Roma, 11 mar. (askanews) - L'uso di sostanze psicoattive è un grave problema di salute globale. Con un mercato in continua espansione, anche in Italia la dipendenza è una delle principali sfide sociali e sanitarie, con un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone e sulle risorse del Sistema Sanitario Nazionale. Per prendere in analisi la natura della dipendenza da oppiacei illeciti come una malattia cronica, con l'obiettivo di educare i cittadini e facilitare l'accesso ai servizi di cura, parte la campagna di sensibilizzazione "Indipendente da te": lo scopo è contrastare correttamente la dipendenza da oppiacei illeciti abbattendo la discriminazione e costruendo un approccio sinergico, per arrivare ad un percorso terapeutico completo e personalizzato.Per i promotori della campagna è essenziale sensibilizzare la popolazione sulla dipendenza come patologia cronica, recidivante, curabile e complessa, promuovendo una corretta informazione soprattutto tra i giovani.Augusto Consoli, neuropsichiatra infantile e presidente nazionale SITD: "La campagna ha l'obiettivo di evidenziare alcuni luoghi comuni, alcune rappresentazioni distorte del fenomeno e anche della problematica individuale. "Rispetto alla popolazione giovanile c'è un elemento in più, che spesso la prossimità con il rischio, che è anche un fattore evolutivo, anche di crescita, può diminuire ancora maggiormente la consapevolezza dei rischi per la salute. Bisogna mettere in moto delle strategie che consentano da una lato ai giovani di sperimentare il loro passaggio di crescita, però anche che ci sia una maggiore consapevolezza di come certe prossimità a rischi possono diventare molto molto problematiche".Per sviluppare percorsi di cura efficaci, è fondamentale considerare i pazienti sotto un profilo psicologico, valutando l'effetto delle sostanze sulla personalità e sul contesto sociale, culturale e familiare. Inoltre gli esperti convengono sulla necessità di percorsi terapeutici adeguati. Essendo una condizione complessa e recidivante, la dipendenza da oppiacei illeciti richiede infatti un approccio multidisciplinare che coinvolga diverse figure professionali per instaurare una relazione di fiducia con il paziente e la sua famiglia.Roberta Balestra, presidente nazionale FeDerSerD: "L'approccio multidisciplinare è fondamentale perchè la dipendenza impatta su vari aspetti della vita delle persone. Nei servizi servono equipe multiprofessionali proprio perchè ci sono interventi sanitari, psicologici, sociali, educativi proprio per riprendere un benessere che è fatto di tutti questi aspetti. Le equipe sono all'interno del servizio e poi la multidisciplinarietà è anche al di fuori di questo, perchè abbiamo moltissimi partner sanitari, sociali, del privato sociale, con cui lavoriamo".Tra i vari contenuti disponibili on line, ci sono delle "Indicazioni pratiche per conoscere e gestire la dipendenza da oppiacei", elaborate da un board di esperti nazionali, con il patrocinio di varie associazioni e società sanitarie che a vario livello si occupano di tossicodipendenza e il supporto non condizionante di Molteni Farmaceutici. Tutto il materiale informativo della campagna è consultabile sul sito www.indipendentedate.com e sui principali canali social.
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