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Trascrizione
00:00Buonasera e bentrovati, stasera a Punti di Vista il ricordo di due anniversari che in
00:21modi diversi sono stati protagonisti anche della nostra vita, 5 anni fa il Covid e 3
00:26anni fa l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, sempre in febbraio 2020-2023.
00:33Ne parleremo fra qualche istante, parleremo anche dello stato di salute dell'agricoltura
00:38bresciana e del diario maledetto, il libro scritto da Valentino Prandini e Lucio Vinetti,
00:45qui in studio fra noi, buonasera, un medico chirurgo e un dirigente scolastico ha scritto
00:51questo thriller, il secondo di una serie, ne parleremo poi diffusamente, grazie per
00:56aver riscolto il nostro invito, ma vado subito dal direttore generale della TS di Brescia,
01:01il dottor Claudio Silea, buonasera direttore, allora noi ci siamo sentiti praticamente quasi
01:09tutti i giorni 5 anni fa quando è scoppiata la pandemia, il Covid purtroppo, ricordo alcune
01:16cifre ufficiali, 4.600 le vittime ufficiali a Brescia, circa 7.000 secondo qualche donato
01:24le vittime estimate, contagiati in metà dei Bresciani, 51 anni il primo contagiato a Pontevico,
01:30prima vittima una persona di 76 anni a Cigule e nel Lombardia oltre 40, fra i 40 e i 50 mila
01:37morti per il Covid, cosa ci ha insegnato quell'esperienza direttore? L'esperienza sicuramente
01:45è stata molto intensa, traumatizzante, credo che ognuno di noi abbia un ricordo personale,
01:53ma forte, sicuramente di ogni momento in quegli anni, anni perché ricordo che tutto purtroppo
02:01non si è esaurito nei primi mesi o nel primo anno, ma fino a quando non abbiamo cominciato
02:06a vedere gli effetti della vaccinazione, il Covid è stato un nostro brutto compagno.
02:12Cosa abbiamo imparato? Innanzitutto la prima cosa è che se qualcuno si fosse illuso,
02:19le malattie a trasmissione e quindi con agenti in questo caso virali sono sicuramente presenti
02:28nei nostri tempi, non possiamo dimenticarlo, quindi sicuramente ci ha insegnato a essere
02:35più pronti, non eravamo certamente pronti, non ce lo aspettavamo, forse i segnali che
02:41venivano dalla Cina erano stati mal interpretati, ricordo a tutti che inizialmente nel mese di
02:48gennaio in particolare si pensava che fosse solo chi provenisse dalla Cina a essere un
02:54portatore di una patologia un po' strana, un po' nuova, una sorta di polmonite atipica,
03:01in realtà poi ci siamo accorti quando è arrivato anche nel nostro Bresciano che tutte
03:06le persone erano suscettibili, molte persone erano suscettibili, anche persone che non
03:11avevano mai lasciato la loro casa o il loro paese, quindi le malattie effettive sono un
03:16problema, se non gestite correttamente con il piano pandemico possono diventare molto
03:21pericolose, in particolare il coronavirus lo è stato di suo, indipendentemente dal
03:27piano pandemico, perché ovviamente come si dice il salto di specie porta nell'uomo
03:32una novità, un virus nuovo, l'uomo non è pronto, non è difeso e ovviamente soccombe
03:38fino a quando non sviluppa quelle naturali anticorpi o quelli anticorpi indotti dalla
03:45vaccinazione che gli consentono di reagire. Oggi il covid esiste, ma esiste in maniera
03:51come dire tranquilla, convive con noi, l'uomo si è adattato e il virus si è adattato e
03:57in quei primi mesi, quei primi anni piuttosto non è stato così e le vittime sono la causa
04:04di questa situazione istantanea, esplosiva e assolutamente molto triste nel ricordo
04:12che noi oggi abbiamo.
04:14Siamo attrezzati per una nuova, speriamo di no, eventuale pandemia o epidemia, mancavano
04:20allora mascherine, guanti, camici, mancavano tutte le attrezzature primarie, ricordo case
04:27di riposo isolate, ricordo situazioni difficilissime, noi abbiamo raccolto addirittura 20 milioni
04:33di euro come Fondazione Bresciana per dare una mano alle istituzioni pubbliche, ci siamo
04:39attrezzati adesso, possiamo diciamo così prevenire o comunque essere pronti per eventuali
04:45altre pandemie?
04:47Ci siamo sicuramente attrezzati da un punto di vista anche dei cosiddetti dispositivi,
04:53lo ricordava bene lei, oggi pensare che in quei giorni la mascherina non era assolutamente
05:00disponibile fa molto riflettere, perché chiaramente, come si suol dire, a mani nude,
05:06senza mascherina, senza guanti, senza soluzioni alcoliche, senza la possibilità di difendersi
05:12con delle barriere, certamente è stato un grosso problema.
