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NovitàTrascrizione
00:00Punto di rottura, l'informazione che spacca con Rush.
00:07Bentornati ma soprattutto bentrovati su Radio Roma News.
00:13Punto di rottura, chiudiamo la nostra settimana insieme con una nuova puntata.
00:19E come promesso ieri per gli amanti di questo programma, per quelli che ci seguono,
00:24già sanno che oggi sarei tornato a parlare di genitori, di figli di scuola.
00:30Ma questo perché? Perché ieri ci siamo interrotti con il nostro ospite,
00:34che tra poco lo riporteremo in diretta con noi.
00:37E il tempo era quello che era.
00:39Ci siamo interrotti nel parlare proprio di questo,
00:42del rapporto che spesso si ha con i propri figli durante l'adolescenza.
00:47E soprattutto, sottolineo soprattutto, durante gli anni scolastici,
00:54che sono sempre quelli un po' così.
00:56I ragazzi crescono, cambiano, i genitori crescono, cambiano,
01:00gli insegnanti crescono e cambiano.
01:02È un continuo cambiamento in questa società.
01:05Per quelli che invece si sono persi ovviamente la puntata di ieri,
01:10non vi preoccupate perché non vi farò perdere il filo assolutamente.
01:14Chiedo subito alla regia, che ringrazio Di Matteo Lupini dietro le telecamere,
01:18di farmi vedere l'articolo che abbiamo portato diretta ieri.
01:22E l'articolo era questo.
01:23Minaccia a prof, due mamme a giudizio.
01:26Scusate, era un argomento che abbiamo tirato fuori dopo aver raccontato
01:31di una vicenda che riguarda una scuola di Vetralla
01:35che si trova in provincia di Viterbo nel Lazio.
01:38E troverete l'articolo e ovviamente anche il link,
01:43quindi la puntata, la replica sul nostro sito radioroma.it.
01:47Andateci, in modo tale che potete comunque poi in ogni caso
01:51poter seguire l'intero discorso.
01:53Ma si partiva da lì e siamo partiti da lì.
01:56Abbiamo avuto anche Elena Maga, professoressa e diretta,
02:00ieri collegamento telefonico con lei abbiamo capito un po'
02:03il tipo di rapporto che si ha con un professore.
02:06E oggi voglio discutere di questa cosa,
02:08continuare a discutere del fatto che spesso e volentieri
02:12i genitori hanno una grande responsabilità,
02:15soprattutto quando si parla di istruzione scuola.
02:18Quante volte la cronaca ci ha raccontato mamme infuriate,
02:24papà che entrano a scuola e minacciano professori,
02:28o addirittura arrivano alle mani ragazzi che vanno a scuola
02:31con armi contundenti, ragazzi che si fanno sospendere,
02:35genitori che li difendono, genitori che attaccano i professori.
02:38Un casino.
02:39Quindi spesso e volentieri leggiamo di questo,
02:42e parlo della cronaca italiana.
02:44Quindi vorrei soffermarmi proprio su questo argomento,
02:48ma già ieri con il nostro ospite Mario Pedrazzini,
02:52sociologo che tra poco riospiteremo in diretta a punto di rottura,
02:57ci siamo soffermati insieme a lui,
02:59grande parentesi anche sul cambiamento che spesso e volentieri
03:04i professori hanno.
03:06Anche un professore deve sapersi comportare con un ragazzo,
03:11deve essere assertivo, deve amare il proprio lavoro,
03:15e ci siamo soffermati sul fatto che non sempre
03:18chi è bravo a fare un lavoro è bravo anche a insegnare.
03:23Quindi lasciamo una mega parentesi aperta e soprattutto,
03:27questo programma lo insegna a punto di rottura,
03:30lasciamo aperti i tanti punti di vista,
03:33che possono essere differenti.
03:35Quindi io non difendo mai una categoria o l'altra,
03:38cerco sempre di capire il punto di vista di tutti quanti.
