ROMA (ITALPRESS) - "Il Mezzogiorno ha comunque le sue problematicità perché il reddito disponibile pro-capite delle persone è circa il 25% in meno della media italiana. La situazione delle famiglie è anche leggermente migliorata perché, ad esempio, la componente dei redditi da lavoro dipendente nel periodo 2021-2023 segna in 20 delle 38 province del Mezzogiorno un incremento rispetto alla media italiana. Ma se si considerano i valori al netto dell'inflazione, la situazione è un po' diversa", Lo ha detto in un'intervista all'Italpress il direttore generale del Centro Studi Tagliacarne, Gaetano Fausto Esposito.
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NovitàTrascrizione
00:00Benvenuti a un nuovo appuntamento con le interviste dell'Agenzia Italpress e
00:07nostro ospite Gaetano Fausto Esposito, direttore generale dell'Istituto Taglia
00:12Carne. Benvenuto, grazie per essere qui con noi.
00:15Direttore, le volevo chiedere, avete presentato da poco un vostro rapporto
00:20per quanto riguarda il reddito disponibile delle famiglie italiane.
00:24Ecco, volevo chiedere cosa si evince da questo rapporto, quindi qual è la
00:28situazione, diciamo, delle famiglie attualmente in Italia?
00:31Diciamo questo, questo è un rapporto che dimostra che il paese, per quanto riguarda
00:36il reddito disponibile, cioè quello che entra in tasca sostanzialmente alle
00:40persone e poi alle famiglie, è un paese un pochettino più corto, nel senso che le
00:45distanze rispetto al paese che produce, rispetto al PIL che viene considerato
00:50come indicatore di riferimento, le distanze, diciamo, tra la provincia, la
00:53prima provincia per reddito disponibile pro capite, Milano, e l'ultima che foggia,
00:57sono minori, anche se sono molto elevate, perché mentre per quanto riguarda il
01:02reddito disponibile le distanze sono di 2,4 volte, cioè Milano pesa 2,4 volte in
01:08termini di reddito disponibile pro capite delle famiglie rispetto all'ultima
01:11provincia, nel caso del reddito prodotto siamo al 3,6, con un mezzogiorno che
01:15comunque, nonostante questo, ha le sue problematicità perché il reddito
01:19disponibile delle persone pro capite nel mezzogiorno è comunque quasi il 25%
01:25inferiore a quello della media italiana. Quindi possiamo dire che la situazione
01:29delle famiglie del mezzogiorno è leggermente migliorata o sono solamente
01:33dei fattori, diciamo, dovuti a dati economici che
01:38cristallizzano la situazione al momento? La situazione delle famiglie del
01:43mezzogiorno nell'aggregato è anche leggermente migliorata perché ad esempio
01:47la componente di redditi da lavoro dipendente, in termini di tassi di
01:53incremento nel periodo 21-23, che è il periodo che abbiamo considerato nel
01:57nostro studio, segna in 20 province su 38 del mezzogiorno un incremento superiore
02:02alla media italiana. Resta il fatto che qui stiamo parlando
02:05comunque di valori monetari, quindi valori correnti, mentre invece se andiamo a
02:12considerare quelli che sono i valori reali, quindi al netto dell'inflazione, la
02:17situazione è un po' diversa. Ovviamente su questi dati influisce anche l'inflazione
02:22che, come sappiamo, ha avuto dei momenti alternanti.
02:27Secondo il vostro studio, l'inflazione quanto pesa sul reddito delle
02:32famiglie? Allora, l'inflazione nel periodo che
02:36abbiamo preso in considerazione, cioè il 21-23, il 2021-2023, ha pesato
02:42complessivamente nel paese circa il 14%. Paradossalmente nel mezzogiorno,
02:48contrariamente a quanto diversi pensano, nel mezzogiorno, dove i livelli dei prezzi
02:54sono un po' più bassi rispetto a quello del paese, la velocità con cui questi
02:57prezzi si è emossa è stata superiore. Cioè consideriamo che circa un terzo, da un
03:03terzo a un quarto, diciamo, di inflazioni in più rispetto al centro. Perché? Perché
03:07nel mezzogiorno, se le famiglie con reddito, avendo un reddito più basso,
03:12fanno maggior riferimento, maggiori acquisti di beni primari, che sono stati
03:16quelli che nel periodo 21-22 hanno subito un incremento molto forte per i
03:22rincari delle materie prime. Quindi, diciamo, questo ha, in qualche modo, in
03:25termini relativi, in termini reali, anche un po' peggiorato la situazione.
03:30All'interno dell'area del mezzogiorno ci sono delle differenze?
03:34Sì, guardi, all'interno dell'area del mezzogiorno ci sono delle differenze perché noi abbiamo
03:39delle regioni, per esempio la Campania e la Sicilia, che sono andate meglio in
03:45termini di reddito disponibile rispetto agli altri.
03:48Qui c'è anche un problema che riguarda le retribuzioni. Evidentemente i redditi
03:52disponibili sono molto legati a quanto le persone guadagnano, soprattutto
03:56occupazione dipendente. I redditi a lavoro dipendente nel mezzogiorno sono
04:00andati anche, come ho detto, un pochettino meglio rispetto agli altri, ma dobbiamo
04:04considerare questo. Nell'aggregato, la retribuzione media nel mezzogiorno è
04:11circa il 15 per cento inferiore a quella media italiana e qui parliamo del
04:18complesso delle retribuzioni dove c'è un forte intervento pericoloso da parte
04:22del settore pubblico, ma se noi escludiamo il settore pubblico questa
04:26differenza arriverà al 25-30 per cento. Quindi il problema del
04:31mezzogiorno, noi abbiamo adesso esaminato i redditi disponibili, ma è
04:34ancora e sempre un problema di sviluppo e quindi un problema di crescita del
04:40PIL collegato alla crescita delle attività produttive.
04:44Bene, io ringrazio Ghettano Foster Esposito, direttore generale dell'Istituto
04:49Tagliacarne per essere stato il nostro ospite e vi do appuntamento con una nuova
04:52intervista all'agenzia Italpress. Grazie mille. Grazie a voi. Arrivederci.