05:16Quindi abbiamo un piano pandemico, diciamo sia a livello anche Lombardo sia a livello
05:22di ogni singola TSD e SST, abbiamo i dispositivi di protezione sicuramente in scorte pronte
05:29sufficienti, certo quello che dobbiamo riflettere però è che noi non sappiamo quale sarà
05:36l'agente virale o batterico o comunque infettivo che potrà arrivare in un domani per una nuova,
05:43speriamo di no, per una nuova pandemia e quando arriverà, se arriverà fra 80 anni, 70 anni
05:50o prima.
05:51Tendenzialmente sono due gli scenari che i scienziati possono prevedere, uno è ancora
05:59un salto di specie, è il più pericoloso, cioè quando degli agenti saltano dalla specie
06:04animale alla specie umana e per esempio questo potrebbe variare la pena per l'influenza
06:09di aria, quindi grande attenzione che questi virus, questi microorganismi non passino da
06:15uccelli animali all'uomo.
06:17Il secondo grande tema, non dimentichiamolo, questo comporta anche molto del nostro atteggiamento,
06:23è l'antibiotico a resistenza, cioè sempre di più un abuso nell'uso dell'antibiotico,
06:29scusate l'espressione, ma abusare dell'antibiotico vuol dire creare resistenze, le resistenze
06:36ovviamente generano dei microorganismi più forti e questo può comportare di avere dei
06:41microorganismi che magari sono gli stessi, si chiamano con nome e cognome come quelli
06:45che noi conosciamo, ma che sono molto più potenti, perché hanno naturalmente imparato
06:52a far del male all'uomo, perché l'uomo si è mal difeso abusando degli antibiotici,
06:58quindi anche questo è molto legato ai nostri comportamenti e quindi diciamo siamo anche
07:03su questo sicuramente molto più preparati a cambiare i nostri comportamenti.
07:08Noi abbiamo visto prima le immagini piuttosto anche inquietanti dell'arrivo dei russi a
07:14darci una mano a disinfestare le nostre case di riposo qui in casa nostra, però la domanda
07:20da farle era un'altra, siamo attrezzati, dicevo prima con guanti e mascherina, ma anche
07:25per un eventuale ospedale di riferimento in grado di accogliere i primi malati, avere
07:30un punto di riferimento in tutta la provincia che sia di assistenza per le prime venienze,
07:36un centro di riferimento?
07:38Ma allora assolutamente voi dovete ricordare, i spettatori si possono ricordare che a differenza
07:46di Milano e di Bergamo siamo stati l'unica realtà così impegnata a non aprire un ospedale
07:54da campo, l'ipotesi poteva essere quella della fiera eccetera.
07:57Questo è stato molto importante, molto vantaggioso però perché curare un paziente dentro le
08:03mura della cosiddetta scala 4 che è stata rapidamente attrezzata e anche qui grazie
08:09ai finanziamenti solidali e curarlo dentro le mura di un ospedale è certamente stato
08:15molto più efficace che curarlo in una fiera quindi con distanze rispetto all'ospedale
08:21di riferimento.
08:22Quindi sicuramente l'offerta oggi su Brescia è garantita come peraltro siamo riusciti
08:28a poterla garantire anche con il privato in quel tempo e mi consenta, colgo l'occasione
08:34per ricordare, torniamo veramente a quei giorni in cui noi avevamo una grandissima stima dei
08:41nostri professionisti sanitari, forse è esagerato chiamarli allora eroi però poi
08:46devo dire con tristezza ci siamo dimenticati troppo presto e guardate che uno dei grandi
08:52effetti positivi che è stato fatto è stata la dedizione grandissima di tutti gli operatori
08:59sanitari e non dico solo medici e infermieri ma tutti i professionisti sanitari e anche
09:04non sanitari anche amministrativi, abbiamo dato una risposta incredibile quindi io credo
09:10che dobbiamo tornare a quei giorni non per definire gli eroi ma per definire grandi professionisti
09:16e credo che a Brescia dobbiamo essere molto orgogliosi della classe dei professionisti
09:21sanitari.
09:22Grazie direttore, grazie per la disponibilità come sempre, buona serata e buon lavoro.
09:27Grazie a voi, buon pomeriggio e buona serata a tutti.
09:30Grazie e ora una breve pausa pubblicitaria.
09:40Eccoci ancora in studio, parliamo di un'opera letteraria, la vedete qui di fronte a me,
09:50è un'opera letteraria realizzata da un medico chirurgo e da un dirigente scolastico, era
09:57la seconda opera, Valentino Prandini e Lucio Vinetti, buonasera e grazie per l'accordo
10:02del nostro invito.
