https://www.pupia.tv - “Occhio al caffè” la rassegna politicamente scorrettissima di Daniele Capezzone (11.04.25)
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00:00Buongiorno agli ascoltatori, Occhio al Caffè, la rassegna politicamente scorrettissima di
00:11Libero.
00:12Allora, oggi è uno di quei giorni in cui magari potete mettere la cosa nel conto delle fissazioni,
00:22delle fisime personali del curatore di questa rubrica, o forse no, giudicate voi.
00:27È uno di quei giorni in cui non conta tanto il notiziario, il complesso delle notizie
00:34che trovate oggi sui giornali e che grossomodo sono quelle che avete appreso ieri sera in
00:41televisione, non ci sono novità sconvolgenti, essenzialmente tre fatti che ruotano intorno
00:48allo stesso tema dei dazzi.
00:50Primo, dopo lo stop di 90 giorni deciso l'altra sera da Trump rispetto ai dazzi, quindi retrocedendo
01:00al 10% iniziale, la stessa Unione Europea ha fermato i suoi contro dazzi e Trump ieri ha
01:10fatto un ulteriore segno di disponibilità dicendo voglio trattare con l'Unione, non solo con
01:15i singoli Stati. Secondo elemento è invece fortissimo lo scontro con la Cina, superdazzi
01:22americani e contro superdazzi cinesi. Terzo elemento ancora giù Wall Street.
01:28Diciamo quindi le notizie sono queste, ok? Sono questi tre elementi che già avevate
01:34nelle orecchie. Però vi dicevo molto più che il notiziario conta oggi una sensazione
01:41che viene guardando i giornali. Sì, certo c'è lo sforzo di posizionamento editoriale
01:48delle testate, in qualche caso si ha anche l'impressione che qualche direttore, che qualche commentatore
01:54si rivolga a precisi interlocutori politici e imprenditoriali dicendo guarda sono io che
02:04prendo la posizione più antitrampista, sono io il più affidabile in questo, ok c'è questo
02:11ma anche questo è minore. Ma quello che sconcerta è la forza con cui si manifesta quello che potremmo
02:19chiamare il partito cinese. Perché nel momento in cui è evidente che sul ring salgono i due
02:28campioni fuori i secondi, Washington contro Pechino e in questo momento Trump contro Xi
02:33la sfida strategica dei prossimi anni è praticamente su un numero elevatissimo di giornali italiani
02:41la sensazione è quella del tifo per la Cina. In qualche caso si tratta di analisti che fanno
02:49dei commenti anche preoccupati e quindi razionali sulla forza del regime, prendi Federico Rampini
02:59su Repubblica, prendi Alessandro Aresu sul foglio, analisi autolevoli e preoccupate. In qualche
03:09caso si tratta invece di analisti che proprio auspica, no ma non dobbiamo parlare con l'America,
03:16dobbiamo proprio l'Europa punti su Pechino. In qualche altro caso si tratta di veri e propri
03:21auspici, in qualche caso si tratta di ex ambasciatori italiani in Cina. Insomma c'è
03:28un... mettiamola così. Oggi, suggerimento personale, concentratevi un po' meno su Trump e
03:38quindi sui pro-Trump pochi, sugli anti-Trump tanti, su quelli che si sbracciano per far vedere
03:44quanto sono anti-Trumpisti eccetera. Concentriamoci piuttosto, concentratevi se credete piuttosto,
03:51su questo lato qua. Quanti si mettono la maglietta o il distintivo o la casacca cinese.
03:59Cresce il fenomeno degli occhi a Bangorle. Tienes, tienes. Occhi, io ve l'ho detto, poi
04:07vedete voi. Sulla politica invece interna, non è che ci sia moltissimo, c'è la questione
04:13delle regionali dopo lo stop della consulta al terzo mandato. Allora che succede in Veneto?
