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Trascrizione
00:30Buonasera e bentrovati con la copertina curata da Andrea Beretera abbiamo voluto ricordare
00:53la giornata nazionale del Dante D che si celebra ogni anno il 25 marzo giorno in cui il sommo
01:00poeta avrebbe iniziato con la divina commedia il viaggio nell'aldilà lo abbiamo ricordato
01:07con una frase del paradiso che invita alla speranza nell'anno del giubileo appunto
01:12dedicato alla speranza e per Dante il paradiso era anche e soprattutto negli occhi di Beatrice
01:20ora la sigla
01:21Ora bentrovati stasera a punto di vista parleremo della giornata regionale antimafia che si
01:41celebra domani e poi da prossimo vinita lì a Verona poi l'importante riflessione del
01:46professore Pino Maiolo e di alcune pubblicazioni sugli anni del terrorismo a Brescia l'attività
01:52della polizia partigiana e la criminalità comune e in proposito saluto qui in studio
01:58Maurizio Marinelli buonasera presidente di AMPS associazione nazionale polizia di stato
02:04benvenuto Maurizio grazie buonasera a tutti e Piero Galli socio della stessa associazione
02:09coautore di alcune delle pubblicazioni giusto si buonasera il motore però buonasera grazie
02:14per aver accolto il nostro invito il motore è Maurizio giusto allora Maurizio l'ultima
02:20pubblicazione ne abbiamo qui tre ben esposte l'ultima è quella che forse suggerita maggiore
02:27interesse perché è quella più vicina a noi no?
02:30Si però hanno tutti un filo logico per noi siamo partiti subito dopo la seconda guerra
02:36mondiale quindi con la polizia partigiana che è un'altra pagina della storia bresciana
02:42che nessuno conosce purtroppo dove subito dopo nel 45 46 in castello c'è stata per
02:49un anno quella residenza dei poliziotti partigiani quindi per un anno ha funzionato questa organizzazione
02:58di polizia che dava una mano perché c'era dopo la repubblica di Salò e quindi di fronte
03:04a questo abbiamo fatto questo primo studio che è stato molto apprezzato ed è molto
03:11più considerato dal punto di vista scientifico e storico da parte di numerosi studiosi poi
03:17ci siamo concentrati sugli anni 70 gli anni 70 ne abbiamo divisi in due volumi uno il
03:23primo sulla criminalità comune gli anni 70 e la seconda parte invece per quanto riguarda
03:29la criminalità politica e di fronte a questo purtroppo io la conosco bene in questi anni
03:35perché io sono arrivato a Brescia proprio negli anni 70 ho cominciato a lavorare in
03:40questa città proprio negli anni 70 e quindi ricordo bene tutti gli episodi di questi
03:46anni questo è quello della criminalità politica invece quell'altro è la criminalità comune
03:54dove noi tra l'altro abbiamo messo anche per esempio la strage di Piazzale Arnaldo
04:00la strage di Piazzaloggia ma la strage di Piazzale Arnaldo l'abbiamo messa nella criminalità
04:06comune perché non era una questione prettamente politica come quella di Piazzaloggia e quindi
04:12essendo stati due balordi due criminali che hanno messo questa bomba in Piazzale Arnaldo
04:19che poi hanno sbagliato invece di metterla sotto il portico dove l'hanno messa dove è
04:24morta la bianca Gritti Daller doveva essere messa nell'albero di fronte quindi tutti questi
04:30episodi noi li abbiamo documentati con una particolare dovizia di fotografie perché
04:37ne abbiamo messe 500 e passa nel primo volume e quasi 430 nel secondo volume dove tutte
04:46queste fotografie rendono chiarezza su questi aspetti abbiamo fatto una ricerca fotografica
04:52ma anche documentale perché abbiamo anche dei documenti che sono sicuramente molto importanti
04:58e chi vuole questa cosa possiamo anche vedere di darla a questa pubblicazione facendo una
05:05piccola donazione perché noi non vendiamo libri ma soprattutto facciamo queste ricerche
05:10dal punto di vista storico scientifico perché ci interessa la storia bresciana è molto
05:15importante perché molte volte le fotografie dicono di più di tanti iscritti perché basta
05:19vedere alcune fotografie soprattutto sulla strada di Piazzaloggia che sono davvero danno
05:25l'idea di cosa è stata quella strage, Piazzaloggia, Piazza Fontana, le Brigate
05:31Rosse ma anche tanti fatti di Corona Canera Giusto Galli e soprattutto anche la ricostruzione
05:39del terrorismo che c'è stato anche a Brescia ricordiamolo perché anche a Brescia c'è stato
05:44del terrorismo negli anni 70. Il libro in particolare sulla violenza politica è costruito
05:50vedendo sempre prima la situazione a livello nazionale e poi immediatamente dopo ricadute
05:59locali e il caso di Brescia che è particolare insomma noi abbiamo avuto una presenza di
06:06terrorismo particolare, significativa, forse sottovalutata ma poco conosciuta diciamo così
06:15Ecco questo è quello proprio il valore di questi libri, di queste pubblicazioni
06:20Importante sarebbe anche sottolineare che noi questa pubblicazione c'è richiesta molto dalle
