• 4 giorni fa
È l'esempio perfetto, Camilla Mancini, di che cosa significhi condividere la propria sofferenza per rinascere e stare meglio. A fine 2024 la figlia dell'ex c.t. azzurro Roberto Mancini ha pubblicato il romanzo Sei una farfalla (Mondadori). Ma l'uscita del libro è stata l'occasione di raccontare al mondo il bullismo subito fin da piccola. Una paresi facciale che ha fin dalla nascita ha reso il suo volto diverso, facile oggetto di scherno da parte dei compagni di classe, un viso da nascondere dal suo stesso punto di vista.

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Camilla Mancini per la Giornata contro il bullismo: «Attraverso la condivisione del dolore si può rinascere»
In occasione della Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo l’Unicef ha scelto proprio quel volto come icona per la sua campagna “Rompi il silenzio, ferma il bullismo”. Un video in cui Camilla si mette coraggiosamente in gioco. E invita tutte le vittime a condividere le proprie esperienze: perché «chiedere aiuto è un atto di coraggio, non di debolezza. Confidarsi con un insegnante, con un genitore significa cominciare ad uscire da quella solitudine», spiega la figlia di Mancini. «Perché quando il dolore è condiviso pesa di meno».

[caption id="attachment_2497452" align="aligncenter" width="771"] Camilla Mancini per Unicef[/caption]

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Nel mondo, un adolescente su tre, tra i 13 e i 15 anni, ha subito forme di violenza o episodi di bullismo. E cioè «comportamenti aggressivi, intenzionali e ripetuti, caratterizzati da uno squilibrio di potere tra chi lo esercita e chi lo subisce», spiega Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia. «Comportamenti che possono causare gravi disagi emotivi alle vittime».

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Unicef ricorda che in Italia circa il 37% dei bambini e giovani sono esposti a messaggi di odio e oltre il 34% sono esposti a immagini cruente e violente. In un'indagine condotta nel 2020 in 15 Paesi dell'UE, circa il 10% dei bambini di età compresa tra i 9 e i 16 anni che utilizzano Internet ha dichiarato di aver subito almeno una volta al mese nell'ultimo anno episodi di cyberbullismo.

Nell'Ue circa un terzo dei bambini di 10 anni (nel 2021) non era in grado di stabilire se un sito web fosse affidabile. Una media compresa tra l'8 e il 17% dei ragazzi tra i 12 e i 16 anni ha visto contenuti dannosi online. Una media del 13% dei ragazzi tra i 12 e i 16 anni ha subito richieste sessuali indesiderate alcune volte nell'ultimo anno.

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Trascrizione
00:00Se non mi passi i compiti, invio a tutti quella tua foto.
00:04Vatteno, ti faccio volare lo zaino.
00:07Non puoi venire con noi, sei troppo brutta.
00:11Quante volte e quanti di noi hanno ascoltato queste parole, dure, pesanti.
00:18Sono Camilla Mancini e da bambina anch'io ho ascoltato e sofferto per quelle parole.
00:24Ma la mia storia personale mi ha insegnato qualcosa di importante.
00:28Qualcosa sulla quale vorrei poter convincere bambine, bambini e adolescenti.
00:33È importante condividere il dolore, anche se non è facile,
00:37perché attraverso la condivisione del dolore si può rinascere, come è successo a me.
00:43Confidarsi con un insegnante, con un genitore,
00:46significa cominciare ad uscire da quella solitudine,
00:49perché quando il dolore è condiviso pesa di meno.
00:53Hai diritto ad essere ascoltato e aiutato.
00:56Fai un primo passo e scoprirai che non sei solo.
01:00Rompi il silenzio, ferma il bullismo.

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