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Trascrizione
00:00commercialista con la quale vorremmo condividere alcuni ragionamenti sul tema dei rischi di
00:06natura fiscale, penale, di compliance e reputazionale correlati ai rapporti con i fornitori ma non
00:13solamente da un punto di vista dei rischi ma cercando di dare una chiave di lettura
00:17di opportunità di strumenti a disposizione dei contribuenti e dei consulenti. Lascio
00:24ora la parola alla dottoressa per la nostra presentazione dal titolo la scelta dei fornitori
00:29tra onore della prova e presidio della supply chain anche in ottica ISG. Buongiorno a tutti
00:36e bentrovati, come diceva il dottor Sartori che ringrazio, l'obiettivo dell'incontro
00:42di oggi è parlare delle scelte responsabili che i contribuenti devono effettuare nella
00:48selezione dei propri fornitori. Questo argomento è quanto mai importante sia di per sé che
00:58per il contesto che in questi anni si è venuto a creare, perché? Perché ci sono due macro
01:05temi che devono essere tenuti in considerazione nell'ambito di questa valutazione delle
01:11scelte responsabili dei contribuenti. Il primo argomento è legato al fatto che l'Unione
01:18europea da anni ha avviato una serie di riforme nell'ambito della transizione sostenibile,
01:26come sappiamo il 28 novembre 2022 il Consiglio europeo ha approvato in via definitiva la
01:33direttiva sulla ricontazione di sostenibilità, lasciando agli stati membri 18 mesi per recepire
01:41internamente questa direttiva con la normativa interna, quindi in Italia è proprio in corso
01:48di approvazione finale. Le nuove norme renderanno le imprese più
01:54responsabili dei confronti dei cittadini, obbligandole a pubblicare regolarmente i dati
02:02relativi al loro impatto sociale e ambientale. L'arricondazione di sostenibilità prevede
02:10tra gli altri temi una specifica situazione che riguarda la governance dell'azienda, in
02:16particolare a riferimento al principio di arricontazione EC1, nell'ambito di questo
02:23principio gli aziendi saranno tenuti a fornire tutta una serie di informazioni in relazione
02:30alla presenza, al funzionamento di sistemi di controllo interno e gestione del rischio
02:36in merito ai processi decisionali, le misure volte a consentire un'adeguata gestione e
02:43controllo sui clienti e i fornitori dovranno trovare diretta descrizione nell'ambito
02:50dei principi di arricontazione, pertanto la selezione dei fornitori, i criteri adottati
02:57nell'ambito di selezione dei fornitori diventano sicuramente molto rilevanti nell'ambito
03:04degli agi. Un altro tema di grande interesse che ha
03:07riguardato soprattutto questi ultimi anni è il tema delle operazioni inesistenti. Sappiamo
03:15che sono sempre più frequenti le contestazioni in materia di operazioni inesistenti e nella
03:26grande maggioranza dei casi o comunque in una buona parte dei casi, il soggetto che
03:33è stato oggetto di contestazione, l'impresa contestata si trova coinvolta in indagini
03:40per aver acquistato beni e servizi da un fornitore fraudolento senza che ci sia una consapevolezza
03:49di aver effettuato un'operazione inesistente. Il grafico che vi mostriamo dimostra come
03:58ci sia stato un incremento molto importante nell'ammontare del gettito recuperato dall'Agenzia
04:04delle Entrate in relazione ai principali tributi. Se vediamo il grafico ci rendiamo conto come
04:11nel 2023 l'Agenzia delle Entrate abbia recuperato circa 536 miliardi di Euro. Sicuramente di
04:21questo importo una parte molto rilevante è legata ai crediti inesistenti, i crediti
04:26ceduti, però è significativo e lo trovate epilogato sotto il grafico, il numero di importi
04:34relativo a contestazioni in materia di operazioni inesistenti, complessivamente parliamo di più
04:40di un miliardo di importo di recupero legato a fatti specie che riguardano fatture inesistenti
04:50e somministrazione illecita di manutopera. Quando parliamo di operazioni inesistenti
04:56generalmente le classifichiamo in operazioni oggettivamente e operazioni soggettivamente
05:02inesistenti, sebbene le operazioni inesistenti ricoprano più casisti che anche i casi versali.