06:27scuole. Ecco volevo arrivare a quello appunto, questi sono esempi soprattutto e documenti per
06:33le scuole. Per le scuole, per le biblioteche perché non tutti, molti sono nati dopo questi
06:39anni e tutti ricordano che gli anni 70 sono stati particolari a Brescia. Cioè a Brescia
06:45addirittura parliamo di due attentati come minimo al giorno, delle situazioni, delle
06:54implicazioni che hanno avuto sul territorio bresciano e quindi tutte queste cose hanno
06:59un'importanza dal punto di vista così storico che non deve essere dimenticato come è giusto
07:06nella pubblicazione, la prima foto, per non dimenticare Piazza Loggia, ma soprattutto noi
07:11non vogliamo dimenticare tutto quello che è accaduto, quegli anni perché sono anni, la
07:16storia ci deve insegnare a capire il presente ma soprattutto a progettare un futuro che sia
07:21migliore. Nell'introduzione del libro appunto il battaglione di polizia partigiana alla
07:26belle gioventù bresciana 45 e 46, nell'introduzione c'è un passaggio significativo Galli che dice
07:32così forse riprendendo il monito di Marinelli, lo leggo perché sono quattro righe, abbiamo
07:38voluto iniziare dalla polizia partigiana, è scritto nell'introduzione, perché soprattutto
07:42a quei giovani partigiani entrati in polizia e molti di loro invecchiati con quella divisa
07:48addosso, alle loro battaglie e ai loro sacrifici dobbiamo, sottolineo, dobbiamo, se oggi siamo
07:55una polizia civile e non più militare, è un passaggio non secondario questo.
08:01Sì, è un passaggio importante, certo la polizia si è formata, integrata nella società, era anche carattere apolitico
08:10immediatamente, quindi provenivano, erano delle persone, come dire, eterogenee, delle più disparate
08:17provenienze che si sono trovate la divisa del poliziotto addosso, improvvisamente si
08:23sono trovate a dover gestire quindi l'ordine pubblico, la sicurezza nella città, coordinate
08:29guidate dalla CLN, quindi dagli alleati che in quel momento stavano appunto riordinando,
08:37risistemando questa situazione, che era lo sfascio, gli anni immediatamente dopo, soprattutto
08:43a Brescia, per via del fatto che abbiamo avuto la Repubblica di Salò, la Repubblica sociale,
08:48quindi soprattutto a Brescia.
08:49È stato un passaggio molto molto delicato e complesso, voi, Marinelli diceva, stiamo
08:54lavorando, abbiamo fatto 3-4 volumi e in futuro state pensando ad altre pubblicazioni.
09:00Volevo ritornare un attimo, l'altro aspetto fondamentale di quegli anni, 45-46, sono ancora
09:09due rigue, ci abbiamo messo molto tempo per diventare quello che siamo e molta strada
09:14dobbiamo ancora percorrere, ma quei giovani avevano le idee chiare già nel 1945, purtroppo
09:21la società italiana, e questo è un altro monito, e la politica italiana non erano ancora
09:26pronte per una polizia civile, libra e al servizio del cittadino, lo siamo adesso, lo
09:32siete?
09:33Il discorso è questo, io voglio fare un passaggio storico, siccome io ho studiato, ma poi soprattutto
09:41mi sono occupato di sindacato prima di fare quest'altra attività e dai miei studi alla
09:47mia tesi di laurea era proprio sul sindacato di polizia e avevamo scoperto un documento
09:52del 1945 che già i poliziotti chiedevano il sindacato, ci sono voluto tanti anni per
09:58arrivare all'81, quindi nell'81 la polizia è diventata smilitarizzata, sindacalizzata,
10:04polizia civile e quindi sicuramente ha fatto un passo in avanti, ha avuto una miglioria
10:11dal punto di vista di tanti aspetti, l'aspetto economico, l'aspetto sociale, l'aspetto
10:16del rapporto e soprattutto di aver costruito un rapporto costruttivo con il cittadino e
10:22la collaborazione col cittadino e quindi sicuramente oggi la polizia ha aumentato questo consenso
10:30e anche oggi vediamo questa attività e oggi sicuramente siamo in una posizione che possiamo
10:36dare qualcosa in più, qualcosa di più serio anche al cittadino in termini perché il cittadino
10:42dà qualcosa alla polizia, quella collaborazione che una volta non esisteva perché in quegli
10:47anni, poi negli anni 68-70 erano scontri continui con gli operai e con gli studenti, invece
10:55poi la polizia è diventata democratica, sindacalizzata e soprattutto cresciuta in termini anche di
11:03rapporto con la cittadinanza. Il passaggio forse a Gallia è stato dal momento
11:08in cui dalla sede di via Musei la polizia è stata trasferita a San Polo nel nuovo edificio
11:13anni 70-84, quindi visivamente in un'altra dimensione rispetto al rapporto che diceva
11:22Marinelli prima. E' vero, era già il terzo passaggio perché la prima polizia invece
11:28la prima sede della questura era in Palazzo Broletto, ecco su questo stiamo lavorando
11:34adesso, in questo momento stiamo lavorando sul ricostruire la storia del palazzo, il
11:40palazzo del Broletto che ospita...
