• 2 settimane fa
Sono sempre vari i temi che vengono affrontati durante il programma Punto di Rottura, condotto da Rush, questa volta il conduttore ha voluto dedicare spazio a chi soffre il problema del salario, un susseguirsi di governi che nel corso degli anni non hanno "realmente" mai aiutato la povertà. Chi in un modo chi in un altro, hanno ad oggi poco provveduto al problema che affligge molti italiani che non arrivano a fine mese.

Antonio Amoroso del CUB ha spiegato con le sue parole l'incontro con gli onorevoli al Senato, basatosi sulle indagini ISTAT ha dimostrato dati preoccupanti che spingono sempre di più alcune famiglie italiane verso il disagio, il precariato e la non possibilità di vivere una vita adagiata. I temi che sono stati toccati durante l'incontro riguardano il salario minimo questi i dati ISTAT 2022.

Nel 2022 sono in condizione di povertà assoluta poco più di 2,18 milioni di famiglie (8,3% del totale da 7,7% nel 2021) e oltre 5,6 milioni di individui (9,7% in crescita dal 9,1% dell’anno precedente).
Questo peggioramento è imputabile in larga misura alla forte accelerazione dell’inflazione.

L’incidenza della povertà assoluta fra le famiglie con almeno uno straniero è pari al 28,9%, si ferma invece al 6,4% per le famiglie composte solamente da italiani.

L’incidenza di povertà relativa si attesta al 10,9% (stabile rispetto all’11,0% del 2021) e le famiglie sotto la soglia sono 2,8 milioni.

