https://www.pupia.tv - “Occhio al caffè” la rassegna politicamente scorrettissima di Daniele Capezzone (10.04.25)
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00:00Buongiorno agli ascoltatori, Occhio al Caffè, la rassegna politicamente scorrettissima di
00:15Libero.
00:16Allora, Donald Trump ha deciso, al termine di una sette giorni piuttosto intensa, come
00:24sappiamo, i saliscendi di montagne russe, ha deciso una moratoria di 90 giorni sui super
00:31dazzi, che dunque tornano al 10%, mentre resta il super super super dazio contro la Cina.
00:38Quindi la prospettiva rimane quella di uno scontro commerciale, possiamo dire di una guerra
00:45commerciale tra Washington e Pechino.
00:49Che cosa ha indotto Trump a questa scelta?
00:52Allora, discussioni interne all'amministrazione, il ruolo di Musk contrapposto a quello di
00:59Navarro e il segretario al tesoro in una posizione intermedia, è possibile.
01:06La preoccupazione per Wall Street, è possibile.
01:10La preoccupazione per Main Street, cioè l'economia reale più che l'economia finanziaria, l'andamento
01:18dei titoli americani, un qualche elemento di preoccupazione da parte dell'opinione pubblica,
01:27Trump stesso ieri ha detto che un po' di persone si erano spaventate, probabilmente una combinazione
01:33di tutte queste cose.
01:35Sta di fatto che oggi, sui giornali italiani, con un paio di eccezioni, onestamente mi sembrano
01:42equilibrati, gli atteggiamenti di Libero e anche della Verità, su tutti gli altri Trump
01:48è trattato a pesce in faccia, la resa si arrende, Trump è il figlio della mignotta, è il figlio
01:56della mignotta se li mette i tazzi, è il figlio della mignotta se li sospende.
01:59E vabbè, è questo.
02:00Però quello che colpisce è che in questa prospettiva di scontro Washington-Pechino non sono poche
02:10le voci il cui cuore sembra battere piuttosto per i cinesi che non per l'Occidente, vedremo
02:17anche questo.
02:20Probabilmente Trump non semplifica le cose, però è cidente del suo, ieri ha pensato bene
02:24a un certo punto, in occasione di un ricevimento, di dire che i governi degli altri paesi sono
02:32in fila per kiss is us, per baciargli il di dietro, e naturalmente questo non semplifica
02:40le cose.
02:42Diciamo, non è il miglior ufficio stampa di se stesso, mettiamola così.
02:46Tutto questo avviene mentre veniva progettato e fissato il viaggio di Giorgia Meloni a Washington
02:56il 17 aprile.
02:59Ora, fino a prima della decisione della moratoria è evidente che il viaggio era carico di difficoltà
03:09addirittura estreme, con una Meloni chiamata a un ruolo di mediazione per l'Italia e forse
03:14anche in parte per l'Unione Europea.
03:18Dopo la decisione di Trump un pochino, diciamo così, si depotenzia il grado di importanza
03:25e anche di difficoltà del viaggio, ma resta una missione, insomma, che è un'equazione
03:30con un numero elevato di incognite.
03:33E rispetto alla quale la sinistra spara palle incatenate, con elementi di rozzezza freccamente
03:39impressione, ah, la Meloni con il cappello in mano, ah, la Meloni in cerca di uno sconticino,
03:45eccetera.
03:46E anche la Francia ha sparato dapprima con un paio di ministri, poi il portavoce ha cercato
03:52di attenuare la questione.
03:54Vedremo tutto questo.
03:55A proposito di visite, non un capo di governo, ma un rappresentante super partes, il monarca
04:04britannico Carlo ha tenuto ieri il suo discorso applauditissimo, obiettivamente un discorso
04:10splendido, in Parlamento.
04:13Vedremo tutto questo.
04:15Mentre c'è il via libera in Germania alla grande coalizione tra CDU ed SPD.
04:21Ma attenzione però, gli sconfitti socialdemocratici portano a caso un grosso bottino, incluso
04:27il Ministero delle Finanze.
04:30E allora vorremmo concludere questo sommario dicendo, oggi mancano alcuni articoli all'appello,
04:35con poche eccezioni, qualcosa trovate sul Libero, ma si può fare di più e di meglio.
