• l’altro ieri

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Musica
Trascrizione
00:00Benvenuti a Mille e una Donna. Oggi siamo onorati di avere con noi il maestro Beatrice
00:05Verezi. Grazie per aver accettato il nostro invito.
00:08Beh, grazie a voi per questo invito. Allora, pianista, direttrice d'orchestra di
00:15fama internazionale, recentemente è stata anche nominata direttrice ospite principale
00:24del Teatro Colum di Buenos Aires. Ha scritto, ne parleremo, un libro su Puccini, Puccini
00:31contro tutti. È in tv con un programma speciale, una serata speciale sempre dedicata a Puccini.
00:40La sua è una figura conosciuta, nonostante purtroppo la musica classica la si può considerare
00:53sempre un settore un po' di micchia, sicuramente meno popolare, però è un personaggio che noi
01:03tutti conosciamo perché è stata ospite anche di programmi come Sanremo e soprattutto perché è una
01:10giovanissima donna, da 34 anni, che ha un curriculum straordinario e quindi le facciamo i nostri
01:18complimenti. Allora, prima cosa, volevo proprio parlare di questo, del suo amore per Puccini.
01:26Come nasce? Cosa ha di particolare, ecco, questo grande compositore in confronto agli altri che a
01:33lei ha colpito di tutto? Dunque, io ho un amore particolare per Puccini per vari motivi. In
01:40primis il fattore del luogo natale. Sono nata nella stessa città, sono nata a Lucca, esattamente
01:46come Giacomo Puccini, e a Lucca la musica di Puccini risuona in maniera abbastanza, come dire,
01:54quotidiana, ecco, e questo chiaramente significa anche, come dire, entrare in contatto fin dalla
02:02più tenera età con questa musica e fa sì che diventi in parte parte del tuo stesso DNA, ecco.
02:09Quindi c'è una frequentazione appunto fin da bambina di questa musica che mi è entrata
02:15letteralmente nel cuore, nelle vene, e poi crescendo appunto e avendo scelto questo,
02:23esattamente questa cosa come professione, cioè la musica, prima come pianista e poi appunto come
02:28direttore d'orchestra, beh, ho affrontato molto la musica di Puccini e ho scoperto sia le innovazioni
02:36dal punto di vista prettamente musicale, del linguaggio musicale, ma anche l'uomo, ed è
02:40soprattutto l'uomo quello che voglio raccontare, perché a volte quando si parla di arte, di artisti,
02:47si pensa a qualcosa di alto, irraggiungibile, qualcosa che noi comuni mortali possiamo soltanto
02:54ammirare dal basso, in realtà stiamo parlando di un uomo estremamente umano, appunto umano nel
03:02senso che con tutti i suoi vizi così umani, con tutti i suoi difetti così umani, il fatto di
03:07umanizzarlo credo che possa aiutare anche a umanizzare la sua arte e quindi a renderla più
03:13vicina, appunto. Quindi anche l'idea sia di questo programma che in qualche modo porta nella tv pubblica
03:21su L'Urai 3, insomma, un personaggio così e anche insomma quella sicuramente del libro, dove si
03:28tratta di racconti che diciamo prendono spunto da varie parti della vita di Puccini. Ecco, e
03:37soprattutto lo vorrei raccontare appunto per il suo profilo più innovativo, scansonato, un
03:44toscanaccio all'Amici Miei, perché di fatti era questo, infatti il programma televisivo è basato
03:54proprio sull'alternanza tra la musica classica, la musica pop, la musica rock, altri tipo di
04:00personaggi, di ospiti. Abbiamo già Marco Tognazzi che leggerà alcune delle lettere anche sulle
04:07più intime, insomma, e quindi con un tono appunto più scansonato di Giacomo Puccini, il suo rapporto
04:13con sua madre. Insomma, sono tanti gli elementi che metteremo in scena per raccontare
04:20con un quadro il più ampio possibile, ma soprattutto in una continua contaminazione
04:26tra alto e basso, tra classica e pop, per appunto cercare di raccontare la complessità di
04:34questo personaggio. Mi piace sicuramente proprio per questa sua particolarità, per essere così
04:40genuino, insomma, come l'ha ben descritto anche sicuramente a un pubblico giovanile. Allora,
04:45riguardo... mi interessa sapere il suo punto di vista, visto che comunque ha scritto anche
04:50libri per testi scolastici, per la musica, ho visto insomma della sua biografia, qual è,
04:56diciamo, la sua posizione in merito allo spazio che ha la musica nella scuola pubblica e quindi
05:03soprattutto nelle scuole medie, ecco, perché poi è soprattutto lì in cui tre anni di scuola media,
05:09in cui tutti un po' si approcciano, insomma, allo studio. Nell'ultimo periodo sembra che come materia
05:16sia stata un po' messa da parte. Secondo lei un appello che può fare anche a questo governo,
05:21a qualsiasi governo, insomma, ci sarà quello di una riforma dove magari ci sia più spazio per la musica?
