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  • l’altro ieri
Tolone è una piccola perla della Francia assolutamente da scoprire. Lontana dalle rotte del turismo di massa e con un rinnovato centro storico pedonale, questa pittoresca cittadina della Provenza mediterranea è l’ideale per un breve viaggio. Per iODonna siamo andate a visitarla e vi raccontiamo quello che ci ha maggiormente attratte del nostro tour. Un video a parte sarà poi dedicato al rugby, perché per Tolone il rugby è una vera e propria fede, il cui tempio è lo Stade Mayol, fortemente voluto e fatto realizzare in pieno centro storico dal cantante Felix Mayol. Una storia, la sua, che merita di essere raccontata.

[caption id="attachment_2546874" align="alignnone" width="1024"] Statua del genio della navigazione, nota come "Cuverville", dello scultore Louis-Joseph Daumas (Foto di Eleonora Giovinazzo)[/caption]
Tolone, una città da vivere a piedi
La bellezza di Tolone sta anche nel suo essere a misura d’uomo. Il suo centro storico è quasi totalmente pedonale ed è piacevole passeggiare tra i suoi vicoli, tra le brasserie storiche come Le Chantilly (dal 1907) o tra i tanti caffè, come Cafés Maurice, che ha la macchina per la torrefazione a vista all’interno del locale. Nella piazza tra questi due locali, Place Puget, c’è una fontana storica, la Fontana dei Tre Delfini. Creata nel 1615, questa fontana era inizialmente solo un idrante. Nel 1782 fu utilizzata come abbeveratoio per gli animali. L'opera è stata realizzata dallo scultore Jean Pancrace Chatel e oggi è sovrastata da una folta vegetazione, che ha ospitato o ospita felci, nespole, alloro e persino un fico.

[caption id="attachment_2546873" align="alignnone" width="1024"] Place de l’Équerre a Tolone (Foto di Eleonora Giovinazzo)[/caption]

Inoltrandosi ancora per le vie di Tolone si arriva a sentire il profumo dei biscotti o ad ammirare le vetrine decorate dagli artigiani e dai designer di Rue Pierre Sémard. È stata ribattezzata Rue des Arts, la via delle Arti, ed è una via dedicata alla manualità e all’artigianato. Per proseguire nell’arte si può visitare gratuitamente il Mat, Museo d’Arte di Tolone. Nell’edificio, completamente rinnovato nel 2021 e accessibile anche a persone con mobilità ridotta, è presente una vasta collezione di arte antica e moderna, arte contemporanea. All’interno del Mat c’è anche la biblioteca storica, che si racconta anche attraverso oggetti etnografici e archeologici in mostra. Place de l’Équerre è poi il luogo ideale per rilassarsi dopo aver esplorato un po’ la città, sorseggiando un drink o facendo un aperitivo e, se si è fortunati, godendosi un concerto o una serata a tema.

[idarticle id="2516929" title="Viaggio in Francia. Provenza, tra Cézanne e Lumière"]
Lo storico mercato di Cours Lafayette e Les Halles
Cuore pulsante di Tolone è lo storico mercato di Cours Lafayette, con i suoi colori e i suoi sapori. È uno dei rituali preferiti di chi vive a Tolone ed è apprezzatissimo da chi visita la città, che passeggia tra i banchi di olive, formaggi, frutta e verdure di ogni tipo. Merita una menzione il carrello mobile de “La cade à Dédé”, ormai parte integrante del paesaggio bolognese dal 1989. È un banchetto su ruote che serve esclusivamente la cade, una torta di ceci cotta sul fuoco a legna e servita a striscioline ancora calde. Il mercato si tiene tutti le mattine (tranne il lunedì).

[caption id="attachment_2546871" align="alignnone" width="1024"] Il carrello mobile de "La cade à Dédé" nel mercato Lafayette a Tolone[/caption]

Se alzate la testa al numero 89 di Course Lafayette noterete una palla di cannone incastonata nel muro. È lì in onore di Napoleone, che ebbe un ruolo decisivo nel liberare la città dall’assedio dei britannici e degli spagnoli nel 1793. La palla venne ritrovata all’interno della casa, e quando nel 1850 la palazzina venne restaurata, i proprietari decisero di di far incastonare la palla di cannone nel muro. Quel palazzo è ora noto come Maison au Boulet, difficile da tradurre in italiano in modo chiaro.