04:40Sulla Germania manca all'appello qualcuno che dica, ripeto, lo fa Libero, è anche la
04:46verità, ma insomma si può dare di più, qualcuno che dica, bel capolavoro questo governo
04:53di grande coalizione con l'AFD che schizza al primo posto nei sondaggi.
04:57Cioè, senza ancora che il governo sia partito, dal 23 febbraio, giorno delle elezioni a oggi,
05:04l'AFD ha guadagnato 8 punti.
05:09Ci sarà qualcuno che farà autocritica rispetto a tutta la logica del cordone sanitario?
05:14No, articolo che manca.
05:16Sulla visita di Carlo, l'articolo che manca, ma forse la monarchia britannica con la sua
05:23capacità di unire fuori dai partiti siamo sicuri che non sia un modello migliore rispetto
05:30a quello dei presidenti della Repubblica partitici che abbiamo noi dal 46.
05:37Per carità, se uno dice questa cosa arriva Nicolazzieri.
05:39Terzo, l'altro articolo che manca è, ma allora forse aveva ragione Elon Musk,
05:45diciamo, queste tre cose, anche dotandovi degli strumenti propri degli ascoltatori di questa
05:51unile rassegna, e cioè microscopio d'alta precisione e una lente potentissima di ingrandimento,
06:01non le troverete.
06:02Incamminiamoci, le aperture, libero, Trump shock, ecco cosa fare, moratoria sui superdazzi,
06:08la Casa Bianca riporta le tariffe al 10% per tutti, solo con la Cina in guerra totale,
06:13125%, la borsa finalmente schizza, Intel, oro, argento, bitcoin, i consigli dell'esperto
06:20per investire, poi catenazione nero, francesi offesi perché Giorgia tratta con gli USA e anche
06:26la sinistra, strepita.
06:29Andiamo a vedere il giornale che, insomma, ormai il giornale, Trump si arrende, questo
06:38è il titolo con carattere di scatola, Trump, aspetta che te lo rileggo, Trump si arrende,
06:43dice, ma è Repubblica, è il manifesto, no, il giornale, Trump si arrende.
06:48Beh, il tempo, foto di Trump che tira fuori, che regge un cartello da lui firmato con la
06:57scritta che rompi dazzi, anche qui diciamo le nostre capacità di comprensione sono limitate,
07:03sarà presto, ma che Trump alzi un cartello in cui si dà da solo del rompi dazzi, però
07:08è la prima del tempo.
07:11La verità, America e Cina è resa dei conti, Trump congela i dazzi agli altri, la guerra
07:16delle tariffe divide il mondo in due campi, così la verità.
07:22Andiamo a vedere avvenire, il titolo è neutro, sfide e ripensamenti, ma il sommario è già
07:27più, diciamo, orientato, Trump prima parla da bullo, poi annuncia la pausa di 90 giorni
07:34per i dazzi, Cina esclusa e ancora nella seconda riga del sommario l'intervista al ministro
07:39Urso, il presidente ha capito, ora si negozia.
07:43Ah, ecco, bisogna avvisare Trump che Urso gli spiega l'andamento e la macroeconomia.
07:53Bene, Corriere della Sera, Trump a sorpresa, tregua sui dazzi, sul Corriere vedremo un
07:58editoriale al professor Giavazzi che ci fa fare delle grandi scoperte, un Giavazzi pronato
08:04e un Giavazzi anti-austeri, oggi è giornata senza scomodare Dalla, è ancora notte, la
08:11notte dei miracoli.
08:12Domani, dietro a fronte di Trump, dazzi sospesi, ma la guerra contro la Cina continua, domani
08:18è uno dei giornali più preoccupati per Pechino.
08:22Il Fatto Quotidiano ha Trump e la sua battuta rozza sotto la testata, Trump mi baciano il culo
08:29e rinvia i dazzi per 90 giorni, ma il titolo principale è su una faccenda domestica, la
08:35Corte Costituzionale che dice no al terzo mandato dei governatori, allora c'è un sipario
08:40che si chiude in mezzo a questo sipario De Luca e Zaia, titolo La caduta dei vicere.
08:47Quotidiano nazionale, Trump fa marcia indietro, dazzi sospesi per tre mesi, messaggero, Trump
08:54ci ripensa, dazzi sospesi, la stampa Trump trema e congela i dazzi, quindi sul giornale
09:02Trump si arrende, sulla stampa Trump trema e direte voi non è da meno Repubblica, dazzi
09:08la ritirata di Trump, così le aperture dei principali giornali.
