• l’altro ieri
Trascrizione
00:00Un rapporto il vostro tra padre e figlia che vi ha una grandissima complessità e che si
00:11nutrirà durante la narrazione, come vi siete anche relazionati a distanza in questo set
00:18in cui nei fuori onda, nei fuori scena si vedeva anche che sorridevate, erate felici
00:23di essere così cupi. Un pochino per empatia, i registi non credo che si accerchino di attori
00:36o personaggi collaboratori non affini a loro, quindi è come se si staura un patto, se quell'attore
00:45piace ai registi, da qualche parte mi piacerà anche a me, e poi è sempre stato così, a
00:51parte uno scherzo sempre, in questo caso con Ambra, Carlotta, già dal provino, era
01:02speciale, proprio quello che accadeva, malgrado noi, vuoi perché avevamo una disperazione
01:10interna nostra speciale, vuoi perché, non lo so, quelli sono incontri nella vita, però
01:18è reale la cosa, infatti non c'è stato attrito nel lavoro, anche in scene in cui dovevamo
01:26essere molto arrabbiati, non c'è venuto per nessuno dei due da usare quelle meta cose
01:35di allora mi incazzo fuori o non ti parlo, il contrario, sei pronta per andarci a massacrare?
01:44Sì, andiamo amore, non ti offende? No, no, figurati. Un'altra sera in quella casa, che eri andata a cercare?
01:54Chiaramente io sono arrivata al provino, anzi ho fatto il provino, poi mi hanno chiamato e mi hanno
02:02detto torna che c'è Filippo Timi, insomma un attimo, e quindi per me è stato un'altra
02:09cosa ovviamente poter recitare con lui al provino per la prima volta è stato molto forte, però è
02:15vero che è stato un imprinting quasi, perché è successo qualcosa lì in quella stanza e poi come
02:23diceva Filippo c'è il motus operandi anche di Fabio e Damiano e questo è quello di creare una famiglia,
02:28è quello di creare il cazzeggio per poter andare nelle luci, nelle ombre di una vita che è incomplessa,
02:37che è profonda. E' successo un macello qui, tre vittime, un'intera famiglia, l'omicida ha lasciato una lettera piena di frasi senza senso.
02:50Vi ritrovate insieme su un set dopo Io sono l'abisso di Donato Carraghesi, l'abisso vi attrae in qualche
02:59modo, come vi siete trasportati in quest'altra dimensione, in quest'altro luogo crepuscolare?
03:05Federico l'ho conosciuto nella prima lettura su Io sono l'abisso, ci siamo usciti lì, dove già avevamo
03:10parlato dei fratelli d'innocenza mi ricorda, parlavamo di favolacce e poi ci siamo ritrovati
03:16su questo progetto qua, è stata per me una sorpresa fantastica e quando ho visto Fede ho detto si,
03:22Bagnè è l'attore perfetto per fare questa serie, l'ho convinto già da subito che ci avrebbe regalato
03:32tantissimo, tanta umanità al personaggio, lo so lo faccio imbarazzare tantissimo, il punto di
03:38condivisione, c'è stata questa conoscenza e questa esperienza insieme devo dire che abbiamo fatto un
03:46ottimo lavoro, poi Fede è un attore generosissimo, chiedeva sempre di fare delle prove e tante volte
03:52lui era fuori Roma, io a Roma, facevamo delle call dove facevamo dei ripassi per alcune scene
03:59che avevamo, devo dire che io lavorare così per me è un sogno, perché non sempre accade,
04:05nel senso avere uno slancio verso l'altro ecco, è puntuale oltre che meticoloso, un'altra sua qualità
04:19è il pieno di qualità, si dice che i giovani siano così, l'incontro con Gabriel è stato sì,
04:26ma ci eravamo già parlati perché io sono come molte persone innamorato follemente di
04:32Favolacce, dei fratelli di Innocenza, quando io l'ho visto la prima volta a una prova costume,
04:37io sono andato lì timidamente, quasi tremando, dicendogli posso dirti che per me sei un attore
04:45straordinario, ti ho visto in Favolacce, così è nata, quindi è per questo che lui adesso dice
04:50queste cose belle di me, perché è nata così, però sì, è stato magnifico, è stato magnifico
04:55perché quando trovi un talento come il suo e una passione insieme, che devi fare? Devi
05:01soltanto relazionartici e prendere tutto quello che ti arriva e cercare di dare tutto quello che vuoi
05:05Ti sei già fatto qualche idea sul caso? Ancora presto
05:11E quelle lettere?
