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NovitàTrascrizione
00:00Punto di rottura, l'informazione che spacca con Rush.
00:06Bentrovati a tutti, questo è Punto di Rottura.
00:10Siamo pronti per una nuova puntata.
00:12Ogni giorno alle 12 ci troviamo qui ad affrontare temi che riguardano un po' l'attualità.
00:19Come sempre io ringrazio la regia di Matteo Lupini che ci dà una mano, la redazione, i nostri giornalisti.
00:25E devo dire che l'argomento che ho deciso di affrontare oggi è un argomento che bene o male, molto probabilmente, abbiamo vissuto tutti.
00:36Ho deciso di parlare di scuola, di istruzione.
00:40Ho deciso di parlare di quel rapporto che spesso e volentieri abbiamo avuto con i professori.
00:48Professori che ultimamente, secondo il mio punto di vista, poi magari il vostro potrebbe essere diverso, vengono un po' troppo minacciati e presi di mira.
01:01Ma non mi voglio soffermare solo sui ragazzi, vorrei anche aprire un discorso legato ai genitori.
01:09Tutti quanti siamo stati alunni. Bene o male, dai, lo sono stati tutti quanti.
01:13Tutti quanti abbiamo avuto quelle diatribe con i nostri professori, con gli insegnanti durante il nostro percorso scolastico.
01:21Però credo che ad oggi, e siamo nel 2025, la cosa sta cambiando un po' troppo velocemente.
01:33Troppe mancanze di rispetto, troppe aggressioni.
01:36E spesso io appunto, di rottura, ho affrontato questo tema.
01:39Un tema che spesso e volentieri non riguarda solo esclusivamente i ragazzi, ma riguarda anche proprio i genitori.
01:47Ormai è quotidianità, si leggono articoli di giornali di genitori che vanno a scuola, che minacciano.
01:56Io ricordo che quando tornavo a casa i miei genitori non erano proprio così felici nel sapere che a scuola non ero stato proprio bravo.
02:06E comunque sono stato sempre abbastanza dirigente, tranquillo.
02:10Però magari anche io avevo il mio caratterino, no?
02:12Ma quando tornavo a casa e vedevano una nota, oppure c'era, non sono stato mai sospeso, ma c'era aria di sospensione, non erano contenti.
02:22Ok, questo vale per me, ma vale soprattutto per i miei compagni.
02:25Io ricordo bene, avevo in classe un mio amico che purtroppo era sempre molto vicino alla sospensione ed era vista come una vergogna.
02:35Cioè essere sospesi era vista come una vergogna.
02:38Queste cose però stanno un po' cambiando e spesso i genitori fanno la loro parte.
02:43Genitori che vanno a scuola, genitori che minacciano i professori, genitori che vengono convocati anche semplicemente per un colloquio.
02:52E vi racconto la storia di una professoressa che nel lontano 2018 ebbe proprio questo problema.
03:00Sostitui il preside e dovete poi confrontarsi con dei genitori di due ragazzi che erano amici.
03:09Convocazione, ve la racconto velocemente, a scuola arrivano questi due genitori.
03:13Il tutto è successo a Vetralla, provincia di Viterbo, nel Lazio, per gli amici che magari ci seguono anche fuori regione.
03:23Ve la faccio breve, i genitori arrivano a scuola, la professoressa insegnante ovviamente dice
03:29signori per legge non vi posso ascoltare insieme perché la privacy comanda che devo per forza fare le famiglie separatamente, potete essere anche amici ma non va bene.
03:42I genitori non hanno preso a ben viso questa scelta della professoressa che non è tanto una scelta sua, è privacy, bisogna rispettare la legge.
03:52I genitori hanno aggredito queste due mamme, hanno aggredito la professoressa che poi con un malore è stata accompagnata in ospedale dopo un po' di anni.
03:59Quindi parliamo del 2018, pochi giorni fa è arrivata la sentenza e a giudizio queste due mamme.
04:05Ora non mi voglio soffermare solo esclusivamente su questa cosa e lo leggete dal titolo minaccia prof e due mamme a giudizio.
04:12Mi voglio soffermare sul fatto che spesso e volentieri noi figli prendiamo spunto dai genitori.
04:20Quindi se mia mamma va a scuola e si mette a fare la dura, la gradasse e comincia a litigare col professore perché vuole difendere la mia sospensione,
04:28ovvio che io comunque prendo la palla al balzo, quindi se mamma fa così posso farlo anch'io.
