«Cara Liliana»: così comincia questa conversazione tra Liliana Segre, testimone e senatrice a vita, e Marco Vigevani, presidente del Comitato eventi della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano. Una conversazione che ruota attorno a una domanda che Liliana Segre pone spesso: può essere la Shoah solo una riga nei libri di Storia? Per lei questo è il rischio, ma allora come dobbiamo porci, come possiamo comportarci, perché questo rischio venga scongiurato? Tra letteratura, storia, società e attualità, il Memoriale cerca di trovare delle risposte - o forse nuove domande. «Io sono di natura pessimista», dice Segre nel video, «e questo certamente non aiuta in questo mio giudizio: ma sono così sicura dentro di me che una volta spariti - e ormai manca poco - gli ultimissimi superstiti, e quando sarà finita la generazione dei figli dei superstiti, e dei nipoti forse, man mano che il tempo passerà, sia per la questione di come è stato finora sia per le falsità che verranno dette, così come in 1984 di Orwell, che secondo me dovrebbe essere adottato nelle scuole». Il video è stato registrato in occasione del Giorno della Memoria 2025; oltre a Liliana Segre vi compare Marco Vigevani. Il montaggio è di Nathan de Pas Habib, la produzione è di Talia Bidussa.Qui l'articolo sulle parole di Liliana Segre, firmato da Alessia Rastelli.
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NovitàTrascrizione
00:00Cara Liliana, tu una volta hai detto una frase che è rimasta scolpita quasi come
00:06quella che c'è sul muro del memoriale, indifferenza, e questa frase è un giorno
00:11anche la Shoah sarà solo una riga nei libri di storia.
00:15Che cosa intendevi? Intendevi che scomparsi i testimoni diretti, il peso
00:21della Shoah nella memoria dell'umanità diventerà uno dei tanti altri massacri
00:26di cui è costellata? Ma sai che è legata alla parola indifferenza? Allora io ho
00:36sempre studiato la storia, direi che è la materia che ho sempre preferito quando
00:44faccio il liceo e ho visto senza nessuna inclinazione politica né religiosa né
00:55etica ma soltanto di una studentessa appassionata di storia come le vicende
01:03del passato siano state dimenticate dal mondo o magari raccolte in una data che
01:13si studia nei libri di storia, sa anche sapere bene che cos'è e poi dopo un po'
01:20succede che nei programmi scolastici si decide come era Orwell, che io mai ho
01:28dimenticato, 1984, in cui vengono riscritti i libri e tutte le generazioni
01:36sanno quello che il governo vuole che si sappia.
01:41Ora io sono di natura pessimista e quindi questo certamente non aiuta in
01:50questo mio giudizio ma sono così sicura dentro di me che una volta spariti, ormai
01:57manca poco, gli ultimissimi superstiti e quando sarà finita la generazione dei
02:04figli dei superstiti, dei nipoti, forse anche qualcuno, man mano che il tempo
02:13passerà sia per una questione proprio di come è stato fino adesso, sia per le
02:23falsità che verranno dette così come il 1984 libro che secondo me dovrebbe essere
02:30adottato nelle scuole, non è? Ci sono degli interessi superiori per cui è bene
02:39dimenticare una certa cosa, non parlarne più finché poi non esiste
02:47più perché se non se ne parla più o rimane forse nel migliore dei casi una
02:53riga con una data approssimativa magari non precisa e poi nel tempo che passa
03:04neanche più quella. Ecco però tu hai detto giustamente i nostri tuoi figli, i nipoti,
03:12forse i pronipoti no? Sui pronipoti non avrei dell'idea no. Però questo ha anche a che fare con
03:18l'impatto emotivo cioè io già noto che l'impatto emotivo per i figli dei
03:23sopravvissuti o chi ha vissuto la guerra per i nostri figli è diverso, è diversa
03:27l'emozione che ci dà però il ricordo dovrà essere legato anche ai documenti
03:34storici a tante altre cose cioè si può dire che passata questa emozione
03:41fortissima che tutti proviamo davvero non basteranno i documenti, i miliardi di
03:49parole che sono stati scritti a lasciare una traccia importante?