05:09Quando parliamo di oggettivamente inesistenti sappiamo che parliamo di operazioni che per
05:12l'Agenzia delle Entrate non sono state effettuate, quindi non esiste la prestazione o l'operazione.
05:18Quando parliamo di operazioni soggettivamente inesistenti stiamo invece parlando di operazioni
05:23che sono state effettuate, ma con un fornitore differente rispetto a quello che ha emesso
05:29la fattura. È importante segnalare però che in ambito penale, nell'ambito della contestazione
05:38e della segnalazione che deriva da una contestazione in materia di operazioni inesistenti non c'è
05:43una differenza, l'articolo 2 del decreto legislativo 74 del 2000 parla infatti di operazioni
05:51inesistenti senza limiti di importo, questo noi lo ricordiamo sempre perché è fondamentale,
05:58potenzialmente il reato legato al rifattismo penale si configura anche con un erauro di
06:06operazione inesistente. Cosa succede quando viene contestata un'operazione sia essa soggettiva
06:16o per oggettiva inesistenza? Le conseguenze sono ovviamente molto rilevanti in un accertamento
06:23perché non riguardano solo i temi di recupero dell'imposta che saranno differenziati in
06:29base alla fattispecie e che quindi potranno riguardare il recupero delle imposte dirette
06:34nell'ambito delle operazioni oggettivamente inesistenti, oltre che l'IVA, mentre riguarderanno
06:41la fattispecie delle soggettivamente inesistenti solo il recupero di IVA. Ma ci sono tutta
06:47una serie di contestazioni ulteriori e di temi legati alla contestazione, da un lato
06:53la comunicazione della notizia di reato, che ovviamente è un elemento molto importante
06:57per il legale rappresentante o per il consiglio di amministrazione, l'eventuale temi in termini
07:05di riscossione delle somme a titolo provvisorio, nonché l'applicazione delle sanzioni e degli
07:11interessi. Mi preme in questo contesto ricordare anche che l'orientamento dell'Agenza delle
07:18Entrate, soprattutto in tema di contestazione e di somministrazione illegita di mano d'opera,
07:28porta a una contestazione anche delle ritenute. Nell'ambito di questa fattispecie parliamo
07:35anche di ritenute sui lavoratori dipendenti che sono stati oggetto della somministrazione.
07:43Stiamo parlando di conseguenze molto importanti che diventano ancora più importanti in caso
07:50di socconvenza. In questi casi come si comporta mediamente un contribuente, come reagisce?
07:58Lascio la parola al dottor Sartori.
08:13Ritengo che l'autorevole platea che ci ascolta sia a conoscenza di quello che sia il contesto
08:22normativo giuridico fiscale e quali sono i rischi per le aziende, come sia anche a conoscenza
08:28o quantomeno questa è la percezione che abbiamo noi nel tessuto economico italiano, dalle
08:34piccole medie alle grandi imprese, su quali siano attualmente gli strumenti di verifica
08:40di affidabilità legale e fiscale dei fornitori applicati dalle aziende preliminarmente per
08:45l'installazione del rapporto di fornitura. Nelle slide vi avete rappresentate quelle
08:49che sono le principali reazioni che noi abbiamo raccolto, che ci parlano di procedure che
08:56prevedono più o meno formalizzate, che prevedono il download di report forniti da diversi data
09:04provider che nascono con un obiettivo diverso rispetto a quello dell'affidabilità legale
