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00:00Guidesi a Bruxelles incontra il commissario ai trasporti, poche le risposte. Calano i mutui per
00:15l'acquisto della prima casa nel 2024, chi lo fa sceglie il tasso fisso. Confagricoltura
00:22in assemblea il 28 febbraio, agricoltura protagonista il tema scelto. Ben trovati
00:29a questa nuova edizione del telegiornale dell'economia. Partiamo con l'automotive
00:33perché servono interventi urgenti, lo ha detto Guido Guidesi, assessore allo sviluppo economico
00:40di regione Lombardia, incontrando a Bruxelles il commissario Zizi Costas. Tutto rimandato al
00:482026 quando la commissione deciderà cosa e come cambiare in tema di automotive e il risultato
00:54dell'incontro fra Guido Guidesi, assessore allo sviluppo economico di regione Lombardia e il
00:59commissario europeo ai trasporti Zizi Costas. Oggi diciamo dal commissario non abbiamo avuto
01:06le risposte che ci aspettavamo, ne prendiamo atto perché la commissione dal punto di vista
01:11regolatorio pare posticipi insomma le decisioni del 2026. Le richieste di Guidesi a capo anche
01:18dell'alleanza europea delle regioni per l'automotive sono sempre quelle, riflettere
01:22sulla neutralità tecnologica, facendo affidamento sulla capacità di innovazione del settore non
01:28bocciando a priori il motore endotermico. Noi invece riteniamo che sia assolutamente urgente
01:34intervenire, intervenire anche dal punto di vista regolatorio perché sono a rischio da
01:39qua al 2040 440 mila posti di lavoro in Europa. Per Guidesi non è una novità , lo stop senza sé
01:46e senza ma la produzione di motori a benzina e diesel dal 2035 è un clamoroso errore che
01:52metterebbe fine all'industria dell'automotive europea. Non ci possiamo permettere di dare
01:57continuità ad errori che sono stati evidentemente e assolutamente confermati poi dopo dal mercato
02:05e dalla situazione che stiamo vivendo. Un incontro senza alcun aspetto positivo dunque?
02:11Se l'incontro è stato positivo perché il commissario ha accettato il nostro invito
02:16nei contenuti e nei risultati di questo incontro ci aspettavamo cose davvero diverse.
02:22Parliamo di immobiliare con la richiesta di mutui che diminuisce per l'acquisto
02:28della prima casa ma chi lo fa sceglie ovviamente il tasso fisso.
02:32Quando la situazione è incerta tutto o quasi si ferma. Lo testimonia ad esempio l'andamento
02:39degli impieghi di Bcc Agro Bresciano comune a molti altri istituti di credito sostanzialmente
02:45fermi con un risicato più 0,05 per cento. Le aziende stanno alla finestra a guardare
02:51e non investono e le famiglie dal canto loro preferiscono rimandare grosse decisioni come
02:56può essere l'acquisto della prima casa con l'accensione di un mutuo.
03:00Registriamo una forte diminuzione della richiesta di mutui oltre il 20 per cento accompagnata
03:07da una riduzione in termini di importo dell'8 per cento circa. Questo significa che sono
03:13diminuite le transazioni ma sono aumentati i tagli medi delle richieste.
03:18Chi decide di farlo non ha però dubbi e sceglie il tasso fisso e questo nonostante il variabile
03:23sia sceso. Su 100.000 euro di mutuo a vent'anni ad esempio con tasso variabile Oribo più
03:291 per cento, se a gennaio 2024 la rata era di 656 euro, nel 2025 è scesa 602.
03:38Noi abbiamo assistito al 95 per cento circa delle richieste che si sono posizionate sul
03:43tasso fisso. Certo, la differenza dell'impatto tra tasso fisso e variabile la si deve guardare
03:50in un orizzonte temporale molto lungo, ossia tutta la durata del mutuo.
03:54Quindi meno nuovi mutui e prezzi degli immobili in continua crescita. La casa dunque ancora
03:59un bene rifugio?
04:00Secondo me sì, assolutamente sì, anche se negli ultimi anni abbiamo assistito ad un
04:07fenomeno che incide parecchio sull'impegno delle famiglie, ossia una crescita forte del
04:14costo delle abitazioni e allo stesso tempo di una crescita importante dell'impegno delle
04:19rate.
04:20L'agricoltura al centro è il tema ovviamente dell'assemblea annuale di Confagricoltura
04:28dei prossimi giorni.
04:28Di quanto sia fondamentale il settore che non a caso si chiama primario ce ne siamo
04:34resi conto se mai ce ne fosse stato bisogno durante il Covid e poi ancora lo scoppio
04:39del conflitto in Europa e che l'agricoltura debba essere protagonista anche in un mondo
04:43che cambia lo ribadisce Confagricoltura che ha voluto intitolare l'assemblea agricoltura
04:49protagonista appunto.