11:41C'è un ciclo di affreschi bellissimo, non diciamo, è poco conosciuto ma c'è un ciclo
11:49bellissimo.
11:50Sì, è un palazzo da valorizzare, da riscoprire, da valorizzare e nella sua storia ha avuto
11:54anche questo momento, è stato questura di Brescia.
11:58Ecco, dicevo, è importante ricordare che questi volumi sono in esposizione soprattutto
12:02dalle scuole e voi come Associazione Polizia di Stato non mettete a disposizione chi ve
12:07lo richiede, no?
12:08Sì, mettiamo a disposizione, adesso stiamo anche lavorando con la provincia perché probabilmente
12:13anche la provincia darà una collaborazione in questo senso, stiamo vedendo, lo mettiamo
12:18a disposizione con una piccola offerta perché, come si chiama, tutti ce lo chiedono, Brescia
12:25è una provincia molto vasta, 206 comuni, quante scuole qua, noi cerchiamo di aderire
12:31alle richieste e di dare una risposta concreta a tutte queste possibilità perché questi
12:37documenti non possono e non devono essere dispersi.
12:41Devono essere soprattutto chiusi nei cassetti ma fatti conoscere alla cittadinanza.
12:44Ancora due passaggi, il primo è perché il tempo corre, Polizia di Oggi, a fianco soprattutto
12:49dicevamo delle giovani generazioni e contro soprattutto il cyberbullismo, questo è fondamentale
12:55ricordarlo, perché la Polizia di Oggi guarda soprattutto al futuro, Polizia Postale tanto
13:00per intenderci il cyberbullismo, questo è un aspetto molto importante.
13:04Sì è un aspetto molto importante, da diversi anni la Polizia porta avanti questo discorso,
13:14io insegno, sono anche insegnante, provengo da un consiglio di classe straordinario proprio
13:19per un caso di questi e quindi direi che l'urgenza c'è di trattare questo tema e soprattutto
13:27di essere vicini alle scuole, al mondo della scuola.
13:30Ecco Marinelli, poi c'è la festa della Polizia giusto quest'anno dove si chiede...
13:35Dicevano al Teatro Grande, è un'iniziativa anche qui molto apprezzata e soprattutto anche
13:42la cittadinanza può partecipare, basta contattare la Questura e sicuramente si può perché
13:49la festa della Polizia non deve essere la festa di Polizia, deve essere la festa del
13:53cittadino perché la gente deve capire che noi non siamo una cosa staccata dal cittadino
14:00e quindi se il cittadino partecipa, interviene oppure fa capo a parte integrante, se vuol
14:06fare capo anche alla nostra associazione noi saremmo ben lieti di dare uno spazio, di trovare
14:13un posto per partecipare perché è importante come la questione del cyberbullismo, del bullismo
14:19noi abbiamo diversi colleghi, dal Domenico Geracitano alla Polizia Postale, ma soprattutto
14:25noi dobbiamo aderire a quelle che sono le richieste della gente, degli insegnanti, soprattutto
14:30dei giovani.
14:31Anche l'altro giorno c'è stato un incontro perché non è che solo nel territorio bresciano
14:36ma anche in altri territori i nostri colleghi sono veramente molto apprezzati e a un certo
14:42punto durante un incontro di questi come questi che parlavi del cyberbullismo una bambina
14:49si è messa a piangere e nessuno capiva perché, sembrava una persona tranquilla e poi parla
14:55parla e è venuto fuori, quindi noi dobbiamo scatenare, far uscire queste cose dal giovane,
15:01dai ragazzi, dal disagio e quindi capire queste cose perché solo in questa maniera riusciamo
15:06ad essere veramente vicini al cittadino, se noi siamo vicini al cittadino e il cittadino
15:11è vicino a noi penso che potremmo fare grandi cose.
15:14Venisse un ultimo minuto Galli, a me ha affascinato molto la pula e la mano della brescia degli
15:19anni 70 perché c'è un po' di tutto, ho riconosciuto anche un po' di personaggi, un po' di gente
15:24della nostra generazione, giusto?
15:27E anche un contenitore del costume della città, non solo cronaca nera ma anche cronaca bianca
15:35diciamo, attualità.
15:36Per dirne uno dico Gianni Dallapalada, Gianni Dallapalada era il filto vigile che dirigeva
15:43il traffico e tollerato dai veri vigili perché si sapeva che lui era un personaggio simpatico
15:52che ricordiamo e abbiamo la fotografia pubblicata di lui, ma questo è un esempio, è pieno
16:00il libro di queste chicche.
