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Milano, 4 dic. (askanews) - Una coreografia che si scrive mentre viene realizzata, una performance che il testo può presentare solo mentre accade, in una sorta di inversione della freccia del tempo resa possibile da un'idea di arte che lega corpo e mente, movimento e scrittura. Il terzo ciclo di Esplorazioni, un viaggio fra danza e musica, progetto che ha coinvolto Triennale Milano e Volvo Studio Milano, si è concluso e l'ultimo appuntamento è stato O+ Scritture viziose sull'inarrestabilità del tempo di Francesca Pennini/CollettivO CineticO e Nicola Guiducci.

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Si è trattato di una performance modulare durante la quale gli artisti hanno rielaborato e deteriorato di volta in volta le informazioni. L'artista acquisisce dei frame della danza tramite una specifica modalità del guardare e il movimento viene "taggato" con estrema velocità sulla superficie scenica. La danza è costruita e decostruita secondo norme di continua precarietà, che trovano un senso esclusivamente cinetico.

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