04:36E allora oggi ho deciso di ospitare a punto di rottura due diversi amici di questo programma.
04:43La prima sarà la professoressa Elena Maga che è già stata con noi intorno ad aprile, magari avete avuto modo di poterla già conoscere.
04:51Avremo lei in collegamento telefonico perché sapete come sono fatto io con la mia redazione, cerco di raggiungere tutti il più velocemente possibile e ci ha dato l'ok.
05:01Quindi la disturberemo poco perché so che ha da fare.
05:04E poi avremo nella seconda parte di questo programma invece dopo la pubblicità Mario Pedrazzini, anche lui amico di punto di rottura sociologo.
05:14Quindi affronteremo questo tema sotto due punti di vista, insegnante professore e dall'altra parte invece sociologo.
05:21Io chiedo subito alla regia di Matteo Lupini di aprirmi il collegamento telefonico con Elena Maga.
05:28Professoressa buongiorno.
05:30Buongiorno, buongiorno a lei e buongiorno a tutti gli ascoltatori.
05:33Allora grazie intanto per aver accettato la mia chiamata, è bello comunque avere sempre un confronto con chi poi sta dall'altra parte.
05:41Io oggi vorrei chiederle molto direttamente questa cosa.
05:46Il rapporto sicuramente con insegnante professore alunno, insegnante professore genitore nel corso degli anni è cambiato parecchio professoressa?
05:58Sì, è molto cambiato e contrariamente a quello che dovrebbe essere la teoria in cui le scuole sottoscrivono un patto educativo con la famiglia,
06:09che impegna entrambe le parti, quindi famiglia e scuola e se gli alunni sono più grandi anche studente,
06:19a rispettare delle regole, a collaborare, a coinvolgere tutti i soggetti interessati all'educazione di questo ragazzo, di questo alunno,
06:29purtroppo sulla carta c'è tutto questo, nella pratica i rapporti sono veramente degenerati.
06:35Prima si tornava a casa, io ho aperto il programma dicendo che molti anni fa era una vergogna essere sospesi,
06:41si tornava a casa e si dovevano fare i conti con i genitori, che prima comunque se la prendevano con te ragazzo o figlio,
06:49poi dopo magari cercavano spiegazioni, invece adesso c'è no no no difendiamo mio figlio, ha sbagliato sicuramente il professore.
06:57Sì, questo succede sia per i voti bassi, sia per le misure disciplinari,
07:03il problema vero è che molti genitori intanto hanno gravi carenze loro stessi da un punto di vista del comportamento e dell'educazione
07:13e questo è ovviamente la priori, ma soprattutto quello che i genitori non vogliono comprendere è che quando la scuola arriva a prendere misure disciplinari
07:23è perché è costretta a farlo, nessun professore, nessun docente è felice di prendere una misura disciplinare nei confronti del proprio alunno,
07:32perché comunque arrivare alla sospensione è comunque un fallimento per tutti, vuol dire che questo ragazzo non è sulla strada di comportarsi in una maniera civile nel contesto sociale,
07:46quindi i genitori dovrebbero soprattutto pensare che le misure che si assumono sono misure estreme volte a far comprendere al ragazzo o alla ragazza
07:59che quel comportamento non si deve tenere, le cito un esempio se posso che è recente, io vivo a Pavia e in una scuola professionale è successo che un alunno venisse a scuola con un serramanico in tasca,
08:18con un coltello, la scuola nella fattispecie ha chiamato il genitore manifestando la preoccupazione che questo ragazzo venisse con un'arma in tasca e il genitore ha terrificamente risposto
08:40chi di noi adesso in questa società non gira armato ha estratto un serramanico, sembra una barbelletta, questo succede, quindi invece di essere preoccupato perché quello che non capiscono le famiglie
08:57è che quello che prendono per un abbravato, una ragazzata, magari ci ridono anche sopra, può rivelarsi per il figlio fatale, perché se poi questo estrae il coltello e ferisce qualcuno si rovina completamente la vita a sé e a quello che viene colpito, è questo che noi vorremmo che le famiglie comprendessero
09:20Io aggiungo questa cosa proprio del riferimento al coltellino ed era un dialogo professoressa che facevo prima con la redazione e con i giornalisti per altre vicende, lo dicono i criminologi, quando qualcuno va in giro armato o comunque ha un'arma che può essere una pistola, un cortello, una mazza da baseball