04:18Riuscirà la Lega a tenere la posizione, anche se non più attraverso Zaia? E che tipo
04:25di contropartita potrebbe volere Fratelli d'Italia in futuro? La Lombardia, il Friuli
04:31Venezia Giulia sono cose ancora abbastanza lontane. Mentre in Campania avanza l'ipotesi
04:37FICO, quindi con una intesa tra 5 Stelle e PD intorno al candidato 5 Stelle e una linea
04:45del PD sempre più, se non gregaria, aggregata a quella di Conte.
04:51Le aperture Libero, la corsa all'oro, come salvare i risparmi? La Casa Bianca alza ancora
04:58i dazi alla Cina, i mercati continuano a ballare, per mettersi al riparo dalla tempesta, metalli
05:04preziosi e azioni bancarie. Così l'apertura di Libero che quindi cerca di prendere la questione
05:10da un altro lato. Risparmiatori, che fare? Il giornale prosegue con la sua linea, diciamo,
05:16ferocemente antitrampista. La sensazione è che ci si sintonizzi sul nuovo corso Mediaset,
05:22ma forse questa può essere una sensazione. Il giornale Anche Wall Street ora scarica Trump
05:29e oggi reditoriale di eccezionale durezza contro Trump e di Osvaldo De Paolini. Andiamo
05:36a vedere il tempo che invece sceglie un altro tema. Sta su una sua inchiesta che prende, diciamo,
05:44le mosse da una pronuncia della Corte dei Conti, molto dura sulla Calabria, la maxitruffa
05:50dei migranti. Il sistema Calabria è un affare da 35 milioni dietro l'accoglienza dal 2006
05:56al 2016. Andiamo a vedere la verità. Il PD guai se la Meloni ottiene vantaggi per l'Italia
06:03da Trump. Il viaggio a Washington manda i pazzi, la Schlein. Avvenire? Voglia di trattare.
06:10Dopo lo stop di 90 giorni sui dazi deciso da Trump, anche l'Europa ferma le contromisure.
06:16Andiamo a vedere il Corriere della Sera. Cina, dazi al 145%, cade Wall Street. Il fatto
06:24quotidiano sceglie un altro tema che è molto caro, ha un racconto, diciamo, antiguvernativo.
06:34tutta la faccenda cancellato, il parroco dell'ONG e poi il libro di Matteo Rezzi. Insomma,
06:44Paragon che spia. Chi è spiato in Italia lo sanno gli israeliani, dice il fatto quotidiano.
06:51Il gruppo di Tel Aviv, Paragon, nei nostri database, i target intercettati. Il messaggero,
06:58Dazi, la UE tratta con la Cina, annotatevi anche questo titolo, la stampa, Trump, la scoperta
07:05dell'Europa, con riferimento al fatto che Trump ha detto voglio trattare con lui. E poi Repubblica,
07:11Wall Street a picco, non crede a Trump. Questo il quadro delle aperture.
07:17Graffica di segnalazioni iniziali da Libero. Oggi l'editoriale è firmato da chi vi parla
07:23e prende le mosse da quello che è accaduto alla festa della polizia. Lui ci sono stati
07:29due interventi rituali, del ministro degli interni, Piantedosi, e del capo della polizia,
07:35Pisano. Con una parte prevedibile, il ministro degli interni ha, e ci mancherebbe altro, difeso
07:42gli ultimi provvedimenti sulla sicurezza del governo, in particolare la parte di estensione
07:48delle tutele agli agenti. Ok, lo spieghiamo. Però c'è stata un'altra cosa, piuttosto significativa,
07:55due dichiarazioni convergenti. Il capo della polizia, che ha esplicitamente, ha fatto benissimo,
08:00parlato di crescente fenomeno della criminalità straniera in Italia, e il ministro degli interni,
08:07che ha parlato della immigrazione illegale come fenomeno di rischio sempre maggiore. Insomma,
08:14quello che i cittadini avvertono e vedono è stato messo nero su bianco, è stato verbalizzato
08:22in modo esplicito dal capo della polizia e dal ministro degli interni, rompendo la narrazione
08:29che ci siamo sentiti fare in tutti questi anni, ah no, ma è solo percezione, ah no, ma è
08:34xenofobia, ah no, ma... Quindi finalmente siamo sulla strada giusta, cioè, diciamo, di far
08:41corrispondere ciò che i cittadini vedono e sentono a ciò che le autorità dicono.