03:42Proprio per questo andiamo in collegamento con il nostro ospite,
03:46torniamo dal nostro Mario Pedrazzini,
03:49bentornato, ed è sempre un piacere ovviamente averla in puntata.
03:55Grazie a lei e ai suoi telespettatori, ai suoi ascoltatori.
03:59Grazie.
04:00Allora, Pedrazzini, ieri ci siamo soffermati sul discorso dei genitori,
04:04ieri ci siamo soffermati sull'evoluzione che ha avuto nel corso degli anni
04:08e continuerà ad avere ovviamente il ruolo dell'insegnante e del professore.
04:13Io per oggi, come promessa strappata ieri,
04:16voglio soffermarmi proprio sul rapporto tra genitore, figlio e scuola.
04:22Perché, ripeto, la cronaca ci insegna,
04:25non solo che spesso e volentieri ascoltiamo, guardiamo, leggiamo
04:30delle cose che veramente fanno venire la pelle d'oca,
04:33la fanno accapponare, come discorso di ieri che l'insegnante raccontava,
04:37che un ragazzo è andato a scuola con un coltello,
04:41quando hanno chiamato i genitori, i genitori hanno risposto
04:43chi è che ad oggi non va in giro armato.
04:45Quindi partiamo anche da questo presupposto.
04:48I genitori sono cambiati, cambieranno i genitori,
04:51chi sbaglia da un lato, chi sbaglia dall'altro.
04:53Quindi vorrei cercare di capire un po' il rapporto che si dovrebbe, in teoria,
04:58avere con il proprio figlio, avendo la scuola di mezzo.
05:02Professore.
05:04Certo, allora, riprendendo quindi il discorso di ieri,
05:07ieri avevamo fatto una macro cornice,
05:11nella quale, in questa cornice, il quadro è diviso
05:14con la parte della scuola e la parte della famiglia.
05:17Si era detto l'una non deve mai surrogare l'altra e viceversa.
05:22Quindi quello che è deputato all'istruzione deve essere data all'una,
05:27quella che è deputata al fatto che il bambino comincia a diventare grande
05:38e comincia ad essere attivo nella società,
05:41questo invece deve essere dato alla famiglia.
05:47I due aspetti ovviamente si devono intersecare,
05:50devono discutere, devono parlare, devono dialogare.
05:54Perché?
05:55Perché comunque sia di fatto, nello sfondo generale,
05:59c'è che la società di oggi è cambiata,
06:02non è più la società, diciamo così, piuttosto, chiamiamola statica,
06:07che era quella dei 10, 15, 20 anni fa,
06:12quando tutto sommato c'erano dei punti di riferimenti molto saldi, solidi.
06:18Attenzione, non sto dicendo giusti o sbagliati,
06:22la mia non è contestare, è soltanto enunciare,
06:26fare la fotografia di ciò che è avvenuto, di ciò che avviene,
06:30sperando di capire ciò che avverrà,
06:33questo è lo scopo anche del sociologo in generale.
06:36Quindi dicevo, c'erano dei punti fermi, solidi,
06:40attorno ai quali l'istruzione, la formazione, l'educazione andava a crearsi
06:47e quindi, se vogliamo, forse era anche un po' più semplice
06:51fare l'insegnante, ma soprattutto fare il genitore.
06:54Non c'era quel granché bisogno di attenzione,
06:59chiaro, poi c'erano quelli più attenti o quelli meno attenti,
07:02ma normalmente i ragazzi della mia generazione,
07:07quindi i ragazzi di 50 anni fa,
07:1150 erotici anni fa, comunque sia, anche se andavano liberi,
07:17in giro per le strade, in giro per i quartieri,
07:20comunque avevano dei riferimenti.
07:23Non è che all'epoca non esistevano tutti quei problemi
07:28che anche oggi esistono, il concetto della pedofilia
07:33piuttosto che della malavita.
07:35Esistevano anche allora, non è vero che non esistevano.
07:38Però c'erano dei parametri, c'erano dei punti di riferimento,
07:42c'erano dei limiti oltre i quali nessuno si spingeva.