16:01Esatto, ci sono tantissime chicche, anche i due film girati a Brescia su Poliziotteschi
16:07che pensiamo di riproiettare all'Edel nel giro di pochi mesi.
16:12La polizia chiede aiuto e la polizia sta a guardare.
16:14A Brescia quindi il protagonista è anche?
16:18Brescia è stata sicuramente parte attiva nella storia ma soprattutto a Brescia è passata
16:24veramente la storia secondo il mio punto di vista.
16:26Grazie Maurizio Marinelli, grazie Pierogali, sono volumi da non perdere, l'Ampra Associazione
16:32Nazionale di Polizia di Stato è a disposizione, la vostra sede dov'è?
16:35In Questura, dentro la Questura.
16:36Dentro la Questura, basta chiedere a Maurizio Marinelli, lo conoscete tutti, è un personaggio
16:40della storia di Brescia, è un personaggio storico, un po' una leggenda, anche lui certo.
16:45Grazie, buona serata, seguite e leggeteli questi volumi.
16:50Ed ora una breve pausa pubblicitaria.
16:52E voltiamo decisamente pagine, adesso parliamo del prossimo Viniteli che si tiene a Verona
17:11dal 6 al 9 di aprile, se non sbaglio giusto, Alessandro Cazza, buonasera, delegato bresciano
17:19di AIS, l'Associazione Italiana Sommelier Giusto, intenditore del vino, vicepresidente
17:25Lombardo nazionale, prossimo vicepresidente nazionale, si tiene il Viniteli fra 6 e 9
17:35aprile.
17:36Diamo subito una cifra per ricordare i nostri ascoltatori, quanto si paga per entrare al
17:41Viniteli?
17:42Il Viniteli il biglietto adesso è 125 euro, quindi 125 euro l'ingresso a Viniteli a Verona,
17:48per capirci.
17:49Allora, ci sarà una qualità molto elevata perché è migliorato il Salone del Vino,
17:55giusto, in questi ultimi anni?
17:57Indubbiamente, presumo che la quantità di denaro richiesto per un comune mortale per
18:03entrare al Viniteli sia anche frutto di una scelta selettiva, cercare di qualificare e
18:11di rendere questa fiera, questa Kermes, che è molto importante a livello nazionale, anche
18:18internazionale.
18:19Assolutamente, però per renderla un momentino più professionale.
18:23E meno, diciamo, riservata a chi va lì solo, diciamolo chiaramente, a bere.
18:28Esatto.
18:29Ed è collegata, la ringrazio, una produttrice di vini della zona del Lugano, se non sbaglio,
18:38giusto?
18:39Ci siamo?
18:40Giusto?
18:41Ci siamo.
18:42Eccola, eccola, Chiara Dal Cero, giusto?
18:46Maria Chiara Dal Cero, una donna produttrice di vini nella zona del Lugano, che è poi
18:52la zona più ampia della provincia del Lugano, che produce più bottiglie, giusto?
18:57Circa 21 milioni di bottiglie contro le 19 della Franciacorta, secondo gli ultimi dati,
19:01giusto?
19:02Negli ultimi dati sì, sono una ventina di milioni, non mai puntate una onestamente,
19:07quindi indicativamente 20 milioni per le due zone più rappresentative del territorio.
19:12Ecco, Chiara, voi andrete al Viniteli?
19:16Noi saremo al Viniteli, padiglione 6, stand 5, e ormai la nostra presenza è una presenza
19:21storica perché penso che ci siamo da più di 50 anni ormai.
19:25Ci tenete ad andarci perché, dicere, cacciate giustamente, selezionate il costo del biglietto
19:33anche per evitare l'arresto, insomma, per evitare chi va lì solo per gustare il calice
19:37di vino.
19:38Io ho esperienze dagli ultimi anni e credo che sia un'ottima occasione per incontrare
19:44buyer e persone molto interessate, quindi negli anni sta sicuramente migliorando questa
19:50cosa, ecco, per cui trovo che ci sia del business interessante e soprattutto negli ultimi anni
19:56post-Covid anche dall'estero, quindi ci teniamo molto ad esserci anche per, non solo come
20:01vetrina sul territorio veronese, ma anche in generale sul panorama un po' italiano e
20:06estero.
20:07Una bella vetrina a caccia, i Bresciani ne approfittano o sono un po' titubanti quest'anno?
20:12I Bresciani inteso produttori o inteso consumatori?
20:15No, no, produttori, siamo a prendere i consumatori, ma come a produttori...
20:19Beh, penso che sia una questione dettata dalle esigenze di ognuna delle aziende che vogliono
20:24esserci o meno, come è sentito.
20:26La Franciacorta sarà più rappresentata, immagino.
20:28C'è una buona quantità di presenze Franciacorta, non più come qualche anno fa...
20:33Quanto?
20:34Una trentina di aziende?
20:35Anche meno?
20:36Sì, forse meno, forse più.
20:37Adesso esattamente non ho il numero esatto.
