con Canzone per te. Per motivi mai chiariti, il testo delle due versioni della canzone vincitrice non coincide e anzi presenta, a tratti, delle differenze anche notevoli persino nel ritornello. Don Backy (accreditato come Aldo Caponi, il suo nome anagrafico) si aggiudicò il secondo e il terzo posto come autore, rispettivamente per Casa bianca (interpretata da Marisa Sannia e Ornella Vanoni) e Canzone (cantata da Adriano Celentano e Milva). Proprio questi due brani furono la causa del clamoroso litigio, mai più ricomposto, tra Don Backy e il "Clan Celentano". I due artisti avevano già avuto degli screzi per motivi legati ai diritti d'autore di Casa bianca: Celentano chiese e ottenne da Gianni Ravera non solo di presentare lui Canzone, che Don Backy voleva per sé, ma che addirittura l'ex amico fosse escluso del tutto dalla manifestazione.[1]
Tra le presenze internazionali di rilievo, lo statunitense Wilson Pickett, la gallese Shirley Bassey, e soprattutto il trombettista Louis Armstrong, che scambiò il palco per una jam-session e non si accorse della durata limitata dei brani per esigenze televisive. A trarre in inganno il celebre Satchmo fu, secondo alcuni,[2] l'ingente cachet percepito, che lo convinse di dover tenere un miniconcerto di tre quarti d'ora. Baudo, seppur malvolentieri, fu costretto ad intervenire per interrompere l'esibizione di Armstrong e far rispettare il regolamento. Lo stesso Armstrong ebbe a dichiarare che per suonare una sola canzone era stato "pagato troppo".[2] Tra gli esordienti italiani Nino Ferrer, Al Bano, Fausto Leali, Massimo Ranieri e Dino; a riassumere i brani fu chiamato l'altro jazzista Lionel Hampton[3].
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