10:03Dopo il complotto di St. Louis, seconda opera due mani il diario maledetto, un giallo, un
10:10thriller che si svolge in un remoto angolo di Francia e poi si allarga, giusto Valentino?
10:17Sì, è la continuazione del primo, del complotto di St. Louis e per noi è stato veramente
10:24bello riuscire a fare questa opera perché ci ha proprio realizzato in quello che è
10:30il nostro hobby più bello, più importante, che è quello dello scrivere a quattro mani.
10:37Non diciamo un primo, ma possiamo dire che è un secondo lavoro, per cui ci aveva messo
10:41dentro proprio l'anima e abbiamo spaziato nei luoghi del mondo cercando di dare un
10:47po' quello che i nostri sogni e le nostre idee ci hanno alipentato.
10:54Ecco, Lucio Vinetti è nato anche al tempo della telemedicina, sparavamo prima con dottor
10:59Sileo, forse la prima opera è nata anche a distanza.
11:02L'opera è nata proprio all'interno del periodo del Covid, entrambi eravamo bloccati
11:09e quindi abbiamo potuto collaborare, avere anche del tempo, ma soprattutto trovare anche
11:15delle modalità di scrittura originali, anche molto interessanti, che si appoggiavano e
11:22hanno continuato ad appoggiarsi proprio sulla tecnologia e sul lavoro a distanza.
11:27Questo è stato molto fruttuoso per due motivi, il primo motivo perché ci ha concesso la
11:33possibilità di realizzare questo sogno, il secondo perché ci ha permesso di sperimentare
11:39una modalità davvero molto interessante, che è quella di scrivere sullo stesso testo
11:44attraverso appunto quello che la tecnologia ci permette di fare.
11:48Ecco, vediamo la copertina del libro, un giallo, un thriller che si svolge in un remoto
11:54angolo di Francia, intrighe internazionali, un thriller mozzafiato che intreccia presente,
11:59azione e suspense fra rocce africane e fra le rocce africane si nasconde un segreto, giusto Valentino?
12:06Sì, diciamo che il diario è un po' lo strumento su cui si svolge tutto il thriller,
12:12dentro nel diario ci sono dei segreti, è stato scritto da uno dei personaggi principali,
12:19ricoverato e quindi butta dentro tutto quello che ha del suo passato e in questi segreti
12:26c'è un po' di tutto e ci saranno tanti personaggi, adesso non possiamo...
12:31Sono quattrocento pagine tutte da leggere in un fiato se so dire.
12:34Ci sono dei personaggi un po' buoni e un po' cattivi che gireranno attorno ai segreti
12:40del diario per impossessarsene.
12:42Ecco Vinetti, come fa un fondatore di una cooperativa sociale impegnato sul fronte
12:47scolastico a immaginare un thriller di questo genere?
12:51Ma allora innanzitutto...
12:53Tu c'hai entrambi ecco...
12:54Certo, intanto la scrittura non è mai solo un'opera di fantasia, perché nello scrivere
13:03ci si mette parte di noi, ci mettiamo le nostre idee, ci mettiamo i nostri valori,
13:09ci mettiamo le immagini che noi abbiamo della società per come la vediamo.
13:17Quindi per me, che di mestiere faccio l'educatore, scrivere è comunque un'azione di tipo sociale,
13:25è un'azione educativa, perché anche se all'interno di un genere che è di diluasir come può
13:32essere il thriller, si nascondono e si possono evidenziare appunto molti degli elementi
13:38che fanno parte poi di un'educazione civica, di una attenzione...
13:42Della vita quotidiana anche.
13:44Della vita quotidiana esatto, che è fatta di cose belle, di cose brutte, ma è fatta di scelte.
13:49Quindi il thriller si anima di scelte, di personaggi che cambiano le proprie e le altre
13:57storie esattamente come in un'ottica educativa un ragazzo cresce e in base alle scelte che fa
14:05indirizza la propria vita in un senso o nell'altro.
14:09Cambio di scena come a teatro, giusto? Potrebbe essere.
14:12Rimanete con noi perché poi loro sono protagonisti anche su un altro fronte,
14:16quello della solidarietà non solo qui in casa nostra ma anche in Africa.
14:20Rimanete perché adesso abbiamo un'altra pagina importante di questa puntata
14:25di punti di vista, andiamo a Kiev, è collegata Liu Ba.
14:28Buonasera, ciao Liu Ba!
14:30Buonasera!