07:47Ci sapeva che quello era e ci si arrivava fin lì,
07:51c'era quello che ci arrivava più vicino,
07:53quello che ci arrivava meno vicino,
07:55ma si arrivava lì e non si andava oltre.
07:58Oggi, per vari motivi, non sono questi gli argomenti
08:01della trasmissione, quindi li tralasciamo,
08:04si va oltre e quindi ecco che l'evoluzione della società
08:11comincia ad avere dei riferimenti e dei parametri
08:14che sono differenti da quelli dell'epoca.
08:16E quindi ecco che in questo caso fare il genitore
08:19diventa molto ma molto più difficile rispetto...
08:23È complicato.
08:24È complicato e complesso.
08:26Visto che c'è quest'evoluzione, visto che ad oggi
08:28probabilmente anche i ragazzi sono più aperti
08:32a tutto quello che accade nel mondo,
08:34ci possono arrivare prima, possono scoprire cose
08:38senza che i genitori le insegnano, quindi possono...
08:41Andare oltre.
08:42Andare oltre anche.
08:43Quindi è sbagliare e non rendersi conto di aver sbagliato
08:46perché ci sono arrivati troppo velocemente rispetto
08:49magari a una volta...
08:50Già parliamo di comunicazione, oggi la comunicazione
08:52arriva prima di uno sbadiglio, cioè nel senso
08:54con tutti i social, con tutti i telefoni cellulari,
08:57i smartphone e più andiamo avanti e più questi telefoni
09:00arrivano in mani ai ragazzi molto presto.
09:02E a volte si ride, si scherza e si gioca,
09:04ritornando a scuola, sul fatto che magari i ragazzi
09:07vanno ad emulare qualche personaggio dei social
09:11facendo delle stupidaggini e rimettendoci.
09:14Perché rifacendo il collegamento
09:16con la professoressa Elena Maga,
09:18ieri la professoressa giustamente diceva
09:20che poi sono i ragazzi che ci rimettono
09:22perché se vai a scuola con un coltello
09:24perché hai visto quello sui social
09:26che fa questa roba così e poco poco dai una coltellata
09:29hai finito di campare.
09:31Poi se sei minorenne metti nei guai anche i tuoi genitori.
09:34Ecco perché oggi volevo soffermarmi su questa cosa
09:37perché il rapporto veramente con genitore e figlio
09:40è difficile e soprattutto
09:42magari questa cosa la approfondiremo
09:44ancora nella seconda parte del programma
09:46Pedrazzini, sicuramente il genitore di oggi
09:49non è lo stesso genitore di ieri.
09:52E la società come dice lei ci insegna
09:55a vedere quello che è successo,
09:57quello che c'è oggi e sarà sicuramente diverso
09:59da quello che ci sarà domani.
10:01Esatto.
10:02E' una cosa fondamentale.
10:04Su questo mi ci voglio soffermare tra poco.
10:07Quindi sui genitori di oggi
10:09che non sono e non saranno i genitori di domani
10:12e a volte si diventa genitore anche troppo presto.
10:17Perfetto, bravissimo.
10:19Anche questo è un altro degli argomenti
10:21perché in linea di massima
10:25nella società attuale
10:27si diventa genitori più avanti rispetto a 30 anni fa.
10:32Per cui ormai mediamente
10:36una coppia comincia ad avere figli dai 30 anni in su.
10:40Prima era molto più bassa l'età.
10:44Però cosa succede?
10:46Anche qui ci sono genitori molto più giovani di prima
10:50e questa è la differenza.
10:52Prima, più o meno sotto una certa età,
10:55non si arrivava.
10:57Ora invece si arriva anche a questo.
10:59E quindi questo è il discorso.
11:01Ma dov'è il tema di fondo?
11:03Il tema di fondo è che
11:05l'adulto di oggi
11:08tende a riprodurre
11:13nella sua nuova situazione,
11:15la sua famiglia, quindi i suoi figli
11:17stando nel tema,
11:19quello che avveniva
11:21quando era lui bambino.