09:09e fiscale del soggetto valutato, oppure preliminarmente a un ordine o all'installazione di un rapporto
09:16scarico una misura camerale o un bilancio o più bilanci di esercizio, senza però avere
09:23quella base metodologica, statistica e anche giurisprudenziale che consenta di dare un'analisi
09:29puntuale o riuscire a individuare quali siano gli indicatori che consentono al contribuente,
09:37quindi al lettore, all'utilizzatore, al valutatore di comprendere se la società è più o meno
09:43affidabile dal punto di vista fiscale. Sappiamo che sia dal punto di vista della giurisprudenza,
09:49del contesto giurisprudenziale, sia dal punto di vista dei rischi tutto questo non è sufficiente,
09:57nella slide che segue è rappresentata quella che è la posizione giurisprudenziale ormai
10:05consolidata, a discapito tra l'altro e forse non è questa la sede, mi auguro si possa
10:11avere anche un momento di approfondimento successivo, a discapito di quello che in realtà è il
10:16nuovo contesto normativo, però il contesto giurisprudenziale continua ad andare in una
10:21direzione per cui vi è ribaltamento dell'ordine della prova, per cui è richiesto al contribuente
10:27la dirigenza massima esigibile di un operatore apporto, secondo criteri di ragionevolezza
10:32nel valutare in preliminarmente restaurazione del rapporto e in costanza del rapporto di
10:38fornitura la propria dirigenza. Attualmente le procedure attuate da buona parte del tessuto
10:45economico, quantomeno quello da noi toccato con mano, non sono sufficienti come le abbiamo
10:50rappresentate prima e riconoscerete il pantone degli articoli di stampa riportati nella slide,
10:57non siamo noi a dire che non sono sufficienti, ma è la linea giurisprudenziale e la linea
11:03anche di adozione dei provvedimenti da parte dell'Agenzia delle Entrate e dai militari
11:09della Guardia di Finanza, ma anche delle procure della Repubblica. È noto che mai nessuno
11:16si sia arrischiato, né la Guardia di Finanza, né l'Agenzia delle Entrate, né tantomeno
11:22le procure nazionali se non cadono nel dire cosa debba fare un contribuente preliminarmente
11:28a ristorazione del rapporto di fornitura per scongiurare i rischi di coinvolgimento o quantomeno
11:33per poter valutare l'affidabilità legale e fiscale di un soggetto o capirne la sua
11:40sovrapponibilità tra società prima d'ora definite come società cartiere. Per la prima
11:46volta nel dicembre del 2020 un ente direi più che autorevole, quindi lui, Banca d'Italia
11:53nel suo quaderno di antiriciclaggio, ha pubblicato un position paper dal titolo Un indicatore
11:58sintetico per valutare la società cartiere. Ovviamente noi tutti, noi che parliamo, voi
12:03che ci ascoltate, che ci occupiamo di consulenza e assistenza fiscale, chi come sottoscritto
12:09anche di compliance, quindi 231 antiriciclaggio, ci siamo illuminati nel leggere un titolo
12:16che finalmente snocciolava o comunque analizzava un tema molto noto, molto dibattuto e molto
12:23delicato. Banca d'Italia, gli autori, a valle di un processo di analisi e verifica imponente,
12:29di studio imponente, cosa propongono? Propongono un indicatore sintetico, cioè una formula
12:35algebra che dice che vi sono determinati indicatori di natura economico-finanziaria
12:41in presenza dei quali è più probabile che la società valutata sia una società cartiera.