14:32Andiamo ancora a disturbare, siamo stati spesso insieme in questi tre anni di guerra,
14:37tu sei a Kiev, ecco la domanda che mi viene spontanea, tu ti sei sposata due mesi dopo
14:42lo scoppio della guerra, ricordiamo febbraio, ti sei sposata mi pare ad aprile,
14:47hai avuto una bambina giusto, non sbaglio, ecco come i bambini hanno vissuto questi tre anni?
14:56Difficile, cioè, non lo so, siamo sempre nella stessa aura di tutti questi missili, sirene,
15:08ascoltiamo sempre questi arrivi di droni che fanno un disastro qua,
15:16siamo sempre nei... cioè i bambini ogni volta che sentono le sirene piangono perché hanno paura,
15:24ma questa paura sembra che da bambini finché sono ancora così piccoli la sentono già
15:30che è qualcosa che sta succedendo brutto, e comunque con questi pensieri così viviamo
15:38tutti i giorni, tutti i giorni nei bunker, nascondersi, cioè tante volte non dormiamo
15:44di notte perché soprattutto bombardano tanto di notte.
15:48Ecco, e tutti questi disastri...
15:50Con i dati della guerra, perché poi ricordiamo se queste cifre, stime ufficiali anche rese note
15:58in questi giorni, 12.000 i civili ucraini caduti, 29.178 i feriti, e secondo stime non ufficiali
16:08su due fronti è stata una vera e propria carneficina, soldati ucraini morti fra i 50.000
16:14e i 100.000 feriti in 400.000, soldati russi morti fra gli 80.000 e i 200.000 feriti in 170.000.
16:22Ecco, la guerra sembra essere giunta ad una svolta, siete ottimisti dopo queste notizie
16:28che giungono anche dall'America?
16:32Difficile parlare sulla politica perché sinceramente siamo proprio un po' spaventati
16:40per tutto quello che sta succedendo adesso.
16:42Possiamo solo sperare nel qualcosa meglio perché sai che non possiamo adesso qua dare dei giudizi
16:54di quello che sta succedendo, però non mi sembra giusto per gli ucrani, per tutto quello che abbiamo già perso
17:06per tutto quello che stiamo perdendo, per tutti i nostri bambini militari,
17:12i nostri mariti, i nostri amici, fratelli, padri e tutto quanto.
17:18Non penso che tutto quello che noi abbiamo già dato, cioè tutto nostro,
17:26ma guarda, tante famiglie sono rimaste senza niente, senza case, senza marito, senza figli,
17:34senza nonni, tutto proprio come se forse tu vivi una vita bella e in un certo momento perdi tutto.
17:42Adesso alla fine tutti dicono che sembra che siamo stati noi a uccidersi noi stessi,
17:48non lo so, non voglio adesso qua mettersi i miei argomenti su tutto quello che sta succedendo,
17:54speriamo solo che nel tutto questo ci sarà qualche parte giusta, un ragionamento giusto
18:04e guerra finisce con una speranza per gli ucrani, per l'Europa, per i bambini, per il futuro,
18:15perché un futuro non deve essere con la guerra.
18:19Un futuro non deve essere con la guerra, questa è una parola fondamentale,
18:23il futuro deve essere soprattutto per i giovani, per guardare con aspettativa e con ottimismo.
18:28Tuo marito è ancora sotto le armi se non sbaglio, tu sei stata qui in casa nostra,
18:33sei stata in Valle Camonica dagli amici di Domani Zafra, cosa vi serve?
18:39Vi servono ancora aiuti? Avete bisogno di medicinali, di vivere?
18:45Che appello fate ai Bresciani, agli italiani che ci stanno ascoltando in questo momento?
18:52Visto che cominciano ad arrivare ancora dei aiuti dalle Italie,
18:56visto che qualche settimana fa è arrivato ancora un camion con i medicinali,
19:02con i vestiti e altre cose che non ho tutte adesso in mente,
19:08ma so che arrivano tanti aiuti per la gente che adesso soffre del freddo,
19:14che qua abbiamo meno 10 adesso, non è un inverno bello caldo italiano qua adesso.
19:21E comunque grazie a tutti quelli che fanno tutta l'Italia,
19:27tutti che l'ascoltano, tutti che sono già nei pensieri con gli ucraini,
19:33già grazie tanto per quello, ma soprattutto a quelli che donano,
19:37soprattutto a quelli che fanno qualche parte per gli aiuti,
19:41fanno qualsiasi cosa per aiutare tanta gente, tanti bambini,
19:46tanti che stanno scappando, non sanno cosa fare e sono qua che arrivano,
19:54che prendono tutto questo aiuto e riescono un po' a sopravvivere,
19:58riescono un po' ad andare avanti perché guerra è brutta,
20:02non è facile solo vedere la guerra, è difficile,
20:08guerra è in cuore ogni minuto, ogni secondo, proprio vivi sempre con questo,
20:15è brutta cosa insomma.
