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TVTrascrizione
00:00Come sempre a quest'ora diamo il bentrovato agli amici di Teletutto. Benvenuti a una
00:19nuova puntata del Magazine. Siamo in diretta sia alla radio che in tv. Oggi per fare una
00:25bella chiacchierata con lo scrittore, il giornalista e lo storyteller Emanuele Turelli. Ciao ben trovato.
00:31Ciao a tutti grazie Maddalena di ospitarmi nel tuo magazine e un saluto a tutti i telespettatori
00:37e i radioscoltatori. Io sono molto contenta di averti qui e che tu abbia accettato il mio
00:42invito perché proprio venerdì ha preso il via il tour di uno spettacolo che si chiama La Settima
00:49Fiamma ed entreremo tra poco nel merito però la prima domanda è più in generale perché tu hai
00:55come si suol dire aperto molti cantieri in questo periodo e quindi mi piacerebbe sapere che momento
01:01è e su cosa stai lavorando e poi entriamo nel vivo del tour. È un momento diciamo molto impegnativo
01:07molto creativo dal punto di vista delle produzioni perché al di là del tour che ovviamente è la
01:12parte finale della produzione quindi la presentazione al pubblico è un momento in cui stiamo elaborando
01:18un nuovo pezzo che parlerà, possiamo anticiparlo, se vuoi e vuoi proprio darci un'anteprima noi siamo
01:26contenti. Parlerà di noi parlerà di cosa è successo sull'Adamello nel 1916 con quell'incredibile
01:33battaglia fino alla conquista del Corno del Cavento e quindi parleremo dei nostri alpini
01:38sarà un pezzo che stiamo elaborando io e Daniele Gozzetti che è una voce molto nota anche all'interno
01:45del magazine perché so che parecchie volte viene a trovarvi e poi dal lato invece della narrativa
01:51della scrittura è in uscita questo libro che viene rappresentato ad aprile lungo la via di Francesco
01:58attraverso una serie di tappe che racconta di quel cammino con cui facciamo una chiacchierata qualche
02:02mese fa. Esatto abbiamo parlato di questa tua volontà di calarti intensamente in quella che era
02:09un'avventura che quando hai deciso di fare questo percorso a piedi sapevi che sarebbe diventato
02:16diciamo oltre a un blog una narrazione sui social eccetera anche un libro sei partito con questo
02:22intento oppure è nata dopo questa cosa? Ma è nata immediatamente dopo perché quando uno poi torna a
02:28casa ha un sacco di ricordi io avevo sempre il taccuino un po' come affermazione un po' professionale
02:34prendevo tutti questi appunti mi insegnavo alcune parole glielo ho detto provo a scriverli di getto
02:38poi l'ho mandato al mio editore il quale mi ha detto guarda quel getto lì è molto buono quindi lo trasformiamo in un volume
02:44faccio un passo indietro invece a proposito di libri rispetto a un libro che tu hai scritto e
02:53che a me era molto piaciuto tu sei sempre molto attento a quella che è la storia e racconti la
02:59storia attraverso la vita di soggetti che hanno determinato per così dire un cambiamento che se
03:07sai cogliere diventa un cambiamento che è utilissimo anche nel contemporaneo tutti i tuoi
03:12progetti sono buoni insegnamenti mi viene da dire siccome nessuno dovrebbe rifuggere dalla
03:18conoscenza della storia e purtroppo accade troppo spesso di tenerla in un angolo e dovrebbe essere
03:23invece vividissima nella nostra quotidianità. Sì io credo che questo libro a cui ti riferisci che
03:30è Amici per la pelle la storia dell'amicizia che nasce nel 36 fra Jesse Womus e Luz Long sia
03:36proprio l'emblema di come una storia può continuare a cambiare il mondo anche molti anni
03:41dopo essere accaduta. Io credo questo che il filo conduttore dei miei racconti delle mie storie è
03:49proprio questo cercare di raccontare delle vicende che sono in grado di innescare un
03:53cambiamento positivo raccontare l'amicizia fra un ragazzo con la pelle di colore scura e un ragazzo
04:00che invece ha la pelle di colore chiara. Rappresentava in quel momento la perfezione.
