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(Adnkronos) -
Un messaggio di speranza per i pazienti affetti da malattia di Crohn e rettocolite ulcerosa. E' l'obiettivo della campagna di sensibilizzazione per le malattie infiammatorie croniche intestinali (Mici), presentata oggi a Roma. Le società Ig-Ibd (Italian Group for the Study of Inflammatory Bowel Disease), Sigenp (Società italiana di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica), insieme ad Amici Ets (Associazione nazionale per le malattie infiammatorie croniche dell'intestino), hanno collaborato nell'organizzare e promuovere questa iniziativa, volta ad ampliare la conoscenza delle Mici in Italia, alzando un simbolico sipario su queste patologie. Fulcro della campagna è lo spot, diretto dal regista Paolo Genovese e interpretato dal noto attore e showman Enzo Iacchetti.
 L'obiettivo è incoraggiare i pazienti affetti da malattia di Crohn e rettocolite ulcerosa a condividere le sfide quotidiane legate ai sintomi, in modo da poter ricevere il supporto necessario dagli specialisti e dall'associazione, e migliorare la propria qualità di vita. "La cura e la consapevolezza migliorano la qualità di vita". Così Jacchetti sintetizza la sua decisione di sposare il progetto e partecipare allo spot. Sulla necessità di non far sentire soli i pazienti insiste anche Genovese, che ha già girato altri due spot (nel 2019 e nel 2020) per la campagna di sensibilizzazione in favore delle Mici: "Fare comunicazione e divulgazione in ambito medico è fondamentale - afferma il regista - Chi è affetto da una patologia non si deve mai sentire solo, sapere che qualcuno si può prendere cura di te e che il tuo problema può essere risolto è un passo fondamentale per la guarigione". Secondo il segretario generale di Ig-Ibd, Flavio A. Caprioli, "i pazienti spesso sono restii a parlare dei loro sintomi per paura di discriminazioni e difficoltà nelle relazioni lavorative, sociali o affettive. Tuttavia, è fondamentale superare queste esitazioni. I pazienti non sono infatti soli; hanno a disposizione società scientifiche, medici specialisti e l'associazione che li supportano e collaborano nella presa in cura". Inoltre, "l'innovazione nel campo terapeutico offre prospettive promettenti per ottenere la remissione clinica e migliorare o normalizzare la qualità di vita dei pazienti affetti da Mici".  "Sebbene la guarigione definitiva non sia ad oggi possibile - precisa Caprioli - molti risultati positivi sono già raggiungibili, come la riduzione della necessità di intervento chirurgico e ricovero in ospedale, e l'ottenimento di una guarigione completa della parete intestinale". Un aspetto significativo della campagna riguarda anche i pazienti pediatrici, poiché un paziente su 4 con una nuova diagnosi ha meno di 16 anni. Sottolinea il presidente di Sigenp, Claudio Romano: "Nei bambini la malattia può manifestarsi in modi diversi da quelli tipici, presentandosi ad esempio con il ritardo di crescita o la perdita di peso, piuttosto che con aumento delle scariche o sanguinamento. Questo porta a ritardi nella diagnosi, una sfida che affligge l'intera Europa. I centri di riferimento pediatrici per la gestione di questi pazienti sono collegati fra loro e condividono un registro nazionale, l'unico esistente per le malattie infiammatorie croniche intestinali. Questo strumento ci permette di conoscere il numero delle diagnosi e di seguire l'evoluzione".

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