09:43e magari uno scatto di ira è palese o comunque statisticamente provato che quasi al 100% faccia poi fede all'arma vicino a lui, quindi faccio un esempio agli amici che sono a casa, ipotizziamo come dice la professoressa, coltellino in tasca, non succede nulla, ma ipotizziamo che per un abbravata, per ira, perché magari qualcuno prende in giro questo ragazzo, magari questo ragazzo è andato a scuola perché qualcuno l'ha preso in giro, non si sa
10:11Passano i cinque minuti, come si dice anche nella nostra città, nella nostra regione, quando ti vengono i cinque minuti, prendi il coltellino, dai una coltellata a qualcuno e giustamente come dice la professoressa Maga, ti sei rovinato la vita
10:24e i genitori hanno bisogno di capire questa cosa e mi leggo al fatto che ha detto prima che ogni tanto ci si ride, spesso si ride su queste bravate, ma è tutto quello che poi accade dopo, la scuola forma, quindi quel ragazzino che ad oggi magari ha quel coltellino non ci fa nulla, domani potrebbe essere, professoressa, il ragazzino che veramente in un club, in una discoteca o in un altro dà una coltellata a qualcuno
10:51Certo, ma è inevitabile che una persona che ha un'arma a disposizione, come dice lei, in un momento di ira, la possa comunque utilizzare ed è assolutamente diseducativo che un genitore a sua volta giri col coltello in tasca e giustifichi la presenza di un coltello nelle tasche di un quattordicenne o di un quindicenne, è una cosa che non è credibile, noi quando ce l'hanno detto e sono persone di fiducia,
11:18siamo veramente trasecolati, perché che una famiglia non comprenda che non solo può togliere la vita a un compagno, a qualunque persona, ma può rovinarsi del tutto la propria, perché gli atti di bullismo, perché questo alla fine diventa bullismo, gli atti improvvidi che vengono commessi nei momenti di ira, sono quelli che ci portiamo tutta la vita, è come quando ridono sopra se vanno a rubare, se vanno a rubare un'altra persona,
11:49se portano via il portafoglio al compagno per fargli uno scherzo, tutte queste cose, poi quando una persona si convince che sono peccati veniali, come si dice, cose che si possono fare su cui ridere, poi le rivolta anche nella società, non è che dopo capisce che una volta adulto deve cambiare registro, e poi secondo me i ragazzi sono anche negativamente influenzati, non me ne vogliono i produttori dai videogiochi, perché
12:14dai videogiochi, perché la violenza che viene perpetrata nei videogiochi è
12:19violenza finta, cioè sono cose finte. Purtroppo spesso si ripetono i gesti
12:24visti nella vita vera. A volte si fa difficoltà tra distinguere la realtà
12:31e magari un adulto, un adulto formato, questa cosa la può anche capire. Un
12:38ragazzo che ancora non è formato, se non ha nessuno che gli spiega letteralmente
12:44le cose, quindi magari un genitore che si mette lì dall'altra parte, lo ferma, lo
12:47blocca e capisce, quindi segue veramente il ragazzo, diventa difficile, perché poi
12:52ovviamente quando va a scuola incontra situazioni problematiche come in questo
12:56caso. E ovviamente siamo arrivati al paradosso che l'alunno chiami un
13:04padre per dire vieni a scuola a picchiare il professore che mi ha dato un brutto...
13:09Siamo a questi punti. E la degenerazione la vedono anche per esempio gli
13:15allenatori dei giochi di squadra, perché se lei dovesse sentire quello che
13:21dicono gli allenatori delle squadre, per esempio di calcio, sono deleteri i
13:27genitori in campo per le incitazioni che fanno. Ci sono genitori che dicono
13:35rompigli la gamba, cioè bambini di 8 o 9 anni.
13:40Chiudo questo intervento così poi so che ha da fare e la lasciamo andare, dicendo
13:44proprio che a volte alcuni allenatori evitano o vietano i genitori di
13:50guardare le partite, proprio per questo, perché c'è l'incitamento alla violenza
13:54ed è una cosa inammissibile. Professoressa, la lasciamo anche perché
13:59dobbiamo andare in pubblicità, ma la lasciamo anche al suo lavoro, so che
14:02ha da fare. Io la ringrazio però per aver risposto al telefono prontamente
14:05anche se l'abbiamo raggiunta all'ultimo. Grazie, grazie a voi e buona giornata.
14:10Grazie mille. A prestissimo. Grazie alla professoressa Elena Maga che è stata in
14:15collegamento con noi. Grazie alla regia di Punto di Rottura.