08:49Ecco, si tratta di passare al fare.
08:53Va bene, il primo piano è su, naturalmente, le tariffe alzate alla Cina. Vi spiega tutto
08:59Carlo Nicolato. Tariffe alla Cina al 145%. Attenzione, perché nella medesima pagina,
09:04Libero è l'unico giornale che valorizza come la Camera dei rappresentanti americana abbia
09:11approvato con un margine stretto la premessa normativa al media taglio fiscale che Trump
09:17si prepara a fare. Quindi, attenzione, c'è anche questa parte, super buona questa, della
09:23politica economica di Trump. Benedetta di Tetta, pagina 3, è il pezzo che regge l'apertura,
09:30e cioè la corsa all'oro, all'argento e anche ai titoli bancari. Montesano sulle ultime
09:37italiane... Ah, ieri Bonelli ha chiesto l'impeachment per Trump, quindi, insomma, immaginate i parlamentari
09:43americani che devono seguire la linea Bonelli. Carioti. Ah, anche questa è molto divertente.
09:49Allora, Netanyahu era in viaggio e l'aereo che portava il primo ministro israeliano ha fatto
09:56una certa lotta, ha sorvolato anche i cieli italiani. Schley, tendevi forte, ha allacciato
10:01le cinture, ha presentato un'interrogazione sul sorvolo del nostro paese da parte dell'aereo
10:07di Netanyahu. Che voleva lasciare? Voleva dirottare l'aereo israeliano? È quello che
10:12Libero chiede. Senaldi. Arrivano le emozioni sul riarmo, eccetera. La sinistra ne presenta
10:19sei. Avete capito bene? Sei. Molto bene. Sulle questioni regionali, cosa succede in
10:26Campania e cosa succede fra Veneto e Friuli Venezia Giulia? Vi spiegano tutto rispettivamente
10:32Elisa Calessi e Fabio Rubini. San Vito, su un segnale positivo della Corte UE all'Italia
10:39in materia di immigrazione? Vi spiega tutto San Vito. Così come Storace vi spiega il day
10:44after della presenza della finanza in Campidoglio dopo l'affaire della manifestazione euro-lirica
10:52pagata da noi. Gonzato, molto divertente. Il primo a tirar fuori la questione è stato
10:59l'altra sera Giuseppe Luciani alla Zanzara. Oggi trovate pezzi un po' dappertutto. Però
11:04Gonzato è quello che fa un pezzo accurato perché è andato a sentire l'Istat, eccetera.
11:09Allora è spuntato un codice a teco collegato alle attività di prostituzione. Allora, oddio,
11:15sei svegliato, s'anteggiti, altri parlamentari hanno legalizzato la prostituzione. Ma che è?
11:21Ma invece no. È semplicemente il recepimento, diciamo così, di un codice europeo. Poiché
11:28in altri paesi, in questo più liberali di noi, anche quell'attività è consentita e regolamentata,
11:35in automatico c'è un codice a teco pure in Italia, ma non è stata modificata la normativa
11:41penale, per capirci. Commenti ce ne sono due che desidero segnalarli, molto ben concepiti.
11:49Alberto Busacca, che torna sulla faccenda della tipa dell'Ampi, che ha minacciato lo studente
11:55«Ti prenderei a schiaffi per avere lo studente detto la verità» su alcuni partigiani che non
12:02erano pro-democrazia, volevano un'altra dittatura. E Busacca spiega bene, ma che è
12:07sta cosa per cui la resistenza viene raccontata a scuola da attivisti politici? Perché a
12:11questo punto non c'è nemmeno la memoria di chi ha fatto la resistenza. Questa era un attivista
12:18cinquantenne che non c'entra in niente e che fa un comizio, come evite. E l'altra cosa,
12:26da Giovanni Sallusti, oggi Libero è, credo, l'unico, uno dei due giornali a valorizzare
12:33questa questione, a valorizzare in modo critico la questione, le norme sovietiche fatte a Firenze
12:38contro gli affitti brevi. È l'ennesimo capitolo di una giad contro la proprietà. E Libero è
12:46uno dei pochissimi giornali, l'unico oggi con grande evidenza a porre questa questione.