04:06Sì sì sì e quindi io credo e infatti è un libro che sta andando molto bene quindi è uno di quelli
04:12che si trasformano pian piano in quel che vengono chiamati i long seller quindi che non hanno una
04:18scadenza rispetto alla vendita e ho anche tantissimi riscontri da parte dei ragazzi che
04:26leggono questo libro che poi mi mandano messaggi quindi ho dovuto imparare a usare bene Instagram
04:30ho dovuto fare queste cose. Potrebbe essere tranquillamente un libro adottato dalle scuole
04:36perché racconta molto di quel momento storico ma anche di come qualcuno si sia trovato una via di
04:42fuga per venirne fuori diciamo così. Sì peraltro è molto amato dai ragazzi perché sono due sportivi
04:49è vero quindi sono due ragazzi con grandi sogni il sogno è quello di vincere la medaglia
04:54dell'olimpiade quindi tanti ragazzi si rivedono perché tanti ragazzi per fortuna fanno sport e si
04:59rivedono in questi che arrivano a Berlino che hanno 18 anni quindi qualche hanno una manciata
05:03d'anni in più di loro ma forse neanche no quindi nonostante questo nonostante la loro giovane età
05:08le pressioni psicologiche riescono veramente a cambiare la storia dell'olimpiade e cambiare la
05:13storia anche di quel periodo. Io ricordo che Yuri Chekhi quando scrisse la presentazione del
05:19libro mi disse guarda Emanuele noi parliamo sempre di Gessi Aumus e Luzonga ad ogni olimpiade quindi
05:25però alcuni aspetti che ci sono in questo libro ci mancavano. Allora fermiamoci per 40 secondi
05:35poi ritorniamo con Emanuele Turelli per parlarvi della settima fiamma fra poco. Ben ritrovati siamo
05:42nuovamente in diretta abbiamo fatto una chiacchierata un po' più in generale con Emanuele
05:47Turelli però adesso è arrivato il momento di parlare di questa storia di memoria si chiama
05:51la settima fiamma l'hai scritta tu e c'è il supporto musicale di Giovanni Rovati. Entriamo un pochino
06:00nel merito di come nasce l'idea creativa che sai che è sempre la cosa che mi spinge ad incuriosirmi
06:09la genesi è sempre interessante. Si tra l'altro questa è una genesi lunga perché noi avevamo
06:19un pezzo fino a cinque anni fa che era il coraggio di vivere che è stato uno dei primi pezzi che
06:25abbiamo messo nel nostro cartellone era andato molto bene la storia vera di Nidofiano avevamo
06:30fatto tante tante repliche se non sbaglio 112 o 113 quindi veramente moltissime visto tantissimi
06:36spettatori poi a un certo punto l'avevamo congelato perché avevamo pensato che questo potesse essere
06:43messo un po' in archivio come una storia gloriosa ma in archivio e invece da lì è nato proprio sono
06:50nate tantissime richieste rispetto a questo pezzo abbiamo pensato che non potevamo riproporre un
06:55monologo uguale quindi abbiamo lavorato su tutto un altro tema quindi l'impianto narrativo è rimasto
07:02chiaramente quello ma l'abbiamo portato più sull'aspetto scenico noi lavoriamo con questo
07:08candelabro a sette braccia questa menorà e quindi l'idea di una fiamma che rimane accesa un po' la