20:39120 cantine iscritte al consorzio.
20:42Così pare sia un numero un momentino ridotto negli ultimi anni.
20:46Non si sa bene a cosa sia dovuta la faccenda, comunque per sopportare quanto ha detto Maria
20:52Chiara, il concetto della qualificazione della visita da parte degli operatori, che poi sostanzialmente
20:59il Vinita di cos'è?
21:00Una fiera.
21:01Le fiere servono per esporre, per produrre, per conoscere e per fare business, e mi sembra
21:07sia giusto così.
21:09Maria Chiara, voi come zona lugana comunque siete una zona in crescita, sia quantitativamente
21:17che qualitativamente, anche perché la riserva vendemmiale l'avete ridotta quest'anno, se
21:21non sbaglio.
21:22Assolutamente sì, devo dire che l'ultima vendemmia che abbiamo fatto è stata assolutamente
21:29positiva, dopo un anno non particolarmente bello purtroppo per le nostre zone per via
21:34della Grandine, che sappiamo tutti che c'è stata tra Bergamo e Brescia, quindi siamo
21:40molto contenti e sicuramente sì, i numeri sono in espansione e lo dimostrano anche il
21:45fatto che abbiamo tantissimi turisti durante l'estate, è sempre in crescita e noi in particolar
21:50modo cerchiamo di offrire anche una buona offerta inoturistica anche per questa ragione.
21:54Quindi assolutamente siamo felici di esserci e di riuscire in qualche modo a rappresentare
22:01un po' anche la docca insieme chiaramente alle cantine della denominazione.
22:05Abbiamo detto delle cantine bresciane, Franciacorta ovviamente sugli scudi, non dobbiamo dimenticare
22:11il Montanetto, Botticino che andrebbe rilanciato forse, chissà mai se verrà rilanciato, la
22:19Valtenesi, Ricordiamo che è importante, il Garda, sulle zone nostre di produzione significative
22:26che ci saranno tutte. Penso proprio di sì, con tante attività. C'è il padiglione Lombardia
22:32di solito. C'è il padiglione Lombardia ma poi ci sono tante aziende come per esempio
22:37la cantina di Maria Chiara, ci sono in zone determinate e nel padiglione anche il Sette
22:44che è centrale. Anche perché loro sono a metà perché sono metà Veneto e metà Lombardia,
22:49Lugana è metà Veneto e metà Lombardia. Sono molto di moda, ibridi. La Peschiera,
22:54del Consorzio di Lugana se non sbaglio. Sì, è una doc interregionale come si dice,
23:00per cui sì, Peschiera è l'unico comune nel Veneto, noi ci troviamo ancora in Lombardia
23:05perché siamo appunto sotto Sirmione, però nel caso del Vinitoli noi siamo nel padiglione 6,
23:09per un retaggio storico ormai da tanti anni, ci troviamo tra Friuli e Trentino Alto Adige,
23:16comunque ecco, è la nostra sede storica. Cocancia, come sommelier, poi tu hai anche
23:23una sensazione e una visione complessiva, la nuova e nuove disposizioni sugli etilometri,
23:30il costo della strada ridotto, il consumo di vini, cosa vedete dalla parte del bancone di qua?
23:36Se ricordi qualche anno fa quando ci fu la prima stretta da questo punto di vista,
23:42diciamo che forse può sembrare un momentino punitivo il concetto della pena, non tanto
23:48delle regole perché non sono cambiate, è la pena che hanno un po' appesantito dal punto di vista,
23:53come sempre in tutte le situazioni queste cose vengono gestite con un po' di necessario tempo
24:03per la digestione, bisogna un po' capirla, perché poi onestamente se prendi il nostro
24:07caso, se mi permetti dico qualcosa dal punto di vista associativo, noi facciamo dei corsi di
24:14formazione dove ovviamente per imparare a degustare il vino devi assaggiare vino perché
24:19se no com'è che puoi fare? Di fatto c'è che noi abbiamo una determinazione, una convinzione che
24:26per la quantità che diamo per gli assaggi non è una questione di pericolo per uscire, certo il
24:33concetto di fondo è se tu ceni bevi mezza bottiglia di vino, poi vieni a fare il corso da
24:37noi, assaggi quattro vini, poi vai al bar, non andare a casa, se tu fai solo la degustazione
24:46tecnica il concetto e il problema non esiste, insegnate insomma a gustare il vino, questo è
24:51importante, quindi il concetto è se lo facciamo con raziocinio cioè ragionando e gestendo la
24:57situazione in modo adeguato non è un problema, chiaro che se uno beve come se non ci fosse un
25:01domani il problema esiste, ma però avete notato qualcosa dal bancone, assolutamente dal nostro
25:08punto di vista, c'è la tensione, la paura di essere fermati, dal nostro punto di vista gli esseri
25:12umani hanno delle reazioni ognuno in funzione della propria personalità, c'è chi più c'è chi
25:17meno, di fatto qualcosina si è avvertito, qualche timore in più c'è, qualcuno ce l'ha assolutamente.