11:24Quindi cerca di emulare
11:26o cerca di copiare
11:28o cerca di ripercorrere
11:30quelle strade, quelle esperienze
11:32avendo come ricordo,
11:34avendo come riferimento
11:35i propri genitori.
11:37Questo è un altro degli errori.
11:39Grazini, la interrompo qua perché dobbiamo andare in pubblicità
11:41e riprenderemo proprio da questo punto
11:43dall'errore che spesso si fa
11:45nel cercare di replicare
11:47il fatto di essere stati noi figli,
11:50diventiamo genitori
11:52e vogliamo che nostro figlio
11:54si comporti come quando noi eravamo figli
11:57o quando noi prendevamo insegnamento
12:00dai nostri genitori.
12:01Argomento super interessante,
12:03rimanete con noi,
12:04piccola pausa pubblicitaria
12:06e poi torniamo.
12:15Torniamo in studio,
12:16seconda parte di Punto di Rottura,
12:18ancora un buon pranzo
12:20per gli amici che amano seguire questo programma
12:22in diretta alle ore 12,
12:23per tutti quelli che invece
12:25se lo godono la sera intorno alle 19,
12:27buon quasi cena.
12:29E poi c'è sempre la replica
12:31e ci trovate nei weekend.
12:33Allora, argomento di oggi legato ai ragazzi.
12:35Il comportamento dei genitori con i ragazzi
12:38non è una cosa semplice,
12:39non è una cosa facile,
12:41si dovrebbe riuscire a collaborare.
12:43Si parla di scuola,
12:45di come spesso e volentieri
12:46si fanno delle bravate
12:47e spesso ci rimettono tutti,
12:49prima i ragazzi,
12:50ma anche i genitori.
12:52E stiamo affrontando questo tema
12:54che è particolare e molto delicato,
12:57però amo affrontare,
12:59parlare di queste cose
13:00e soprattutto quando
13:02dall'altra parte poi ci sono professionisti
13:04e tra poco torneremo
13:05dal nostro sociologo Mario Pedrazzini
13:07che ci sta dando una mano
13:09a capire un po' l'evoluzione
13:11anche della società
13:12e soprattutto
13:13come uno dovrebbe un po'
13:14cercare di comportarsi.
13:16Ovvio che non possiamo dare consigli specifici
13:19perché tutte le famiglie sono diverse,
13:21tutti i genitori sono diversi,
13:23tutti i ragazzi sono diversi,
13:25però bene o male
13:27la linea potrebbe essere quella.
13:29E parlavamo del fatto che
13:31si diventa genitori troppo presto
13:33oppure troppo tardi.
13:35Perché?
13:36Tempo fa si diventava genitori troppo presto,
13:39era quasi normale, no?
13:40Una donna e un uomo,
13:42giovane, 20 anni, 18, 20, 21
13:44già avevano dei figli,
13:45ma la società lo richiedeva,
13:47quindi era una cosa semplice,
13:49era una cosa che era scritta.
13:51Ad oggi invece più si cresce
13:54e più questa cosa cambia.
13:56E si diventa genitori sempre troppo tardi.
13:59Quindi nascono paure,
14:01si alimentano paure,
14:03se diventi genitore invece troppo presto,
14:05spesso lo diventi,
14:06c'è troppa negligenza,
14:08diventi subito genitori,
14:09ti spaventi,
14:10non sai come affrontare la situazione,
14:12ti fai prendere dalla società,
14:14interrompi la tua relazione
14:16e patatrac.
14:18Lo so, sono tanti argomenti,
14:20ve l'ho detto,
14:21sono argomenti delicati,
14:23però cercheremo di affrontarli
14:25nel tempo che abbiamo.
14:27Torniamo in collegamento
14:28con il nostro sociologo,
14:29con Pedrazzini,
14:30oggi tanta acqua,
14:32facciamo bollire un sacco d'acqua,
14:34perché dobbiamo inserire dentro
14:37più tipi di pasta possibili.
