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Storie di bene e prossimità dalla Stazione ferroviaria di Messina nella nuova puntata di "Ci sono anch'io"

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Trascrizione
00:00Ci sono anch'io, è tutta per te, non perdere adesso di ridere e chiamere bene il caffè, bene il caffè, il caffè.
00:22Ci sono anch'io.
00:33Ci sono luoghi di transito che raccontano la quotidianità della vita, fatta di partenze e arrivi, di attese e speranze, ma anche di dolori e di disaggi che spesso minano la dignità dell'uomo.
00:48Ci troviamo oggi nella stazione ferroviaria di Messina, un luogo particolare, un luogo peculiare perché accoglie qui da alcuni anni una cappellania, responsabile di questa realtà religiosa di carità, di accoglienza, di bene generato quotidianamente un frate minore, Fra Giuseppe Maggiore che è qui con me.
01:08Ciao Fra Giuseppe, grazie di averci accolto insieme agli altri in questo luogo di transito come io l'ho definito, ma che ci fa un frate alla stazione?
01:19Il frate minore, cioè il fratello più piccolo, colui che vuole condividere qualcosa di sé, qualcosa di bello, qualcosa di Dio con altri fratelli piccoli quanto lui.
01:35Tu sei nato con questa vocazione alla fratellanza e già questo è un etimo presente nel tuo luogo natio perché tu sei di San Fratello e da San Fratello sei arrivato qua, 25 anni di vocazione, non facili perché hai avuto tante tante tante difficoltà da superare, però oggi sei soddisfatto quando ti presenti a tutti noi di dire che sei povero tra i poveri?
01:59Sì, io sono di San Fratello e San Fratello ha dato i Natali e San Benedetto il Moro che è vissuto a Palermo nel 1500 e usciva dal convento per andare a trovare i poveri.
02:16Quindi è un qualcosa di innato anche in me, per me è un qualcosa di spontaneo quello di uscire dal convento e stare qui in stazione con i poveri, poi lo dice anche San Francesco di essere gioiosi, di essere lieti quando si è tra la gente di poco conto, quindi meglio di così.
02:41Questa stazione accoglie la cappellania, c'è un luogo che noi adesso andremo a vedere, la cappella, un luogo di preghiera ma non solo, cosa avviene attorno a esso?
02:50La cappellania ci viene donata da Monsignor Accolla e da Monsignor Di Pietro qualche anno fa affinché noi frati potessimo stare tra la gente, tra i poveri che gravitano attorno alla stazione ogni giorno.
03:11E c'è questa condivisione, questa relazione bellissima che si è venuta a creare durante gli anni con la gente che appunto frequenta questo luogo.
03:24E vogliamo spiegare il tuo servizio, in cosa consiste fattivamente?
03:29Il mio servizio intanto è lo stare con loro come fratello, come tra virgolette padre, essere un punto di riferimento, condividere un pezzo di strada con loro.
03:43Un po' quello che dice il premio della Gaudium et Spes, le angosce, le sofferenze, le gioie, le speranze della gente siano anche del discepolo di Cristo.
03:55Non faccio niente di particolare perché ci sono tante associazioni che danno il cibo, che danno vestiario, che danno coperte.
04:04Io mi occupo del loro vissuto, di quello che sono, di farli sentire normali perché sono normali.
04:15E non farli atteggiare sempre da poveri, cioè da coloro che ricevono e c'è qualcuno che dà.
04:26Guardati col pregiudizio, peggio con l'occhio della pietà, no?
04:29Sì, perché il rischio anche nel dare il panino può essere questo, io posso darti il panino e te lo regalano e te lo do.
04:38Invece io non posso dargli il panino, io non sono uno psicologo, non sono un medico, sto con loro così come sono, con la mia umanità.
04:49Fra Giuseppe, qual è stata la situazione più grave, più triste, quella che ti ha creato maggiormente disagio, vissuta da quando sei qui e come l'hai risolta?
04:59Ci sono tante storie, ci sono storie che ti fanno sentire impotente, ti fanno sentire limitato ed è giusto che sia così perché poi alla fine nessuno di noi è il padre eterno.
05:12E magari tu riesci a far uscire o ti illudi di far uscire qualcuno dalla strada e poi magari quello o ci ritorna o magari pensa che è giunto il momento di farla finita.
05:24Questi sono specialmente l'ultimo episodio, l'ultima situazione è un qualcosa che mi ha veramente colpito, mi ha fatto sentire il fallimento e mi ha fatto capire anche quello che Dio fa nei nostri confronti,
05:44che ci lascia liberi, poi siamo noi a decidere se vogliamo seguirlo o non lo vogliamo seguire e così avviene in stazione.
05:52E cos'è accaduto?
05:54Una persona di bell'aspetto, era un dirigente di un ente che aveva avuto dei disguidi con la moglie e si sono separati.
06:06Dopo 15 giorni di strada era combinato veramente male, ma male male, con la medio hospice con cui collaboro tantissimo l'abbiamo intercettato e abbiamo cercato di aiutarlo.