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Trascrizione
00:00Mi voglio dedicare ad un incontro importante che c'è stato ieri.
00:03Avevo già accennato del nostro ospite, quindi tra poco andremo in collegamento con lui.
00:07Prima, però, volevo farvi vedere questo comunicato.
00:10Ce l'abbiamo? Ecco, perfetto.
00:12Comunicato stampa. Leggete qua.
00:15Un secondo solo. Il governo italiano si rifiuta di adottare un salario minimo,
00:19revoca le misure di sicurezza sociale, calpestata la Carta Sociale Europea.
00:23La Cuba ha presentato questo reclamo al Comitato Europeo dei Diritti Sociali.
00:28Si sono incontrati ieri, il focus è il lavoro povero e sostegno alla libertà,
00:33nella Sala Zuccari, palazzo Giustiniani del Senato.
00:37È ora di cambiare passo, altro che guerre ed economia di guerra.
00:41Torniamo in studio grazie alla regia di Matteo Lupini
00:44e andiamo in collegamento con il nostro ospite del CUB.
00:47Abbiamo Antonio Amoroso.
00:49Buongiorno e bentornato, ovviamente, a Punto di Rottura.
00:52Grazie, buongiorno a voi e a tutti i telespettatori e telespettatrici.
00:56Grazie per aver accettato questo invito.
00:59Ci siamo sentiti in separata sede
01:01e ho avuto modo di poter assistere qualche giorno fa a questo comunicato.
01:05Avevo piacere di poterne parlare qui in diretta televisiva.
01:09Questo perché ci sono molte persone che fondamentalmente
01:13la pensano in un modo, non la pensano in un altro,
01:16ma tante persone che soffrono di questi disagi legati a uno stipendio
01:19che a volte non è quello che dovrebbe essere.
01:22Io vorrei sapere da lei proprio i temi che sono stati toccati poi.
01:26Quindi è bello sapere oggi perché comunque avete già parlato
01:30e quindi probabilmente qualcosa potrebbe essere cambiato.
01:34Questo non lo so, lo spero.
01:35Quindi vorrei sapere proprio i temi che sono stati poi toccati
01:38all'interno di questo incontro.
01:42Allora sì, i temi sono non semplici,
01:48non sono assolutamente facilissimi,
01:51però la questione è sostanzialmente questa.
01:54La Cube ha presentato questo reclamo al Comitato di diritti sociali europeo,
02:01dendo l'Italia che ha sottoscritto questa carta,
02:04in realtà a nostro avviso non ne rispetta gli assunti
02:08in termine sia di protezione sociale riguardo alla povertà dilagante
02:13e crescente restituita dai dati inoppugnabili
02:17sia di IMSS che dell'Istat
02:20e sia sulla questione appunto di una legge sul salario minimo.
02:26Ora la Commissione europea recentemente è intervenuta
02:29sulla questione del salario minimo,
02:31indicando agli stati la possibilità, la necessità
02:35che venga garantito un salario dignitoso
02:39che tra l'altro è previsto dalla nostra Costituzione all'alta 6.
02:45Esonerando l'Italia dagli obblighi di applicarlo
02:48in quanto per la comunità europea esiste sicuramente
02:52un'alta sindacalizzazione, un'alta contrattualizzazione
02:57definita dalle parti sociali e quindi non ha obbligato
03:00all'adozione di un salario minimo, ha indicato comunque la necessità,
03:05lo ha indicato pure il Commissario europeo al lavoro,
03:08che l'Italia garantisca questo.
03:10Perché? Perché nonostante i contratti che sono stati sottoscritti
03:14da più parti, in più da relazioni maggiormente attive in Italia,
03:19però i salari sono ben al di sotto dei livelli di garanzia
03:25e di tutela previsti dalla nostra Costituzione,
03:28eppure anche dalle indicazioni del Commissario europeo.
03:33Non a caso, recentemente ci sono diverse sentenze
03:37della Corte Costituzionale che è intervenuta anche
03:40in settori come quello della vigilanza, ma non solo.
03:44Recentemente addirittura con una sentenza
03:48della Corte Costituzionale di Appello è intervenuta
03:51il salario dei lavoratori di Ita, ad esempio, quindi un'azienda pubblica,
03:55partecipata al 100% al Ministero del Tesoro, che non garantisce
03:58i livelli previsti dalla Costituzione nei salari.
04:01Allora noi abbiamo presentato questo reclamo e abbiamo lanciato
04:05la possibilità di dibattere con chi voleva, con le forze politiche,
04:10di questo Paese, che si stanno cercando, dichiarano,
04:14di opporsi al rifiuto del Governo italiano di adottare
04:18un salario minimo e soprattutto di essere intervenuti
04:22con la Repubblica di Cittadinanza.
04:25Ecco, state confrontate ieri e su questo si sono articolati
04:28diversi interventi, con analisi anche molto puntuali
04:32dei dati statistici relativi alla povertà dilagante,
04:39relativi anche ai salari esistenti in Italia.
04:43Su questo c'è stato un ampio intervento anche dell'ex Presidente dell'Inps,
04:47che ha fornito dei dati statistici che sono molto significativi.
04:53Amoroso, il discorso è questo. Mi leggo un po' a quello che sta dicendo,
04:58perché per questo motivo ho deciso di trattare questo argomento.
05:02Spesso e volentieri all'interno del mio programma vado a toccare
05:06questi temi legati anche ai salari, al fatto che comunque sia
05:10c'è molta volta disparita in Italia, ci sono famiglie che
05:14guadagnano poco, ci sono dei lavori che sono poco retribuiti
05:18e magari anche abbastanza faticosi, e con la situazione che abbiamo
05:22in Italia anche di vivilità, quindi il fatto comunque di potersi
05:26permettere di pagare un affitto, una bolletta, fare spesa,
05:30caro dirla, fondamentalmente a volte le famiglie hanno realmente
05:34bisogno di uno stipendio, che possa essere definito stipendio,
05:37perché altrimenti ci sono disagi, e i disagi portano a una serie
05:41di situazioni. Noi spesso parliamo anche del fatto che se ci sono
05:45pochi soldi, ma a volte le persone, gli italiani, c'è una statistica
05:49su questo, vanno, si allontanano anche dalla sanità, perché non si