12:46Banca d'Italia dice che più si avvicinano a zero questi indicatori di natura economico-finanziaria,
12:52per il nostro audience odierno è superficiale quello che sto per dire, ma sono tutti indicatori
12:58che hanno al denominatore dei valori superiori rispetto al numeratore, quindi sono tutti
13:04i valori che tendono a zero, Banca d'Italia dice che più si avvicinano a zero più vi
13:08è il rischio che la società sia una società cartiera o quantomeno opaca dal punto di vista
13:13fiscale. Peccato che Banca d'Italia, ma dopo vedremo che lo dice, questa apertura
13:18non dice quanto vicino a zero devono essere questi indicatori perché vi sia un rischio,
13:23ma soprattutto non fa distinzione dell'incidenza e del peso di questi indicatori in relazione
13:31al settore di operatività della società valutata. Banca d'Italia però è molto clean,
13:37molto aperta e trasparente nell'invito ai lettori di questi quaderni, che non sappiamo
13:44se ricondurli al mondo accademico, consulenziale o associativo, ma noi abbiamo raccolto questo
13:52assist in alcune aperture, quali aperture? Che i dati di natura economico-finanziaria
13:57non devono e non possono essere gli unici per verificare l'affidabilità legale fiscale
14:02di un soggetto, ma ve ne devono essere altri sia di natura geosettoriale che di natura
14:08organizzativa e di compliance. L'ulteriore assist che fa Banca d'Italia qual è? Che mettendo
14:15a punto un campione di società cartiere adeguatamente sufficiente o alto, paragonandoli
14:23ai dati di società normali o la totalità delle società attive in un determinato settore,
14:29si potranno applicare metodologie come l'analisi discriminante lineare, cioè che consentono
14:34di dare un peso a quegli indicatori e di dire cosa vuol dire vicino a zero, uguale a rischio.
14:40Cosa abbiamo fatto? C'è la nostra struttura, cosa abbiamo fatto? Abbiamo attivato un osservatorio
14:48giurisprudenziale che ci ha consentito di estrapolare dati di società cartiere definitivamente
14:54definite come società cartiere, quindi con sentenze passate a un giudicato, sentenze
14:59di cassazione, estrapolandone i dati di natura economico-finanziaria organizzativa, paragonandole
15:06alle società di indiscutibile affidabilità o alla totalità di società attive in un
15:13determinato settore. Non l'abbiamo fatto da soli, ma l'approccio statistico-algoritmico
15:18ci è stato dato con il supporto di un nostro partner accademico che è la Cattedra di Statistica
15:24Economica e Scienze delle Decisioni dell'Università Bocconi, che ci ha consentito di sviluppare
15:29un algoritmo di intelligenza artificiale che in via predittiva, sulla base della proposta
15:34di Banca d'Italia, è in grado di indicare qual è il livello di rischio di affidabilità
15:41legale e fiscale del soggetto valutato che si estrinseca nel livello di sovrapponibilità
15:48dei dati di natura economico-finanziaria, ma poi vedremo anche di natura organizzativa,
15:52tra il soggetto che stiamo valutando e i soggetti che prima d'ora si sono rivelati essere società
15:58cartiere o società fraudolenti dal punto di vista fiscale. Questi studi, questo osservatorio
16:03giurisprudenziale e questi studi statistici ci hanno consentito di sviluppare un servizio
16:09che consente, per il tramite di un algoritmo, di ritornare a due indicatori di rischio,
16:16un indicatore di rischio che si chiama Shell Score, che si riferisce esclusivamente alla
16:24proposta algebrica e algoritmica proposta da Banca d'Italia, e un ulteriore indicatore
16:28di rischio chiamato Enhanced Shell Score, siamo piegati un po' gli inglesismi, quindi
16:32uno Shell Score rafforzato che, oltre agli indicatori proposti da Banca d'Italia, pone
16:38l'accento e pesa e ritiene come indicatori validi anche ulteriori indicatori, sia di
16:44natura economico-finanziaria che di natura organizzativa, che non abbiamo individuato
16:48noi, ma che la nomenclatura statistica ha portato in immersione. Nella sostanza il nostro
16:55algoritmo è in grado di dire che, analizzando diversi dati di bilancio, Banca d'Italia,
17:02se non ricordo male, indicava due, con un numero adeguato, gli esercizi da valutare
17:07al fine di applicare questi algoritmi, noi ne analizziamo quattro e ne analizziamo sia
17:11in via singola che in via media che in via mediana, siamo in grado di tornare a un indicatore
17:16predittivo di rischio della società valutata. Con che dati lo facciamo? Lo facciamo con i
17:23dati resi disponibili da Infocamere, che è la società consortile che riunisce tutte
17:27le camere di commercio, che ci dà i dati in tempo reale, sia i dati di bilancio che
17:33i dati di misura. Quindi, ai fini dell'integrazione della diligenza e dell'operato raccorto,
17:38utilizzare il dato disponibile in camera di commercio e dopo vedremo anche come attribuiamo
17:43la data certa a quel dato. I dati disponibili in camera di commercio sicuramente integra
17:47un atteggiamento quantomeno consapevole e diligente da parte del contribuente, da parte
17:52del valutatore. Il nostro servizio si estrinseca poi, soprattutto ai fini ISG, con la possibilità
17:59di accedere ad una dashboard che consenta di monitorare il grado di affidabilità medio
18:05della propria supply chain, della propria catena del valore e poi ha come output, questo
18:11sia sovrapponibile agli altri data provider, un report PDF con delle caratteristiche che
18:16dopo vedremo insieme, di tenuta anche giuridica che dopo vedremo insieme, che consente al
18:22valutatore, cioè al soggetto, al contribuente, al CFO, al CPO, a un ufficio acquisti strutturato
18:28di verificare l'affidabilità legale e fiscale del soggetto valutato.