07:14fiamma della memoria e questo abbiamo lavorato tantissimo dal punto di vista musicale io devo
07:20ringraziare Giovanni Rovati che oltre essere un caro amico è un musicista eccezionale perché ha
07:26ricomposto interamente tutte le musiche di accompagnamento tant'è che ci sono dei passaggi
07:31questo pezzo che diventano una carezza verso lo spettatore con questa chitarra che a un certo
07:36punto sembra quasi piangere e abbiamo rivisto interamente anche tutta l'impostazione questo
07:43anche per il fatto che l'esperienza di Edith una ballerina all'inferno il film che abbiamo fatto
07:48ci ha fatto crescere dal punto di vista tecnico abbiamo spostato l'attenzione dall'attore al
07:54musicista alla storia perché questo deve essere il protagonista quando si va in un teatro è sempre
07:59la storia che si racconta e con questa impostazione credo sia venuto un ottimo lavoro abbiamo
08:05sperimentato nelle ultime settimane poi è iniziato il tour da poco. Allora sono tante le date magari
08:11qualcuna la ricordiamo ma a proposito di storia faccio entrare un po' nella storia. Allora la
08:17storia è una storia drammatica che si consuma fra il 38 e il 45 ma il clou è fra il 43 e il 45 e
08:29la storia di questo ragazzo Nedofiano che è originario di Firenze è un ragazzo ebreo viene
08:36deportato con la sua famiglia viene arrestato nell'ottobre del 44 deportato con la sua famiglia
08:40è una storia incredibile perché lui verrà liberato un anno e mezzo dopo e sette campi
08:48sette lager dopo aver visitato suo malgrado sette lager nazisti quindi una storia incredibile che
08:55dimostra come in quel periodo gli espedienti riuscivano a salvare la vita alle persone quindi
09:02la vita era veramente appesa a un filo ma molto molto leggero. Sto pensando a Edith che è la
09:09storia vera appunto di questa donna che si salva attraverso la danza adesso se non sono cambiate
09:15le cose mi auguro di no vive ancora negli Stati Uniti. Vive ancora negli Stati Uniti e per fortuna
09:21gode ancora di buona salute. E questo ci fa enormemente piacere che si è salvato attraverso l'arte della
09:25danza Federico Baccomo invece ha scritto un libro legato invece alla comicità a chi ha messo a
09:32disposizione anche attraverso la comicità la propria arte per mantenersi in vita perché diventava
09:39brutale dirlo ma una sorta di giullare di corte per divertire chi come dire li teneva
09:47prigionieri e hai proprio ragione la vita era appesa a un filo e tutto quello che serviva per
09:53mantenersi in vita il che mi fa anche capire la grande forza che ognuno di noi ha nemmeno
09:59senza saperlo quando si trova in situazioni così crudele e drammatiche. Incredibile sì pensare che
10:06ad esempio Nedo rimane in vita per due aspetti uno che conosceva un po' il tedesco perché gli
10:11aveva insegnato suo nonno e l'altro perché cantava molto bene era un baritono e lui aveva questa
10:17passione per il canto e questo essere un po' giullare in qualche modo lo tiene in vita.