05:53possono permettere magari di potersi curare, quindi di poter
05:57andare a fare qualcosa, quindi pochi soldi devi cominciare a delineare
06:01e lo stipendio, sappiamo che se non è congru ed oneo, può portare
06:05anche questo, o sbaglia?
06:09Sì, ma questa è una realtà che spesso è ignorata dalla politica
06:13purtroppo, ma è ignorata anche in profondità dalle statistiche,
06:17anche se le statistiche già ci restituiscono un dato
06:21estremamente importante, io ricordo due o tre dati,
06:25il 20% delle persone residenti in Italia risulta a rischio
06:29di povertà, cioè stiamo dicendo che sono al di sotto di un salario
06:33annuale di 11.800 Euro,
06:37questo è il 20%,
06:41la popolazione significano
06:4511 milioni circa di persone,
06:49dopodiché il 4,5% della popolazione
06:53si trova in condizioni di dice listat,
06:57di grave deprivazione materiale e sociale,
07:01cosa vuol dire? Che sostanzialmente ci sono 2 milioni e mezzo di persone
07:05che non arrivano addirittura a secondo listat, a mio avviso è anche più grave
07:09la situazione, però
07:13questi numeri ci danno un po' la dimensione di quello che significa
07:17il 10% delle famiglie sono famiglie con
07:21un lavoro di intensità, che significa che tutti i componenti lavorano,
07:25tutte le giornate previste all'interno di un mese,
07:29non lavorano a tempo pieno,
07:33non lavorano tutti i mesi dell'anno, insomma siamo
07:37in una condizione che qui non c'è solo un allarme rispetto
07:41alla questione salariale che viene affrontata anche da
07:45un disegno di legge che è stato
07:49d'apposizione a questo Governo che propongono un salario minimo di 9 Euro,
07:53ma secondo me il dato è molto più profondo,
07:57perché tu puoi pagare pure 12 Euro l'ora come succede
08:01in Germania a un lavoratore, se poi lo fai lavorare 10 ore a settimana,
08:053 settimane al mese, 6 mesi l'anno, lo hai messo
08:09in una condizione di prostrazione economica,
08:13e allora qual è il problema? Qui il problema è che va affrontato
08:17tutto l'insieme della questione del lavoro,
08:21ci sono milioni di lavoratori che non è
08:25volontario, il part time work nacque come
08:29una porta d'ingresso per coloro che non potendo impiegarsi tutta la giornata
08:33venivano in qualche maniera concesso un lavoro
08:37a metà tempo e questo non è più così,
08:41il part time è obbligatorio perché consente un utilizzo alle aziende
08:45più flessibile del personale e quindi abbiamo milioni di persone che lavorano a metà
08:49del tempo, a questi si aggiungono
08:55i pregari, coloro che sono a tempo indeterminato,
08:59ma non solo subordinato, non solo dipendenti, ma anche lavoratori autonomi,
09:03a questi si aggiungono i lavoratori che
09:07poi addirittura sono stagionali, per cui il tema
09:11però quello che noi volevamo rappresentare ieri, è vero che questo governo ha fatto
09:15quello che noi non condividiamo, che è quello in qualche maniera di rinviare
09:19o comunque di tagliare le gambe a un'iter discussione sul salario
09:23minimo e addirittura è intervenuto con una
09:27modifica del reddito di cittadinanza con
09:31persone che non sostengono la povertà, però queste sono condizioni che non è che
09:35sono nate ieri, in Italia non c'è stata
09:39un fenomeno naturale
09:43per cui dall'oggi al domani si sono determinate queste condizioni, queste sono
09:47condizioni che sono state favorite da diversi
09:51governi che si sono succeduti, che hanno approvato norme che consentono
09:55l'utilizzo del lavoro pregario,
09:59del lavoro subordinato, del lavoro povero
10:03è chiaro, non è che sono esplose
10:07dall'oggi al domani, sono cose che poi come un mattoncino piano piano
10:11appoggi e poi alla fine ti trovi in una situazione del genere.
10:15La questione è che
10:19in Italia si è pensato di affrontare la questione
10:23della concorrenza che veniva fatta sul mercato
10:27anche dalle concorrenze degli altri paesi
10:31abbattendo il costo del lavoro, quindi proponendo
10:35prodotti a basso costo dovuti al fatto
10:39del riposo del lavoro, in realtà si è dimostrato un'operazione fallimentare
10:43l'Italia sta perdendo il presidio in importantissimi
10:47settori produttivi, addirittura
10:51in settori produttivi in forte crescita dal punto di vista industriale
10:55non solo in crisi
10:59dovuti a uno sviluppo che si è mancato
11:03un intervento che si è fallito, ma addirittura in settori
11:07merceologici con ampio sviluppo
11:11questo quindi con un paese che non ha una prospettiva
11:15di politica industriale degna di questo nome
11:19a questo aggiungiamo, vorrei solo aggiungere che a questo poi
11:23ci sono state pure le sottoscrizioni degli accordi sindacali
11:27purtroppo delle organizzazioni maggiormente rappresentative che hanno
11:31favorito il lavoro povero in questo e hanno favorito
11:35in qualche maniera con gli accordi sindacali l'utilizzo massivo del lavoro
11:39precario, quindi c'è stato un buco dal punto di vista legislativo
11:43con interventi dei governi che si sono succeduti
11:47e una accettazione da parte sindacale di politiche
11:51di riduzione del costo del lavoro a partire dagli anni
11:5590 con l'altaglio della scala mobile, che oggi si fa sentire
11:59con un'inflazione che è quella che è.
12:03Volevo ringraziarla per queste parole, a me piace, lo dico a tutti
12:07gli spettatori di questo programma e ormai hanno capito sentire
12:11tante medaglie, questa è una cosa che mi piace un casino, quindi grazie davvero
12:15per aver partecipato a questo programma, ci rivediamo
12:19a questo punto spero presto e in bocca al lupo per tutte le battaglie che state portando
12:23avanti, grazie davvero.
12:25Grazie a voi, buona giornata a tutti.

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