[caption id="attachment_2546872" align="alignnone" width="1024"] Maison au Boulet, palla di cannone incastonata nel muro a Course Lafayette, Tolone, in onore di Napoleone (Foto di Eleonora Giovinazzo)[/caption]

L’altro mercato da visitare, scegliendo il cibo dai vari stand da ogni parte del mondo e mangiandolo tra i vari tavoli a disposizione, è quello di Les Halles. Si tratta del primo edificio in cemento armato di Tolone, inaugurato nel 1929 per ospitare il mercato coperto. Una delle curiosità su questo mercato è legata alla donna a cui è intitolato dal 1956, Esther Poggio. Nata il 18 gennaio 1912 a Tolone, era la maggiore di cinque figli e aiutava i genitori che vendevano frutta e verdura a Les Halles. Si dice che questa giovane donna audace, coraggiosa e determinata abbia...

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Trascrizione
00:00A presto
00:30La Place de l'Equière, una piazza che è stata rinnovata che non esisteva qualche anno fa. Prima c'erano praticamente dei bar che accoglievano marinai, ufficiali, sotto ufficiali per passare il loro tempo libero.
00:42È stato rinnovato ed è diventato questa piazza dove ci sono un sacco di spettacoli e animazioni artistiche che hanno luogo durante tutte le belle giornate.
00:51La Strada delle Arti qui è stata anche essa rinnovata dove praticamente c'è una fortissima valorizzazione di tutti i mestieri artigianali e soprattutto ci sono un sacco di gallerie, esposizioni artistiche.
01:06Questa fontana in primo tempo era tutta la struttura insieme ai tre berchini che vedete là sopra. Poi con il tempo, stiamo parlando del 1900, la vegetazione ha cominciato a crescere. È così riguiosa che ha coperto quasi tutta la struttura.
01:19Non, non, non, non, non.
01:49Non, non, non, non, non.
02:19Non, non, non, non, non, non, non, non.
02:49Non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non, non
03:19di pirati. Il padre, il principe, supplicava il cielo di risparmiarle. Nel momento in cui le stavano
03:25affogando il cielo ha potuto trasformare queste figlie, le tre ragazze, tre delle quattro ragazze,
03:34in rocce. Queste tre rocce rappresentano oggi le tre isole Porquerolle, Poqueau dietro e Le Levant.
03:41Per la quarta figlia che aveva teso le braccia al papà che voleva cercare di salvarla e sono
03:47praticamente rappresentate dalla penisola di Géin con questi due bracci di terra.
04:17Grazie a tutti.
04:47L'anima del ristorante, l'anima del Manofica è la squadra del Napoli ragazzi, noi siamo
04:59tutti napoletani, cerchiamo di dare la possibilità a una città come Napoli di evolversi anche
05:05all'estero e mostrare quello che noi siamo capaci di fare qui. Il concetto Manofica si avvicina
05:10molto al concetto Napoli, napoletana. Questo simbolo in corsa significa fortuna, chance e
05:16tutto, quindi anima e cuore. C'è anche una canzone che si dice anima e cuore, è una cosa.
05:21Qui presentiamo un nostro piatto tipico, una corteccia al tartufo. Una corteccia, una pasta
05:26tipica campana, precisamente del Salernitano. La storia della corteccia è una storia molto
05:33breve, rappresenta appunto un trucciolo di legno, come potete vedere la struttura.
05:37partiamo con calare la pasta e fare la base del nostro fondo, con una pasta di tartufo,
05:44della panna fresca, abbondante basilico. Un piatto molto richiesto, in effetti qui in Francia
05:49il tartufo è qualcosa che piace, è il mio piatto con una stracciatella di bufala, ovviamente
05:56rigorosamente campana, non resta che mangiarlo.
06:07Questo è un palazzo che era della Marina Nazionale e la particolarità di questo posto, di questo
06:23ristorante, è che la vetrata che vedete è stata fabbricata con il ferro delle industrie Eiffel.
06:31Grazie a tutti.
07:01Grazie a tutti.
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