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Oggi ha 29 anni fa l'insegnante e parla per la prima volta di quell'episodio, che il 22 marzo del 2021, ha sconvolto la sua vita. Marta Novello mentre faceva jogging a due passi da casa quel giorno era stata aggredita da un ragazzino, all'epoca 15enne, e colpita con più di venti coltellate. «Per superare quello che è accaduto è stato determinante il supporto delle equipe mediche, dei miei amici e dei miei familiari», racconta intervenendo alla presentazione del libro «Le eccellenze dell'Ulss 2», oggi, giovedì 23 gennaio, all'ospedale Ca Foncello di Treviso. Marta Novello assieme ad altri testimonial, come Sabrina Salerno, ha accettato l'invito a raccontare la sua esperienza all'interno dei reparti, in particolare quello diretto dal dottor Giacomo Zanus. La vicenda processuale che la riguarda non è ancora terminata: «Spero si chiuda presto e guardo al futuro». (Testo di Matteo Marcon)

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Trascrizione
00:00Come hai trovato il coraggio per parlare di quello che è successo? Lo consideri superato?
00:05Superato è un hitter che ancora procede e va avanti e il coraggio, insomma, credo che questa fosse una causa più che giusta per esporsi e parlare di buona sanità, perché di fatto è stato per il mio percorso.
00:20La storia giudiziaria del tuo caso ha avuto dei colpi di scena molto imprevedibili. Come li hai vissuti?
00:28Non bene, non è stato facile, però fortunatamente adesso il hitter giudiziario sta procedendo e speriamo che si concluda presto.
00:42È ancora aperto?
00:43Sì, è ancora aperto.
00:44E il responsabile non è in Italia?
00:46No, si trova a destra al momento.
00:48Oggi è molto presente sui giornali il tema della sicurezza, delle baby gang, del degrado giovanile. Come vivi da spettatrice a questo dibattito che si sta sviluppando?
00:59Credo sia molto importante fare un lavoro di prevenzione per diffondere consapevolezza su questo tema e stare vicino ai giovani in un momento delicato della loro crescita.

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