20:18Angoscia, angoscia, tanta angoscia, ecco un'ultima cosa poi ti lascio andare,
20:23medicinali soprattutto vi servono o derrate alimentari?
20:28Ma comunque un po' di tutto, vedo che ultimamente, perché ho la bambina
20:33e vedo questo problema qua, che abbiamo problemi con i vaccini,
20:38ma non so come mai, ma proprio non si trovano tante,
20:43proprio arrivano, poi non ci sono, arrivano, ecco queste cose che un po'
20:49magari anche servono, però adesso tanti sono malati per la influenza
20:54e comunque penso che i medicinali adesso dovrebbero essere una parte più
20:59che serve tantissimo, ma anche i menti alimentari, di sicuro si servono
21:04anche tanto quelli perché, come dico sempre, la guerra non è ferma
21:10in un posto, loro continuano ad arrivare, arrivare, arrivare
21:14e tanta gente lascia tutte le sue case, lascia la sua vita e torna,
21:21sta scapando qui a Chiva, Cernigo, sta cercando una vita, l'altra
21:26per riprendersi, per prendere un nuovo sforzo e comunque tutto quello
21:34che arriva dall'Italia, tutto l'aiuto va per tutta questa gente
21:40che ne ha bisogno di questo.
21:42Grazie Liuba come sempre per la tua disponibilità,
21:45ti siamo sempre vicini, sappilo, un pensiero te lo dedichiamo sempre,
21:49un grande abbraccio e tieni duro, possiamo dirti questo per te,
21:54per la tua bambina e per il tuo marito, un grande abbraccio.
21:57Ciao, ciao, grazie, grazie mille a tutta l'Italia, grazie.
22:01Ciao Liuba, grazie.
22:03Ed ora queste solite conseguite pillole del professor Pino Maiolo
22:07sui giovani.
22:16Continuiamo a chiamarle baby gang anche se non lo sono, capisco che sia per comodità
22:36ma da anni insisto nel dire che si tratta di buone persone,
22:40che sia per comodità ma da anni insisto nel dire che si tratta di bulli e bulletti
22:46senza regole e senza limiti.
22:48Le baby gang di matrice sudamericana sono proprio tutta un'altra cosa,
22:54non vi è dubbio però che l'aumento del fenomeno sia preoccupante,
23:00ma è quel bullismo diffuso a cui non riusciamo a mettere un contenimento
23:07perché di fatto aumenta ovunque, non solo a scuola ma anche in casa, in famiglia,
23:12per esempio tra i fratelli e non lo vediamo perché ci siamo abituati
23:19oppure facciamo finta di non vederlo.
23:22Adesso la violenza verbale e quella fisica circolano ovunque nelle relazioni sociali e familiari,
23:28nella vita reale e ancora di più online.
23:32Quei ragazzini che aggrediscono i pari o gli adulti sulle passeggiate
23:37o accendono risse picchiandosi tra di loro magari senza un motivo preciso,
23:43sono adolescenti abbandonati a se stessi che vivono un vuoto di autorità educativa.
23:51Le loro violenze sono da una parte un modo per essere accettati al gruppo facendone parte
23:59e nel contempo una specie anche di gioco, perlomeno così loro dicono, di divertimento
24:05che pensano di poter fare per avere visibilità in una società di adulti
24:11che non li vede se no quando ne fanno, ne combinano di grosse.
24:16Questi sono minori che non provengono da realtà degradate
24:21ma adolescenti arrabbiati cioè abitati dentro da rabbie comuni e da emozioni forti
24:27che nessuno ha educato a gestire.
24:30Né in famiglia né a scuola infatti si educa alla gestione delle emozioni
24:35e così sono senza strumenti di autocontrollo, non sanno dire quello che provano
24:41e tantomeno distinguere il bene dal male.
24:45Senza nulla togliere alla responsabilità dei loro gesti che devono essere sanzionati
24:52Io dico che dovremmo però smetterla come adulti di invocare le forze dell'ordine,
24:57le pattuglie per risolvere queste situazioni di certo gravi, pericolose
25:05ma da affrontare con strumenti educativi che sono di competenza della famiglia,
25:12dei genitori, della scuola e non della polizia.
25:17Tali richieste invece sono la conferma del totale fallimento della comunità educante.
25:25Pilole di riflessione e tanta saggezza in queste parole, Professor Maiolo.
25:47Torniamo in studio a parlare non solo del libro perché dicevamo prima che si parla anche di Africa.
25:53Voi avete anche attuato alcune iniziative a favore dei paesi africani, due in particolare, giusto Valentino?
