Michele Albanese, 47 anni di carriera presso la Banca Monte Pruno, di cui 34 come direttore generale, si avvia verso il pensionamento, ma il suo impegno e i suoi valori restano al centro della sua vita. Lo abbiamo incontrato presso la sede della banca, dove ha ripercorso con emozione il suo percorso professionale e personale.
"Molti mi chiedono se davvero andrò in pensione, e io sorrido," racconta Albanese. "Andare in pensione non significa smettere di essere la persona che sono diventata in questi 47 anni di lavoro intenso. Più che i numeri, porto con me i ricordi delle persone che ho incontrato, dei valori che mi hanno formato e che mi hanno reso ciò che sono oggi."
"Molti mi chiedono se davvero andrò in pensione, e io sorrido," racconta Albanese. "Andare in pensione non significa smettere di essere la persona che sono diventata in questi 47 anni di lavoro intenso. Più che i numeri, porto con me i ricordi delle persone che ho incontrato, dei valori che mi hanno formato e che mi hanno reso ciò che sono oggi."
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NovitàTrascrizione
00:00Ci troviamo in compagnia di Michele Albanese presso la sede di Salerno. Direttore, 47
00:15anni in Banca Montepruno, 37 da direttore generale, ma davvero va in pensione?
00:21Io sorrido perché in effetti questa domanda mi viene rivolta spesso, soprattutto dagli
00:25amici, le persone vicine che ancora non credono che io debba andare in pensione. Io rispondo
00:30solo che andare in pensione non significa smettere di essere Michele Albanese, smettere
00:36di essere quella persona che sono stato sempre. Io dopo 47 anni di lavoro intenso, ma soprattutto
00:43i 34 di direzione di questa banca, non posso dire solamente con certezza che è un lavoro
00:50che ho fatto piacevole, un qualcosa che mi ha dato tanto, che sicuramente resta in me
00:56un ricordo, ma più che dei numeri, delle persone, di quei valori che insieme mi hanno
01:02formato, che mi hanno fatto diventare il Michele Albanese di oggi. Devo ringraziare tutte le
01:08persone che sono entrate sulla mia strada, che mi hanno formato, mi hanno forgiato e
01:12mi hanno fatto diventare quello che oggi sono. Sicuramente di una banca importante, però
01:18a me il piacere più grande è quello di poter dire oggi, anche con soddisfazione, di essere
01:26stato vicino alle persone, a quelle aziende che avevano bisogno. Per me vedere una persona,
01:32un'azienda risollevata, sorridere, uscire dal mio ufficio con la grossa soddisfazione è stato
01:39quello il momento più bello che mi ha visto sorridere e pensare che forse 47 anni spesi
01:46come li ho spesi io, sono state veramente una bella, grossissima soddisfazione.
01:52Le turbulenze dei mercati e degli uomini come hanno inciso in questi anni, anche a livello
01:59esistenziale e personale? Ne avrà viste di cotte e di crude?
02:03Beh sì, io posso dire che ho attraversato un po' tutte le crisi finanziarie ed economiche
02:09degli ultimi 50 anni, io credo che però se si continua a credere nelle cose che si fanno,
02:15non c'è crisi che mantengono. Ho sempre sostenuto che le crisi arrivano per essere
02:20poi superate, non l'ho detto io come missione, come messaggio, però è così, io mi sento
02:25di confermare questo principio. Però bisogna essere se stessi, bisogna credere nelle cose
02:30che si fanno, bisogna soprattutto pensare che nella vita non esistono solo gli algoritmi,
02:38ma esistono anche certi valori che dobbiamo applicare e lo si possono applicare comunque
02:42ed in ogni circostanza. Noi è attraverso l'applicazione di questi valori, di questi
02:47principi che siamo riusciti a passare ogni crisi. Quando ci troviamo di fronte a delle
02:52persone, ci troviamo di fronte a delle aziende, riusciamo sempre a cercare di capire. Il nostro
02:56servizio, posso confermarlo, è l'ascolto. Se noi riusciamo ad ascoltare le persone con
03:01l'anima, con il cuore, con la volontà di aiutarle, beh questo tutto diventa più semplice
03:08e poter fare del bene sicuramente fa bene e ti fa stare anche bene. Direttore non solo
03:13Banca Montepruno, anche Fondazione Montepruno di cui lei è Presidente, un sogno non è
03:20il cassetto, ma da realizzare quanto prima? Un sogno realizzato, perché la Banca Montepruno
03:25oramai è cooperativa, la Fondazione Montepruno è nata soprattutto per volontà del nostro
03:32Consiglio di amministrazione perché ha capito che con la riforma delle banche di credito
03:36cooperativo, con l'avvento della Capogruppo, difficilmente in futuro si potevano svolgere
03:41quelle attività, soprattutto umanitarie, che oggi svolgeva o prima svolgeva una cassa
03:46rurale e noi l'abbiamo fatta e continuiamo a farla con la Fondazione, una Fondazione
03:50che ci sta dando grossa soddisfazione, siamo impegnati a fare del bene sul territorio,
03:55non solo opere che migliorano le condizioni socio-economiche delle varie comunità, ma
04:01soprattutto cercando di stare vicino alle persone che hanno bisogno, questa è la nostra
04:05missione, questo è il nostro futuro interesse, ci sono delle associazioni, delle strutture
04:10di autismo, ultimamente ci stiamo interessando della Duchenne, di persone che li vede soffrire
04:18e anche con un poco di intervento sicuramente possiamo intervenire in questo ambito e se
04:27lo facciamo con passione, con amore, certamente cerchiamo di risollevare le sorti di qualche
04:34giorno, mi piace ricordare in questa sede l'ultima nostra iniziativa, quella di aver
04:40assunto un ragazzo autistico fra i nostri dipendenti che ci sta dando grossa soddisfazione,
04:45è uno semplice che vogliamo dare, vogliamo che questi esempi virtuosi vengano emulati,
04:50se tante persone riescono a fare ciò che facciamo noi probabilmente avremo un mondo
04:55migliore.