04:50C'è ancora tanto da fare, parleremo di questa programmazione che noi vogliamo per le nostre
04:56aziende a lungo termine perché ripeto senza un piano competitivo di lungo termine la
05:03nostra agricoltura non potrà essere protagonista.
05:05Lo scenario Bresciano resta solido con 9.214 aziende agricole che anche se scese di 200
05:11unità sono il 22% di quelle lombarde e l'8% delle imprese locali pur in un clima di instabilitÃ
05:19come il 2024.
05:20L'instabilità , l'instabilità geopolitica, l'instabilità dei prezzi, l'instabilità dei
05:25costi ma soprattutto l'instabilità climatica, sono tutti aspetti che discuteremo in assemblea,
05:32abbiamo bisogno, lo diciamo sempre, di rendere la nostra agricoltura più resiliente.
05:36In un clima di incertezza l'innovazione è fondamentale anche in agricoltura.
05:41Innovare significa dare una mano alle nostre imprese a raggiungere gli obiettivi di transizione
05:47climatica, di transizione energetica, di migliorare quello che è il lavoro dei nostri lavoratori,
05:53l'innovazione è lo strumento necessario per raggiungere gli obiettivi.
05:57Qualche notizia in breve.
06:03Favorire la competitività , la crescita e lo sviluppo delle PMI della filiera agroalimentare
06:09in Lombardia.
06:10È l'obiettivo del programma Agri-Food Basket Bond che stanzia fino a un massimo di 75 milioni
06:16di Fin Lombard Società Finanziaria di Regione Lombardia e Medio Credito Centrale.
06:20La Camera di Commercio stanzia 13,3 milioni per le PMI.
06:27Il Consiglio dell'Ente NVA in Audi ha approvato il bilancio preventivo 2025 con un budget
06:32che evidenzia sul fronte delle entrate correnti introiti per 12,6 milioni.
06:37Nel 2025 il 16% delle PMI bresciane vorrebbe entrare in nuove filiere strategiche.
06:45Lo osserva un focus del Centro Studi Confapi di Brescia, realizzato intervistando 100 imprese
06:51associate in prevalenza del comparto metalmeccanico.
06:58Parliamo dei click day per i lavoratori stranieri, non sono mai state così tante le richieste,
07:06vediamo.
07:07Mai così tanti gli ingressi regolari di lavoratori stranieri programmati in provincia di Brescia
07:12e più in generale nel Bel Paese grazie al decreto Flussi, forza lavoro necessaria per
07:17coprire il gap che si è determinato tra domanda e offerta.
07:20A conti fatti, nei primi tre click day si parla di 3.342 lavoratori extracomunitari
07:26destinati ad un lavoro subordinato non stagionale, qui si aggiungono altri 198 lavoratori per
07:31un impiego stagionale.
07:32In particolare, considerando il lavoro non stagionale, la maggior parte delle quote,
07:371.346 persone, è riservata alle lavoratrici donne, mentre 900 sono riservate agli stati
07:42con cui sono in vigore nuovi accordi, qui si aggiungono 325 lavoratori indiani, 98 tunisini
07:48e 733 quote destinate ai lavoratori dell'assistenza familiare e socio-assistenziale.
07:54Per quanto riguarda invece il lavoro subordinato stagionale, i numeri sono più contenuti,
07:59i 198 permessi sono destinati in ampia parte al settore agricolo, con 165 quote, delle
08:04quali 72 alle associazioni datoriali e in misura minore al settore turistico, con solo
08:0933 quote, delle quali 24, destinate alle associazioni datoriali del settore, un ammontare che vale
08:14oltre un terzo del totale destinato in questa tornata alla Lombardia.
08:18Siamo all'appuntamento con la Borsa, il commento dell'andamento settimanale delle
08:26quotate bresciane, questa settimana a cura di Roberto Ragazzi, sempre della redazione
08:31economia del giornale di Brescia.
08:33Un saluto anche dalla redazione economia, mentre la Borsa di Milano viaggia ormai sopra
08:44i 38 mila punti, ai massimi del 2008, chiudendo anche la scorsa settimana con un rialzo dell'1,1%,
08:52unica piazza europea a chiudere in positivo, l'attenzione la settimana scorsa era appuntata
08:58sui titoli di Stato, il Tesoro ha infatti chiuso con un grande successo il collocamento
09:03di BTP+, raccogliendo quasi 15 miliardi di euro, al termine del collocamento il Tesoro
09:09ha rivisto a rialzo i tassi della cedola, portandola dal 2,8% al 2,85% per i primi 4
09:18anni e dal 3,6% al 3,7% per i successivi 4 anni.
09:23Ma veniamo ai titoli bresciani in Borsa, su tutti spicca il balzo di Neo Experience, il
09:29titolo che viene da parecchi mesi di grande sofferenza, ha guadagnato infatti il 21,9%
09:35in una sola settimana.