10:24Stiamo parlando poi di un uomo che terminato quel bruttissimo periodo della sua vita tornerà
10:33si rimboccherà le maniche si laurerà all'università Bocconi lavorerà tutta la vita nel marketing
10:39diventerà uno dei più importanti manager all'interno del marketing per farvi un esempio
10:44lavorerà anche in Franciacorta nella nostra Franciacorta sullo sviluppo del brand che poi
10:49è diventato famoso in tutto il mondo della produzione del vino e quindi questo fa riflettere
10:56molto perché a volte si pensa che un'infanzia così dura possa segnarti per sempre. Questo è
11:02un bel senso di riscossa perché credo che ti resti tutto quello che hai vissuto ma che comunque
11:09se trovi una chiave disvolta ti riprendi in mano la tua vita ed è la più grande riscossa che tu
11:16possa avere. L'impressione che ho avuto quando ho conosciuto Nedo e poi la moglie è stato proprio
11:22questo poi una bella famiglia con tre figli tutti comunque hanno raggiunto posizioni anche
11:28abbastanza importanti in ambito professionale in ambito sociale ma vedere questa coppia ti
11:33fa capire come alla fine la vita ti può regalare delle cose incredibili e incredibilmente drammatiche
11:41ma ti regala anche la forza per superarle. Tu nella storia sei inciampato te ne ha parlato
11:46qualcuno come è stata proprio la voglia da cosa è nata la voglia di scrivere questo spettacolo e
11:55ancora prima la prima versione diciamo di spettacolo su di lui. Ma è nata a cena questa
12:01cosa non è un caso eravamo a cena con Nedo perché io avevo organizzato una serata in cui lui parlava
12:08al pubblico e a un certo punto lui nel corso di questa cena si rimbocca le maniche io vedo
12:14il tatuaggio a 5405 il tatuaggio è ancora molto ben visibile. Sai che è impressionante questa cosa
12:20a me non è mai capitato credo che appunto la pelle di Luca che mi sta venendo adesso sarebbe
12:25amplificata per cento. Lui nota che io ho questa reazione un po così e mi dice sai questa è la
12:30mia storia questo tatuaggio è la mia storia peccato che quando morirò io morire anche la
12:35mia storia certo e da lì è nato un dialogo è nata una bella amicizia. Quindi la storia può continuare
12:42attraverso te. Esatto e quindi in questo modo abbiamo costruito la storia lui l'ha vista è
12:48rimasto molto colpito l'ha vista insieme alla moglie le era piaciuta molto ovviamente per lui
12:55era stato un ricordare anche un periodo veramente molto molto drammatico però ricordo un momento in
13:03cui lui mi diede la giacchetta che lui portava a Birkenau lui era deportato nell'ultimo periodo
13:09quindi direttamente a Birkenau che era il centro di di sterminio e mi disse Emanuele questo per me
13:15è un passaggio di consegne. Che ha passato il testimone. La mia storia passa a te mi ricordo
13:20ancora li sento ancora quei brividi nel toccare quella giacchetta che poi ovviamente gli ho ridato
13:25perché chiaramente. Nel ricostruire la sua storia c'è qualcosa che in particolare ti ha colpito ed
13:32emozionato c'è un momento dello spettacolo che il momento in cui tu avverti una sensazione
13:38ancor più forte di emozione. Sì c'è un momento molto particolare che quando dopo sette giorni
13:47e sette notti in un vagone bestiame c'è la prima selezione Inido vede portare via sua madre
13:54prima che la madre venga portata via la madre riesce ad avvicinarsi lo abbraccia e gli dice
14:01quest'ultima frase dice Nedo abbracciami perché non ci rivedremo mai più e lui in quel momento
14:07saluta la madre con un pianto. Quando la madre poi viene viene portata via lui obiettivamente
14:15non la vedrà più perché viene condotta verso la camera gas del crematorio numero 3 di Birkenau
14:21lui scriverà una poesia bellissima che mette all'interno di questo libro io lo consiglio
14:26veramente a tutti i telespettatori e radio ascoltatori perché è un capolavoro si chiama
14:30il coraggio di vivere con delle parole che riportano all'idea che quella mamma non muore
14:35mai che quella mamma vive sempre e ha queste frasi che io poi pronuncio alla fine dello
14:42spettacolo però che ti fanno capire come in quel contesto così brutale però le persone