03:54Sarebbe bello se tu mi convincessi su questo punto sarei molto contenta visto
04:01che i morti non sarebbero morti in vano, visto che le generosità di pochi e la
04:10cupa cattiveria di tanti non sarebbe dimenticata. Vedi c'è stato un periodo
04:18della mia vita che dopo aver letto libri e conosciuto degli armeni ancora
04:27questo molti anni fa mi ero molto molto molto appassionata alla storia degli
04:33armeni, tu prova a chiedere oggi in un contesto ma non di personaggi che non
04:42hanno studiato, di persone che hanno studiato cosa si ricordano degli armeni
04:47la cui fine sarebbe datata al 1915. Ora io esattamente un secolo dopo cioè nel
04:582015 ho fatto delle domande anche semplicemente a mie amiche, a persone che
05:07conosco che cosa si ricordavano degli armeni e devo dire che forse l'uno
05:15per cento degli intervistati mi ha risposto a proposito degli armeni, tutti
05:20gli altri hanno detto chi? Ecco ma già Primo Levi nel testo del 1955 si chiedeva
05:30il problema del silenzio della Shoah, però nel frattempo fino ad oggi non c'è
05:35stato silenzio soprattutto nel 1980 in poi, anzi c'è stato certe volte fin
05:40troppo rumore, film, libri, serie tv, addirittura libri scandalistici o
05:46addirittura voyeuristici che vendono un sacco di coppie. Peccato non sapevo
05:51questo. Beh ci sono editori che vivono su questo, non parliamo poi delle
05:57iniziative per il giorno della memoria per cui editori, giornali, le tv, tantissime
06:03allora ma tutto ciò serve veramente e se serve come mai l'aggisemitismo secondo
06:10tutte le diciamo indagini e secondo quello che vediamo sembra più forte che
06:16mai? Forse bisogna ripensare a questo tra virgolette monopolio della sofferenza?
06:23Beh qui ci sarebbe da studiare l'evoluzione dell'Europa parliamo del
06:33mondo occidentale negli ultimi 50 anni. Ora io ti posso parlare di me visto che
06:41con me ti vuoi parlare. Io tornata da Auschwitz ho scelto il silenzio
06:51ma perché mi rendevo conto dell'incapacità o dell'indifferenza sempre
07:00indifferenza importantissima ma incapacità di capire la tragedia del
07:06sopravvissuto che rientrava in un mondo che voleva vivere che voleva rivivere
07:13dopo la guerra. Perché mi sono decisa invece quando ho compiuto 50 anni e
07:23quindi a distanza di così tanti decenni dalla mia esperienza tragica? Perché ho
07:31sentito il desiderio di parlarne non solo perché mi rendevo conto che il
07:38mondo stava cambiando e che quello che rimaneva sempre uguale era l'antisemitismo
07:44perché io non sono così stupita per tornare alla tua domanda finale
07:50dell'antisemitismo di oggi. Oggi è manifesto ma c'è sempre stato solo che
07:56non si poteva non era possibile parlarne nei termini sfacciati di oggi
08:02addirittura diciamo sfacciati perché non mi viene in mente un aggettivo
08:08peggiorativo ma vergognosi disgustosi non so tutto il peggio che si può dire
08:16dell'antisemitismo di oggi. Io ho vissuto attraverso dato che sono così vecchia ho
08:24vissuto gli anni 80 gli anni 90 ho visto come cambiava il mondo intorno a noi e
08:31quando Fulvio Colombo decide di fare il giorno della memoria vedo che tutto
08:39giornalisti partiti politici personaggi vari decidono che in quel giorno lì si
08:46doveva ricordare ricordare ricordare ricordare e io che sapevo molto bene
08:53personalmente cos'era successo quel giorno non perché io ci fossi ma perché
08:58era talmente vicino ai giorni dell'inizio della marcia della morte che
09:04quando ho saputo che i russi erano entrati stupefatti così come descrive
09:10Primo Levi nella tregua a vedere questo mondo incredibile che era Auschwitz con
09:16quelli che non avevano potuto obbedire al comando da quel momento si scatena un
09:23interesse pazzesco di chi più poteva dire i film i documentari gli articoli
09:29belli brutti giusti inesatti come sempre avviene per qualunque argomento e lessi
09:37secondo la forza che avevo in quel momento ovidi filmati fantasiosi in cui
09:46quello fuggiva con le tenebre che avvolgevano il campo e tutto contento