18:33Nelle slide successive vediamo una rappresentazione grafica di quello che è il report che noi
18:41generiamo tramite il nostro algoritmo basato sul metodo di Banca d'Italia, nella prima
18:47parte vi è una grafica della società valutata, nella seconda parte del nostro report vi è
18:56nella parte alta un'indicazione in termini percentuali di quelli che sono appunto lo
19:01share score e le non share score, che altro non sono che la percentuale di sovrapponibilità
19:07tra la società valutata e le società prima dovrà rivelatesi essere cartiere.
19:12Perché ne teniamo entrambi? Perché da una parte vi è Banca d'Italia, dall'altra vi
19:20è quello che la nomenclatura statistica ci ha detto che si può aggiungere agli indicatori
19:26proposti da Banca d'Italia, ma che la stessa Banca d'Italia ci ha suggerito.
19:30Nella parte bassa del report, in questa seconda area, vediamo alcuni indicatori di natura
19:34economico-finanziaria comunque utili a verificare i dati, la solidità e l'organizzazione
19:41economico-finanziaria e patrimoniale della società. Nella terza parte del nostro report
19:48rappresentiamo quindi indicatori, ripeto ancora una volta, che la nomenclatura statistica
19:55ha portato in emersione come indicatori di differenza, differenziali tra chi è cartiere
20:01e chi non lo è, o chi è fraudolento e chi non lo è. Quali sono questi indicatori?
20:06Sono la presenza, cioè la mancata nomina dell'organo di controllo e del revisore,
20:12la storicità della società, quindi gli anni dalla Costituzione, il numero di dipendenti
20:18assunti, l'avvenuto versamento del capitale sociale, l'andamento del fatturato, sappiamo
20:24che le società o cartiere o fraudolente o che ispirano la propria storia economica
20:30al mancato versamento delle imposte sono caratterizzate per Costituzione, esplosione del fatturato
20:36o fatturato con l'andamento a dente di sega e poi cancellazione, chiusura e mancato versamento
20:41delle imposte, appunto del versamento del capitale sociale. La variazione del patrimonio
20:46netto in base all'utile o perdita, questo è un elemento di analisi bilancistica interessante
20:54soprattutto per chi ci ascolta che torna un dato di avvenuta distribuzione degli utili,
21:00è chiaro che anche statisticamente è così che società che ispirano la propria vita
21:06economica al mancato versamento delle imposte è difficile che distribuiscono gli utili
21:11diversamente, anche i soci sarebbero chiamati a versare le imposte. La richiesta dell'ottenimento
21:17e il mantenimento del retimo di legalità rilasciato dall'agenzia garante alla concorrenza
21:22del mercato, il rischio di filtrazione criminale, questo è un elemento interessante perché
21:27usando un gergo bilancistico è un gol all'assist fornito da Banca d'Italia quando parlava
21:32di analisi geosettoriali. Cosa facciamo con questo indicatore dal punto di vista geografico?