09:13Raffiche di segnalazioni da Libero, allora l'editoriale è firmato da Mario Secchi che
09:19dice guarda a questo punto, diciamo fuori i secondi, resta la cosa Washington contro
09:25Pechino, questo è il vero obiettivo e la sfida con il dragone qui, se chi fa un ragionamento
09:31di prospettiva che tiene insieme elementi economici ed elementi geopolitici, la sfida è anche
09:39diciamo la necessità di scegliere a metà campo, non si può restare in una posizione
09:43di spalla, mentre di spalla chi vi parla sulla sinistra che aggredisce Meloni alla vigilia
09:49del viaggio, ma come ci avevate detto che su alcuni elementi di politica internazionale
09:55bisogna collaborare che quando è in gioco l'interesse nazionale e invece se uno va a leggere le dichiarazioni
10:04di ieri di Schlein, Fratelliani, Renzi, Magi, Lontano e top, e poi devono essere omonimi
10:13dei personaggi della sinistra che si sono inchinati per anni a francesi e tedeschi, ma zio.
10:20Zaccardi vi fa la cronaca della giornata fino alla decisione di ieri, verso 19 ore italiana
10:26di Trump, di decidere la moratoria.
10:30Buddy Fox a pagina 3 con i consigli di investimento, a questo punto che cosa si suggerisce di fare?
10:36Mazzocchi sulla battuta rozza di Trump, sono tutti in coda per baciarmi, eccetera, eccetera,
10:42mentre Morigi sulla NASA che pensa a Marte, Nicolato sulla Cina che si lamenta presso il
10:48WTO, Zanon sulla Francia che protesta per la missione di Meloni, poi il portavoce dell'Eliseo
10:54in serata ha cercato di attenuare. Montesano vi fa una rassegna che vi fa sorridere e piangere
11:02al tempo stesso delle dichiarazioni degli esponenti della sinistra sul viaggio di Meloni.
11:08Cariotti e orefici, cariotti sul discorso, orefici sul programma romano della visita di
11:15Carlo con Camilla e Libero poi pubblica integralmente a pagina 9 il discorso di Carlo che era davvero
11:23pregevole. Senaldi sulla Cassazione che abolisce madre e padre, ma tocca alla Cassazione prendere
11:29queste decisioni così politiche. Rubini sulla consulta che ferma De Luca e Zaia e De Leo
11:36è Libero il giornale, che è tutto tranne che costilla il governo, ma è l'unico giornale
11:43che valorizza però una cosa grossa di ieri, cioè il governo stesso che dimezza le stime
11:48del PIL per il 25, quindi c'è un problema piuttosto serio. Storaggio, te la ricordi,
11:54la piazza è finanziata dai contribuenti romani e è arrivata la finanza in Campidoglio.
11:59E poi molte altre cose, le cronache, i commenti, ecco in particolare vi dicevamo Libero è uno
12:08dei pochissimi giornali che rispetto alla Germania non plaude all'esperimento di grande
12:15coalizione e dice guarda nasce il governo MERS ma strada spianata per AFD che a questo
12:22punto vorrei dire meritatamente salirà ancora. Daniel Mossei firma questo commento.
12:29Vi segnalo anche dalle cronache milanesi, sono arrivati i dati della questura di Milano
12:35sugli arresti 24 per i reati più diversi. Ecco, il 50% degli arrestati sono immigrati.
12:45Bene, dice però, come dire, non c'è alcun collegamento tra immigrazione illegale e commissione
12:51dei reati, no, sono solo il 50% degli arrestati, è tutta percezione, state tranquilli.
12:56Biden è lucidissimo, è tutta percezione, eccetera, proseguite voi.