14:39Allora, andiamo veloci,
14:42il rapporto è questo,
14:43il rapporto genitore figli e scuola,
14:45e soprattutto torniamo sul fatto
14:47che i genitori di ieri
14:49non sono i genitori di domani.
14:52E ci siamo lasciati dicendo
14:54che spesso facciamo l'errore
14:56di emulare magari i nostri genitori
14:59quando noi avevamo 18 anni,
15:01quindi forse 20 anni fa,
15:0230 anni fa, 40 anni fa,
15:04e pensare di poter educare il nostro figlio
15:06con lo stesso modo
15:09che magari hanno utilizzato i nostri genitori,
15:11ma i tempi sono cambiati.
15:13Certo, infatti il concetto è questo,
15:16è il modo che deve cambiare,
15:18non la filosofia.
15:20Perché altrimenti sembra che stiamo dicendo
15:22tutto sbagliato è il precedente,
15:24tutto giusto è quello che dovrebbe essere fatto.
15:27No, assolutamente no.
15:28Quindi la filosofia che il genitore applica
15:31è quella,
15:32cioè curare l'educazione del bambino,
15:36del figlio,
15:37dargli tutte quelle sicurezze e certezze,
15:41che attenzione, sicurezze e certezze
15:43non sono sempre unicamente economiche,
15:47perché a volte questo è anche un problema,
15:49sicurezze e certezze vuol dire essere presenti,
15:54e non, anche qui,
15:56presenti non vuol dire essere sempre lì assillanti,
16:00vuol dire esserci quando serve
16:03o quando è richiesto.
16:05Questo deve essere il concetto.
16:07Non è facile però, questo bisogna dirlo.
16:09Non è assolutamente facile,
16:11infatti assolutamente perché tutti hanno la propria vita,
16:15dopo di che se parliamo del nucleo familiare,
16:18in questo nucleo esistono la vita di tutti i componenti,
16:22perché ognuno ha anche la propria vita,
16:24il lavoro, la scuola,
16:26tutte quelle pulsioni che arrivano da fuori
16:28e che entrano all'interno o viceversa.
16:31Quindi è più complicato,
16:34anche perché, come aveva giustamente detto lei,
16:37oggi la società è più aperta,
16:39ci sono molti più spifferi,
16:41ci sono molte più finestre e porte aperte
16:44e quindi può entrare di tutto
16:46e quindi fare la cernita e fare la pulizia,
16:50scusate l'esempio banale,
16:52ma è giusto per darlo come eufemismo,
16:56è molto più difficile.
16:58Bisogna analizzare tante cose,
17:00bisogna essere pronti anche ad affrontare tante cose.
17:03Esattamente, bisogna essere aperti.
17:05I ragazzi arrivano prima a scoprire delle cose?
17:09Un altro discorso, bravissimo.
17:11Anche sessuali arrivano a scoprire prima?
17:15Tu cur, 360 gradi.
17:18Arrivano molto molto prima dei genitori.
17:21A volte le esperienze che fanno oggi i ragazzi
17:25non sono quelle che hanno fatto i genitori alla loro età,
17:30ma non soltanto perché magari hanno fatto figli dopo l'età precedente
17:36o la loro età o viceversa,
17:38proprio perché è la società che è cambiata.
17:42I confini si sono allargati
17:46e non sempre questa è cosa brutta.
17:49Il concetto è che bisogna analizzarla,
17:52studiarla e capirla.
17:54Il genitore si trova lì
17:57e cerca di rabberciare tutto quello che gli sta succedendo,
18:02che gli sta arrivando addosso lo tsunami
18:05e quindi cerca di...
18:07Non voglio fare discorsi catastrofistici,
18:11però il concetto è questo.
18:13Quello che è necessario mantenere
18:16è la filosofia di quello che è avvenuto
18:21quando i genitori di questi genitori
18:25istruivano o insegnavano
18:28e quindi questo va applicato alla realtà di oggi.
18:34La realtà di oggi è molto più aperta,
18:37molto più libera per certi aspetti.