14:19Torniamo velocemente in studio. L'appuntamento è tra pochissimo dopo la
14:22pubblicità e andremo dal nostro Mario Pedrazzini, sociologo, per capire un po' in
14:26che direzione stiamo andando.
14:29Punto di Rottura, l'informazione che spacca con Rush.
14:35Bentornati in studio per questa seconda parte di Punto di Rottura.
14:40Oggi ci stiamo soffermando sulla scuola, ci stiamo soffermando sui ragazzi, sugli
14:46insegnanti e sui genitori. Ho deciso di prendere separatamente
14:51queste tre categorie che poi insieme ad oggi creano un bordello, un casino per
14:56quanto riguarda la scuola. Passatemi il termine, soprattutto se siete fuori la
14:59nostra regione, ma lo sapete che sono molto diretto. Nella prima parte abbiamo
15:05avuto in collegamento telefonico la professoressa Elena Maga e insieme a lei
15:10abbiamo un po' affrontato il disagio che a volte i professori hanno a scuola nel
15:16doversi rapportare sia con gli alunni e parliamo di oggi, quindi di questi
15:23tempi, sia con i genitori. E per chi magari si fosse perso il suo intervento
15:29lei ha anche raccontato di aver sorpreso un ragazzo con un seramanico, con un
15:35coltello alla scuola, di aver contattato lei o chi per lei i genitori del ragazzo
15:40e la risposta ricevuta è stata chi è che ad oggi non va in giro armato genitore.
15:45E lì ovviamente silenzio perché cosa vuoi replicare ad un genitore che ti
15:50risponde una roba del genere. Minacce professori, minacce ad una
15:56professoressa e due mamme sono andate a giudizio per questo. L'articolo che
16:01abbiamo citato come punto di partenza è avvenuto a Vetral, provincia di Viterbo,
16:06parliamo del Lazio, quindi ragazzi che picchiano professori, genitori che
16:11arrivano a scuola e picchiano professori e ne abbiamo raccontati di storie.
16:16Ma adesso voglio voltare pagina e come già preannunciato andare dal nostro
16:21secondo ospite. In questo momento in collegamento video
16:24Mario Pedrazzini stato ovviamente già nostro ospite e amico di Punto di Rottura
16:29sociologo e andiamo direttamente da lui. Bentornato a Punto di Rottura e su Radio
16:34Roma News, Pedrazzini. Buongiorno a lei e tutti i suoi ascoltatori e spettatori.
16:39Allora è un piacere tornare a parlare con lei soprattutto di un argomento del
16:44genere perché ho voluto creare questa puntata con professore, quindi
16:48professorista in questo caso, quindi dall'altra parte a scuola, ma anche con
16:52lei sociologo. Perché? Perché poi questi ragazzi, questi genitori o il rapporto
16:57che si ha comunque con scuola, alunni, insegnanti, professori, casa che sia, è una
17:02cosa che andiamo a ritrovare poi nel futuro perché questi ragazzi in teoria
17:07sono il futuro, Pedrazzini. Sì, purtroppo, o meglio anche, non solo saranno il
17:15futuro ma sono esattamente il futuro. Quindi già lo sono. E anche, certo, sono il
17:21presente e il futuro, sono assieme. Però vede, come in tutti gli aspetti
17:27sociali non c'è mai una distinzione netta tra
17:33futuro, presente e passato. C'è una connessione, c'è un collegamento perché
17:40ciò che si vede oggi come presente è il risultato di un qualcosa avvenuto nel
17:47passato, non nel recente, ma nel precedente. Quindi ciò che avviene oggi è
17:54qualcosa che è frutto di quello che è stato fatto ieri e creerà un qualcosa
17:59domani. Questo purtroppo, ma la vita sociale si muove a questa
18:07maniera, su queste dinamiche e queste sono le dinamiche che tutti gli
18:12umani utilizzano e affrontano. E questo diciamo, prego, prego, prego, no, no, no, scusi, scusi,
18:18mi interrompo, che volevo... Questo voleva essere la cornice
18:23all'interno della quale andiamo a inserire quel discorso fatto
18:29prima e fatto anche dalla professoressa precedentemente. Il secondo aspetto
18:34secondo me da definire è che bisogna scindere, quando si parla di scuola in
18:40questo caso, di formazione, dobbiamo scindere due aspetti che
18:44compongono questo insieme e sono il discorso della
18:51scolarizzazione, dell'insegnamento, il grado e il livello dell'insegnamento che
18:56è una cosa e l'atteggiamento e la capacità dell'individuo nel tradurre,
19:05nel trasferire, nel portare quelli che sono le conoscenze e le
19:14sapienze delle cose. Quando si parla dell'insegnante
19:19spesso e volentieri si tende a unire le cose e a commentare o giudicare
19:26l'insegnante per quanto capace è o non capace è e gli stessi insegnanti a volte
19:32tendono ad avere questo problema, cioè si fanno la corazza perché tendono, hanno
19:39paura del confronto, cioè io sono un bravo insegnante o non sono un bravo
19:44insegnante, o viceversa io sono un bravo insegnante perché conosco
19:48perfettamente la materia, quindi sono un bravo insegnante, ma non è così.