12:54Libero, sulle battaglie di libertà c'è sempre. Altri, diciamo, altri, a volte diciamo anche
13:04anche coloro che di volta in volta sono difesi da libero, non sempre fanno viceversa, ma questo è
13:15consueto. Va bene, allora, la faccenda Trump. Allora, per il terzo giorno consecutivo
13:24va detto che ha una posizione che a me pare equilibrata e interessante, la verità, che
13:31sceglie come apertura il tema che ieri aveva valorizzato Libero, cioè l'impazzimento del
13:36PD per la missione di Meloni a Washington. Ieri, vi ricorderete, c'era il commento principale
13:43di Libero su questo, oggi è l'apertura della verità ben concepita. Guai se la Meloni
13:48ottiene vantaggi per l'Italia adrà, quindi il PD che impazzisce in questa chiave. Ci sono
13:54due pezzi da segnalare. Claudio Antonelli che invece spiega perché è molto positivo che
14:03la missione di Meloni sia e anzi, per quanto difficile, per quanto incerta, perché l'interlocutore
14:09è ostico. Sarebbe molto positivo se scattasse un incremento degli investimenti reciproci e
14:18invece gandola su, diciamo, la parte isterica della sinistra rispetto a questa visita.
14:26Andiamo a vedere il giornale unico dell'antitrampismo, però oggi, ecco, con questa lente che vi suggerivo
14:35del partito pechinese che cresce. Allora, il giornale, l'apertura è abbastanza impressionante,
14:42anche Wall Street ora scarica Trump, l'editoriale di Osvaldo De Paolini, pesantissimo, la perdita
14:49della fiducia, andiamo a vedere questo passaggio. Eccoci qua. Il fatto è che ormai l'elite finanziaria
15:00americana non crede più alle parole del suo presidente. Tutta una cosa, una perdita, il
15:07mandato di Trump è già finito, vi si spiega. Pagina 2, Wall Street sfiducia Trump, spaventano
15:14i dazzi alla Cina, ben concepito invece, a me pare, l'articolo a pagina 3 di Camilla
15:20Conti che, diciamo, sposta dalle polemiche ideologiche o di posizionamento editoriale, va
15:28sulle cose vere, e cioè dice guarda che però l'incertezza che esiste può determinare
15:34un problema vero sull'export, vengono sentite una serie di voci, per esempio scordamaglia
15:39di filiera Italia, quindi il pezzo di pagina 3 si raccomanda, e poi però si ricomincia
15:45con invece 1. Pagina 4, Roberto Fabri, si incassa i dazzi al 145% e prepara la guerra
15:54d'attrito. Pechino conferma le tariffe all'84%, il regime ferito nell'orgoglio punta alla
16:02rivalza anche politica. Trump troveremo una soluzione. Il lettore del giornale che dovesse
16:10leggere questo articolo, titolo, sommario e corpo dell'articolo di pagina 4, ha la sensazione
16:15di Pechino forte e credibile, e invece un Trump oscillante che quasi poi è lui costretto
16:23a tendere la mano. Peggio, pagina 5, si fa propria la narrazione dei democratici americani
16:29che allungano su Trump l'ombra dell'insider trading per la frase che Trump ha detto l'altra
16:36sera, è il momento di investire, eccetera. Poi qualche ora dopo è arrivata la decisione
16:42sulla sospensione dei dati, si dice, ah ma allora perché ha detto quello prima, era
16:46un segnale, qualcuno sapeva, eccetera. Insomma, il giornale è pesantissimo, e diciamo anche
16:53qui uno che guarda i giornali e le televisioni vede una qualche convergenza tra la nuova linea
17:01Mediaset e il posizionamento del giornale di questi giornali. Forse è soltanto un'impressione,
17:07eh, beh, forse, i giornali escono ogni giorno, quindi si possono correggere le linee ogni
17:15giorno, magari sono un'impressione sbagliata di chi parla, non tenetene conto.