06:27Lui aveva espresso il desiderio di farla finita, tramite qualche psichiatra e qualche psicoterapeuta siamo riusciti a farlo aiutare.
06:39Sembrava che il problema fosse rientrato, invece non è stato così perché dopo un mese, la morte della mamma, lui non ce l'ha fatta e si è torto la vita.
06:51Lì ho sentito veramente il fallimento e mi è venuto in mente San Francesco nel momento in cui stava perdendo l'ordine e si sentiva scoraggiato.
07:04Gesù gli apparva e gli dice ma scusa ma l'ordine è tuo o è dello Spirito Santo?
07:11Ecco noi pensiamo che magari tutto quello che facciamo i protagonisti siamo noi e invece poi alla fine è l'uomo che decide.
07:20C'è una volontà permissiva ovviamente ma è l'uomo che decide se accettare o non accettare la proposta di Dio.
07:29E Dio si serve di me come si serve di te come si serve dell'ultimo povero della società.
07:42Perdonami signore ma io scendo qua alla stazione.
07:54In ogni stazione delle varie città italiane è presente una cappellania ma sicuramente qui a Messina è stata realizzata e procede una bellissima sinergia
08:07creata tra FS Security Gruppo FS ed RFI con la cappellania che come ci diceva Fra Maggiore viene gestita e viene curata dai frati minori
08:22e pone attenzione non solo a quello che è il tema del viaggio inteso come spostamento come percorso di vita ma anche come accoglienza dei bisogni di chi ha bisogno.
08:34E qui con me abbiamo Alessandro Capone di FS Security Gruppo FS e Francesca De Santis di RFI Gruppo FS.
08:45Dicevamo una bella sinergia questa con i frati minori il senso del viaggio che si estende a chi ha bisogno e si traduce in accoglienza.
08:54Le ferrovie dello Stato si occupa ovviamente di garantire la mobilità delle persone, noi ci dobbiamo occupare principalmente del confort di questi
09:03però è ovvio che non sfugge come in un contesto sociale sempre più complesso la marginale sociale ha un riverbero importante sul confort degli stessi viaggiatori
09:14ecco perché auspichiamo e vediamo molto positivamente la collaborazione con chi ci aiuta in qualche modo a creare un valore condiviso
09:28quindi la presenza di Fra Giuseppe per noi non è solo auspicata ma anche molto molto apprezzata perché la sicurezza va partecipata
09:38è talmente complessa la materia che la partecipazione dei processi è fondamentale.
09:43Francesca De Santis, Fra Giuseppe è un frate minore, i frati minori portano avanti il messaggio di San Francesco, quello della perfetta litizia
09:53e credo che anche voi qui nel vostro lavoro quotidiano abbiate bisogno di un sorriso, di uno sguardo di incoraggiamento, di una condivisione.
10:03E' questo quello che ci porta Fra Giuseppe, ci porta ricchezza, ci porta unione, ci porta connessione che poi è quello che farete Ferroviare Italiana
10:16noi connettiamo le città, lui connette i nostri cuori insieme poi all'aiuto di tutti quanti quelli che sono le persone che normalmente vivono la stazione sia come ambiente di lavoro sia come transito.
10:27Rispetto agli orari di apertura della stazione ma anche ai servizi che lo stesso Fra Giuseppe garantisce, c'è sempre un dialogo con voi, una sinergia, c'è un accordo, viene tutto pianificato
10:39e questo è anche importante affinché venga garantito l'ordine e la sicurezza anche per i viaggiatori no?
10:45Assolutamente sì, per i viaggiatori che mi permetto di dire forse è la parte più semplice perché diciamo è già strutturata ma anche per i lavoratori che normalmente vivono questi ambienti
10:56chiunque arriva in stazione e sul proprio posto di lavoro si sente ben accolto non solo come passeggero ma anche come lavoratore
11:04Me lo definite questo servizio di Fra Giuseppe, dei frati minori con una parola?
11:10Sicurezza partecipata, per noi che facciamo security partecipare anche con chi si occupa di quello che sarebbe una materia che dovrebbe essere strana in realtà
11:20che si occupa di altro come sicurezza, quasi in contrapposizione, in realtà abbiamo scoperto anche grazie a lui che non è contrapposizione
11:28è partecipazione a un processo che poi non può che portare un valore aggiunto
11:33Fra Giuseppe questa dove stiamo andando è la cappella, il tuo punto di riferimento
11:39Ciao a tutti e due
11:41Più che per te questo è il punto di riferimento per quanti quotidianamente si accostano a degli orari di apertura, questa cappella come la gestisci?