26:00Sì, quest'anno è il ventennale della nostra collaborazione con Poliambulanza Caritati Sopera,
26:06con la Guinea Bissau, l'ospedale e la clinica pediatrica di Bor
26:10e per noi è veramente un onore essere riusciti per 20 anni regolarmente a alimentare un sogno in un paese poverissimo.
26:20E' il ventennale quest'anno?
26:22Sì, è il ventennale, 2005-2025, quindi si farà anche in Poliambulanza a settembre-ottobre un evento per ricordarlo
26:30e noi tutti gli anni facciamo due missioni, a parte il periodo del Covid che ci ha un po' rallentato,
26:36abbiamo fatto un blocco operatorio, abbiamo fatto una radiologia, collaboriamo con le missioni
26:42e Poliambulanza e altre associazioni sono un po' al centro
26:46e questo ci ha fatto sì che anche dentro nei nostri romanzi l'Africa, sempre tra virgolette magari un po' nascosta
26:54con paesi che non sono frutti della fantasia, però sono frutti proprio anche dell'esperienza di entrambi.
27:00Vinetti, Guinea Bissau ma anche Burundi e Ruanda?
27:06Burundi e Ruanda, allora Ruanda nel 2024 abbiamo celebrato il trentennale del genocidio,
27:14di questa terribile catastrofe che ha distrutto il Ruanda
27:21e che a noi personalmente ha permesso di diventare genitori di uno dei bambini
27:26che grazie all'associazione MUSEICHE sono arrivati in Italia e quindi noi abbiamo acquisito un figlio.
27:35E questo figlio è stata anche l'occasione per incontrare l'Africa, non in Ruanda perché quando era piccolo non potevamo rientrare in Ruanda
27:46ma il Burundi che è di fatto uno stato molto simile.
27:52E lì dal 2007 abbiamo fatto partire, abbiamo costituito una piccola onlus che si chiama Gaciro
28:00che in lingua Kirundi, che è la lingua del Burundi, significa prezioso agli occhi di Dio.
28:05Abbiamo voluto con delle suore locali, le bene marie, realizzare un centro di ascolto.
28:12Noi qui lo chiameremo consultorio per andare oltre quello che è l'intervento forse più ordinario della missione europea che è quella di costruire.
28:24Noi anziché costruire abbiamo voluto diciamo promuovere la popolazione e quindi l'idea di andare a costruire un centro
28:33che possa diventare di riferimento e di supporto sia legale che supporto alimentare e sanitario
28:43alla popolazione che arriva nella città e che si trova assolutamente sprovvista.
28:48Non dimentichiamo che il Burundi è il paese più povero al mondo.
28:54Più ricco di risorse ma più povero al mondo.
28:57Non è ricchissimo di risorse, ha una parte abbastanza ricca ma il vero problema è che è il paese con il PIL più basso di tutto il mondo.
29:10Una situazione davvero di povertà estrema e di fatica a provare a pensare al proprio futuro.
29:17Ecco perché l'idea di un centro di ascolto e le immagini che vedete sono proprio le immagini di Guitega
29:23che è ritornata ad essere la capitale del Burundi ed è il luogo in cui noi operiamo.
29:32Parlate concretamente del sostegno perché soprattutto l'ospedale pediatrico di Boro è fondamentale per quelle giovanissime popolazioni.
29:40Ricordiamo che Brandini tra un'attività e l'altra, medico-chirurgo all'ospedale di Castiglione Stiviere primario
29:46è autore anche di libri di poesie come Le stagioni, Quell'aria umida, Che sa di mango e Il lungo viaggio di Monsignor Albatros.
29:56Combinare l'attività medico-sanitaria, scrivere e effettuare iniziative di solidarietà non è una cosa da poco.
30:05Trovare il tempo per fare tutto.
30:07Come diceva Lucio, ci alimentiamo di queste passioni, sono i nostri hobby che ci fanno vivere la giornata e a volte anche la nottata.
30:17Nel 2016 ho proprio scritto Quell'aria umida, Che sa di mango, ispirandomi proprio alla Guina Bissau
30:23dedicata a un bambino che avevamo curato e che poi è morto, un ragazzino che è morto di appendicite
30:29quando noi siamo tornati dopo qualche mese perché non c'era più nessuno che poteva operarlo.
30:34Questa cosa mi ha segnato particolarmente, abbiamo sempre in collaborazione con Poliambulanza finanziato e altri amici volontari
30:42questo volumetto di poesie, tutte dedicate proprio all'Africa e alla Guina Bissau
30:49e anche la copertina con quella colora argilla, ricordava quella terra rossa su cui tante volte abbiamo camminato.
