(LaPresse) La storica sede Rai di Viale Mazzini a Roma chiude temporaneamente per permettere i lavori di bonifica dopo il ritrovamento di parti in amianto nella struttura. Il palazzo costruito in Prati a fine anni '50 e che ospita nel cortile l'iconica scultura del cavallo chiude i battenti dopo l'ultimo Cda di mercoledì scorso. I lavori dureranno almeno tre anni e nel frattempo dipendenti e funzionari della televisione pubblica lavoreranno chi da casa, chi a Saxa Rubra, chi negli studi di Via Asiago. Molti saranno invece traslocati nei nuovi uffici dell'Eur. Tra faldoni, effetti personali e piante da ufficio portati via l'esodo dei dipendenti Rai è iniziato. Non mancano i dubbi sul futuro, sulla salute dei dipendenti e sul distacco dai colleghi. "È difficile per di più in questo momento. Da dove lavorerò? Chi può dirlo" dice Gloria, produttore esecutivo del servizio pubblico. "C'è un po' di incertezza. La cosa più importante è liberare il palazzo visto il pericolo. Il lavoro andrà avanti, non è quello il problema. Il problema è la salute e la perdita di contatto con i colleghi che saranno dislocati in varie sedi. Ci siamo salvati dopo la pandemia e ci salveremo, spero, anche questa volta".
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00:00posso chiedere come sta andando questo trasloco difficile immagino sarà in lavoro da casa in
00:15viaggio siamo un po di incertezza però poi sentiremo la cosa più importante è liberare
00:24il palazzo adesso visto il pericolo poi vediamo insomma con quel lavoro va avanti non è quello
00:33il problema il problema forse è la salute e poi perdere il contatto con tanti colleghi
00:38che sono tutti un po' dislocati in altre sedi però insomma ci siamo salvati dopo la pandemia
00:45ci salveremo ancora spero