19:54E' chiaro il discorso che fa e cerco un attimino di tornare indietro con il
20:01tempo e faccio un esempio su me stesso per gli amici che sono a casa.
20:06Anch'io quando andavo a scuola ho avuto i miei alti e bassi con gli insegnanti,
20:11cioè non è detto che un insegnante sia bravo poi ad insegnare la materia o
20:18meglio ancora. Io ero magari, diciamo che soppicavo in
20:23inglese in un periodo della mia vita, in un anno scolastico, adesso non ricordo
20:28bene, ma facciamo un esempio. Lo so, primo superiore soppicavo in inglese e non
20:32riuscivo ad avere proprio un rapporto con l'insegnante e non amavo la materia,
20:36la odiavo. Perché? Perché probabilmente questo tipo di insegnante aveva un tipo
20:40di modo di farmi comprendere la materia che io proprio non ci arrivavo. C'era un
20:46discorso anche di assertività, di colloquio, non c'era proprio questa cosa
20:50qua. In secondo liceo, secondo terzo, quando comunque ho ripreso la materia e
20:57continuavo a studiare la materia con un insegnante diverso, c'è stato un rapporto
21:00diverso con l'insegnante che secondo me era in grado di insegnare ma non solo la
21:06materia, di avere un rapporto con gli alunni e tutti quanti andavamo bene.
21:09Ora, forse potrebbe essere un po' vicino all'esempio, quindi non è detto che se
21:14sei bravo a fare il conduttore televisivo tu sia anche bravo ad insegnare a
21:19qualcun altro a fare questa carriera. Assolutamente, ma è così. Perché vede, se
21:25usiamo il suo di esempio, ok, così diventa un esempio neutro e non andiamo a
21:30levere la suscettibilità. Faccio l'oggetto, oggetto oggi della
21:34discussione. Lei, esatto, lei ha rappresentato i due aspetti di questo
21:40discorso. Uno, la capacità o meno di insegnare. Io non entro nel merito
21:45dell'insegnante precedente che fosse capace o meno o non fosse conoscitore
21:51della materia. Partiamo dal presupposto che entrambi sono conoscitori allo stesso
21:55livello. Il problema suo è che lei in una in una
21:59fase, lei mi ha detto, ad esempio prima superiore, prima liceo, quella roba lì
22:05non mi entrava in testa neanche col martello. In terza superiore ho capito, è
22:13cambiato l'insegnante. Perfetto, ma è cambiato anche lei. Cioè bisogna cominciare
22:19a ragionare sul fatto che fare l'insegnante non è un mestiere come gli
22:23altri. Cioè non è un mestiere come andare in
22:28fabbrica piuttosto che fare l'ingegnere nucleare. Cioè si ha di fronte un
22:33qualcosa di statico, di inerte e che si modifica sulla base di quanto io e
22:38quello che io voglio fare e modificare. Si è di fronte a degli esseri umani che
22:43hanno una loro vita al di fuori. Soprattutto in quell'età hanno dei
22:49cambiamenti. Esattamente. Che sono anche dovuti dalla vita, dal fatto che stai
22:55crescendo. Anche crescere proprio da non sapere affrontare anche alcune
23:01situazioni che magari quando sei più grande hai le spalle grosse per poterlo
23:05affrontare. Quando sei piccolo magari una nota negativa o un atteggiamento
23:10negativo di un professore non lo sai, non lo sai affrontare e cosa succede?