30:58Importante, intanto apro questa breve parentesi di Casa Nostra, prego al Reggiero di mandare queste fotografie
31:04perché a proposito di solidarietà, stamattina ad Alfianello, ad opera della BBC dell'Agro Bresciano,
31:11il dirigente della banca e del Comitato Soci hanno consegnato all'associazione ODV di Alfianello un mezzo speciale
31:19dotato di pedana per il trasporto di persone con difficoltà motorie.
31:24Un contributo importante, quello da credito cooperativo, nella volontà di sostenere il territorio a partire dalle persone più fragili della comunità.
31:33Persone fragili, Vinetti, fondamentale, è la vostra linea guida questa in sostanza?
31:40Sì, in sostanza la fragilità è una condizione che non è una condizione perenne, è una condizione che si può modificare.
31:52Si tratta di distribuire le risorse, si tratta di riconoscere il fatto che noi non abbiamo nessun merito per essere nati dalla parte favorevole del pianeta
32:05e tutto quello che abbiamo ricevuto deve in qualche modo essere restituito e questo è un po' lo spirito guida che ci accompagna in questi interventi
32:16che sono una goccia nell'oceano ma che possono fare la differenza.
32:20Ma è importante, ma anche con una goccia si riempie un piccolo vaso e poi un sacchello e poi una grande, fare una grande opera di solidarietà.
32:29Rimanete perché parleremo ancora in chiusura del diario maledetto, intanto vado a Confagricoltura Presidente Giovanni Garbelli.
32:37Buonasera Presidente.
32:39Buonasera a voi, buonasera agli spettatori.
32:43Venerdì l'assemblea annuale con tanti ospiti, filosofi, esperti di geopolitica, politici per parlare dell'agricoltura bresciana.
32:549.000 aziende, un'agricoltura che ha avuto un aumento del 2% che rappresenta il 15% dell'agricoltura nazionale e il 30% di quella lombarda
33:07che tutto sommato non va male per quanto riguarda alcuni settori, il lattiero caseario ad esempio.
33:14Ha detto giustamente lei, un'agricoltura che resta comunque leader a livello nazionale e leader a livello lombardo.
33:23L'agricoltura bresciana è prevalentemente latte, suini, avicoli, ma ci sono anche i seminativi che vedono una stagione particolarmente difficile
33:33a causa appunto del cambiamento climatico e di scelte politiche che hanno influenzato negativamente.
33:39Nota invece positiva è per il nostro olio del Garda e del Sebino e per la parte vitivinicola che in controtendenza rispetto ai dati nazionali
33:47vede una buona tenuta soprattutto e anche meritatamente grazie agli imprenditori che hanno creduto nell'altissima qualità del prodotto che fanno
33:56e quindi un prodotto vitivinicolo che è in primissimo livello.
34:01Latte, carne, suina e viticoltura vanno bene, va male il mais e poi dati negativi, li cito così, però lei mi deve confermare troppo fotovoltaico
34:13sui tetti e sulle aree abbandonate, terreni sottrati all'agricoltura dalla TAV, l'etichettatura e i dazzi e ovviamente la burocrazia.
34:25Questi sono i mali dell'agricoltura?
34:28Noi quest'anno abbiamo deciso dopo i titoli provocatori dagli anni scorsi, svoltiamo, agire subito, quest'anno abbiamo intitolato la nostra assemblea
34:38agricoltura protagonista perché riteniamo che il nostro modello di agricoltura sia un modello virtuoso che sta dando degli ottimi risultati
34:47e il mercato in tanti settori ce lo sta anche dimostrando e ci sta dando ragione.
34:52Però è chiaro, come ha detto lei, l'agricoltura per essere protagonista ha bisogno di combattere quei luoghi comuni, quelle leggi, quella burocrazia
35:00e diciamo tutto quell'aspetto legato innanzitutto a un Green Deal ideologico che era stato approvato nella precedente legislatura europea.
35:08Green Deal che oggi fortunatamente è stato smontato da un punto di vista politico ma che tecnicamente è ancora in essere per cui il nostro lavoro sarà quello.
35:17È chiaro che nella fotografia generale della nostra provincia l'agricoltura, l'abbiamo detto più volte e ne discuteremo in assemblea,
35:24sarà e deve essere protagonista sia della transizione energetica che della transizione ecologica.
35:30Sulla transizione ecologica si parla chiaramente di nuove tecniche di coltivazione, di impianti di biogas, di digestato, di cattura del carbonio e della CO2,
35:40di riduzione dei fitofarmaci e dei concimi minerali, quindi di tutte quelle pratiche virtuose messe in atto dai nostri agricoltori.