05:27Io credo che la musica debba essere insegnata fin dalla più giovane età, quindi in realtà si
05:34dovrebbe cominciare molto prima, arrivare alla musica appunto alle scuole medie, salvo qualche
05:40rara eccezione, appunto qualche studente fortunato grazie a degli insegnanti intraprendenti o a
05:46metodi particolari che allora utilizzano la musica fin da bambini, ma arrivarci alle scuole medie
05:52è decisamente troppo tardi, perché è un elemento non soltanto di conoscenza appunto di un nostro
05:58patrimonio, noi siamo veramente una patria della musica a tutti gli effetti, perché abbiamo dato
06:02Natale ai più grandi compositori, ma è anche un elemento di formazione personale molto importante,
06:09il fatto di per esempio cantare in un coro, ecco, e qui arriviamo alle metodologie. Io penso che le
06:15metodologie attualmente siano sbagliate, si dovrebbe insegnare prima di tutto il canto.
06:20Il nostro primo strumento è accessibile a tutti e serve anche in realtà poi ad altro nella vita,
06:28nel senso che educare la propria voce ci può essere utile anche in altri contesti, per esempio
06:33in una conferenza, dover parlare in una conferenza, dover parlare appunto in pubblico e cose del
06:38genere, ma soprattutto il valore educativo, il valore civico del cantare in coro, perché si impara
06:46a rispettare il proprio turno, a modulare la propria voce sulla base delle persone che abbiamo
06:51accanto e forse ancora di più si insegna e si impara l'importanza del contributo del singolo
07:02rispetto al risultato collettivo e questa è una cosa che soprattutto in questo momento storico
07:07manca moltissimo nella nostra società, cioè c'è un individualismo sfrenato e quindi credo che
07:13sarebbe fondamentale come mezzo di crescita personale proprio per tutti indipendentemente
07:19dall'insegnamento della musica in sé, posto che chiaramente in un paese come il nostro non
07:26conoscere la musica significa non conoscere una parte della propria storia, delle proprie radici
07:30e della propria identità, il che significa anche non conoscere tutto quello che esportiamo
07:36quotidianamente nel mondo. Assolutamente, poi una curiosità, un giorno una maestra di musica mi
07:43disse questa cosa, che per esempio il canto è anche importante dal punto di vista della salute,
07:49perché insegna in qualche modo a respirare, a usare il diaframma, a modulare anche le nostre
07:57emozioni in qualche modo e a controllare magari anche gli stati d'ansia, in qualche modo è vero?
08:02È vero assolutamente, è totalmente vero, io ho elencato solo una minima parte di quelli
08:08che sono i benefici dell'apprendimento della musica, ci sono anche molti studi
08:14sull'aspetto neurocognitivo per esempio, di quanto sviluppi appunto tutta una certa area
08:21del cervello rispetto ad altre materie, la coordinazione degli arti per esempio,
08:29ci sono tanti elementi che vengono sviluppati, tante anche capacità trasversali che vengono
08:37appunto sviluppate attraverso lo studio della musica. Nel mondo ci sono ancora pochissime
08:45direttrici d'orchestra e maestri come lei che arrivano insomma a posizioni epicali,
08:52secondo lei è qualcosa che nel giro insomma di qualche anno, di qualche decennio insomma
09:00si arriverà a una parità di genere insomma rispetto a questo o ci sono secondo lei dei
09:07problemi, diciamo delle, c'è qualche ostacola nel mondo della musica ovviamente a questi livelli le
09:17donne, qualcosa di concreto che in qualche modo le, magari anche semplicemente quello che un po'
09:23diceva prima, cioè i suoi impegni internazionali, il fatto che comunque sicuramente è sempre in viaggio.
