Non è un palco da gran gala, né una platea di abbonati in abito scuro. È stato l’Istituto Penale Minorile Cesare Beccaria di Milano a fare da teatro a un piccolo ma significativo evento: uno spettacolo di danza organizzato dalla Fondazione Roberto Bolle, in collaborazione con l’Associazione PuntoZero. L’iniziativa ha un obiettivo chiaro e potente: portare la bellezza, l’arte e un messaggio di speranza tra i giovani detenuti, attraverso il linguaggio universale della danza.
[idgallery id="2401014" title="Ballo in Bianco 2024: Roberto Bolle riporta la danza in Duomo a Milano"]
L’esibizione nel carcere minorile di Milano
La serata ha visto alternarsi sul palco giovani talenti di diverse discipline. Rebecca Luca e Alessandro Francesconi, ballerini della Compagnia del Teatro alla Scala, hanno eseguito estratti de Lo Schiaccianoci e del Grand Pas Classique, portando l’eleganza del balletto tradizionale tra i muri del carcere. A loro si sono uniti Roy Ilagou, coreografo originario dell’Africa centrale, e la sua crew di danza hip hop e afro, creando un mix esplosivo di energia e tecnica.
Non sono mancati racconti ispiranti: Filippo Pieroni, primo ballerino italiano di break dance per il Cirque du Soleil, ha condiviso il suo viaggio «dalla strada al palco internazionale», dimostrando che il talento, unito al sacrificio, può aprire porte inaspettate.
[idarticle id="2169344,2100912,2445780" title="Roberto Bolle incanta all’Arena di Verona: è di nuovo magia,Il teatro nel carcere minorile: svago o riscatto?,Saranno famosi: ecco i nuovi talenti di cinema, musica, danza"]
Il valore educativo della danza per Roberto Bolle
Roberto Bolle, icona della danza e promotore dell’iniziativa, ha aperto lo spettacolo con un discorso diretto e sincero: «Nutrite ogni giorno la bellezza che è in tutti noi». Parole semplici, ma potenti, rivolte a un pubblico abituato a lottare con le proprie ombre.
Durante l’incontro, Bolle ha spiegato la scelta di portare la danza in un contesto così delicato: «Ho sempre sostenuto il valore educativo della danza, soprattutto per i giovani. Qui, può diventare uno strumento di rieducazione al rispetto, alla bellezza e alla disciplina. La danza insegna che non ci sono scorciatoie, ma solo il sacrificio e l’impegno quotidiano portano alla crescita personale».
[idgallery id="2184801" title="Balletto e danza: piccolo dizionario dei gesti"]
Arte e rieducazione: un binomio vincente
Lo spettacolo, accolto con grande entusiasmo dai giovani detenuti, non è stato solo intrattenimento, ma un’occasione per riflettere. Gli artisti hanno raccontato come la danza abbia trasformato le loro vite, offrendo una via di riscatto e di autostima. In un luogo dove spesso prevalgono fragilità e conflitti, la bellezza della danza si è fatta strada, dimostrando che l’arte può curare ferite profonde.
[idgallery id="2401014" title="Ballo in Bianco 2024: Roberto Bolle riporta la danza in Duomo a Milano"]
L’esibizione nel carcere minorile di Milano
La serata ha visto alternarsi sul palco giovani talenti di diverse discipline. Rebecca Luca e Alessandro Francesconi, ballerini della Compagnia del Teatro alla Scala, hanno eseguito estratti de Lo Schiaccianoci e del Grand Pas Classique, portando l’eleganza del balletto tradizionale tra i muri del carcere. A loro si sono uniti Roy Ilagou, coreografo originario dell’Africa centrale, e la sua crew di danza hip hop e afro, creando un mix esplosivo di energia e tecnica.
Non sono mancati racconti ispiranti: Filippo Pieroni, primo ballerino italiano di break dance per il Cirque du Soleil, ha condiviso il suo viaggio «dalla strada al palco internazionale», dimostrando che il talento, unito al sacrificio, può aprire porte inaspettate.
[idarticle id="2169344,2100912,2445780" title="Roberto Bolle incanta all’Arena di Verona: è di nuovo magia,Il teatro nel carcere minorile: svago o riscatto?,Saranno famosi: ecco i nuovi talenti di cinema, musica, danza"]
Il valore educativo della danza per Roberto Bolle
Roberto Bolle, icona della danza e promotore dell’iniziativa, ha aperto lo spettacolo con un discorso diretto e sincero: «Nutrite ogni giorno la bellezza che è in tutti noi». Parole semplici, ma potenti, rivolte a un pubblico abituato a lottare con le proprie ombre.
Durante l’incontro, Bolle ha spiegato la scelta di portare la danza in un contesto così delicato: «Ho sempre sostenuto il valore educativo della danza, soprattutto per i giovani. Qui, può diventare uno strumento di rieducazione al rispetto, alla bellezza e alla disciplina. La danza insegna che non ci sono scorciatoie, ma solo il sacrificio e l’impegno quotidiano portano alla crescita personale».
[idgallery id="2184801" title="Balletto e danza: piccolo dizionario dei gesti"]
Arte e rieducazione: un binomio vincente
Lo spettacolo, accolto con grande entusiasmo dai giovani detenuti, non è stato solo intrattenimento, ma un’occasione per riflettere. Gli artisti hanno raccontato come la danza abbia trasformato le loro vite, offrendo una via di riscatto e di autostima. In un luogo dove spesso prevalgono fragilità e conflitti, la bellezza della danza si è fatta strada, dimostrando che l’arte può curare ferite profonde.
Category
🗞
NovitàTrascrizione
00:00Ho portato per voi uno spettacolo di danza, di ballo, un piccolo regalo che vi faccio per me
00:08perché la danza e il ballo sono sempre stati per me frutto di gioia.
00:19Vedere un teatro in un luogo come questo è particolarmente importante, forte,
00:27ha un valore simbolico che non lascia indifferenti.
00:33L'arte ha dei valori con cui ci si relaziona come l'impegno, il sacrificio, la costanza quotidiana,
00:41il sudore, la fatica con cui bisogna ogni giorno confrontarsi e lavorare duramente
00:48per ottenere i risultati che voi avete visto sul palcoscenico.
00:52E' anche il modo più bello per avvicinarsi a una parte bella anche di noi stessi.