25:22Chiara ma è più importante fare tanto vino o farne poco e venderlo o farne tanto e tenerlo
25:28in cantina pensando a chissà qual è l'idea per il futuro perché adesso la
25:33Francia ha iniziato a estirpare i vigneti. Sì non è una novità purtroppo, anche quando sono stata
25:40in Champagne già c'era questa tendenza e di certo non sono belle notizie per il mondo del vino, per
25:45quanto riguarda Cadei Frati sicuramente la nostra tendenza è il produrre di qualità e quindi in
25:51funzione anche insomma alla quantità di vigneto che una cantina poi ha e chiaramente nel rispetto
25:57della natura e soprattutto secondo quello che la natura ci dà perché chiaramente i produttori
26:02sono in primis in balia del meteo, quindi di come va la vendemia. Da parte nostra c'è comunque
26:08l'intenzione di lavorare sempre molto bene, infatti invito anche insomma chi ci sta guardando
26:12a venire in cantina, le visite sono appunto gratuite e per venire un po' a conoscere anche
26:18le realtà del territorio breciano dove appunto si vede effettivamente come lavorano le aziende
26:24e soprattutto quelle di qualità, per cui ritengo che alla fine il giusto rapporto sia appunto
26:29come dicevo nei latini, in medio stato virtus, cioè sta un po' in mezzo, quindi lavorare bene da
26:34una parte e sia in vigna che in cantina con insomma la giusta quantità in base anche
26:41poi alle richieste del mercato. Caccia il vino per farlo per venda è lo giusto. Assolutamente, è la logica, però
26:48guarda che quello che dice Chiara è molto preciso per quello che è il futuro del vino
26:54secondo me, cioè fare la giusta quantità ma soprattutto la miglior qualità possibile, perché il
27:00mondo sta andando verso una scelta del migliorare la propria condizione di vita, anche perché mangia
27:07bene il bere bene, perché se poi arriva il vino dealcolizzato non so come va a finire,
27:12sul vino dealcolizzato faremo un'altra puntata, perché anche quello mette a rischio le nostre
27:20produzioni, è vero che aumenta la qualità in casa nostra, ma tu l'hai assaggiato ancora un vino
27:25dealcolizzato? No, non voglio presco bere l'aranciata a questo punto. Hai detto giusto, è una spremuta di
27:31frutta sostanzialmente, quindi alla fine sì d'accordo però il vino è vino, il giusto nella
27:38quantità adeguata, l'ottima qualità, Franciacorta, Lugana, Garda, scegliamo le nostre buone cose che
27:45sono eccellenti. Io mi ricordo, lo dico anche a Chiara e vi provo con entrambi, perché l'amico
27:50Bruno Pizzo quando ci eravamo in Rai, facevamo queste discussioni, io dicevo guarda che tu non
27:55conosci il vero vino Bianco buono, è Lugana, sì ma tu dovresti conoscere la ribolla, la nostra
28:02ribolla gialla ad esempio, per non far gare. Tu stai riferendoti a una delle cose più vecchie
28:09italiane, al nostro campanilismo, quindi ognuno, come dicono a Napoli, ogni scarafone è bello
28:16mamma sua. Ecco però, adesso ho un minuto a chiudere, Chiara voi fate il vino di qualità,
28:22un Bianco per resistere qualche anno, perché un Bianco per resistere non più di dieci anni giusto,
28:28Massimo? A volte anche meno per i Bianchi, per i Rossi potrebbe essere sicuramente più una
28:36garanzia. I Bianchi noi personalmente ci crediamo molto anche a Lugana con qualche
28:41anno, tant'è vero che siamo usciti proprio un paio d'anni fa con la nostra linea privilegi di
28:45famiglia che in sostanza sono appunto i nostri classici Bianchi, quindi due Lugana Doc, uno
28:50in acciaio e uno in barrique, tenuti appunto qui a maturare per cinque anni, quindi la tendenza
28:56comunque sicuramente c'è e c'è sempre stato l'interesse anche da parte insomma di mio padre,
29:00che è enologo, di vedere un po' sulla scia anche della poesia appunto di Veronelli che parla del
29:07Lugana e dice bevi il tuo Lugana giovane ma bevilo anche dopo qualche anno, quindi la tendenza
29:11sicuramente c'è. Forse dieci anni sono un tantino troppi, però se si lavora bene, ripeto, in cantina
29:17ma anche con le giuste tecnologie, banalmente mi posso riferire al tappo, se è un tappo corretto
29:23che comunque tiene il vino in condizioni perfette, perché no, qualche anno anche ai
29:28Vini Bianchi lo si può sicuramente attribuire. Grazie Chiara, allora ecco qua, il rosso dieci
29:36e dieci anni giusto? Dieci e quindici anni un bel botticino dai, capriano. La parola più importante
29:44nel mondo del vino è dipende, dipende dall'annata, dipende da come viene lavorato, da come viene
29:50conservato, da chi lo lavora, cosa vuole, l'obiettivo enologico, il rapporto dell'obiettivo
29:55al prezzo e ci sono una serie di robe che il consumatore non tiene mai in considerazione.