09:28Beh sicuramente è uno stile di vita difficile ma questo tanto per uomini quanto per donne,
09:37poi chiaramente sappiamo benissimo c'è il tema della maternità, per una donna per quanto ci sia
09:45il massimo della parità all'interno di una coppia, noi ipotizziamo comunque sia il bambino cerca la
09:51mamma almeno nei primi anni, per cui è fisiologico, è biologico, ecco quindi sicuramente questo può
10:02quantomeno essere un elemento ulteriore di difficoltà. Secondo me il tema del cosiddetto
10:11gender gap si andrà letteralmente appianando nel giro di qualche tempo, già le giovani generazioni
10:19oggi non hanno più lo stesso pregiudizio come dire di quelli alla metà o più grandi ecco,
10:29quindi credo che sia più un fattore generazionale, cioè quello di cui abbiamo bisogno in Italia
10:35soprattutto il rinnovamento generazionale ancor più che pensare e concentrarci sul gender gap,
10:42purtroppo invece sul ricambio generazionale non ci stiamo minimamente concentrando, invece per me
10:48questo è uno dei problemi principali, cioè noi siamo in un paese in cui fino a 40 anni c'è ancora
10:54la giovane promessa di qualsiasi settore, giovane promessa della musica quando invece dovresti già
10:59aver raggiunto una maturità intorno a quell'età ecco. Penso anche che ci sono, poi c'è un elemento
11:11geografico se vogliamo, culturale e geografico, l'Italia per me è uno dei paesi più difficili
11:18sotto questo profilo, sia sotto quello appunto del ricambio generazionale che sotto quello della
11:24parità di genere. Nella mia esperienza è il paese nel quale ho visto criticare in maniera più dura,
11:32più aspro e più personale anche quando si dovrebbe parlare esclusivamente di professionale e donne.
11:38Ricordo a questo l'era finita, ovviamente dentro una polemica riguardo diciamo il linguaggio di
11:49genere e la questione di direttore e direttrice che un po' tutti noi ricordiamo. Le faccio così una
11:57domanda un po' marzulliana, le chiedo, la musica secondo lei è più femmina, più maschio nel senso
12:05in qualche modo come quest'arte incredibile può vincere tutte queste queste barriere culturali?
12:18Ma totalmente, per me non ha genere o meglio comprende tutti i generi al suo interno,
12:26la musica è un'alternanza di maschile e femminile, di yin e yang per dirlo in altri termini insomma,
12:36la musica racchiude tutto, è come il colore bianco che raccoglie tutti tutti i colori insomma,
12:44è come il silenzio che in realtà raccoglie tutti i suoni e prepara a tutti i suoni possibili, quindi
12:51sì io penso che anzi sia finalmente il caso ed era poi in realtà il senso fin dall'inizio di tutta
13:00nonostante la polemica cioè il senso è dire c'è un contenitore nel caso della musica ma come dire
13:07c'è un ruolo che a suo modo è un contenitore, anche un ruolo è un contenitore e questo non
13:13dovrebbe avere alcun tipo di genere, si dovrebbe riconoscere il ruolo indipendentemente dal
13:19genere, per questo mi piace moltissimo l'inglese che è quantomeno al neutro e con il neutro si
13:24risolve tutto ecco o quantomeno cioè si risolve tutto perché si indica la funzione, si indica il
13:30ruolo e non c'è nessuna distinzione di genere a priori che poi necessariamente significa, come
13:39posso dire, significa chiaramente andare a discriminare fin, per come la vedo io è chiaramente
13:46il fatto di discriminare, di fare una distinzione di genere significa andare a discriminare fin
13:54dall'inizio, fin dall'a priori e andare a giudicare il professionista o la professionista sulla base
14:04esclusivamente del genere, cioè c'è già, ripeto, un a priori che invece con un neutro non c'è, ecco.
14:10Sarebbe la risoluzione sicuramente di tutto, lei è una persona assolutamente insomma realizzata
14:19sicuramente poi nel suo nel suo settore, nel suo campo ha avuto tantissimi successi,
14:24vogliamo sapere se ha dei sogni però che vuole insomma realizzare nel breve periodo.
14:31Allora io sono molto felice in questo periodo anche perché il riconoscimento che ho ottenuto
14:36al Teatro Colonne peraltro devo dire soltanto dopo una sola produzione perché mi sono esibita
14:42lì per la prima volta a maggio e dopo tre mesi mi è arrivata questa questa richiesta insomma
14:48da un teatro così importante dove sono passati tutti i più grandi direttori e musicisti della
14:54storia da Toscanini in avanti, cioè veramente una grandissima soddisfazione. Devo dire che se è
15:00un sogno nel cassetto e che fa un po' da contraltare a questa grande soddisfazione è un po' un
15:06dispiacere del fatto che questo riconoscimento mi sia arrivato da un paese a 12 mila chilometri di
15:12distanza dove mi è bastato esibirmi una volta prima che dal mio stesso paese, per cui ecco che
15:19questo sì, ottenere come dire un riconoscimento di qualche forma anche da parte del mio paese.
15:27Va bene noi chiudiamo qui questa nostra breve chiacchierata, le facciamo i migliori auguri di
15:36buon anno e insomma tutti i nostri auguri per un successo che continua insomma ancora più
15:42straordinario di oggi. Vi ringraziamo per averci ascoltato e vi ricordiamo che tutte le informazioni
15:49sul programma sul libro sul maestro Beatrice Venezzi lo trovate nell'articolo qua sotto.