11:52Viene aperta dagli addetti della pulizia e viene chiusa da me, viene aperta verso le 8 del mattino e viene chiusa poi verso le 8 e mezzo, 9 di sera
12:07e io sto qui la mattina, mi dedico un po' al personale, ai passeggeri, il pomeriggio sono fuori a disposizione dei fratelli e delle sorelle che frequentano questa stazione, la zona limitro fa la stazione
12:29Tu qui organizzi anche dei momenti di preghiera, anche ci sono delle celebrazioni che vengono fatte però nello spazio interno più largo
12:39Sì questa è una cosa molto bella perché il desiderio dei momenti di preghiera è nata proprio dai fratelli e dalle sorelle che frequentano la zona stazione
12:49e quindi facciamo la novena di Natale sotto i portici ed è qualcosa di emozionante perché all'inizio c'era la novità ma anche oggi è abbastanza frequentata
13:03sono una ventina, 15-20 che vengono e coinvolgiamo varie realtà ecclesiali di Messina, ci sono parrocci, ci sono movimenti ecclesiali che vengono, associazioni e partecipano alla novena
13:21così come la Via Crucis e poi la Via Crucis del Lunedì Santo che è stata desiderata e voluta da Monsignor Accolla perché voleva fare qualcosa qua in stazione e devo dire che è frequentantissima la Via Crucis del Lunedì Santo
13:42Anche quest'anno qui ci sarà la novena e poi il 9 gennaio ci sarà il Bescovo Auxiliare che presiderà la Messa come segno di unione
13:53Sì, si verrà a presidere Monsignor Cesare Di Pietro che è stato anche lui a volere questa cappellania ma tutte e due, tutti e due sia Monsignor Accolla e sia Monsignor Di Pietro
14:05Fra Giuseppe, chi si accosta qua a volte ti chiede di condividere un panino, un tozzo di focaccia, condividere anche una confidenza con te o semplicemente dire fra ascoltami?
14:20Sono tante le persone, anche tra i passeggeri, io passo e dice il padre può pregare per me, può pregare per mio figlio, magari c'è gente che sta partendo, che sta andando a trovare il figlio ammalato, universitario o anche universitari che partono o anche persone che vanno al nord per iniziare un percorso lavorativo
14:42Allora una preghiera per me, magari passano qui, si fanno un segno di croce veloce, magari mi vedono e si scambia quattro chiacchiere, la presenza del frate qui in stazione, poi se non ci sono io comunque c'è fra Arturo, c'è anche Jimmy che è ufficialmente fra Jimmy Palminteri e lui il cappellano
15:04L'anno scorso ho fatto anche l'esperienza di venire ogni settimana per confessare e poi dicevo c'è fra Arturo che mi dà una mano sia nei periodi forti come l'Avvento e la Quaresima e poi i professi temporanei, infatti i professi temporanei ogni tanto vengono, ma ripeto ci sono gli scout, c'è stato comunione e liberazione, rinnovamento nello spirito, poi diversi sacerdoti con le loro parrocchie
15:33Sta diventando un punto di riferimento, pensa che quando sono arrivato io quando era il 2019, 2018-2019 era un far west
15:44Perché?
15:45Perché c'erano litigi, per un panino si scannavano, si divideva con la transenna
15:53Oggi tutto questo non c'è più perché in questi anni si è fatto un lavoro, si è cercato di creare una famiglia e non è facile, a volte si fanno proprio la guerra, la guerra dei poveri ma non nel vero senso della parola
16:09Però il fatto stesso che ci sono io sono capaci anche di rappacificarsi e di dirsi le cose in maniera diversa, litigi non ce ne sono più ma questo grazie anche a questa sinergia che si è creato sia con la Polfer sia con Refei
16:30Devo dire che è un luogo più sicuro rispetto a tantissimi anni fa, un luogo che è quasi paradossale quello che sto dicendo, la stazione di Messino è un luogo di preghiera, è così
16:47Quella sera dopo le otto sul binario qui regna la pace, sembra un eremo in città ed è il momento in cui chiudo le luci e respiro un po' di aria di Dio, la relazione intima con il Signore
17:08Perché se vuoi essere chiesa dal grembiule, se vuoi essere chiesa che serve, devi avere una relazione intima con Dio, se non hai una relazione intima con Dio fai filantropia, fai assistenza sociale e noi non siamo chiamati a fare assistenza sociale, non siamo chiamati a fare filantropia
17:28Noi siamo semplicemente dei l'operai nella vigna del Signore, gente che serve alla maniera di Francesco e di Chiara di Assisi
17:38Abdullo tu sei pakistano? Da quanti anni sei in Italia?
17:41Io pakistano? Io sono di più che in Italia, senza lavoro, senza documenti, io dormire fuori, mangiare coca cola, questo problema, io conosco solo padre Giuseppe, padre Giuseppe mi aiuta
17:55Senti Abdullo, tu intanto qua come hai conosciuto fra Giuseppe, come sei arrivato alla stazione?
17:59Io stazione cercare così lavoro, che padre Giuseppe io vi sto qua, io ho detto padre per favore, io stai nero che aiuta me, padre Giuseppe stasera veni portare mangiare, coperta, vestiti, scarpe, tante cose mi hanno dato padre Giuseppe, padre Giuseppe mi aiuta, altra io tanto posso andare, non aiutare niente
18:19Tu qua sei solo o ci sono altri familiari?
18:21No io solo, io ho lasciato il paese, io non torno più in paese, io sempre voglio stare in Italia
18:27Perché?