17:21Corriere della Sera, Corriere della Sera, Cina dazzi al 145%, cade Wall Street è la prima,
17:29intervista, pagina 3 a Manfred Weber, uomo forte del PPE, Europa forte, resti unita, con
17:38Washington possiamo definire regole comuni, occhio alla frase sulla missione di Meloni che
17:43è apparentemente una frase gabbata, ma in realtà è dismissive. Il viaggio della premier
17:52Meloni a Washington è utile o rischia di rompere l'unità? Uè, è la domanda di Francesca
17:56a Basso e la risposta è tutti i canali che abbiamo tra l'Unione Europea e l'amministrazione
18:02statunitense sono utili in questo momento, quindi tutto, sì, ma sì, se vuole andare,
18:07vale. Attenzione, pagina 5, Dazzi a Pechino a quota 145, Trump accelera l'escalation e ammette
18:17ci sono dei costi. Pagina 6, l'accusa di insider trading, paginone a cura di Francesco Bertolino,
18:25Donald e quel tweet, chi ci ha guadagnato? Poi attenzione, ecco il partito pechinese che
18:30arriva. Allora, a pagina 9 viene sentita Alessandra Lanza, senior partner di Prometeia. La crisi
18:39è un'occasione, serve un patto con Pechino, avete capito? Quindi è una bella occasione
18:44che ci sia, attenzione, per gli stati, ci vuole un patto con Pechino.
18:48Petta, pagina successiva, Pascal Lamitte, lo ricordi già, commissario europeo, poi si
18:54ha fatto un giro al WTO, ora guida un think tank che fu fondato da Delors e chi non fa più
19:03affari negli USA andrà altrove, lui ne approfitti, quindi per due pagine consecutive c'hai l'analista
19:10e l'ex commissario europeo che dicono bene, bene, apriamo di là. E l'editoriale è firmato
19:18oggi da Federico Rampini, è un editoriale. Rampini è una firma autorevolissima, molto
19:23seria, che non auspica, diciamo, l'ascesa di Pechino a danno dell'Occidente, al contrario.
19:33Quindi il suo pezzo descrive piuttosto un timore, palenta uno scenario, però la conclusione
19:39è questa. Se Xi affronta questa prova con fiducia, le ragioni sono extraeconomiche.
19:46Guardando anche a Putin è convinto che i regini autoritari abbiano più resistenza e tenacia
19:51delle democrazie perché possono infliggere disagi superiori alle proprie popolazioni.
19:57Quanto accaduto negli ultimi nove giorni lo conforta. Vista da Pechino, l'America è una
20:01società sempre sull'orlo di una crisi di nervi, un sistema dove gli errori di un leader
20:07sono castigati dalle sue constituency, dall'opinione pubblica, dai media, dalla magistratura.
20:12Quelli che noi consideriamo come anticorpi e che sono entrati in azione contro i dazzi
20:16di Trump, per Xi, sono altrettante debolezze e lo inducono a tenere duro.
20:21Quindi, Corriere della Sera, in tre distinti pezzi, due di auspicio, Pascal Lamy e l'analista
20:30di promettergli a uno in cui si esprime timore, assai ben scritto da Rampini, dice
20:34ma guarda che pagina vince, ci conviene. Dicono i due, l'altro dice non ci conviene, ma state
20:41accorti. Il fatto quotidiano non dà grandissimo spazio alla faccenda dei dazzi, non è il core
20:47business del quotidiano, c'è una sola pagina, la 5, essenzialmente di cronaca, Trump non
20:53placa ai mercati, alla Cina dazzi del 145%, poi il pezzo sull'insider trading, ma nella
21:00pagina dei commenti arriva Alessandro Orsini. E attenzione, perché Orsini, diciamo, esprime
21:08un'atmosfera. E che cosa fa? Orsini allinea Trump a Biden e allinea nel bene Cina e Russia.