18:40Cosa richiede?
18:42Richiede dei punti di riferimento solidi e saldi.
18:47La presenza costante ma quando richiesto
18:52e l'assenza quando è necessario.
18:56Questo è un altro parametro e aspetto
18:59differente rispetto agli anni precedenti.
19:02L'assenza quando è differente.
19:05Che forse questa cosa qui ad oggi
19:07è quella che ci si pecca un po' di più su questa cosa.
19:10Il genitore per paura di essere assente,
19:13è troppo presente.
19:15Esatto.
19:16Oppure assente totalmente.
19:18Mentre anni fa ricordano,
19:20adesso faccio un esempio banale,
19:22si lasciavano le ragazzine andare in giro così,
19:25presenza, tornava a casa, viene a mangiare,
19:27poi ciao, va in camera, studia,
19:29fa quello che ti pare.
19:31Non c'era nemmeno troppo la distrazione
19:33di correre dietro a tuo figlio
19:35perché stava sei ore davanti allo smartphone
19:37e sette ore davanti alla console.
19:39Quindi non c'era nemmeno troppo questa cosa.
19:41Io parlo anche, magari quando ero più piccolino io,
19:44non avevo il telefono cellulare
19:46o comunque erano i primi momenti,
19:48quindi non c'era questa super tecnologia.
19:50C'era un altro tipo di atteggiamento.
19:52Ad oggi loro per stare dietro e hanno 7 mila paure,
19:55rischiano di stare troppo sul fiato sul collo ai ragazzi
19:58che poi allontanano i genitori.
20:01Certo, perché poi arriva nell'età evolutiva del ragazzo,
20:08ragazzo-ragazza ovviamente,
20:10arriva il momento in cui c'è la contestazione,
20:14c'è il rifiuto.
20:16Questo periodo esiste proprio perché
20:18è il momento in cui l'individuo, il ragazzo, la ragazza,
20:24cominciano a elaborare le proprie dinamiche,
20:28le proprie idee, quindi cominciano a formare
20:31il proprio carattere.
20:33Questo è il momento difficile, la famosa adolescenza.
20:36Io sto andando molto light, perché sono tutti discorsi che…
20:40Certo, a parte che siamo in tv.
20:42Pedrazzini, siamo in tv, quindi già stiamo affrontando
20:45e sta affrontando il tema secondo me nel migliore modo possibile.
20:47Qualcuno potrebbe poi dire ma cosa è troppo…
20:49Ma no, no, abbiamo…
20:51il programma è quello che è,
20:53stiamo cercando di dare più informazioni possibili.
20:55Nell'adolescenza, esatto.
20:57Quindi è il periodo dell'adolescenza,
20:59che è il periodo critico,
21:01il periodo in cui la formazione del carattere avviene,
21:04della formazione proprio anche dell'essere avviene
21:07e comincia non più a immagazzinare tutto ciò che ha preso prima,
21:12comincia a elaborare.
21:14In questa fase dell'elaborazione c'è quella sorta di rifiuto,
21:18perché comincia a percepire e a utilizzare il proprio pensiero
21:23e non più a seguire unicamente il pensiero che gli viene dato.
21:27Ecco che qui si scontrano le due realtà,
21:31e cioè il come essere in quel momento,
21:34ma soprattutto come si è stati prima.
21:37Perché quando il bambino nella prima fase,
21:41nelle prime due fasi di crescita,
21:44è proprio una spugna,
21:46quello è il momento in cui bisogna stare più attenti.
21:51Non voglio dire che bisogna essere bacchettoni,
21:55assolutamente no,
21:57però bisogna essere lineari,
21:59bisogna essere chiari,
22:01bisogna sapere esattamente che tutto quello che si dice e si fa,
22:06ovviamente viene assorbito.
22:09Cioè è l'esempio, perché poi,
22:12come tutti i genitori,
22:14si troveranno con i propri figli
22:16che un bel giorno raccontano di anedoti
22:19di quando erano loro piccolini,
22:21dicendo io mi ricordo,
22:23oppure mi piaceva o non mi piaceva quella cosa che dicevi
22:27o che facevi o che hai detto o che hai fatto,
22:30proprio per questo motivo.