13:03Va bene, ricominciamo il giro da Trump. Allora, a volte critichiamo la verità, però oggi
13:08è con Libero il giornale complessivamente, a mio personale avviso, meno isterico sulla
13:14faccenda Trump. Il titolo di prima è azzeccato, America e Cina è resa dei conti, Trump congella
13:19i dati agli altri e l'editoriale di Belpietro mette in guardia l'UE, dice guarda che l'Europa
13:27finisce a picco se punta sulla Cina, l'Italia si chiami fuori da uno schema che è più funzionale
13:33alla Germania. Ma da tutte le altre parti sono solo pesci in faccia per Trump, dove ti giri,
13:39cambia solo la gradazione del vaffanculo, ma il giornale, Trump si arrende a carattere
13:48di scatola e il titolo in prima pagina, pagina 2 la cronaca di Robecco, Trump ha due facce,
13:54tutti mi baciano il culo, poi l'annuncio dei dazzi, pagina 3 la resa di Donald al pressing
14:00realista, Marco Licotto, insomma il giornale va così. Avvenire, vi ho già detto che il titolo
14:06di prima è neutro, sfide e ripensamenti, ma il sommario è pesantissimo, Trump prima
14:11parla da bullo, poi annuncia la pausa ai 90 giorni e c'è poi la surreale intervista
14:17del ministro Urso, Trump l'ha capito! Non sembra esattamente facilitare il viaggio di
14:24Meloni, immaginiamo ogni giorno la Meloni apre con terrore i giornali vedendo le interviste
14:30dei suoi ministri, oggi è il turno di Urso. Andiamo a vedere il Corriere della Sera che è
14:35uno dei giornali più alla pechinese, lo sapete, titolo di prima è neutro, Trump ha sorpresa,
14:43tregua sui dazzi, poi pagina 2, marcia indietro di Trump, guerra alla Cina, pagina 3 il retroscena
14:52di Fubini, grande fuga dal dollaro e titoli di Stato sottotiro, così Donald si è deciso,
14:57quindi la tesi di Fubini è più che i saliscendi in borsa, più che le preoccupazioni, che invece
15:07secondo me sono quelle rilevanti sul Main Street, cioè sul cittadino comune, sull'economia
15:11reale, no, secondo Fubini è l'andamento dei titoli di Stato americani che ha preoccupato,
15:17può darsi, ma quella è la tesi di Fubini. Ma attenzione alla pagina 4, è Paolo Salom a
15:24firmarla, ma è la titolazione che fa impressione. La Cina risponde con l'84% ma non chiude il
15:30dialogo, quindi Trump mette i superdazzi alla Cina ed è in fia della mignotta, la Cina
15:36mette i superdazzi agli Stati Uniti ma non chiude il dialogo, si cerca la sponda dei vicini.
15:43Vabbè, aspetta che non basta. Pagina 9, qui abbiamo il capo, la stratega e il mediatore,
15:50la squadra di Ursula in difesa di Bruxelles. E uno dice, andiamo a vedere quali sono le
15:57personalità europee, cioè chi so, è una raffiga dei funzionari di cui nessuno, come
16:02nella vecchia Deder, funzionari di cui nessuno aveva visto il volto e che nessuno aveva mai
16:08votato. Elisabetta Belloni, Maros Sefkovic che è il commissario europeo slovaco, Bjorn Selbert
16:17che è il capo di gabinetto della von der Leyen, Sabine Weyand che guida la direzione
16:22generale del commercio, Thomas Baert che è il responsabile del commercio del gabinetto
16:28von der Leyen, Leopoldo Rubinacci che è il numero due di Weyand alla direzione generale
16:33del commercio, Mattias Jorgensen, dannese, master al collegio d'Europa, mego io, e Michelangelo
16:40Margherita, capo unità della Digitrade in forza della Commissione europea a Washington.
16:46Allora, uno, due, tre, quattro, queste otto persone, tutti sicuramente bellissimi, eccetera,
16:53c'è anche la fotina come nel calciomercato, sembra un po', dice, guarda, questa sarebbe
16:58la squadra di Ursula, ma chi l'ha votata? Chi l'ha chiamata? Ma che roba è? Ma...
17:03Ora, Trump sarà quello che sarà, ma è stato votato, non mi ricordo se da 80, 90 o 100
17:11milioni di americani, questi chi l'ha votato? Va bene, però non ponetevi questi problemi
17:17alle sei di mattina, la democrazia, democracy is overrated, è sovrastimata la democrazia,
17:24te preoccupi. Ma aspetta che arrivano le sorprese dal professor Giavazzi. Allora, il professor
17:31Giavazzi firma oggi un editoriale che ha alcune parti abbastanza prevedibili, i calcoli
17:38sbagliati e il titolo sono durati meno di sette giorni, i dazzi che il mercoledì scorso
17:43il presidente americano Trump aveva annunciato, eccetera, eccetera, va bene, questa è la parte
17:48prevedibile in cui Giavazzi, vabbè, insomma, ha dovuto fare passi indietro.