21:37Facciamo tesoro di quanto dagli indicatori proposti dall'Eurispes, agenzia Insena,
21:44la direzione nazionale antimafia che hanno sviluppato un indicatore chiamato IPCO che
21:49per ogni provincia d'Italia dà un livello di rischio di infiltrazione criminale, per
21:55quanto riguarda la parte settoriale facciamo tesoro di quanto previsto dall'articolo 1,53
22:01della legge 190 del 2012 che elenca quelli che sono notoriamente, anche storicamente
22:07i settori che hanno un rischio di infiltrazione criminale più elevato, ne lecco solo alcuni
22:12che conosciamo, la gestione dei rifiuti, il commercio di materia prima rottame ferroso
22:19non ferroso, l'olio a caldo, la restaurazione e ve ne sono anche altri. L'elemento successivo
22:24che è spesso spunto non di ironia ma di sorriso anche con i lettori e con chi condividiamo
22:33la nostra metodologia è l'età del legale rappresentante, sappiamo che il tessuto economico
22:40nostro, italiano è denso di amministratori unici o Presidenti del Consiglio di amministrazione
22:46di età avanzata, ma che magari sono i fondatori delle società, è vero anche che esiste un
22:52mondo fraudolento, patologico dove l'amministratore unico, over 75 o under magari di nazionalità
22:59straniera vi è un motivo più opaco per cui è stato nominato amministratore unico.
23:07Nella parte bassa analizziamo la presenza e il mantenimento delle certificazioni e le
23:13lasciate esclusivamente da enti accreditati a credia, anche qui innanzitutto perché è
23:19infrequente che società opache, poco trasparenti accettino che un ente terzo venga in casa
23:26propria a valutare i propri sistemi di gestione con ricorrenza periodica, ma anche perché
23:31proprio la nomenclatura statistica ci ha tornato questo dato. Nella parte bassa, in
23:36questo caso non è popolata di notizie, ma rappresentiamo attraverso l'accesso a banche
23:44dati di livello globale utilizzate da tutte le principali banche per le verifiche anti
23:50riciclaggio, la presenza di adverse media, quindi notizie pregiudizievoli sia in capo
23:55alla persona giuridica che agli amministratori. Il tutto, sia il documento, sia il flusso
24:08dati che l'ha generato sono caratterizzati da data certa, unicità e immodificabilità
24:16tramite la tecnologia blockchain e questo oltre a essere un argomento di contemporaneità
24:24sui strumenti dati in mano alla popolazione per attribuire un data certa a un documento
24:31o un dato è sicuramente un strumento di tutela formidabile, perché poter dimostrare che
24:38in una certa data o con data certa o affidato a un soggetto terzo specializzato su una base
24:45di una nomenclatura statistica imponente, la verifica di un soggetto e in quella data
24:51certo era o non era affidabile sicuramente integra, secondo noi con margine quella che
24:57è la diligenza massima esegibile da un operatore accorto. Il nostro strumento, oltre a essere
25:04ovviamente protetto, consente anche, che anche questo in termini di diligenza è sicuramente
25:09un punto forte, consente anche di monitorare i soggetti sottoposti a valutazione con periodicità
25:15in tempo reale settimanale, il soggetto sottoposto a valutazione, ti apposta un nuovo bilancio,
25:19modifica un amministratore o ha un'operazione straordinaria o un'operazione liquidatoria,
25:24il soggetto produttore lo sa e ne viene a conoscenza e applica le giustifiche dei fornitori,
25:31che non significa che se ritorno a un risultato negativo o alto di rischio interrompo o non
25:37instauro il rapporto di fornitura, significa che applico dei protocolli compensativi che
25:42mi consentono di meglio gestire o quantomeno minimizzare il rischio di coinvolgimento.
25:48Lascio la parola a Stefania per le opportunità e le corrette strategie da adottare in relazione
25:59ai temi che abbiamo trattato fino adesso, grazie.