18:28Perché il mio paese non piace
18:30Perché non ti piace?
18:31Perché mio fratello, mio papà, mamma è morta, non c'è mia famiglia, io non voglio andare in paese, non voglio tornare più, io sempre voglio stare qua, voglio documenti, basta
18:41Che lavoro ti piacerebbe fare?
18:43Io lavoro prima quando c'è documenti, lavoro lavapiatti, campagne, pulisce casa, questo giardinaio, tutto il lavoro lavaggio, moratore, io cercare questo soldi
18:55Fra Giuseppe, fra le tante storie di disagio che hai vissuto direttamente, ce n'è una legata proprio a questo spazio dove ci troviamo qui alla Fontana di Piazza Stazione?
19:16Sì, questo è un luogo dove è frequentatissimo sia la mattina da diversi fratelli che vengono qui per consumare purtroppo vino o birra e anche la sera
19:30E un po' più avanti in quella panchina lì il 15 dicembre di qualche anno fa passò a Miglior Vita, ritornò alla casa del padre Christopher, era un polacco
19:49Non voleva entrare a casa di Vincenzo, ancora la casa di Vincenzo era qui, oggi i fratelli tutti, mi avvicino e gli dico ma perché non entri, proprio questa panchina, perché non entri alla casa di Vincenzo?
20:10C'era l'acqua colorata e la musica e mi fa voglio stare qui a vedere i colori e ascoltare la musica perché voglio andarmene così, queste sono state le ultime parole
20:29Io non gli do peso più di tanto, piglio la macchina e gli faccio il giro, poi ritorno in stazione più tardi verso le 11 e mezzo e vedo a Christopher sempre qui che guardava la fontana colorata e ascoltava la musica
20:45L'indomani alle 6 del mattino mi chiama la polizia perché Christopher non c'era più e quindi se n'è andato ascoltando la musica e guardando i colori
20:57Hai pensato per un attimo a cosa avresti potuto fare di più e non hai fatto o hai compreso che quel disagio?
21:05Questa è la domanda che mi faccio ogni sera prima di andare a letto, quando mi faccio l'esame di coscienza mi chiedo ma Giuseppe potevi fare di più? Si può fare sempre di più, sempre
21:18Certamente non bisogna sostituirsi alle istituzioni e non bisogna fare quello che fanno gli altri perché ci sono degli enti preposti a fare quello che dovrebbero fare, purtroppo capita che a volte non lo fanno
21:38Io sono un povero frate, non posso fare oltre quello che faccio, posso dare me stesso, posso stare di notte come lo faccio di notte con loro ma più di questo tocca poi alle istituzioni
22:08Sono con due giovani del gruppo scout a Gesci Messina 14 che fa capo a tre mestieri Gabriele e Giuseppe, Gabriele e Giuseppe un giorno incontrano fra Giuseppe Maggiore qui alla stazione e si trovano di fronte a una realtà che non immaginavano
22:32Abbiamo riscontrato questa realtà, una sfaccettatura diversa di Messina, grazie all'aiuto di fra Giuseppe ci siamo immersi in quella che purtroppo è la povertà che si vive qui negli ambienti della stazione
22:47Questo servizio consiste nell'offrire relazione, scambiare delle parole, una cosa abbastanza semplice però complicata sotto alcuni punti di vista perché mettersi a confronto con questi ragazzi che non si conosce, è sempre bello anche sapere le loro storie, da dove vengono, dove vogliono andare, i loro progetti futuri, è veramente un bel servizio
23:11Una parola che pesa quanto un tozzo di pane, Gabriele ti è capitato di avere a che fare con qualche storia particolare, una storia che ha lasciato in te il segno in questa esperienza vissuta qui alla stazione?
23:25Probabilmente un signore di cui adesso non ricordo il nome purtroppo, però era da circa due anni che era in giro per l'Italia ed era arrivato qui in Sicilia senza nulla in pratica e quindi ci ha chiesto aiuto per trovare un saccappello, uno zaino per poter partire e allora ci siamo attivati per cercare di aiutarlo e farlo continuare nel suo viaggio
23:51E voi da bravi scout avete messo in pratica il motto che vi è stato insegnato in questo caso, il motto dell'accoglienza?
24:01Sì, il motto sempre pronti più che altro, però certo l'accoglienza è parte integrante del nostro percorso, del nostro cammino e cerchiamo di metterla sempre in atto anche fuori, anche quando non abbiamo un uniforme addosso
24:22Regala il buongiorno è una delle iniziative che fra Giuseppe e tu hai accolto proprio in questi giorni grazie alla disponibilità di un esercente commerciale, un bar, quella della colazione sospesa no?
