Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita fino a maggio la mostra "Italia al lavoro", un viaggio attraverso settant’anni di storia produttiva del Paese, dalle macerie del dopoguerra fino alle sfide dell’era digitale. Curata in collaborazione con Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, l’esposizione mette in luce non solo l’evoluzione dell’industria e delle infrastrutture italiane, ma anche il profondo legame tra identità nazionale e mondo del lavoro.
L’esposizione si apre con un riferimento all’articolo 1 della Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Un principio cardine che ha guidato lo sviluppo economico e sociale del Paese, passando attraverso momenti di grande trasformazione. Ogni sezione della mostra racconta un decennio cruciale: dalla ricostruzione del 1945-1955 al boom economico degli anni ‘60, dalle lotte sindacali degli anni ‘70 alla rivoluzione digitale dei primi anni 2000.
Le immagini esposte provengono da importanti archivi storici, tra cui Istituto Luce, Ferrovie dello Stato, Rai, Fondazione Gramsci e Olivetti, e documentano le tappe fondamentali dello sviluppo industriale italiano. Tra gli scatti più significativi, il completamento del traforo del Monte Bianco nel 1962, la catena di montaggio della Fiat 500, gli operai della Breda di Pistoia e le fabbriche Olivetti, simbolo dell’innovazione italiana. Accanto alle immagini d’epoca, ci sono anche fotografie e video più recenti, come i cantieri dell’Expo 2015 di Milano e gli ospedali impegnati nell’emergenza Covid-19. La curatrice della mostra, Sara Gumina, sottolinea il valore di questo viaggio nella memoria collettiva.
L’esposizione si apre con un riferimento all’articolo 1 della Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Un principio cardine che ha guidato lo sviluppo economico e sociale del Paese, passando attraverso momenti di grande trasformazione. Ogni sezione della mostra racconta un decennio cruciale: dalla ricostruzione del 1945-1955 al boom economico degli anni ‘60, dalle lotte sindacali degli anni ‘70 alla rivoluzione digitale dei primi anni 2000.
Le immagini esposte provengono da importanti archivi storici, tra cui Istituto Luce, Ferrovie dello Stato, Rai, Fondazione Gramsci e Olivetti, e documentano le tappe fondamentali dello sviluppo industriale italiano. Tra gli scatti più significativi, il completamento del traforo del Monte Bianco nel 1962, la catena di montaggio della Fiat 500, gli operai della Breda di Pistoia e le fabbriche Olivetti, simbolo dell’innovazione italiana. Accanto alle immagini d’epoca, ci sono anche fotografie e video più recenti, come i cantieri dell’Expo 2015 di Milano e gli ospedali impegnati nell’emergenza Covid-19. La curatrice della mostra, Sara Gumina, sottolinea il valore di questo viaggio nella memoria collettiva.
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