Nella sua carriera, Lady Gaga non è mai stata un’artista prevedibile, e non lo è neanche questa volta. Dopo aver esplorato il jazz, il cinema e le ballate pop d’autore, la regina della metamorfosi torna infine alle sue radici con Mayhem, il settimo album in studio. Un titolo che suona come una dichiarazione di intenti: caos, contraddizioni, trasformazione.
[idgallery id="2395238" title="Lady Gaga: canzoni, età, Venezia 2024, Bruno Mars, tour, Joker 2"]
Mayhem, il nuovo album di Lady Gaga: tra musica e identità
Il disco segna un ritorno al pop incisivo e pulsante degli esordi, senza rinunciare alla profondità testuale e alla sperimentazione sonora. «È il tentativo di dare un senso a sé stessi e al mondo quando tutto sembra nel caos», ha spiegato Lady Gaga, al secolo Stefani Joanne Angelina Germanotta, al Corriere della Sera. Un progetto che è insieme un viaggio musicale e un’indagine personale, tra battiti elettronici, chitarre elettriche e liriche introspettive.
[idarticle id="2493860,2090495,2376012" title="Lady Gaga gotica, Bianca Censori (quasi) nuda. I look più belli (e quelli shock) ai Grammy Awards 2025,Star senza trucco, non solo Lady Gaga agli Oscar. Mostrarsi al naturale è un manifesto,Crowdstrike: all'improvviso il cyber caos, un tilt informatico manda in crisi il mondo"]
Pop, elettronica e rock: un mix esplosivo
Registrato agli studi Shangri-La di Malibu, Mayhem è un album eclettico, prodotto dalla stessa Lady Gaga insieme al compagno Michael Polansky e ad Andrew Watt. Con 14 tracce, il disco vanta collaborazioni con Gesaffelstein e Bruno Mars, e una produzione che mescola strumenti live, elettronica e suoni sperimentali. Dai beat frenetici di Garden of Eden, che fonde pop anni 2000 e chitarre grunge, all’ironia tagliente di Perfect Celebrity, che smaschera il lato oscuro della fama, fino alla teatralità di Vanish Into You, ispirata a David Bowie.
[idgallery id="1664245" title="Lo stile di Lady Gaga"]
L’artista non si tira indietro neanche nella sperimentazione: Killah e Zombieboy giocano con groove funk ed elementi industrial, mentre LoveDrug vira verso un’ipnotica dark-disco. La parte finale dell’album si fa più emotiva, con Shadow of a Man che esplora il ruolo delle donne in un mondo dominato dagli uomini e The Beast, un tributo al sound di Prince. A chiudere il disco, Die With a Smile, duetto con Bruno Mars, un brano soul che celebra la resilienza e la gioia ritrovata dopo le tempeste della vita.
[idarticle id="2075166" title="I 4 libri da leggere della settimana sulla musica: da Lady Gaga ai Talking Heads"]
Lady Gaga e l’arte di raccontare il caos
La stessa popstar descrive il disco come un susseguirsi di «incubi e colpi di scena», un viaggio dall’oscurità alla luce. Il tema centrale è il caos, interiore ed esteriore: «Il nostro caos personale è causato anche dal mondo che ci circonda», ha raccontato in un’intervista. La copertina, con il suo riflesso sfuocato su uno specchio rotto, simboleggia il senso di smarrimento, ma anche la bellezza nell’imperfezione. «Mi sento spesso così, frammentata, ma ho imparato a celebrare chi sono, con tutte le mie contraddizioni».
[idgallery id="697537" title="Gli amori di Lady Gaga"]
Un’icona per i diritti civili di donne e persone trans
Lady Gaga non è solo musica. Ai Grammy Awards ha ricordato quanto le persone trans siano ancora invisibili e ha parlato di diritti civili: «Molte persone di potere mettono la giustizia sociale in secondo piano». Anche nel music business, il suo sguardo è lucido: «Per gran parte della mia carriera, ero l’unica donna nella stanza. Ho sempre scelto i miei produttori, scritto le mie canzoni, curato ogni aspetto della mia arte, ma non è stato facile».
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Lady Gaga e l’arte di raccontare il caos
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Lady Gaga non è solo musica. Ai Grammy Awards ha ricordato quanto le persone trans siano ancora invisibili e ha parlato di diritti civili: «Molte persone di potere mettono la giustizia sociale in secondo piano». Anche nel music business, il suo sguardo è lucido: «Per gran parte della mia carriera, ero l’unica donna nella stanza. Ho sempre scelto i miei produttori, scritto le mie canzoni, curato ogni aspetto della mia arte, ma non è stato facile».
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