24:35Sì, mi sono accorto che praticamente c'erano tanti fratelli e sorelle che non facevano colazione perché chi dovrebbe garantire anche un minimo di colazione purtroppo non lo fa
24:47Quindi parlando con uno dei proprietari di questo bar è stato d'accordo anche perché questo bar ogni sera prima di chiudere mi chiama e mi chiamano i proprietari per darmi quello che rimane, non sempre, grazie a Dio vuol dire che lavorano
25:11E mi dà quello che rimane, quindi già sono avezi e questo tipo di carità e sono rimasti subito contenti, mi hanno detto sì, abbiamo lanciato questa attività che non ci siamo inventati nulla perché l'hanno inventata Napoli, però a Messina
25:31A Messina è arrivata, vedete? Signora, voi avete avuto questa idea, l'avete accolta e condivisa con Fra Giuseppe e così regalate il buongiorno e un sorriso a chi magari non può permetterselo
25:45Sì, noi qua siamo con tutti quelli che ci sono, siamo sempre disponibili a dare qualcosa, sempre
26:01Ci troviamo negli uffici della Polfer qui alla stazione, un presidio di sicurezza, accanto a me il comandante Francesco Benedetto, un presidio di sicurezza, la vostra presenza qui ma anche un bel dialogo con questa realtà della cappellania di Fra Giuseppe
26:22Questa è una scoperta, per me è stata, vengo da tutt'altra realtà professionale, perciò venire alla Polfer e vedere anche l'attività di Fra Giuseppe che dall'inizio, anche con qualche sconto perché dagli sconti nascono i grandi amori
26:50Mi sono trovato accanto una persona che veramente, posso dirvi, a me e anche al mio personale ci dà molto, ci dà molto nel senso dell'aiuto perché noi giornalmente troviamo persone che hanno bisogno perché la zona stazione è frequentata da chiunque
27:13Tra questi anche giovani, minori, barboni, gente che ha bisogno, l'approccio è stato forse all'inizio molto duro, oggi posso dirvi che con Fra Giuseppe molte volte noi ci ritroviamo per sistemare, per trovare un alloggio, per trovare un pasto, per trovare qualsiasi cosa che possa rendere anche la vita di queste persone
27:41Non da ultimi, ma da persone normali
27:44Maria tu da quanti anni frequenti la stazione?
27:48Sono adesso sei mesi
27:51Tu non sei messinese?
27:53No
27:55Da dove vieni?
27:57Sono nata a Palermo, ho cresciuto a Cuneo, Provincia Alba
28:01Come sei arrivata a Messina, perché?
28:03Perché sono una senza tetto, non ho avuto aiuto anche con l'assistenza sociale ma mi hanno aiutata, sempre messa nei centri, io nei centri non sto bene, non piacciono i centri, quindi vorrei una casa tutta mia come l'avevo prima del covid perché io passo il lavoro nella casa nel periodo del covid
28:32Le risoluzioni particolari sono diverse, molteplici, certo trovare delle minori che potevano andare sulla strada a fare le prostitute e essere state salvate da Fra Giuseppe con la nostra collaborazione
28:46Vedete a tutto ciò non è solo io o Fra Giuseppe, attorno c'è una rete, la rete è la prefettura, la rete è la costura, la rete è l'assistenza sociale, il comune di Messina
29:00Questo è stato fatto, posso dirvi che un tavolo tecnico che è stato voluto sia dal questore sia dal prefetto che mi ha dato anche questa possibilità di risolvere tanti problemi perché da soli non si va da nessuna parte
29:15Maria tu arrivi qua e conosci Fra Giuseppe
29:18Sì, menomale che Dio lo aiuti tanto, che lo benedico ogni giorno
29:25Fra Giuseppe è una persona che non solo sa accogliere ma aiuta gli altri a far capire che il disagio non è qualcosa di cui vergognarsi
29:39È vero, sì, ho trovato un qualcosa Fra Giuseppe che sta sempre mezzo a noi e qualsiasi cosa noi abbiamo bisogno che gli altri magari non ci aiutano, lui lo fa per noi
29:55Tu dormi quella stazione Maria?
29:58Prima sì, dormivo alla TM, adesso dormo in una casa abbandonata dove potrò Fra Giuseppe vederla
30:06Abbiamo bisogno di molte cose, io fumo le sigarette perché io non faccio abuso di alcol, non ho mai usato le sostanze che hai già capito
30:23È questo piccolo pezzo che ti concedi la sigaretta?
30:26La sigaretta e il caffè, Fra Giuseppe io mi ricordo una settimana fa gli ho detto una bugia che ero senza soldi e volevo le sigarette e gli avevo chiesto il caffè e invece volevo le sigarette
30:41Però poi mi ha dato i soldi per comparmi, però gli avevo detto una piccola bugia perché non mi usavo
30:56L'importante è la mia vita finché sarà la mia
31:02Con te signore è tutto così grande, così spaventosamente grande che non è mio, non fa per me
31:13Guardami, io so amare soltanto come un uomo
31:20Guardami, a malapena ti sento e tu sai dove sono
31:29Ti aspetto qui, signore, quando ti vai alla stazione
31:41Vincenzo anche lei ha conosciuto il disagio ma ha conosciuto anche il tepore della manotesa di Fra Giuseppe Maggiore
31:50Sì, l'ho conosciuto qua, ero nella strada, non sapevo dove andare e mi ha aiutato subito e mi ha fatto trovare, questo anni fa, subito dove andare, mi hanno portato subito in una struttura e mi hanno accolto perché ho avuto dei problemi
32:08Proviamo a raccontare qualcosa della sua vita passata
32:13Guardi, abbreviando, io ho avuto 4 infarti, 5 infarti, 2 schemi e 2 ictus e sono ancora qua che parlo con lei
32:22Ancora adesso non muovo, però grazie a tutte le persone disponibili come Fra Giuseppe e le persone, anche i volontari, sono riuscito a superare tante cose
32:38La sua vita sembrava scorrere tranquilla, una famiglia, un lavoro, poi cosa succede a un certo punto?