17:54Virgolettato di Trump, soffriremo un pochino, ma poi staremo meglio, aveva detto Trump, come
17:58tutti i populisti, il presidente USA fa fatica a calcolare gli effetti delle sue decisioni
18:03e delle probabili reazioni cinesi. Ieri alcuni esperti di Cina, ad esempio il professor Sisci,
18:08che da oltre 50 anni vive in quel paese, osservava che diversamente da Washington, Pechino
18:13non è soggetta, o lo è in misura infinitamente minore di Washington, a vincoli politici.
18:19Nulla di simile, cioè vincoli politici, può arrestare il presidente Xi. Se vincere significa
18:25acquisire l'egemonia del mondo, Xi non si fermerà. Per la Cina il premio è sostituirsi
18:30al ruolo di potenza egemone che gli Stati Uniti hanno esercitato per 80 anni.
18:35Il passaggio da un mondo dominato dalla Silicon Valley a uno dominato dai giovani cinesi che
18:40hanno creato DeepSeek, la piattaforma di intelligenza artificiale che compete con successo
18:45con le americane OpenAI, Google DeepMind e molte altre, oggi è possibile. Il valore di una
18:50dittoria cinese non è stimabile in termini economici, lo è in termini politici. L'egemonia
18:56del Regno Unito durò per un secolo, quello degli Stati Uniti potrebbe durare solo qualche
19:00decennio in più. Tutto questo per noi non sarebbe una buona notizia.
19:06Allora, che bisogna fare? Certamente non varare contro Dazia, prendo una voragine nella quale
19:12potremmo solo affogare, né lasciarci traviare dal desiderio di una foto alla Casa Bianca che
19:18dimostrerebbe solo la nostra debolezza. Ma ammettere i nostri errori e capire che dopo
19:2380 anni in cui abbiamo l'urrito gratis della protezione militare degli Stati Uniti è venuto
19:27il momento di contribuire seriamente a pagare il costo della Nato. Dovremmo infine aumentare
19:33la domanda interna, consumi e investimenti europei.
19:38Aspettate, il professor Giavazzi ti dice che non ci vuole più Europa ma ci vuole più
19:45Nato e dobbiamo pagare. Bene, bravo professor Giavazzi. E poi che bisogna aumentare la domanda
19:50interna europea, consumi. Ma così, Giavazzi, ma lei non era quello di ci vuole più Europa
19:55e ci vuole più austerità? Diciamo, apprezziamo la svolta. Vedremo se sarà una svolta. Comunque,
20:11va bene. Allora, se Trump riesce a far diventare quelli pro austerity, meno pro austerity, quasi
20:19quasi merita il Nobel per l'economia, non per i Dazi. Ma insomma, va bene. Domani è pure
20:24lui alla pechinese, caso Dazi, Trump li sospende per tre mesi. Ma l'escalation contro la Cina
20:31non si ferma, ma si preoccupa Mattia Ferraresi che ricordavamo filo americano, ma ricordavamo
20:37male. E sotto, Innocenzo Cipolletta, non è un omonimo, è proprio lui, l'apprendista stregone
20:42che sbaglia tutti i calcoli. E pagina tre, Michelangelo Cocco, rappresaglia cinese,
20:50Xi Jinping, il futuro è l'Asia. Quindi De Benedetti è già pronto con tutto il gruppo, non sappiamo
20:57se si aggregerà anche strigano. Andiamo a vedere Giuliano Ferrara che oggi è in versione
21:07maestro di eleganza, arbiter eleganzie, anzi facciamo eleganziale, ma così le eleganze
21:13le mettiamo, il genitivo di eleganza lo mettiamo plurale e non ci sbagliamo. E dice che è in
21:19cafonaccio questo Trump. Trump è la banalità dello schifo, nell'indecenza stilistica c'è
21:26l'uomo, il presidente, il suo programma. In Trump quando allude al ciclo mestruale di
21:32una giornalista sgredita, quando sfotte un portatore di handicap, quando chiama shitty
21:37holes certi stati africani disgraziati e poveri, quando teorizza che la donna va affermata
21:43per la pussi, si realizza al massimo grado quel meccanismo di prepotente disprezzo che consegna
21:49la politica alle passioni tristi dell'odio e della più patologica e scurrile mania.