09:36Anche Pozzi Milano segna un guadagno dell'11%, la società di Monticelli che ricordiamo è
09:43attiva nei prodotti della tavola e per la casa, la settimana scorsa aveva presentato
09:51i dati di bilancio che vedono una crescita del fatturato del 8,8%.
09:57Bene anche Antares Vision che la settimana scorsa è cresciuta del 5,2%, il titolo Bialetti
10:05ha guadagnato il 5,3%, Gefran ha fatto più 3,7% e Intret ha guadagnato il 2,8%.
10:15In calo invece la Multi Utility A2A che ha perso il 3,3% nonostante la presentazione
10:22dei dati record per quanto riguarda l'esercizio 2024, anche Promotica segna un calo del 2,7%.
10:31E' tutto per quanto riguarda le quotate bresciane, a risentirci alla prossima settimana.
10:36Anche questa settimana siamo andati in un'azienda, la Morandi Steel, dove le parole d'ordine
10:42sono servitizzazione e ricerca di nuove nicchie di mercato.
10:46Tengono i volumi con circa 10.000 tonnellate vendute lavorate soprattutto a laser ma un
10:53fatturato a 14,5 milioni che non cresce rispetto al 23, soprattutto a causa della volatilitÃ
11:00delle quotazioni con una previsione però di 16 milioni per il 2025 e un'editta che
11:05punta al 10% dall'otto di quest'anno.
11:08E' il bilancio 2024 della Morandi Steel di Flero specializzata nella produzione di tubi
11:14e di prodotti siderurgici per acciaierie, una crisi generalizzata che a Flero contrastano
11:20con l'innovazione che guarda sempre più alla servitizzazione e individuando nuove
11:25nicchie di mercato.
11:26Il nostro modello di business deve assolutamente evolvere perché quello che sta succedendo
11:32ci obbliga a cambiare.
11:35In questa logica anche la supply chain deve essere ripensata.
11:39In Italia abbiamo 1.200 distributori d'acciaio contro i 400 della Francia e i 350 della Germania
11:50circa.
11:52Il tema è che a livello distributivo siamo in troppi, troppo piccoli.
11:57Dobbiamo crescere soprattutto nella consapevolezza che soltanto con certe dimensioni riusciremo
12:05a competere.
12:06Fondatore di Siderwell, portale dedicato all'acciaio e della fiera Made in Steel, Morandi ha le
12:11idee chiare sui dazi voluti da Trump.
12:14I dazi in sé non incidono più di tanto.
12:17Noi esportiamo circa l'1% della nostra produzione negli Stati Uniti.
12:22I dazi non sono altro che guerre, guerreggiate con altri strumenti, appunto quelli commerciali
12:27dei dazi.
12:28Ed ora la parola al nostro prof, Francesco Menoncin, che ci parla di un pezzetto della
12:35ricetta Draghi.
12:37Vediamo quale.
12:38Mario Draghi, l'estensore del documento sulla produttività europea, la scorsa settimana
12:51ha presentato i punti principali del suo documento al Parlamento europeo.
12:55Ha ricordato alcuni aspetti importanti.
12:58Uno di questi riguarda i dazi che Donald Trump sta imponendo al resto del mondo e che fanno
13:04così tanta paura.
13:05In realtà , sottolinea Draghi, dovremmo avere più paura dei nostri dazi interni, soprattutto
13:11dazi impliciti.
13:13Dovuti alle differenze di regolamenti e di legislazione all'interno dei paesi europei,
13:18il mercato unico europeo avrebbe le dimensioni del tutto equivalenti a quelle del mercato
13:24degli Stati Uniti d'America.
13:26Eppure, mentre negli Stati Uniti le merci transitano liberamente da uno Stato all'altro,
13:31in Europa questo non succede in modo così liscio e privo di inconvenienti, perché ci
13:38sono diversità di regolamenti e di legislazioni, queste diversità vanno superate e inoltre
13:44bisogna finalmente emettere un debito pubblico comune europeo.
13:49I paesi non sembrano essere del tutto d'accordo su questi punti, bisognerà , e questo lo dico
13:56a mio modo di vedere, mettere insieme i paesi che sono disposti a costruire veramente qualcosa
14:02di comune e lasciare poi che gli altri si adeguino di conseguenza.
14:06Se per esempio un debito comune fosse istituito dai quattro grandi paesi dell'Unione Europea,
14:11mi riferisco a Germania, Francia, Italia e Spagna in ordine di PIL, sicuramente gli altri
14:17paesi aderirebbero all'iniziativa.
14:19Bisogna che qualcuno inizi a muoversi, anche in gruppi piccoli e gruppi limitati, gli altri
14:26seguiranno se l'idea sarà buona.
14:28Bisogna procedere in questo modo perché l'attuale sistema dei veti incrociati potrebbe impedire
14:34all'Unione di muoversi e la cosa che l'Unione Europea non può permettersi di fare al momento
14:39è stare ferma.
14:40E con questo è tutto, grazie per averci seguito, noi ci vediamo come sempre la settimana prossima.