30:00Però un buon vino nasce in cantina o in vigna? Da tutte e due le parti, perché il tempo, allora
30:08il 50% l'azionista principale è lui, poi il resto la cura, la dedizione, la precisione,
30:18la puntualità e la voglia di far qualità dell'azienda in vigneto e in cantina. E bere
30:24sempre, ricordiamo soprattutto i giovani, con la testa. Esatto, poco buono di qualità. E mai
30:30esagerare. Assolutamente. Grazie Maria Chiara, buon vinito lì, grazie Alessandro Calze, delegato
30:37Bresciano, vice regionale di AIS. Buona serata a entrambi e adesso il consueto appuntamento
30:43del professor Pino Maiolo. Cari genitori, selfie è una parola di moda, ma più ancora un'abitudine
31:08ormai collettiva che tutti, volenti o nolenti, praticano. Una volta si chiamava autoscatto,
31:16ma adesso è un termine fuori moda da un punto di vista linguistico, potremmo dire. È diventato
31:23sinonimo dell'esserci al mondo e farne parte. Si potrebbe dire se selfie ci sei,
31:33altrimenti non esisti. Nella società dell'immagine, attraversata da un diffuso narcisismo, oggi non
31:41puoi rinunciare ad essere icona tra milioni di icone che in ogni istante circolano in rete. È
31:52un mettersi in mostra, adesso hai bisogno di conferme e di affermazione. Quando i selfie
31:58sono insistenti e ripetuti, come nell'adolescenza, possono rappresentare anche la ricerca di una
32:07immagine perfetta da trasmettere agli altri. Ma ormai la fanno tutti gli adulti, soprattutto
32:18intere famiglie, con pose studiate per farsi riprendere. Di solito però sono purtroppo
32:29inconsapevoli dei pericoli. Madri e padri coi pargoli, selfeggiano per ogni evento che prima
32:37si annotava sul diario privato di crescita di un figlio. Ora no, tutto è diventato di
32:43dominio pubblico e molti genitori incuranti del rischio che corrono i minori postano su
32:50quei demonizzati social le foto intime dei piccoli, magari dicendo loro dopo, quando sono
32:57un po' più grandi, di non mandare foto personali a nessuno, alla faccia della coerenza. Selfie,
33:04dunque, come fiera della vanità collettiva, a costo zero peraltro, oppure luogo dove si
33:11dà spazio al proprio narciso interiore, al piacere di piacere. Non fa male, ma gli adulti
33:19spesso hanno anche la motivazione di essere confermati come bravi genitori, se non addirittura
33:26perfetti. In adolescenza invece i selfie potrebbero anche essere utili, utili per perdere l'imbarazzo,
33:33la vergogna del corpo o anche il terrore di quei vertiginosi cambiamenti fisici che per alcuni sono
33:41davvero insopportabili. Ma al di là di questo ricordiamoci che il rischio maggiore viene dalla
33:47diffusione di foto intime con il partner di turno e a contenuto sessuale esplicito. Questa pratica
33:56non è per nulla un gioco. I selfie non sono controllabili e spesso possono diventare uno
34:02strumento offensivo, soprattutto se vengono mandati senza il consenso della persona cui si
34:09riferiscono le immagini. Quei selfie sono una pratica terribile chiamata revenge porn,
34:19ovvero vendetta sessuale che distrugge la reputazione intenzionalmente. Pertanto cari
34:27genitori, ma anche nonni, zii, parenti, fate attenzione alla pratica dei selfie con i figli,
34:33non li protegge, non protegge la loro privacy e anzi li abitua ad usare con leggerezza questo
34:41selfie e li espone soprattutto, direi, al rischio della pedopornografia sempre in anguato.
34:49Bene rieccoci in studio, adesso invece parliamo di mafia. Domani è la giornata regionale dell'impegno
35:06contro le mafie in ricordo delle vittime. E' qui con noi in studio Alessandro Lucada,
35:11rete antimafia a Bresciana. Lo ringrazio per aver accolto il nostro invito. Stanno
35:16andando alcune immagini della manifestazione che voi avete tenuto con il premio Leonesse
35:21in San Barbaro? Sì, il 10 marzo, direi un evento quasi storico per Brescia per due motivi,
35:27uno perché si è parlato di mafia e posso permettermi di dire storico perché se ne
35:33parla veramente troppo poco di mafia in generale perché è più corretto e due perché ha
35:40avuto un'adesione, una partecipazione straordinaria. Soprattutto dei giovani perché l'abbiamo
35:45visto tutti i giovani ai quali Salvatore Borsellino ha detto una cosa fondamentale, il fratello
35:51del giudice ammazzato a Palermo. Voi siete la speranza di Borsellino? Un Salvatore Borsellino
36:03in grandissima forma nonostante l'età. Di 82 anni. Ci ha fatto un regalo bellissimo
36:09perché sono anni che lui dopo il Covid sta girando poco l'Italia anche per le condizioni
36:16fisiche e davanti a quasi 400 studenti delle scuole superiori lui si è rivolto lanciando
36:25questo appello di resistenza e resistenza intesa come non lasciare che le parole, gli
36:33atti, le gesta del fratello ma non solo restino lì e quindi ai ragazzi, ai più giovani,
36:43a chi dovrà guardare avanti lasciare questo appello per portare avanti tutte queste attività.
