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«Vuole rinnovare il permesso di soggiorno? Appuntamento tra due anni». Alla Questura di Firenze (ma non solo a quella di Firenze) sono lunghissimi i tempi per i rinnovi dei titoli di soggiorno per gli stranieri. Gli uffici sono ingolfati e a rimetterci sono le persone migranti che devono attendere tempi infiniti per vedere riconosciuti i loro diritti. ​Per questo mercoledì 22 gennaio, davanti alla sede dell’ufficio immigrazione della Questura, in via della Fortezza, si è tenuto un presidio per denunciare questi tempi biblici. ​Circa cento i partecipanti. L’iniziativa, chiamata “Vogliamo rispetto, a partire dai tempi di rilascio del permesso di soggiorno”, è indetta da una rete di 22 organizzazioni del territorio fiorentino «per portare all'attenzione e far emergere i bisogni e le istanze di tutti i cittadini stranieri che si ritrovano a dover affrontare quotidianamente le difficoltà legate all'Ufficio immigrazione della questura, tra appuntamenti fissati con oltre due anni di attesa, tempi di trattazione delle istanze di rilascio e rinnovo dei titoli di soggiorno ben oltre i termini previsti dal Testo unico immigrazione, strumenti di prenotazione online inidonei e comunicazioni poco chiare che spesso portano ad ulteriori necessari appuntamenti con tempi sempre più dilatati per il rilascio dei documenti». Un problema ormai atavico, denunciato più volte anche dal Corriere Fiorentino. Addirittura, per vedersi garantito un posto agli sportelli sovraffollati, alcuni immigrati negli ultimi mesi hanno dormito per terra di fronte all’ufficio della Questura, passando la notte all’addiaccio sul marciapiede. Tra le organizzazioni che hanno promosso il presidio di oggi ci sono Amnesty International Toscana, Anelli mancanti, Arci Firenze, Asgi, associazione senegalesi Firenze e circondario, Associazione tutori volontari per minori stranieri non accompagnati, Cat cooperativa sociale, Cgil Firenze, Cospe, Fondazione solidarietà Caritas, Nosotras, Oxfam Italia, Associazione Progetto Accoglienza, Progetto Arcobaleno.

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Trascrizione
00:00Tutti siamo qui oggi per denunciare pubblicamente una situazione che si prolunga da troppo tempo nella nostra città,
00:08ovvero l'incomuno ai tempi di attesa anche che ripeto avremo oggi.
00:13In una legge appunto disposta in data 18 settembre 2024 abbiamo visto l'incomuno.
00:21Funziona che la legge prevede che i tempi di rilascio dovrebbero avvenire entro 60 giorni,
00:28invece sistematicamente da anni avvengono tempi molto più lunghi addirittura fino a due anni.
00:35Quindi ci troviamo nella situazione singolare che chi dovrebbe oggi, cioè il Ministero dell'Interno,
00:40far rispettare la legge è il primo che non è in grado di rispettare le leggi.
00:44Questo significa che molti cittadini di origine straniera non possono avere accesso ai diritti fondamentali,
00:50alla residenza, al lavoro, ai servizi sociali, alla casa.
00:54Vuol dire quindi esporli a una condizione di marginalità, di lavoro irregolare, di sfruttamento e di esclusione sociale.
01:01Questo per noi è inaccettabile, siamo a chiedere un totale cambio di rotta.
01:08Sicuramente c'è una carenza di organico strutturale.
01:11Faccio presente che chi gestisce questo servizio sono ad oggi lavoratrici e lavoratori precari,
01:17il cui contratto peraltro scade il 9 marzo, quindi con scadenze molto ravvicinate,
01:22e poi c'è un sistema che non funziona.
01:24Noi a volte abbiamo anche il sospetto che per il governo creare un'emergenza a migranti sia quasi una volontà.
01:32Invece vorremmo che i migranti fossero davvero come sono la grande risorsa di questo paese.
01:39Per dare l'avvicinanza all'Ufficio Migrantes della Diocesi di Firenze c'è con me anche Don Antua,
01:46un prete che forge servizio nelle nostre parrocchie,
01:53e più che altro per portare il disagio delle comunità migranti che seguiamo, a Firenze sono tante,
02:01che sia i laici ma anche i preti che svolgono servizio hanno questa difficoltà a trovare i tempi di risposta.
02:14Io faccio eco soltanto a quello che il Vangelo dice,
02:21Gesù nel capitolo 25 di Matteo dice
02:26ero straniero e mi avete ospitato.
02:29Questo per noi credenti è la Costituzione, quella parola che ci deve guidare,
02:36quindi non possiamo che non essere vicini a queste richieste e alla sensibilizzazione della nostra città
02:46a un atteggiamento di accoglienza che poi deve concretizzarsi anche in situazioni e esigenze umane.
02:56Non si può stare ai freddo e ai gelo per ore e ore per chiedere uno dei diritti che per noi cristiani il Vangelo,
03:06ma anche la Costituzione italiana per i cittadini richiede.
03:11Molto disciplinato, allora questo viene come un'umiliazione in più.
03:16Non ci fa bene, non ci fa bene.
03:19Allora chiediamo davvero che ci sia un pochino più rispetto, un pochino più considerazione nei nostri confronti.
03:27Stranieri lo siamo e lo sappiamo, ma basta.
03:32Vogliamo essere legali, cioè nel senso che ci spingete a essere illegali.
03:41Noi non lo capiamo.
03:45Voi volete che noi siamo illegali in quanto abbiamo la possibilità di fare i nostri documenti tranquillamente,
03:55senza avere problemi con lo Stato.
03:58Perché è una vergogna quando uno ti chiede, cioè un poliziotto o un carabiniere ti chiede i documenti
04:05e poi hai il permesso di soggiorno, dov'è che tu ce l'hai? Tu non ce l'hai.
04:11E poi inizia una conversazione lunga, una discussione lunga con i carabinieri, i poliziotti perché tu non ce l'hai.
04:23E come si fa?
04:28Cioè come si fa?

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