22:32Quindi bisogna stare molto attenti.
22:34Ecco dove è la difficoltà di oggi di essere genitore.
22:38Quindi bisogna che il genitore sia responsabile di questa cosa.
22:43Sono d'accordo.
22:45Poi oltretutto i ragazzi con la scolarità
22:49che comunque è sempre migliore e superiore di quella precedente,
22:53cominciano a avere anche un livello conoscitivo maggiore
22:57e quindi qui cominciano a scontrarsi anche le due generazioni.
23:01La generazione dei giovani
23:03con la generazione dei meno giovani.
23:05Questo però è normale, è naturale.
23:08Quindi a tutto un processo che è naturale
23:13si indesta, si va ad appesantire anche il fatto
23:21che questa generazione, questi ragazzi magari,
23:25non hanno avuto quelle attenzioni o quei riferimenti
23:30che invece sarebbe stato più logico e giusto dare.
23:35L'ultima cosa che volevo dire rispetto al discorso genitori-scuola,
23:40rispetto a prima c'è anche questo aspetto
23:43che oggi un genitore medio ha più o meno
23:49il livello di scolarizzazione di quella di un insegnante.
23:54E qui entra l'altro aspetto.
23:57Una volta c'era la sudditanza,
23:59la signora maestra, il signor professore,
24:03non si discuteva e non si toccava.
24:06Adesso ci sentiamo tutti i professori.
24:09Prima era sbagliato, lo è anche oggi.
24:13Perché è vero che il livello di scolarità o di istruzione
24:18potrebbe essere identico, paritetico
24:21o anche superiore rispetto a quello dell'insegnante.
24:25Ma l'insegnante è un ruolo e un mestiere,
24:29ma è un ruolo soprattutto.
24:31Il genitore ha un altro ruolo.
24:34Salvo casi particolari.
24:36Il genitore non si dovrebbe mescolare
24:39o sostituire all'insegnante.
24:41Nessuno deve surrogare.
24:43Esatto, il concetto è la surroga.
24:46Nessuno deve sentirsi surroga o surrogato di.
24:50Deve esserci in dialogo.
24:52Per chiudere questo discorso, Pedrazzini,
24:54questo è un messaggio da mandare
24:56che voglio mandare a tutti gli insegnanti.
24:59Non dico basta con questi compiti a casa
25:01perché sennò li devono fare i genitori.
25:03E poi dite che si sostituiscono.
25:05Questo l'ha detto lei.
25:07Io non ho minimamente pensato a una cosa del genere.
25:12Lo sottolirio.
25:16Io ne ho parlato di questa cosa.
25:19Non dico basta.
25:21Però a volte i genitori fanno i compiti per i figli.
25:24Adesso stiamo scherzando e giocando.
25:26Stemperiamo un po' la cosa.
25:28Stemperiamo.
25:29Io però la voglio ringraziare, Pedrazzini,
25:31perché è stata tra ieri e oggi
25:33una puntata alla Metto Munica
25:35delle più belle che abbiamo girato a Punto di Rottura.
25:38Quindi grazie davvero.
25:40Spero di rivederla prestissimo insieme a noi.
25:42Un piacere mio.
25:43Grazie mille.
25:44Grazie davvero.
25:45Torniamo in studio.
25:46Chiudiamo questa settimana di Punto di Rottura.
25:48Buon venerdì a tutti.
25:50Buon weekend.
25:51L'appuntamento con me tornerà lunedì,
25:53stesso orario, alle ore 12
25:55sul canale 14 Radio Roma News.
25:59Grazie a tutti.
26:00Seguiteci.
26:01Saluto anche la regia di Matteo Lupini,
26:03come al solito che dietro le telecamere
26:05fa veramente un grandissimo lavoro.
26:08Ciao a tutti.
26:09Buon weekend.