09:53attraversava la Polonia antisenita per andare a rifugiarsi chissà dove e io che
09:59avevo vissuto per quasi due anni quell'atmosfera di odio odio assoluta
10:05indifferenza ma anche di odio nei confronti dei prigionieri dei campi per
10:11cui facendo la marcia della morte nessuno si affacciava dalle finestre per
10:18buttarci una crosta di pane o una sciarpa ma nell'indifferenza del mondo
10:26agli ebrei degli ebrei non interessava niente a nessuno
10:30infatti oggi interessa sopra più di qualche anno fa con un antisemitismo
10:38manifesto in questo modo ci si interessa degli ebrei
10:43ecco poi la Shoah è stata centrale nella storia dell'occidente ma per altri
10:48paesi per metti per l'africa per l'asia non lo è stata assolutamente oggi le
10:53democrazie occidentali libera democratiche sono in crisi e forse in
10:58crisi anche per questo la memoria della Shoah perché la memoria della Shoah era la
11:03cosa su cui si erano costruite in fondo. Beh non so se si erano costruite ma
11:09certamente tutto quello che ha fatto la Germania dopo la guerra
11:15infatti chi visita la Germania soprattutto Berlino vede e sente delle
11:22cose che negli altri stati non si sentono quello che ha fatto la Francia
11:27sotto Petain non è stata mai abbastanza castigata
11:33infatti c'è un grande antisemitismo in Francia. L'Italia da poco ha aperto i
11:41segreti vaticani gli archivi vaticani e quanti io che oggi sono in senato ho
11:48visto togliere dai corridoi del senato un famoso senatore di cui non voglio fare
11:54il nome perché gli eredi non hanno colpa di avere avuto un nonno, uno zio, un
12:00cugino così che è stato eletto dopo con la repubblica dimenticando quello che
12:08aveva fatto questo signore e molti sono stati ripuliti sono stati non posso neanche
12:17dire perdonati ignorati in quello che avevano fatto sono fatti un vestito
12:23nuovo e il vestito nuovo ci sono tanti scrittori famosi che hanno parlato di
12:30cosa vuol dire un vestito nuovo sopra un corpo vecchio. C'è stato anche un
12:35tentativo di dire che la Shoah era un ricordo, la Shoah sarebbe stato un mai
12:40più non solo per gli ebrei ma per tutti cioè sarebbe stato un monito contro i
12:46massacri, i genocidi, i pezzi di tuzi in Ruanda eccetera ma questo non
12:52sarebbe una possibilità di mantenere la funzione se non altro del ricordo della
12:58Shoah cioè universalizzarla? Così dovrebbe essere però allora dovevi
13:04intervistare una che non fosse pessimista che non ti avesse detto fin
13:08dall'inizio una riga di storia e poi mai più quella non è che posso cambiare
13:15parere nel corso di questa nostra amicizia o conversazione amichevole
13:23io penso quello che ti ho detto così dovrebbe essere per quello che è stato
13:28ma non credo che sarà. Poniamo che tu abbia ragione però le cose si possono
13:36almeno cercare di cambiare che cosa dovremmo fare secondo te? Allora nelle
13:43vecchie forze che sono quelle che sono quando sono, ti do la risposta non è che
13:50parlo di un'altra cosa, quando sono entrata in senato anche spaventata da
13:57quel contesto che fino a quel minuto non mi apparteneva ho pensato che se potevo
14:06lasciare un ricordo etico morale storico umano mettiamoci tutti questi
14:17begli aggettivi che tutto sommato erano un po nei miei pensieri io sono
14:24presidente di una commissione che ha nel suo titolo c'è contro l'istigazione
14:34all'odio prima cosa contro il razzismo antisemitismo eccetera eccetera
14:44ma servirà non servirà ci sarà ci sarà qualcun altro che la raccoglierà così
14:54come una piccola eredità morale o finirà con me
15:34non è che non è che non è che non è che non è che non è che non è che non è
15:39che non è che non è che non è che non è che non è che non è che non è che non
15:43è che non è che non è che non è che non è che non è che non è che non è che non
15:47è che non è che non è che non è che non è che non è che non è che non è che non
15:51è che non è che non è che non è che non è che non è che non è che non è che non è
15:55che non è che non è che non è che non è che non è che non è che non è che non è che