Sassari Dopo essere stato licenziato nel 2020, in piena pandemia, Livio Lai, ex geometra e informatico di Sassari, ha trasformato la sua passione per l’artigianato in una nuova opportunità di vita. Ispirato dagli oggetti e dai saperi dei nonni, ha iniziato creando mascherine artistiche e ha poi ampliato la produzione con tessuti e opere in carta e sughero. Il successo alla fiera di Mogoro nel 2021 ha confermato la sua nuova strada. Nel 2023 ha aperto un laboratorio-esposizione in via Torre Tonda, dove ogni creazione racconta una storia di riscatto. Oggi espone in fiere e negozi in tutta la Sardegna. (a cura di Federico Spano)
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CortometraggiTrascrizione
00:00Livio Lai, artigiano di Via Torretonda a Sassari. Come è iniziata la sua attività e quando è iniziata?
00:07Allora, l'attività di artigiano è diventata ufficiale dopo il licenziamento che c'è stato
00:15con l'azienda con cui lavoravo. Praticamente in piena pandemia mi sono trovato senza
00:25lavoro con dei figli da mantenere e mi sono interrogato su quale poteva essere una soluzione
00:32per uscire da questa crisi. Allora con mia moglie abbiamo fatto un po' il punto della situazione,
00:40abbiamo analizzato le competenze, quello che facevamo e siccome tutto quello che faccio,
00:45l'intagli, il cucitto e tutte queste passioni che faccio sono state riunite in un lavoro e
00:54ho deciso di fare dei prodotti artigianali utilizzando le materie prime della Sardegna,
01:03quindi sugheri, tessuti fatti a telaio, tessuti originali per fare una linea di
01:09artigianato moderno che andasse a volatilizzare più l'artigianato perché quello che si vede in
01:17giro secondo me non rispecchia esattamente quello che siamo noi sardini, quindi questo
01:22è il succo del discorso. La mia è un'attività che propone complementi d'arredo, cuscini,
01:29zaini, borsi in pelle, tutte costruite con tessuti destinati ad altro, nel senso che per assurdo
01:43questo è un runner fatto in orbacce che era il tipico tessuto dei capote della nonna che non si
01:50utilizza più come capote perché è troppo ruvido, però essendo una una cosa che caratterizza la
01:55Sardegna io lo voglio riproporre in chiave moderna e ho fatto delle centrotavola così
02:00moderni, con lo stesso tessuto faccio anche dei cuscini e i complementi d'arredo in generale e
02:07poi ho fatto una rivistazione grafica e stilistica della maschera sarda e l'ho riproposta in chiave
02:14moderna senza copiare le maschere originali come quella di Mamoiada e quella di Ottana,
02:21ma le ho semplicemente riproposte in chiave moderna trovando una mia linea diciamo molto
02:31minimalista che riprende le linee essenziali di queste maschere. Ad esempio la piccola maschera
02:38in sughero intagliata da un tappo di Calangianus non è altro che il mio viso stilizzato che ho
02:45ripreso le linee del mio viso e le ho riproposte, quindi è una stilizzazione una diciamo una
02:52semplificazione del mio volto e vuole ricordare la maschera dei Mamutones, invece la maschera per cui
02:59sono più conosciuto è questa maschera in cotone 100% e una rivistazione della maschera dei Boys
03:11di Ottana e questo studio grafico mi ha accompagnato per diversi anni nonostante
03:19facessi l'impiegato io comunque ho elaborato questa figura quindi non è nata con la pandemia
03:25questa è una cosa che io già stavo pensando prima.