21:19Trump e Biden, la stessa sindrome di superiorità. Eccolo qua. Allora, vediamo questo passaggio,
21:27il complesso di superiorità di Trump verso la Cina è lo stesso di Biden verso la Russia.
21:34Le conseguenze di questo complesso di superiorità sono davanti agli occhi di tutti, l'Ucraina
21:39è stata distrutta, la NATO è stata umiliata e insomma, lo stesso registro polemico utilizzato
21:47verso Biden viene ora trasferito verso Trump, a beneficio in questo caso di Pechino. Vedi
21:54come il partito pechinese, guarda, hai l'analista di Prometeia, hai invece i timori di Rampini,
22:01hai invece gli auspici di Orsini, però annotatele tutte, trasferiamoci sul foglio. E sul foglio
22:08hai, va bene, il consueto Cerasa, gli impostori della libertà, Trump che spaccia i gazzi per
22:15una festa di liberazione, l'Europa serissima, l'euro lirico Carretta, strategia Buddha, lui
22:21sceglie la calma. Dopodiché viene ospitato un analista molto serio come Alessandro Eresu,
22:28qui siamo diciamo in zona Rampini come il modo in cui il pezzo è stato concepito, cioè
22:34un pezzo molto serio che ti dice, occhio, attenzione, Pechino è forte, Pechino pensa di reggere
22:41rispetto a un'America malata e marcia, quindi diciamo, isoliamo un passaggio. Per questo
22:49la Cina risponde con forza, da un lato il partito comunista non può proiettare debolezza
22:54all'interno, dall'altro è convinto che il sistema degli Stati Uniti sia autodistruttivo
22:59e indebolito. La Cina considera sempre l'orologio della democrazia, la divisione dei sistemi europei
23:05condizionati da miriadi di elezioni diverse e per gli Stati Uniti il contro alla rovescia
23:10per le elezioni di metà mandato. Quindi, Aresu e Rampini in modo serio, altri in modo più
23:18di attivismo propagandistico, ti dicono, la Cina è forte. Occhio al messaggero che addirittura
23:27apre su lui che ha creato un tavolo con la Cina, è il titolo d'apertura, Dazi, lui è
23:33tratta con la Cina. Bruxelles avvia un tavolo con Pechino sulle auto green e con gli Emirati
23:40Arabi sul libero scambio. Il pezzo è a pagina 4, è firmato da Gabriele Rosana, anche lui è
23:47dei suoi dati e apre il tavolo con Pechino. Eppure qui, che non ce l'hai l'analista che
23:51ti dice come figlia la Cina. Eccola qua, Jian Xi Cortesi della GAM, che dirige la divisione
24:01Asia di GAM, Xi può usare la leva del debito USA, nuove rotte commerciali con l'Europa.