21:55Così Ferrara, che deve essere pure lui un omonimo del Ferrara che nella parte migliore
22:03è più coraggiosa della sua vicenda pubblica, quando conduceva l'istruttoria su Italia 1
22:10prendendo in giro non il trash televisivo ma i critici del trash televisivo, ritraeva
22:18se stesso che usciva da un bidone della spazzatura e però cantava un'aria del Don Giovanni di
22:25Mozart e quindi mostrava come cose alte potessero convivere con cose basse. No, adesso è diventata
22:32una specie di Michele Seltra con il ditino alzato che dice che fa tutto schifo.
22:36Vabbè. Oh, poi però Trump trema perché ho metto a posto Cerasa, eh? Quindi President Trump
22:43there is Mr. Cerasa from Romo who is going to not to kiss your ass but to kick your ass.
22:50Cerasa da prende a calci in culo, Trump, eh? Attento. Intanto ieri Trump si è messo paura da solo,
22:56ha visto cosa hanno prodotto i suoi dazi, sberle su sberle, e ha chiesto una moratoria di 90 giorni
23:02suoi in culi dazi, kiss my cosa? Eh, Cerasa gli ha detto, eh? Eh, chiaro. Vabbè, andiamo
23:09tutti a fare l'aperitivo a Rione Monti che gliel'abbiamo detto a Trump. Va bene, non è
23:14da meno anche la direttora o direttore o direttrice, non so come si dice, del quotidiano nazionale
23:21Agnese Pini, Trump fa marcia indietro, dazi sospresi per tre mesi e la parte della maestrina
23:29la fa Marcella Cocchi, il turpilocchio del presidente, peggio di un trapper. Ma per
23:35carità, la volgarità di Trump è indifendibile, ma peggio della sua volgarità ci stanno solo
23:40questi, eh signora mia ma sentito, ma come parlano, ma come parlano? Andiamo a vedere
23:47stampa in Repubblica. Allora, sulla stampa Trump trema, eh? Avete visto? Trump trema e congela
23:53i tazzi. Poi, ah già è il giorno delle giornate, per dire che tremano i deboli, che quindi ci
23:59sono i fratelli, chi viene chiamato un finanziere? Guido Maria Brera. Quindi, cioè abbiamo i finanzieri,
24:08i rider di borsa che si preoccupano per i più deboli, che come immaginate è la prima preoccupazione
24:15dei finanziari. Si è rotto un patto, durato decenni e il prezzo lo paga in più fratelli.
24:20Vabbè. Poi, aspetta che arriva Alan Friedman. Eh, eh che Alan Friedman non... Perché insiste
24:30con l'escalation contro la Cina, il soggetto è Trump? Due ragioni. Primo, perché forse
24:34crede davvero di poter vincere una guerra commerciale con la Cina, cosa che non può. Nessuno vince
24:39mai una guerra commerciale, nessuno vince una guerra commerciale con una nazione che detiene
24:44più di un trilione di dollari in titoli del tesoro USA. Quindi si sbaglia. Secondo, perché
24:49il suo ego non gli permette mai di ammettere una sconfitta e perché sa che la sua pausa
24:53di 90 giorni sarà vista da alcuni come un segno di debolezza. Pertanto, continuando ad
24:58attaccare la Cina, Trump può sentirsi bene con se stesso, gli piace alzare la voce e gli
25:03piace creare nuovi titoli nei giornali ogni santo giorno. Così Friedman. Trasferiamoci
25:10su Repubblica. In prima c'è la ritirata di Trump. La cronaca e analisi è affidata
25:16a un Gianni Riotta fiammeggiante. Troppo tardi. I mercati si aggiusteranno, i governi tratteranno,
25:22i guru muteranno narrativa, ma sì, duro formatosi da deportato nei campi di rieducazione di Mao,
25:29gli amici del Pacifico e dell'Atlantico, i paesi terzi, tutti hanno mangiato la foglia.
