Il trailer di «Acab» serie Netflix

(fabrizio dividi) Acab «la serie» è in uscita su Netflix (dal 15 gennaio) e il trailer già colpisce per la sua cupa durezza. Manganelli, fumogeni, stendardi e maschere antigas: da una parte ci sono i gruppi No Tav in Val di Susa, dall’altra la polizia in assetto antisommossa. La serie in sei episodi diretta da Michele Alhaique, prodotta da Cattleya e sostenuta da Film Commission Torino Piemonte, si presenta senza fronzoli prendendo spunto dagli scontri che da anni, con regolarità ormai abituale, avvengono a ridosso del cantiere dell’alta velocità. Sarà proprio questo il pretesto narrativo per accendere la scintilla di una versione attualizzata di Acab con al centro la squadra della celere di Roma di cui fanno parte Marta (Valentina Bellè), Salvatore (Pierluigi Gigante) e la vecchia conoscenza di Mazinga (Marco Giallini).Tutto nasce dal romanzo omonimo di Carlo Bonini che nel 2009 diede vita ai personaggi di Michelangelo, «Drago» e «lo Sciatto», poliziotti ben al di là della legge che si muovevano in un contesto figlio del G8 e le cui storie si intrecciavano a vicende di cronaca, come l’omicidio di Filippo Raciti, l'assalto ultras a una caserma di Roma e ad altre pagine «nere» di quegli anni. Oggi, con una serie che al libro e al film di Stefano Sollima del 2012 si ispira, la versione televisiva Netflix riparte da Bardonecchia e dalla Valle di Susa dove per una decina di giorni a novembre 2023, si sono effettuate le riprese con il patrocinio Comunale e in collaborazione con la Rete Regionale Fctp.