14:50ancora in grado di superare la dimensione terrena della vita e quindi sposare quella
14:55dimensione che invece veramente non muore mai. Tu mentre me lo racconti ti sei emozionato
15:03assolutamente sì avendoti a fianco lo avverto ogni volta che salgo sul palco e infatti la
15:07domanda è come fai a gestire un'emozione così forte mentre sei su quel palco? Ogni
15:13volta che salgo sul palco è capitato anche la settimana scorsa quando abbiamo iniziato
15:19Erbusco e l'ho un po' confidato al pubblico al termine dell'applauso e ho detto questa
15:23sera voi mi avete visto emozionato ma non era un espediente scenico ero veramente emozionato
15:28perché per interpretare una storia di questo genere e passare tutto il pathos di questa
15:34storia bisogna viverla quindi ogni volta che salgo sul palco penso a Nedo penso alle lunghe
15:40chiacchiere che abbiamo fatto insieme penso ai suoi pianti nel raccontarmi quelle storie
15:46e li porto dentro. Molti non sono mai più riusciti penso a mio nonno per esempio non
15:53sono mai più riusciti a raccontare mio nonno della sua esperienza non ha mai più voluto
15:59parlare perché era talmente devastante che non ha più aperto bocca su quanto era accaduto
16:05nella sua vita. Questo accade spessissimo ed è accaduto spessissimo e purtroppo abbiamo
16:12perso tanti ricordi da questo punto di vista però è assolutamente legittimo che le persone
16:17non vogliono parlare di tutta questa sofferenza anche Nedo per molti anni non ha parlato non
16:21ha scritto ha cercato di nascondersi diceva ad esempio che quando andava al mare portava
16:27la maglietta a maniche lunghe per non far vedere il tatuaggio a un certo punto lui mi
16:32racconta che va in un ristorante a Milano con un cliente e fa una battuta a una bella
16:39cameriera una bella ragazza bionda e dice ma di dov'è questo cappolavoro che ci sta
16:44servendo e questa ragazza gli risponde o Svensson che è il termine polacco per individuare
16:50Auschwitz era il nome tedesco lui dice che da quel momento ha chiesto scusa al suo cliente
16:56si è alzato dal tavolo è andato a casa e ha cominciato a scrivere perché da lì ha
16:59scatenato l'idea del dover raccontare tornerà una volta ad Auschwitz nel 95 con alcuni studenti
17:06poi non lo farà più perché si sentì anche in maniera troppo forte però ha raccontato
17:12molto poi ha scritto tre libri ha fatto centinaia di conferenze però c'è stato quell'elemento
17:19lì scatenante una giovane di quel posto lì che lui vedeva come il male oscuro assoluto
17:24invece una bella ragazza vale la pena di raccontare affinché questo rimanga comunque un ricordo
17:32brutale ma insegni qualcosa siamo addirittura d'arrivo per cui volevo ricordare oltre a data
17:37di Erbusco che appena citato tu che questo venerdì 17 fai una doppia data a Chiari esatto
17:43la mattina per le scuole e la sera saremo di nuovo all'istituto San Bernardino aperto al pubblico
17:49il 18 sei a Ghedi il 20 a Leno questi sono appuntamenti Ghedi a teatro invece Leno per le
17:59scuole poi fai due date a Sale Marasino o meglio due spettacoli il 21 sempre per le scuole e poi
18:06la sera a Sale Marasino il 22 sei a Costelcovati il 23 a Darfo il 23 sempre a Nave mattina sei a
18:16Darfo e la sera sei a Nave sì esatto poi ci sono Spitaletto Brescia dove precisamente a Brescia
18:23saremo alla cripta di Sant'Angelo Americi a Brescia il 26 alle 17 e 30 con l'associazione
18:29Arnaldo a Brescia e poi Pompiano Muscoline Paderno Azzano ma c'è il sito Emanuele Turelli
18:36punto com dove trovate tutte le date con orari nel dettaglio eccetera e noi siamo arrivati al
18:42momento di salutarci ma prima Emanuele consentemi di ringraziare Ruggero Tavelli che ha curato la
18:47regione grazie a voi che ci avete ascoltati alla radio a voi che ci avete guardati in tv
18:54in bocca al lupo per questo intensissimo e per tutto quanto fai perché la memoria resti vivida
19:00accesa e luminosa sulla nostra storia che ci serve per il nostro presente a Emanuele Turelli
19:06alla prossima grazie Maddalena un saluto a tutti grazie