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A Monte Mario tornano le baraccopoli, fenomeno che i cittadini speravano di aver lasciato alle spalle dopo gli incendi devastanti della scorsa estate. Le radure del parco, ancora segnate dalle ceneri e dai resti di alberi carbonizzati, sono state nuovamente colonizzate da insediamenti abusivi. La situazione ha allarmato i residenti, che si sono organizzati in ronde di quartiere per monitorare l’area, scattare foto e segnalare la presenza di tende e bombole di gas a pochi metri dalle abitazioni.

Il parco, parte della riserva naturale di Monte Mario, soffre da anni per la mancanza di una gestione unitaria. Le competenze frammentate tra Campidoglio, Demanio, tre Municipi e Roma Natura rendono complessi gli interventi tempestivi. A peggiorare la situazione, ampie aree restano sotto sequestro giudiziario dopo gli incendi estivi, e sono divenute inaccessibili persino per i vigili urbani. Tuttavia, nonostante i sigilli, gli abusivi hanno riconquistato molte zone, costringendo i cittadini a richiedere un coordinamento più efficace tra le istituzioni.

“Dopo l’incendio ci si aspettava un piano chiaro per la sorveglianza e il ripristino”, denuncia Luisa Sodano dell’associazione Insieme 17, “ servono sgomberi continui e immediati”. Nel frattempo, gli abitanti si muovono con cautela per le strade del quartiere, evitando parchi e giardini divenuti fonte di ansia e insicurezza.

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