24:07Pure il messaggero dice, aspetta, arriva la stampa. Trump ha la scoperta dell'Europa e
24:14vabbè, e qui Trump che ieri sera, non va bene manco se Trump dice che tratta con l'Europa,
24:20è un figlio di una mignotta lo stesso. Poi Michael Spence, Gianno Bell che dice il mercato
24:25non si fida più di Donald e poi si arriva in zona cinese. Eccolo qua. Pagina 4, la muraglia
24:33cinese, il paginone Lorenzo Lamperti, l'economista Bala Ramassani, soltanto Xi può tenere testa
24:40a Trump e il commento a chi lo affidiamo. Ma affidiamolo a chi è stato ambasciatore
24:46in Cina, Ettore Segui. E come no. Che spiega come dovrebbe finire la nuova super-yalta tra
24:57Washington e Pechino. La via d'uscita dovrebbe essere una soluzione che consenta a Xi di salvare
25:02la faccia e a Trump di dichiararsi vincitore. Dunque un negoziato credibile dovrà estendersi
25:07oltre i dazi e includere concessioni bilaterali su questioni strategiche. Una de-escalation
25:13simbolica degli Stati Uniti su Taiwan potrebbe indurre Pechino a cedere sul commercio e tecnologia,
25:19rapporti con la Russia, controllo delle tecnologie dual-use, regolamentazione dell'intelligenza
25:24artificiale. Ma la strategia americana ha limiti strutturali, eccetera eccetera. Poi naturalmente
25:30la Cina risponde con una guerra di posizione basata su resilienza, pazienza strategica e
25:35un apparato statale non soggetto a vincoli elettorali. Il fatto che la Cina sia una gigantesca
25:44dittatura, un gigantesco regime, in questa nostra sindrome di Stoccolma diventa un asset
25:52sui giornali italiani. Non è che dicono dobbiamo misurarci con un regime antidemocratico,
25:57ma dobbiamo misurarci con qualcuno che ammazza quanto è figo perché non è esposto ai rischi,
26:04ai costi, alle fatiche, alle incertezze della democrazia, eccetera. Molto bene. Ah, annotatevevelo
26:10tutto, i due analisti sul Corriere, più rampini. Analisi seria di Aresu su Foglio, il messaggero
26:19che diceva analista più tavolo con Pechino, la stampa con l'ex ambasciatore a Pechino,
26:26a Sequi, eccetera. Andiamo a vedere Repubblica, l'apertura è su Wall Street a picco che non
26:33crede a Trump, poi Anna Lombardi a pagina 2 sui superdazzi verso la Cina e pure qui che
26:40fai, non lo senti l'analista cinesone. Ma certo, pagina 2, Filippo Santelli sente Wang
26:47Wiao, presidente del Center for China and Globalization, tra i principali think tank
26:53cinesi. Si è il leader USA a chiamarci, la guerra l'ha iniziata lui. Poi, Mastrolilli
27:00sulle accuse di insider trading, è onestamente ben costruito giornalisticamente il pezzo di
27:07pagina 4 di Anna Lombardi, su Trump, come ha cambiato idea, tv accesa su Fox News e critiche
27:17anche sul canale Amico e si ritiene che anche le critiche del canale che Trump sente più
27:24vicino possano avere pesato nel modulare la sua strategia. E poi che non ce la metti un'intervista
27:31a Marianna Mazzucato, ma certo, una comunistona, ci vuole sempre. Salviamo il WTO, una coalizione
27:37di volentieri, quindi mo siamo che per salvare il libero mercato alcio volo da Mazzucato con
27:42po' di amici suoi marxisti. Aspetta che arriva Michele Serra che ti dice che gli americani
27:46sono sottosviluppati e cafoni. Americani in via di sviluppo. Un vecchio amico mi racconta
27:52di avere visto sulla soglia di un'osteria a Venezia questo cartello. Si accettano americani
27:57solo se accompagnati da un adulto. È un piccolo trattato di sociologia del turismo sicuramente
28:03ispirato da moltiplici e poco liete esperienze dell'host. E beh, certo, arrivano gli americani,
28:08sono selvaggi, però qui portano dollari a Venezia, eccetera, vanno e ci fanno schifo,
28:12no? Eh, va bene. Repubblica e poi editoriale affidato a Massimo Adimolfi, la fine della democrazia,
28:21di cosa è il nome Trump? Forse di qualcosa che si consuma sotto i nostri occhi, la fine
28:26della democrazia. Va bene, avete capito? Oh, magari sono tutte fisime mie, ve l'ho detto
28:32in testa, ve lo ridico in coda, però oggi il modo in cui il partito pechinese si manifesta,
28:39Libero vi ha messo in guardia da tempo, ci siamo. La politica interna non c'è moltissimo.
