(askanews) - Dopo Lo chiamavano Jeeg Robot e Freaks Out, Gabriele Mainetti arriva al cinema dal 13 marzo (in 400 sale) con La città proibita. Un film pieno di contaminazioni, tra scene da kung fu movie alla Tarantino e la Roma multietnica dell'Esquilino, con personaggi pieni di umanità. Racconta la storia di Mei (Yaxi Liu), misteriosa ragazza che dalla Cina arriva nella Capitale per cercare sua sorella e dopo vari giri si ritrova nel ristorante "da Alfredo" il cui proprietario (Luca Zingaretti) è sparito con un'altra donna, lasciando la moglie Sabrina Ferilli e il figlio interpretato da Enrico Borello nei guai e tra i debiti. Il ragazzo e Mei capiscono presto di avere un problema in comune, tra amore e vendette da compiere.
[amica-gallery id="548389" title="Sabrina Ferilli: Una vita da La Ferilli"]
Sabrina Ferilli: "È il cinema che fa sognare"
Gabriele Mainetti: «Una Roma proibita, un'amore proibito, che parte da una Cina dove è proibito avere più di un figlio, quindi ci sembrava il titolo perfetto. Io volevo raccontare una storia d'amore che avesse a che fare con le arti marziali e si sviluppasse nel nostro quartiere romano dell'Esquilino. Un quartiere multiculturale che potesse raccontare anche questa altra cultura meravigliosa che si porta appunto il kung-fu movie che abbiamo imparato ad amare quando Bruce Lee negli anni 70-72 per l'esattezza ci ha deliziato con quei film pazzeschi».
Sabrina Ferilli: «È il cinema che fa sognare, è il cinema che ti porta lontano, è il cinema che ti racconta una storia che non hai mai pensato... Quindi l'oltre, la fantasia, la fiaba, però dove poi riconosci i tratti dell'umano, del singolo, del personaggio con tutte le sue sfaccettature, le sue debolezze, le sue forze, comunque con la schiena dritta, sono sempre personaggi che riescono a far fronte a quello che succede quindi sono padroni della loro vita».
L'interprete di Mei è una stuntwoman cinese che è stata anche controfigura in Mulan, nel film è disposta a tutto per vendicarsi, combattendo in sequenze lunghissime. "Un crimine perpetrato in quella maniera - ha scherzato Giallini - io lo ritengo anche giusto, ma magari se la è presa un po' troppo, ci sono vari tipi di vendetta...".
Marco Giallini è una sorta di boss dell'Esquilino che disprezza gli stranieri ma li sfrutta a suo piacimento e a cui forse è affidato un monito nel finale: chi rifiuta di aprirsi e cambiare non se la passa tanto bene. Un messaggio anche di speranza per una Roma, da una città bellissima e piena di storia, dall'altra città proibita per molti ma che cerca di reinventarsi.
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Gabriele Mainetti: «Una Roma proibita, un'amore proibito, che parte da una Cina dove è proibito avere più di un figlio, quindi ci sembrava il titolo perfetto. Io volevo raccontare una storia d'amore che avesse a che fare con le arti marziali e si sviluppasse nel nostro quartiere romano dell'Esquilino. Un quartiere multiculturale che potesse raccontare anche questa altra cultura meravigliosa che si porta appunto il kung-fu movie che abbiamo imparato ad amare quando Bruce Lee negli anni 70-72 per l'esattezza ci ha deliziato con quei film pazzeschi».
Sabrina Ferilli: «È il cinema che fa sognare, è il cinema che ti porta lontano, è il cinema che ti racconta una storia che non hai mai pensato... Quindi l'oltre, la fantasia, la fiaba, però dove poi riconosci i tratti dell'umano, del singolo, del personaggio con tutte le sue sfaccettature, le sue debolezze, le sue forze, comunque con la schiena dritta, sono sempre personaggi che riescono a far fronte a quello che succede quindi sono padroni della loro vita».
L'interprete di Mei è una stuntwoman cinese che è stata anche controfigura in Mulan, nel film è disposta a tutto per vendicarsi, combattendo in sequenze lunghissime. "Un crimine perpetrato in quella maniera - ha scherzato Giallini - io lo ritengo anche giusto, ma magari se la è presa un po' troppo, ci sono vari tipi di vendetta...".
Marco Giallini è una sorta di boss dell'Esquilino che disprezza gli stranieri ma li sfrutta a suo piacimento e a cui forse è affidato un monito nel finale: chi rifiuta di aprirsi e cambiare non se la passa tanto bene. Un messaggio anche di speranza per una Roma, da una città bellissima e piena di storia, dall'altra città proibita per molti ma che cerca di reinventarsi.
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00:00Sto cercando Alfredo. Se non mi dici dov'è, ti meno coglione.
00:12Dopo Lo Chiamavano Gigrobò e Freaks Out, Gabriele Mainetti arriva al cinema dal 13 marzo con La Città Proibita,
00:19un film pieno di contaminazioni tra scene da kung fu movie alla Tarantino e la Roma multietnica dell'esquilino,
00:25con personaggi pieni di umanità. Racconta la storia di Mei, misteriosa ragazza che dalla Cina arriva nella capitale per cercare sua sorella
00:33e dopo vari giri si ritrova nel ristorante d'Alfredo, il cui proprietario è sparito con un'altra donna,
00:39lasciando la moglie Sabrina Ferilli e il figlio, interpretato da Enrico Borello, nei guai e tra i debiti.
00:45Il ragazzo e Mei capiscono presto di avere un problema in comune tra amore e vendette da compiere. Gabriele Mainetti.
00:52Una proibita, un amore proibito, che parte tutto quanto questa storia da una Cina dove è proibito avere più di un figlio,
00:59quindi ci sembrava il titolo perfetto. Io volevo raccontare una storia d'amore che avesse a che fare con le arti marziali
01:07e si sviluppasse nel nostro quartiere romano d'esquilino, un quartiere multiculturale che potesse raccontare
01:17anche quest'altra cultura meravigliosa che si porta appunto il Kung Fu Movie che abbiamo imparato ad amare
01:24quando Bruce Lee negli anni 70-72 per l'esattezza ci ha deliziato con quei film pazzeschi.
01:31Sabrina Ferilli.
01:33Che fa sognare il cinema, che ti porta lontano, è il cinema che ti racconta una storia che non hai mai pensato,
01:42l'oltre la fantasia, la fiaba, però dove poi riconosci i tratti dell'umano, del singolo, del personaggio con tutte le sue sfaccettature,
01:55le sue debolezze, le sue forze e sono sempre personaggi anche comunque con la schiena dritta,
02:02sono sempre personaggi che riescono a far fronte a quello che succede, quindi sono padroni della loro vita.
02:11L'interprete di Mei è una stuntwoman cinese che è stata anche controfigura in Mulan.
02:16Nel film è disposta a tutto per vendicarsi, combattendo in sequenze lunghissime.
02:21Un crimine perpetrato in quella maniera io la ritengo anche giusta, magari l'essere presa un po' troppo sopra i tipi di vendetta.
02:31Marco Giallini è una sorta di boss dell'esquilino che disprezza gli stranieri ma li sfrutta a suo piacimento
02:37e a cui forse è affidato un monito nel finale. Chi rifiuta di aprirsi e cambiare non se la passa tanto bene.
02:43Un messaggio anche di speranza per una Roma da una parte città bellissima e piena di storia, dall'altra città proibita per molti ma che cerca di reinventarsi.
02:53E' bella e ci sorprende sempre.