32:45Niente, ho sbagliato io nella vita, mi sono comportato male io, questo è successo
32:59Ma come tutti e come giusto ha avuto una seconda possibilità, oggi lei dove vive?
33:05Ora sto nella struttura del dottore Francesco e qua a Camaro e sto bene, ringrazio il Signore, sto bene, sembra proprio una famiglia, una casa nuova, dentro e fuori, in tutto e per tutto
33:28Vincenzo, siamo nel periodo natalizio, proviamo a lanciare un messaggio di speranza, il disagio può arrivare ma si può anche affrontare e superare
33:41Si può affrontare e superare reagendo al male, però poi c'è chi ci aiuta anche da sopra, penso sicuramente
33:56E chi ci aiuta anche qui no? Donandoci una fetta di bene
34:00No, a sopra si servono di quelli che ci aiutano qui no? È semplice
34:04La signora Francesca di Gempilieri è una delle mani d'oro delle collaborazioni di Fra Giuseppe e devota anche qui nei momenti di preghiera che voi fate no?
34:17Sì, certo, molto devota
34:19Lei come ha conosciuto Fra Giuseppe?
34:20L'ho conosciuto un paio di anni fa, che mi trovavo qua a prendere da mangiare, che purtroppo io lavoro, però sono con le ditte debolezze di mano che ti vado ogni mese
34:28E così ho conosciuto lui, che mi ha aiutato, lo posso dire che mi ha aiutato, un nonno me l'ha detto mai, sia a me che pure agli altri, veramente
34:36Anzi, quando io ho conosciuto Fra Giuseppe, mi sono sentita così, mi sono sentita così, mi sono sentita così
34:41E così ho conosciuto lui, che mi ha aiutato, lo posso dire che mi ha aiutato, un nonno me l'ha detto mai, sia a me che pure agli altri, veramente
34:49Anzi, quando ti manca qualcosa, ho visto che mancava qualche coperta, qualcosa, se tu mi aspetti te la porto, mai un no, veramente mai
34:58Paolo è un altro amico della stazione con una storia forte sulle spalle, una storia di disagio trasformata in speranza poi grazie all'incontro con Fra Giuseppe no?
35:11Perché Fra Giuseppe pure mi aiuta, tutte le sere quando viene qua parliamo
35:17Paolo tu dove vivi?
35:19In macchina, qua a cavalcavia della stazione
35:22Da quanto tempo?
35:24Due anni che dormo in macchina
35:26Tu vieni da?
35:28Cattacirona
35:30Come sei arrivato a Messina?
35:32Ho avuto problemi di famiglia e sono arrivato qua
35:35L'incontro con Fra Giuseppe?
35:36L'ho conosciuto qua alla stazione e poi tutte le sere quasi quasi ci vediamo sempre
35:43Ti dà una mano?
35:45Sì, quando ho bisogno ci chiamo, è sempre disponibile, è bravo
35:49Ora che è inverno la vita in macchina è dura no?
35:53Dura, anche l'anno scorso ho dormito in macchina, è dura
35:56In realtà anche in estate col caldo?
35:57Vabbè in estate dormi in spiaggia è meglio, però in inverno devi dormire forse in macchina come fai?
36:05Metto coperta di sopra e dormo
36:08Naturalmente ti aspetteresti un tetto no?
36:12Sto cercando un monologale ma non lo trovo perché non vanno contratto qua
36:17La maggior parte non vogliono fare il contratto
36:19Fra Arturo un altro compagno di cammino, un confratello di Fra Giuseppe che condivide con lui quali periodi qua alla stazione?
36:28Qui di solito il periodo di dicembre prima di Natale e poi marzo, aprile, prima di Pasqua, avvento e quaresima sono i tempi in cui stiamo più insieme qua alla stazione
36:39Da quanto tempo Fra Arturo aiuta Fra Giuseppe?
36:42Da due anni, questo è il secondo anno
36:44E in questi due anni una storia, capisco che sono tante, ma una che particolarmente l'ha colpita?