28:47Allora, su Corriere e Repubblica, vi indico questi due giornali, trovate ampia soddisfazione
28:53se siete interessati all'avanzata della candidatura FICO in Campania, così come pure su Corriere
29:01della Sera e Repubblica, trovate ampia soddisfazione su, diciamo, che succederà in Veneto. Sul Corriere
29:09viene sentito Luca Zaia, che si vuole della decisione della Corte Costituzionale, mentre
29:15su Repubblica Pucciarelli fa i scenari su chi potrebbe succedere a Zaia. Tre segnalazioni
29:22conclusive torna a esprimersi su, diciamo, sulla polemica post-Ventotene, Ernesto Galli
29:28della Loggia lo fa con un commento sul Corriere della Sera, bisogna cercarlo nella pagina dei
29:35commenti e dice, dice guarda che c'è un punto, oggi Galli della Loggia fa un ragionamento,
29:42vedrete, sarà meno citato, di solito Galli della Loggia viene citato quando è funzionale
29:47a metterla in quel posto, quando invece fa un ragionamento che potrebbe giovare al racconto
29:54del governo, oggi dice Galli della Loggia, guarda che c'è un punto, la democrazia politica
30:00si è sviluppata negli ultimi 3-4 secoli solo nella dimensione dello Stato nazionale, a livello
30:06europeo no, perché non c'è un'aggora democratica, una lingua comune, non c'è democrazia europea,
30:13il problema nasce dal fatto che lo Stato nazionale è storicamente l'unico ambito nel
30:19quale ha trovato finora forma la democrazia politica e col suo strumento decisivo che è
30:23il suffragio universale, trovarne un altro, ad esempio un ipotetico Stato europeo è maledettamente
30:28difficile a causa di un dato storico identitario, non esiste un popolo europeo, di conseguenza
30:33gli europei parlano lingue diverse, non possono comunicare tra loro, non sono neppure in grado
30:38di avere in comune partiti, dibattiti, giornali, trasmissioni televisive, candidature elettorali,
30:43cioè una comune vita politica, molto saggio, galli della loggia.
30:48La questione prostituzione, codici a teco, Gonzato vi spiega tutto su libero, ahimè non
30:55c'è una legalizzazione, nemmeno una liberalizzazione che sarebbe ancora più auspicabile, cioè
31:01lasciare libera ogni attività e poi gli adulti perché non si facciano male consensualmente,
31:10facciano quello che credono. No, è semplicemente il recepimento di uno schema europeo, essendo
31:20in altri paesi europei la prostituzione legale, allora in automatico è stato fatto un codice
31:25anche dall'Istat, ma non c'è. Però già è scattato Sant'Egidio dicendo, ah ma come?
31:31Da questo governo? Cioè oggi chi viene sentito dal Corriere della Sera? Paolo Ciani che è
31:37il tipo di Sant'Egidio eletto nel PD. È una scelta pericolosa per le donne vulnerabili,
31:43subito scatta Sant'Egidio pure. Sant'Egidio diciamo è tutta la comitiva. Sulla Cina va tutto
31:51bene diciamo, è tutto bene. Il problema è il codice ateico sulla prostituzione. Va bene.
31:57Ma fermiamoci prudentemente qui. Sono uscite le foto, povero Papa Bergoglio portato da due
32:05signori in cravatta loro, lui con un poncio buttato addosso, la maglietta della salute in
32:12vista. Nessun segno di, come dire, non voglio dire carismatico, ma nessun segno nemmeno esteriore
32:22della condizione di capo della Chiesa e vicario di Cristo. È significativo. Che sia stato voluto
32:31da lui, voluto da altri, quell'immagine dice molte cose sulla desacralizzazione del nostro
32:38tempo. Ma fermiamoci prudentemente qui, che è meglio. Finisce qui la puntata di oggi di
32:44Occhio al Caffè. Noi ci ritroviamo in questo spazio lunedì, ma non dimenticate di prendere
32:50Libero in edicola, oppure sito, oppure tramite app. Non dimenticate che poi domani sabato, insieme
32:58con Libero, con Giornale e con Tempo, trovate anche l'inserto economico Moneta, che si raccomanda
33:06ed è assolutamente da guardare. Buona giornata.