35:48La transizione energetica è un po' più complicata perché è chiaro che noi abbiamo bisogno di più fovoltaico, di più biogas e anche del nuovo biometano,
35:57arriverà anche l'idrogeno da fonte agricola, ma abbiamo la necessità di raggiungere questo obiettivo in tempi brevi e spesso in Italia abbiamo constatato
36:07che quando gli obiettivi sono di breve termine bisogna essere molto più attenti a livello politico, a livello sindacale perché si corre il rischio
36:15che tutta una serie di speculazioni possono portare degli effetti magari negativi su dei settori invece che dovrebbero essere positivi e trainanti
36:22non solo per l'agricoltura ma per la società intera. Un caso chiaramente è anche quello del consumo di suolo e dell'applicazione del fotovoltaico
36:29che da un punto di vista teorico è molto positivo ma che se applicato a larga scala nei campi come era la prima applicazione normativa
36:38poteva e potrebbe creare distorsioni notevoli sul nostro territorio e sui nostri imprenditori.
36:46Ecco Presidente, un'ultima cosa. In dieci anni sono sparite 1200 imprese nel Bresciano, 200 all'anno.
36:53Cosa serve per cambiare tendenza? Mancano giovani, manca ricambio generazionale. L'Europa non è attenta?
37:02Anche qua la risposta non è di facile risposta perché altrimenti avrebbero già attuato chiaramente le misure.
37:15È chiaro che è un mix di cose. È evidente che cala il numero di aziende ma aumenta la produzione lorda vendibile e il fatturato e il numero di dipendenti.
37:25Questo sta a significare che comunque l'agricoltura è sana. Sta cambiando il modello di agricoltura.
37:30È evidente che le ultime riforme della PACA che arrivano da Bruxelles e che sono state attuate a livello nazionale e anche a livello regionale
37:37sono state troppo rigide e troppo severe soprattutto per le piccole aziende, per le aziende non strutturate, per le aziende che avevano o faticavano avere ricambio generazionale,
37:47per tutte quelle aziende che fanno fatica a sopperire all'enorme carico burocratico che le nostre aziende stanno vivendo.
37:54Quindi io partirei innanzitutto da incentivare i giovani ma soprattutto a una riduzione del carico burocratico
38:02e finalmente speriamo con la nuova Commissione europea e col nuovo piano strategico che verrà messo in atto,
38:08che è discusso in queste settimane, che ci sia un cambio di strategia che non metta i numeri al centro
38:15ma metta l'agricoltore, l'imprenditore al centro delle politiche agricole e economiche della nostra nazione.
38:21Solo in questo modo manterremo il numero di aziende altrimenti saremo destinati a creare tutta una serie di misure
38:28legate chiaramente alla non competitività delle aziende, magari quelle meno strutturate,
38:33con una contrazione del numero di aziende anche in futuro.
38:36Quindi l'auspicio, ne parleremo sicuramente, è uno dei temi caldi che toccheremo nella nostra Assemblea,
38:42l'agricoltura per essere protagonista deve mettere l'agricoltore al centro.
38:46Grazie Presidente, buon lavoro e buona Assemblea venerdì. Buona serata anche a lei.
38:51Grazie a te.
38:52Grazie. Ultimi due minuti sul Diario Maledetto, Prandini. Appena uscito lo presenterete alla cittadinanza, immagino.
39:01Finita la fase 1, che è quella della scrittura, d'accordo con il nostro editore Gilgamesh abbiamo pensato di renderlo vivo
39:11e di portarlo sul territorio. Quindi partendo dalla provincia di Brescia, poi di Mantova, di Bergamo,
39:17cioè ci allarghiamo poi anche rispetto al primo volume, l'idea nostra è quella di presentarlo nei vigneti,
39:25presentarlo nelle biblioteche, presentarlo nelle librerie sul Lungolago, presentarlo in una chiesa, nelle scuole.
39:34Nelle scuole soprattutto.
39:35E per cui rendere vivo quello che è un libro, quindi non è di proprietà nostra o del lettore, ma deve essere di proprietà della comunità.
39:43Un'esperienza insomma a far conoscere anche per i vigneti, ce lo svela il segreto finale o no?
39:48Non posso, non posso, però sappiate che prende, almeno per quelli che l'hanno già letto, hanno già espresso il desiderio.
39:59E poi ci sarà comunque anche una fase successiva, perché questo è il secondo volume di una trilogia.
40:06La trilogia non ce l'anticipa nemmeno quella, giusto?
40:09Comunque ci sarà un riferimento, comunque sempre all'Africa.
40:12Sempre di più.
40:14Anche perché il vostro impegno è soprattutto in quella terra che tanto amate e continuerete ad amare come vostre iniziative di solidarietà, anche in futuro.
40:24Grazie a due nostri concittadini, un medico e un dirigente squasi per questa opera letteraria che è anche un'opera di cuore e di solidarietà.
40:33Grazie per la vostra partecipazione, grazie per averci stati con noi e buona serata.