36:51Sì sono tante veramente, novembre dell'anno scorso dopo che abbiamo fatto la cena per i fratelli poveri alla chiesa di Lourdes
37:01Due fratelli, uno originario di Catania e uno della Romania con i rispettivi cagnolini, uno piccolo e uno molto grande
37:08mi hanno chiesto se avevo delle candele perché non hanno la luce elettrica dove stavano
37:15e quindi gli ho procurato queste candele, ceri, ceroni dalla nostra chiesa e li ho portati a destinazione, sono venuti con me con la macchina
37:24li ho portati alla zona falcata, in una zona un po' pittoresca senza dubbio o inquietante, dipende dai punti di vista
37:31loro stavano in questi stanzoni disabitati e inagibili sicuramente dal punto di vista edilizio e non avevano luce elettrica
37:42e sono stati felicissimi quando gli ho portato questi ceri e ceroni per cui si saranno potuti illuminare qualche settimana, non più di tanto
37:50ma la cosa che più mi ha colpito, oltre alla povertà, alla miseria dove loro erano inseriti, era la loro gioia di vivere
37:56cioè nonostante la precarietà assoluta del luogo dove stavano, però i loro occhi erano nella gioia
38:05e questo mi ha fatto riflettere su come la nostra vita veramente non dipende dalle cose che abbiamo
38:13ma da come guardiamo ciò che ci sta intorno e chi ci sta intorno
38:18Luigi, un altro amico di Fra Giuseppe che ha ricevuto il suo aiuto, che storia abbiamo?
38:24Io ho avuto una grande disgrazia, ho 19 anni fa ho perso un figlio che è caduto da un'impaccatura di 8 metri
38:33e quando è successa questa cosa non abbiamo avuto più pace
38:38La sua era una famiglia tranquilla e poi?
38:42Io ho un'altra e due figlie
38:45Lei lavorava? Lavora?
38:47No, no, io sono disoccupato, non lavoro
38:50Ma ha lavorato?
38:51Sì, c'è stato un tempo che ho lavorato, ora mi arrangio così a quello che capita
38:57Lei come ha conosciuto Fra Giuseppe?
38:59L'ho conosciuto qua alla stazione, che è una persona umile, aiuta le persone, è disponibile
39:07Fra Giuseppe no perché è davanti, si è saputo fare valere sempre con la bontà e con tutto questo, no perché è davanti
39:15è una persona umile e apposta
39:18E capisce le nostre esigenze?
39:19E capisce tutte le esigenze, infatti lui quando vede qualcosa storta, lui entra
39:27e a quella volta quando magari non viene qualcuno, lui va e porta anche mangiare
39:34No perché è davanti, sì, è una persona buona
39:38All'aiuto materiale ci può essere un riparo, no?
39:42E a quello invece interiore, la solitudine, il dolore di chi come lei ha vissuto questo disagio?
39:47Eh l'ho vista brutta, ringrazio a Dio che non mi sono buttato all'alcolismo o altre cose
39:56Ah vero dai, stai dicendo, cioè noi siamo poveri, allora se non saremmo poveri non capiremmo, moriremmo di fame
40:04Ah, così è
40:07Ho dovuto affrontare delle situazioni e ovviamente ho conosciuto Fra Giuseppe
40:13Fra Giuseppe è una bravissima persona che ci ha accolto a braccia aperte e oltretutto
40:25Lei oggi dove vive? Come vive?
40:30Allora io attualmente vivo con mia moglie, mia figlia, un nicotino, tutto a posto
40:36Siccome abito lontano dall'autobus faccio una visita anche qua a degli amici e così faccio
40:45Ha vissuto la condizione di senza tetto?
40:49Bravissima, sì, l'ho vissuta un pochettino male, ero indeciso di andare a casa oppure no, sono niente, non ci vado
41:00Poi dopo sei mesi e mezzo ho deciso di andare a casa e fare pace con mia moglie
41:07Fra Giuseppe, fra le pieghe della stazione si incontrano anche, si conoscono storie di dignità negata, no?
41:15Sì, lui per esempio ha lavorato quattro giorni, ha tinteggiato una casa per conto di un imbianchino
41:24che praticamente è sparito, non l'ha pagato, lui prova a chiamare da giorni e niente, non risponde, non gli risponde
41:34gli ha staccato il telefono e l'ha bloccato, quindi per avere, lui vive in strada, per avere qualcosa in tasca per poter mangiare
41:43invece l'hanno derubato non soltanto di quello che gli aspettava ma anche della dignità
41:50capisce che il lavoro lui se l'è cercato ma non ha ricevuto la giusta ricompensa
42:20fra le realtà che collaborano con la cappellania della stazione c'è anche l'ente del terzo settore penitenziario CRIVO
42:42per cui abbiamo due delle responsabili, voi siete una realtà solidale che è, date una mano con busse e spese e quant'altro, no?
42:53Sì, facciamo solo busse e spese, vestiario, tutto quello che loro può servire, diamo una mano anche al nostro fratello Giuseppe
43:04in collaborazione anche con altre associazioni facciamo questo lavoro da tanto tempo, io lo faccio da circa otto anni, questo lavoro
43:13Quanti siete i volontari e le volontarie?