25:34Trump è imprevedibile ma indeciso, capace di citare il cannibale Hannibal Lecter, ma
25:40incapace di portarci alle promesse tregue da Gaza a Kiev, nemico friabile e alleato
25:47inaffidabile. La mano va dunque a Pechino. Eppure Riotta è alla pechinese. Molto bene.
25:54Poi, la cosa grossa della giornata su Repubblica è un'intervista a Mario Monti che dice che gli
26:00USA non sono più una democrazia liberale. Gli domanda Francesco Manacorda, non siamo
26:06più di fronte a una democrazia in senso stretto e Monti, perlomeno non a una democrazia liberale.
26:12Certamente c'è stata un'elezione, credo, non contestata e regolare. Gli americani hanno
26:17deciso di affidarsi a qualcuno nella cui forza credono e che pensano possa portare a una
26:21soluzione dei loro problemi. Ma, eccetera, questa cosa chita, dice Mario Monti. Chi l'ha votato
26:26a Mario Monti? Nessuno. È stato fatto senatore a vita della Napolitano e contemporaneamente
26:31presidente del Consiglio e dall'alto di questo piedistallo ademocratico fa le elezioni
26:39di democrazia. E' tutto stupendo. E aspetta che c'è anche la Cuzzo Crea che dice che non
26:46ci sono scuse, insomma Meloni deve scegliere, non c'è spazio per l'ambiguità. Quindi o di
26:53qua o di là. Va bene. E questo ci porta all'altra faccenda della giornata, il viaggio
26:59di Meloni, con un fuoco di fila dalla Francia, poi corretto in serata, ma soprattutto dalla
27:06sinistra italiana, smentendo, diciamo, tutte quelle cose per le quali su questi temi bisognerebbe
27:12collaborare col governo. Invece volano schiaffi, è un piacere. Domani, eccolo qua, Francesca
27:22De Benedetti, pagina qua. Un cognome interessante, forse un caso di Omonino, non sappiamo. Il
27:28fallimento di Trump salva per ora la pavida Europa, il viaggio di Meloni è un caso. Ma
27:35la cosa grossa, ecco, vediamo una cosa seria e una no. La cosa seria la vedremo alla fine
27:42ed è, come sempre, Stefano Folli. Ma invece andiamo a vedere il sbocco di fiele di Flavia
27:48Perina sulla stampa. Meloni, la casa bianca e la complicata cena del mi bacia nel culo.
27:57Questo è, diciamo, come dire, l'augurio, l'accompagnamento che Perina fa alla missione
28:04di Meloni. Sarà ricordato come il giorno in cui non si capisce più niente, il giorno
28:08della cena del baciate nel culo, una replica su scala planetaria del trattamento Zelensky.
28:13Sì, vecchi amici, vecchi alleati, vecchi compagni di sovranismo e di battaglia contro
28:17la Walkness, umiliati con brutalità e raccontati come questo anti in fila per inchinarsi all'imperatore
28:23e supplicare pietà. Ma anche il giorno in cui i medesimi tazzi vengono ritirati, eccetera,
28:28eccetera. E andiamo a vedere un altro passaggio. È la trappola del sovranismo, spietata, che
28:37scatta all'improvviso e indica il vero senso del make America great again. Fare più piccoli,
28:43irrilevanti, sudditi, tutti gli altri, esposti a decisioni improvvise e contraddittorie che non
28:48tengono in nessun conto la loro posizione e i loro interessi. Per la premia italiana
28:52è un duro colpo ideologico e politico, al rapporto privilegiato con Trump ha creduto
28:57e forse crede ancora. Avrebbe dovuto essere l'assist della seconda parte della legislatura,
29:02così come il buon rapporto con l'Europa è stato un elemento di forza del primo bieni.
29:06E invece, giubbotte della pelina. Su Repubblica, per il secondo giorno consecutivo, lo registriamo
29:16anche con curiosità, il retroscena di Ciriaco è il meno velenoso dei retroscena. Si descrive
29:24una melone tesa con Macron che solo in serata ha fatto correggere da un portavoce una linea
29:31invece critica manifestata da alcuni ministri francesi contro Palazzo Chigi e invece un
29:37rapporto più costruttivo con Mers e la Germania. Ma la cosa più autorevole è il commento
29:45di Stefano Folli che è equilibrato e saggio e parla di via stretta di meloni da trago.
29:51La cosa è difficile.