26:02Grazie Marco, si confermo, noi abbiamo visto fino adesso i benefici che sono legati all'adozione
26:09di un'adeguata procedura nella selezione dei fornitori, sono ovviamente benefici molto
26:17evidenti, come ha spiegato appunto il dottor Sartori, perché non solo consentono un monitoraggio
26:25e una valutazione costante dei propri fornitori, ma permettono anche di prevenire il rischio
26:32di contestazione e quello di incorrere in meccanismi fraudolenti, quindi di essere coinvolti
26:44alle fattispecie di reato 231 e alle fattispecie di reato ambientali, quindi di essere coinvolti
26:56in queste tipologie di fattispecie di reato. Non solo questo, ma l'adeguata procedura garantisce
27:07anche incontrivolmente la possibilità in caso di contestazione di incomentare la propria
27:22situazione, giustificando di aver adottato tutte quelle misure che rappresentano la diligenza
27:32massima esigibile da un operatore a corto e abbiamo visto che proprio la giurisprudenza
27:38si esprime in questi termini e quindi riteniamo che un'adeguata procedura, un'adeguata
27:46verifica nella selezione dei fornitori sia sicuramente un elemento fondamentale per potersi
27:53difendere in caso di verifica e in caso di contenzioso, ma non c'è solo questo, ci
27:58sono altri temi, l'abbiamo visto nelle premesse quando abbiamo parlato del DSG, abbiamo visto
28:06appunto come la normativa in materia di bilancio di sostenibilità si è stata modificata,
28:12si è imposto di modifica e quindi a prescindere che la redazione di un bilancio di sostenibilità
28:20sia un obbligo come introdotto dal legislatore secondo i nuovi parametri o sia una redazione
28:26volontaria, con la base volontaria del bilancio noi sappiamo che la scelta di reggiare un
28:33bilancio di sostenibilità porta a molteplici benefici. Nelle slide ne trovate rilogati
28:40solo alcuni, ma che riteniamo sicuramente molto importanti, quali l'immagine della
28:48situazione aziendale sinceramente migliorata nel momento in cui la società si presenta
28:53con un bilancio di sostenibilità, la società può essere più attraente nei confronti dei
29:00consumatori che sono più sensibili al DSG, ma anche nei confronti di personale, di nuovi
29:09ingressi di personale e permette altresì l'accesso a nuovi mercanti e a nuovi capitali,
29:18il senso a considerare uno degli elementi che sicuramente è molto rilevante e è molto
29:23considerato nelle società che stanno valutando l'admissione del DSG è che migliora l'accesso
29:29al credito, le stesse linee guideri infatti prevedono che le banche debbano valutare l'accesso
29:36al credito anche sulla base dei rischi in termini DSG. Abbiamo visto quindi che la scelta
29:45di qualità dei fornitori e che questo manco per organizzare una corretta e un'abituata
29:54procedura di selezione dei fornitori è sicuramente un elemento importante ai fini di poter finalizzare
30:04anche questi elementi nell'ambito DSG e quindi soprattutto nell'ambito del principio G1,
30:10il principio di ricontrazione G1 che come dicevamo prima è il principio che riguarda
30:15la governance e riguarda il settore specifico, selezione dei fornitori, rischi e controllo
30:22interno. Ma un altro ambito applicativo molto importante riguarda quello che viene chiamato
30:32Cooperative Compliance TCF, sappiamo che la legge delega ha introdotto alcune importanti
30:39modifiche in relazione al regime di aggempimento collaborativo Cooperative Compliance e anche
30:47riferimento al regime opzionale per i soggetti di minore dimensioni. Il regime di Cooperative
30:56Compliance è in vigore nel nostro movimento da una decina di anni, ma nell'ambito della
31:03legge delega fiscale e con l'ultimo decreto in corso di approvazione a giugno, sono state
31:12portate importanti modifiche non solo in termini dimensionali e quindi rendendo parametri comuni
31:23più accessibili per i contribuenti per poter accedere a regime di collaborazione in futuro