23:16Vai in attacco per difenderti magari e succede il fattaccio. Ecco perché quando
23:22dicevo prima, come nella mia premessa, ho fatto diciamo questa è la cornice e
23:27inseriamo i due aspetti. I due aspetti sono il concetto formativo e quello è e
23:33resta, partiamo dal presupposto che, però con il concetto che bisogna essere chiari
23:39che fare l'insegnante non è un mestiere come un altro, ma è un mestiere che
23:45necessita di un aggiornamento, ma non della materia, ma di aggiornamento del
23:51personale sulla base di quello che è la materia prima, cioè l'aspetto sociale di
23:58oggi sul quale gli insegnanti operano e lavorano non è il medesimo da di dieci
24:06anni fa, non di venti o trenta. Dieci anni fa, coloro che oggi hanno 25 anni,
24:13quando ne avevano 15 ovviamente ragionavano in modo differente, ma
24:18vivevano in una realtà completamente differente da quella di oggi. Se nel
24:22mondo si dice che ormai c'è l'era pre-covid e post-covid e parliamo di cinque
24:27anni fa, ma è normale, è ovvio, ci stiamo parlando di persone, quindi bisogna
24:36innanzitutto che gli insegnanti abbiano, e chi assieme
24:43il sistema degli insegnanti, abbia la possibilità di avere aggiornamenti, di
24:49fare aggiornamenti, di essere sempre presente e pronto a capire quelle che
24:56sono le modifiche, le modifiche sociali, l'ambiente in cui si opera.
25:02E vede, diciamo anche a discolpo ovviamente, che siamo in un momento di
25:09transizione, perché per fortuna si comincia, si è cominciato a capire che
25:15uno dei problemi sociali è anche questo, non dico soprattutto, ma è anche questo
25:21e questo è un ottimo specchio della realtà, non tanto per quello che sarà il
25:26futuro, ma per quello che è l'attuale, perché devi operare oggi, oggi, ora, qui,
25:32in questo momento, quello che fai o non fai ora,
25:36determinerà domani e il dopodomani, perché quello che avviene ora è stato
25:41determinato ieri e soprattutto l'altro ieri, sono d'accordo, è quello che deve, è lo
25:46schema principale, quindi, prego. Le voglio rubare solo l'ultimo minuto,
25:50perché poi dobbiamo chiudere, però l'ultimo minuto chiede alla regia un
25:54pensiero invece sul genitore, sul rapporto del genitore. No, no, ecco io
25:58pensavo, mi stavo dilungando, mi perdono. L'altro aspetto del quadro è la famiglia,
26:03attenzione, è sbagliato considerare la scuola come surruga della famiglia, il
26:10genitore deve fare il genitore, purtroppo questo è l'altro grosso problema, perché
26:14se nell'ambito dell'insegnante il problema è che bisognerebbe usare
26:19pedagogisti invece che psicologi all'interno delle scuole per formare
26:24sempre di più gli insegnanti e far capire agli insegnanti cos'è il
26:28problema della crescita del ragazzo, dall'altra parte, che questo invece è
26:33molto più pesante, molto più profondo, sono i genitori, perché il problema è la
26:38famiglia, il gruppo genitoriale, famiglia per me non è padre,
26:44madre, ma è il gruppo. Questa gente, queste persone devono sapere come
26:52affrontare il problema e non devono buttare in là la cosa o comunque
26:57giustificare sempre comunque il proprio figlio, perché comunque il figlio non
27:02ha torto, perché accettare il torto del figlio vuol dire accettare il proprio
27:07torto. Questo è un argomento veramente molto
27:11importante e io le chiedo, magari ci sentiamo con la redazione fuori
27:16onda, non so se potrà partecipare al programma magari adesso nei prossimi
27:20giorni, di soffermarci su questa cosa dei genitori, quindi mi piacerebbe
27:24affrontarlo, lo vediamo dopo la chiusura del programma. Mi scuso se sono
27:29stato troppo generico, ma è proprio è riuscito nei minuti che abbiamo nel
27:34centrale quello che ci serve, però è troppo importante l'argomento e qual è
27:38il dialogo, mi piace sempre molto. Quindi facciamo così, intanto la
27:43salute e la ringrazio. Grazie a voi. Torniamo un attimo in studio, grazie alla
27:49regia di Matteo Lupini e vediamo se riusciamo a fare questo collegamento
27:52col sociologo domani o a giorni, perché voglio approfondire questo argomento,
27:57questa tematica solo e esclusivamente riservata ai genitori.
28:01Grazie a tutti, punto di rottura torna domani stesso orario alle 12.
28:06Punto di rottura, l'informazione che spacca con Rush.