43:16Una ventina, però non siamo tutti di Messina, anche da Spadafora, da Milazzo, quindi facciamo proprio questo servizio con il cuore
43:29veramente un servizio che ci accomuna fra Giuseppe e che abbiamo lo stesso sentimento di poter aiutare queste persone bisognose
43:41ecco questo è la cosa importante, a noi non torna niente, torna soltanto la gioia di queste persone nel ricevere un pasto caldo
43:51e qualcosa da portare magari a casa
43:54Ci sono anch'io una trasmissione che come diciamo sempre racconta il bene che si genera all'interno delle comunità religiose
44:02non solo quelle cattoliche, voi fate capo a una realtà evangelica della città
44:07Sì, siamo evangelisti, eseguiamo questo evangelo, l'amore di Gesù che ammette nei nostri cuori per aiutare i nostri fratelli, il prossimo
44:16cioè i bisognosi, ciò che hanno bisogno, noi siamo a disposizione perché è una realtà che Dio mette nei nostri cuori per gli invisibili, chiamiamoli invisibili
44:27Tu da quanto tempo sei in questa associazione di volontariato?
44:30Da tre anni più o meno, dallo stesso tempo di mie sorelle e mia madre
44:36Cosa ti piace condividere al di là del donare qualcosa agli altri?
44:40Mi piace condividere il tempo con le mie sorelle, con Fra Giuseppe, comunque ritrovarci qui e poi è bello poter dare una mano a chi ne ha veramente bisogno
45:10Legami te signor, legami te con il cammino che non posso romperti, tu sei il mio Dio, non dubito
45:26Alleluia a me
45:57Mi sono svegliato solo anche oggi, mi chiedo se va bene ancora così
46:08Se la libertà è una prigione immensa o è solo il freddo di questo lunedì
46:21Ora questa luce mi fa male
46:26In questa domenica di avvento che è la terza, la liturgia ci offre un personaggio che è il mio preferito, Giovanni il Battista
46:37Un personaggio amato da tutti, amato dalle folle ma anche amato da diverse categorie di persone
46:48I devoti del Tempio, i soldati, i poveri, i ricchi, comunque è un personaggio che non usa un linguaggio teologico e neanche dottrinale
47:03Un linguaggio semplice che va dritto al cuore
47:05Giovanni è un profeta che non le manda dire ed è un profeta gioioso perché quel sì che ha detto addio lo dice in maniera consapevole
47:22E non si tira indietro tanto da dare la testa per il Signore, a perdere la testa per il Signore
47:31Vanno da lui e gli chiedono cosa dobbiamo fare
47:38E' una domanda che credo che ognuno di noi si pone, cosa devo fare, oltre mangiare, lavorare, dormire, cosa devo fare
47:49Giovanni sposta il problema da noi alle relazioni con altri
47:57E dice che chi ha due tuniche ne dia a chi non ne ha, chi ha da mangiare faccia altrettanto
48:09Se osservassimo questa piccola regola il mondo sarebbe veramente diverso
48:16Giovanni ci sta dicendo di condividere e di lasciare che la fede non resti solo preghiera
48:29Perché noi siamo abituati a vivere la preghiera come qualcosa di disincarnata, i riti come qualcosa di disincarnato
48:38L'eocarestia come qualcosa che ha un inizio e una fine e non capiamo che l'eocarestia invece continua nella vita
48:47Quindi la condivisione che ci riempie di gioia, c'è più gioia nel dare che nel ricevere
48:54E Giovanni ci sta dicendo questo, di essere per l'altro, di non rubare all'altro, di condividere se stessi all'altro
49:07Ed è una cosa meravigliosa questo, una cosa molto semplice, non dice guarda lascia tutto e vieni con me nel deserto
49:17Ma fai bene quello a cui sei chiamato, è giusto che io condivida con l'altro quello che il Signore mi ha donato
49:27Questo ci dice Giovanni, quando gli chiedono sei tu il Cristo, lui dice no, non sono io
49:32Poteva dire benissimo guardate sono io, e invece no, lui mette i puntini su lei, dice no non sono io perché verrà qualcuno più grande di me
49:45E quel qualcuno più grande di me che battezzerà con lo Spirito Santo è proprio Cristo, Cristo che si dona totalmente
49:53In questa Domenica di Avvento siamo chiamati a condividere con gioia, è la gioia che ci deve caratterizzare
49:59è la gioia che ci deve dare testimonianza di questa profezia che ognuno di noi è
50:07Nella misura in cui sappiamo amare l'altro, lo sappiamo accogliere e sappiamo veramente mettere il nostro io da parte per fare spazio al tu del fratello
50:29Ci sono anch'io, mi porto due lacrime, sceso in ritardo, la strada più breve
50:59Si impara al ritorno, ci sono anch'io, è una cascata di pioggia scura, divertiti e piangi, non smettere adesso che il bene si avvea
51:19Ci sono anch'io, in questo concerto di spine e di perle, tu ridi per quando hai tenuto la faccia composta davanti alle sberle
51:37E tutta per te, è una cascata di pioggia scura, divertiti e piangi, non smettere adesso che il bene si avvea
51:54Ci sono anch'io

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