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«Noi abbiamo messo al centro fin dall’inizio del nostro mandato la battaglia contro la violenza sulle donne. Abbiamo fatto un primo intervento legislativo, i femminicidi sono diminuiti solo in maniera molto lieve e abbiamo ritenuto fosse il caso di intervenire nuovamente» e «introdotto un reato autonomo di femminicidio. Il femminicidio in questo modo diventa un reato autonomo e questo conferma la specificità della situazione del femminicidio, cioè la sua differenza rispetto all’omicidio». Lo ha detto la ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, dopo il Consiglio dei ministri. 

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00:00e che ci sia, eccolo perfetto. Dunque noi abbiamo sempre messo al centro fin
00:08dall'inizio del nostro mandato la battaglia contro la violenza nei
00:15confronti delle donne. Abbiamo fatto un primo intervento
00:18legislativo che aveva degli elementi anche molto innovativi come l'arresto
00:24in flagranza di ferita e abbiamo cercato di intervenire proprio sulle misure
00:27cautelari, quindi sugli strumenti della prevenzione. I femminicidi sono
00:34diminuiti solo in misura molto lieve e quindi abbiamo ritenuto fosse il caso di
00:41intervenire nuovamente. Lo abbiamo fatto innanzitutto per la prima volta
00:47circoscrivendo la specificità del reato di femminicidio, quindi introducendo un
00:53reato autonomo di femminicidio. Vi leggo il testo. Chiunque cagiona la morte di
01:00una donna quando il fatto è commesso come atto di discriminazione o di odio
01:05verso la persona offesa in quanto donna o per reprimere l'esercizio dei suoi
01:11diritti o delle sue libertà o comunque l'espressione della sua personalità è
01:17punito con l'ergastolo. Fuori dai casi di cui al primo periodo si applica
01:21l'articolo 575. Quindi il femminicidio in questo modo diventa un reato autonomo e
01:31questo conferma la specificità della situazione del femminicidio, cioè della
01:38sua differenza rispetto all'omicidio, non come una maggiore gravità dal punto di
01:44vista etico, ma proprio perché ha una diversità che è testimoniata anche dal
01:52numero di femminicidi, cioè una asimmetria assolutamente evidente fra le
01:57uccisioni di donne da parte di uomini rispetto a quelle di uomini da parte di
02:04donne, che sono numeri irrisori veramente quasi inesistenti. Ed è questa
02:10asimmetria numerica lo specchio di una simmetria molto più profonda, molto più
02:17radicata nella storia umana, cioè la simmetria di potere fra uomo e donna, la
02:21simmetria nelle relazioni private fra uomo e donna, la simmetria nei
02:28confronti della libertà femminile, del riconoscimento e del rispetto della
02:33libertà delle donne, della libertà di dire no, della libertà di andarsene, della
02:38libertà di cambiare i propri i propri sentimenti, di avere mutazioni nei
02:44propri sentimenti e quindi anche nella propria volontà.
02:47Quindi questo è il punto fondamentale. Devo dire che femminicidio è una parola
02:54che usiamo abitualmente e che c'è per esempio nella titolazione della
03:01commissione bicamerale contro il femminicidio, la possiamo leggere
03:07nelle sentenze, ma fino adesso non era mai entrata nel codice.
03:11Quindi è veramente una novità dirompente. Noi pensiamo che sia una
03:18novità importante anche dal punto di vista, non solo dal punto di vista
03:22strettamente giuridico, ma proprio dal punto di vista invece più ampio della
03:27cultura. Abbiamo sempre detto che la lotta contro i femminicidi, contro la
03:31violenza nei confronti delle donne deve essere una lotta anche sul piano della
03:36cultura diffusa, del modo di concepire le relazioni uomo-donna.

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