36:50Voi siete oggi la mia speranza, la speranza di Paolo, ha detto Salvatore Borsellino e
36:54quale ha detto una cosa che a me ha colpito moltissimo quella mattina? Lui è stato ammazzato
36:59in sostanza per un'agenda rossa. Lui è il promotore del movimento Agenda Rossa. Quell'agenda
37:05che è scomparsa il giorno in cui hanno ammazzato mio fratello si trova in uno scantinato di
37:14servizi segreti. A me ha colpito molto l'affermazione. Colpisce sempre perché tra l'altro lo dichiara
37:20da tanto tempo ma è una di quelle testimonianze che non è l'unica di quei misteri avvolti
37:29a queste stragi che ancora oggi ci troviamo a constatare che non sono ancora state risolte.
37:37Io ne approfitto perché di questa occasione anche per ricordare i sopravvissuti delle
37:43stragi. Angelo Corbo, sopravvissuto alla strage di Capaci, il quale è intervistato
37:51da noi nel corso di questo reportage che abbiamo realizzato e che stiamo vedendo in questo
37:58momento, ci ha raccontato come quando è morto Giovanni Falcone nella strage, l'uomo della
38:05scorta è sceso dall'automobile e Giovanni Falcone era vivo. Secondo lui qualcuno è
38:11sceso in autostrada in quel momento e l'ha finito. Quindi capisci che ci sono delle
38:18situazioni molto scure che lasciano ancora la pelle d'oca.
38:24Quella mattinata lì è stata importante assieme a quella di domani che si terrà in
38:30regione e assieme a quella che si è tenuta il 21 di marzo, la giornata nazionale contro
38:34le mafie. Qui da noi il procuratore della Repubblica Prete, ospitato un mese fa, ha
38:40detto che la mafia ha cambiato volto, un'altra affermazione sulla quale dobbiamo riflettere
38:46dicendo che non è più la mafia che va a cercare gli imprenditori, ma sono gli imprenditori
38:51bresciani che vanno a cercare la mafia per chiedere protezione e per farsi fare le famose
38:58cartiere.
38:59Inizialmente è partito tutto e questo lo testimoniano anche le indagini della DIA,
39:06ricordiamo che a Brescia c'è la DIA, è già dal periodo del covid perché aziende
39:16magari in forte difficoltà a livello di liquidità si sono rivolte o hanno trovato
39:22nell'andrangheta in particolare, che è tra le mafie quella che ha più disponibilità
39:27liquida, un aiuto. Oggi ci si rivolge magari non soltanto per avere un aiuto in stato d'emergenza
39:35ma anche per frodare lo Stato. L'andrangheta è presente, ormai lo sanno tutti, eppure
39:43parlarne, come diceva tra l'altro Paolo Borsellino, ovunque sia possibile, oggi ancora
39:51parlarne ed essa nel cittadino comune un po' di imbarazzo. Parlarne a Brescia, nella
40:01provincia bresciana ci sono circa 250 beni confiscati alle mafie, allora mi chiedo se
40:07ci sono dei beni confiscati alle mafie ci sarà una ragione per cui bisogna parlare
40:11di questi argomenti. Quindi è importante parlarne, ricordiamo che l'appello è stato
40:16rivolto soprattutto ai giovani, soprattutto alle scuole ma anche alla gente comune, è
40:21un fenomeno che c'è anche in casa nostra, che c'è, è sottile, per me è anche la
40:26nostra vita quotidiana. È un fenomeno ben presente e tornando a quel 10 marzo a San
40:31Barnaba in cui oltre agli studenti erano presenti questore, istituzioni, sindaca, assessori,
40:38parlamentari, il mio appello che rivolgo alla comunità istituzionale locale e anche al
40:45Consiglio Comunale è quello di riprendere in mano quell'idea di una commissione antimafia
40:50all'interno del Consiglio Comunale, rilanciata anche pochi giorni fa da Rolfi. Io mi auguro
40:58che tutto il Consiglio Comunale sia pronto a portare avanti questa iniziativa proprio
41:04per dare un atto concreto di risposta da parte anche delle istituzioni.
41:09È un segno alla cittadinanza che si combatte questo fenomeno purtroppo, che è un fenomeno
41:15che perme la nostra vita collettiva. Grazie Alessandro, Luca, grazie. Ne parleremo ancora
41:20perché anche noi dobbiamo continuare a parlarne. Buona serata, buon proseguimento anche noi
41:24ti ascoltatori.