29:53Se a Bruxelles c'è il tema che la premia italiana vada in America per frantumare il fronte
29:58europeo, inchinandosi a re dei sovranisti, probabilmente sbaglia. Seppure ce ne fosse
30:02l'intenzione, la convenienza politica lo impedirebbe. Un conto è sottolineare il legame tra Europa
30:07e Stati Uniti, per cui la comunità atlantica non sopporterebbe la frattura. Tutt'altro
30:11conto è diventare lo strumento di una politica americana che l'Europa giudica sbagliata e
30:16pericolosa. Questo è lo stretto margine in cui si muove la premia italiana. Il rischio
30:21che il viaggio fallisca è alto, nonostante lo spiraglio di ieri sera. Se Trump ripetesse anche
30:26solo una parte delle espressioni usate in pubblico contro l'Europa, l'ospite italiana
30:30non avrebbe altra scelta se non replicare con asprezza. Di questo Meloni è consapevole.
30:35Ci sono, è chiaro, delle contraddizioni. In questo momento la Commissione si sta preparando
30:39a una serie di contromisure, destinate forse a essere a loro volta sospese dopo il passo
30:43americano. In ogni caso la Premier parte nel momento più incerto. Un sentiero stretto,
30:48molte grani in patria, poco da mettere sul tavolo di fronte a un presidente che si considera
30:53il più grande negoziatore sul pianeta. Escono fuori in queste giornate chi ha spirito
31:02repubblicano, chi ha spirito di amore per il paese, quale che sia il segno politico del
31:09governo e chi gioca invece al tanto peggio tanto meglio. Ci sarà una differenza tra Stefano
31:16Folli e quelli che abbiamo detto prima. Germania. Allora, tutti, che bello, la grande
31:25coalizione, però non si sono accorti che AfD è diventato primo partito. Ve lo racconta
31:31Mosseri sul libro. Ma invece gli altri sono tutti contenti. Allora, petta, eccolo qua. Il
31:37giornale. MERS lancia la nuova coalizione. Allusa. A Germania. È tornata. Evviva. Non
31:47fatemi fare momenti che... non posso assolutamente. Il Corriere della Sera. Stessa cosa. Berlino,
31:56c'è il contratto per il governo MERS. Torna la Germania. Vai, tutto a posto. E anche
32:01la stampa. Pagina 12. Germania. Intesa sul governo. Rinasce la Gross Coalition. E insomma,
32:08è tutto a posto. E poi quando AfD sarà al 40% ci faranno sapere. Va bene. E non resta
32:17spazio per molto altro. Una sola segnalazione conclusiva. Allora, vi dicevo della decisione
32:23della Corte Costituzionale che blocca il terzo mandato. Quindi, diciamo, finiscono le speranze
32:29di Zaia e anche di De Luca che aveva addirittura provato, lo ricorderete, nel Consiglio regionale
32:35campano a mettere in pista una leggina per, diciamo, per far da sé. E quindi a questo
32:42punto la ricandidatura di De Luca diventa impossibile. E il Fatto Cotidiano, come sapete, fa il tifo
32:49per un accordo di 5 Stelle con i 5 Stelle in una posizione forte. E la posizione forte applicata
32:57alle regionali significa anche alcune candidature grilline. E qual è la candidatura grillina
33:02della quale si parla in Campania? L'ex presidente della Camera, Roberto Fico. Pagina 3 del Fatto
33:08Cotidiano. Fico è già pronto! Quindi, amici della Campania, avete un gran culo perché
33:16altro che il culo di Trump. Che culo che avete? Potete votare Fico!
33:22Eh! Beh, insomma, è una cosa che, diciamo, a quelli che ci seguono dalla Campania, sicuramente,
33:29diciamo, alliederà la Pasqua, eh! Chissà, poi chissà il campione che metterà in campo il
33:35centro-destra. Sarà una cosa... Chiudetevi in casa, chiudetevi. Io non ho detto niente, però.
33:41Finisce qui la puntata... Prudentemente fermiamoci qui. Finisce qui la puntata di oggi di Occhio al Caffè.
33:48Se tutto va bene, ci ritroviamo domani mattina. Da qui ad allora non dimenticate di prendere
33:54Libero in edicola, oppure sito, oppure sito liberocotidiano.it, oppure tramite app. Buona giornata!