31:28Thailand, ma anche in termini di benefici, benefici che riguardano sia i soggetti che
31:34decidono di aderire alla Cooperative Compliance, sia per alcuni benefici i soggetti che accederanno
31:41al regime opzionale per i soggetti di minore dimensioni. Tra questi benefici ne ricordiamo
31:48solo alcuni che sono legati al fatto della riduzione dei termini di accertamento, due
31:54anni di riduzione dei termini di accertamento più un ulteriore anno di riduzione in presenza
32:01di certo internazionale tributario, ma non solo, un elemento molto importante della Cooperative
32:07Compliance riguarda la non punibilità per il reato di dichiarazioni infedele e anche
32:15il fatto che violazioni in materia di dichiarazioni infedele non costituiscono fatti specie che
32:23sono oggetto di notizia di reato, questo ovviamente è un elemento molto importante per la presidenza
32:29dei rappresentanti, per l'organo amministrativo e non di meno il regime di Cooperative Compliance
32:36constende l'esenzione delle sanzioni in caso di contestazioni non solo per il futuro, quindi
32:43non solo dall'accesso al regime in cui, ma anche per il passato, qualora vengono riscontrate
32:50delle canticità nell'ambito delle operazioni come svolte dalla società. In questo contesto
32:57per poter aderire alla Cooperative Compliance e al regime nazionale è obbligo, quindi è
33:07necessario, adottare quello che viene definito Task Control Framework, che è definito come
33:16sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale,
33:23si tratta in sostanza di un sistema che è in grado di garantire all'impresa un presidio
33:31costante dei rischi fiscali, è una sorta di marchio di certificazione della correttenza
33:38degli operati sotto il profilo fiscale. È evidente che in questo contesto la procedura
33:44con l'inserizione dei fornatori, soprattutto in quei settori, l'abbiamo visto, che possono
33:50essere l'edilizia, i settori nero-ottami, ma non di meno come la stampa pubblicizza
33:57anche settori molto differenti nell'ambito della logistica, ce ne sono tantissime contestazioni
34:04sotto questo profilo, una procedura che seleziona i fornitori in modo consapevole, che definisce
34:11quali sono i criteri di selezione dei fornitori e che fornisce tutte quelle caratteristiche
34:17che il dottor Sartori ci ha elencato prima, non è solo fondamentale per una difesa, ma
34:24diventa altresì veramente importante nell'ambito di presidi di controllo interno, di 2-3-1
34:30e della possibilità di accedere a uno di questi regimi che abbiamo definito, l'aperte
34:39complania che sarebbe il regime opzionale, che sono, ricordo, dei regimi di accordo
34:47con il fisco, quindi si cambia proprio la logica, l'accordo con il fisco viene provato
34:55prima, quindi evitiamo le contestazioni successive. Con questo concludo e lascio di nuovo la parola
35:03al dottor Sartori. Grazie Stefania, ancora una volta ritengo
35:08che quanto meno emerge come strategia, prevenzione, organizzazione, framework e quindi struttura
35:19siano le parole chiave di approccio alla tematica fiscale, ma anche alla consulenza fiscale.
35:24Come accennavi tu, noi abbiamo la ragionevole certezza che a tendere il mondo dell'impresa
35:31sarà diviso tra chi collaborerà, chi utilizzerà l'intelligenza artificiale in maniera intelligente,
35:36chi sarà organizzato in compliance, chi sarà sostenibile secondo i criteri ESG e chi no.
35:43I professionisti più consapevoli, illuminati avranno un ruolo fondamentale nell'accompagnare
35:50le imprese in questa direzione e diciamo che sanno già da che parte stare.
35:54Quindi con questo vi ringraziamo, ringraziamo tutti, grazie anche al Presidente, grazie
35:59all'Ordine Tutto, un caro saluto a tutti i colleghi e a coloro che ci hanno seguito
36:05ed anche un invito professionale a tutti coloro che volessero approfondire i temi trattati.
36:10Grazie e arrivederci.
36:12Arrivederci, grazie.
36:35Grazie a tutti.