05:15Dostoevsky è in qualche modo un atto di fede, anche se la ragione è sovrana, di questo luogo
05:22irrazionale dove tutto avviene e si aspetta appunto l'inevitabile ogni volta, i vostri
05:27personaggi cercano di allontanarsi da quell'abisso guardandolo, nella ragione, nell'umanità,
05:35come siete riusciti a interpretare, a vivere, a prendere i ritmi di questo cavalo selvaggio che
05:40è Dostoevsky? Siamo riusciti ciascuno a seconda del ruolo che aveva, nel senso che questo scrutare
05:49dentro l'abisso, nell'oscurità, per il mio personaggio vuole dire una cosa, per quello di
05:54Gabler probabilmente vuol dire un'altra e nel mio personaggio di Antonio sicuramente vuol dire
06:00vedere, sentire più che vedere qualcosa con la quale non si è in grado di relazionarsi, non si è
06:07in grado neanche di combatterla, né di farla propria, c'è chi la combatte, chi la fa propria
06:14in questa serie e lui rimane a mezza strada, il personaggio mio rimane a mezza strada, è vittima
06:20di ciò che succede alla fine. Il mio personaggio, Fabio Bonocore, in qualche modo viene convocato
06:32dal capo, qui Bonomolo, per risolvere questo caso, quindi in qualche modo viene messo al centro di
06:38questo piatto pieno di male e devo dire che è stato un lavoro molto complicato perché per me era
06:47da capire se dovevo cercare il male dentro me stesso, quindi anche nelle battute, nelle prime
06:53letture che facevo della sceneggiatura, cercavo proprio il male, mi sono messo a trovare il male
06:58e quindi cercandolo l'ho ritrovato anche su quello che erano le mie battute, su quello che erano anche
07:03le battute degli altri nei miei confronti e effettivamente io ho sentito tanto male anche
07:08nei confronti di Fabio e questa cosa mi ha portato a seguire una doppia linea,
07:16parallela ma che in qualche modo molto simile, che però diciamo ho seguito fino a certo punto,
07:23ma in qualche modo mi ha dato credo un colore che è quello molto più vicino al look della
07:29tinta della serie, che è quello del male. Perché hai lasciato solo a tua figlia? Perché l'hai
07:36abbandonata? Il caos in fila, la città dei figli sbagliati. Penso anche che Dostoevsky vi abbia
07:46aiutato a ritrovare un senso della parola male e anche della parola bene. Allora guarda, da poco
07:52un mio amico mi ha accennato che l'ultimo male che esce fuori dal vaso di Pandora è la speranza
08:01e mi ha intrippato. Perché pensare alla speranza come l'ultimo dei mali è forte,
08:08perché un po' è vero. Cioè la speranza può essere la cosa a cui ti appigli e che ti sostiene,
08:13però può anche essere che ti anestetizza, ti assuefa. Per me è chiaro che, come ti posso dire,
08:21è molto umano tutto quello che si racconta in scena. Ho capito che se magari non puoi salvare
08:33te, almeno devi salvare la parte più preziosa di te, che in questo caso è mia figlia. Questo ho
08:41capito un pochino del personaggio. Io sono giovane e lavoro da relativamente anche poco,
08:53quindi sono molto in movimento, come lo è Ambra alla fine. Sto crescendo, sto capendo,
08:58capisco senza realmente capire cosa sto capendo. Quindi non lo so, è difficile per me dire bene,
09:04male o quello che mi ha insegnato Dostoievski. So che è bello lavorare così, che è bello lavorare
09:13con Fabio Damiano, che è bello lavorare con attori come Filippo, perché ti puoi sentire
09:19al sicuro e veramente andare in luoghi oscuri e divertirti, nel senso proprio del termine per
09:29un'attrice diciamo. Quindi non lo so, ma lo sto scoprendo. Capisco perfettamente tutto quello
09:39che scrivi, perciò amico mio, scrivi.