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Trascrizione
00:00a casa di amici il Salotto di Radio Roma è la giornata mondiale contro scusate per l'eliminazione
00:09contro la violenza sulle donne e come dire si parla continuamente della nascita di questa
00:14giornata del valore che ha questa giornata ma poco spazio è dato invece al valore del
00:21significato della riflessione del rispetto tutte tematiche che dovrebbero essere forse
00:26applicate ogni giorno per sradicare un problema di natura culturale ma adesso facciamo una
00:33piccola pausa cerchiamo in qualche modo di metterci da parte facciamo parlare i veri
00:37professionisti coloro che studiano che ricercano e analizziamo il problema che probabilmente
00:44utilizzare questo termine sarebbe anche riduttivo cerchiamo di analizzare alcuni aspetti con
00:51diciamo così ecco in termini anche sociologici e io oggi ho il piacere e l'onore di ospitare
00:58anche se in collegamento video quindi anche se a distanza il professor andrea cerroni sociologo
01:05e ovviamente ci sono poi tantissimi altri aspetti professionali che rendono per l'appunto possibile
01:12questo questo collegamento e questo approfondimento quindi intanto professore io la ringrazio di
01:17aver accettato il nostro invito per parlare di un tema così delicato ma che non deve più essere un
01:21tabù quindi grazie mille grazie a voi è davvero un piacere io volevo partire dal fatto che come
01:30dicevo in precedenza ma come lo stesso direttore claudio micalizio in apertura ha fondato una
01:36riflessione sul grande rispetto e non è soltanto la giornata mondiale per l'eliminazione con della
01:42violenza contro le donne ma è ogni giorno è un problema di natura culturale per cui con il suo
01:48aiuto io vorrei tornare un po indietro nel tempo ad analizzare anche i valori tradizionali e la
01:54società di un tempo per l'appunto perché le chiedo ma in che modo i ruoli di genere tradizionale
02:02stanno influenzando ancora ancora adesso e quindi contribuiscono a normalizzare se così possiamo
02:09dire comportamenti violenti beh sì allora cominciamo col dire che ci sono dei casi anche
02:22di attualità che sono drammatici non solo nella nel loro specifico ma anche nello spaccato che
02:36aprono su che razza di società stiamo costruendo giorno per giorno e quindi quando poniamo
02:45attenzione a queste situazioni questi casi a questi problemi tra virgolette questo termine
02:55dobbiamo sempre tenere presente che stiamo lavorando per un cambiamento generale della
03:03società mi riferisco al caso di Giselle Pellicot in Francia adesso non voglio entrare in dettagli
03:09ma insomma sono di attualità sono disponibili su internet casi allucinanti ecco allora la tradizione
03:21i ruoli tradizionali ma i ruoli tradizionali però bisogna intendersi perché ancora abbiamo gli
03:31echi di una spaccatura per dire cartesiana alla donna è riservato la sfera delle emozioni degli
03:42affetti della casa all'uomo quelli della fatica del lavoro come fatica e della guerra già qui
03:50sentiamo qualche assonanza anche nella attualità che stiamo vivendo però questo diciamo è un eco
04:01lontano che non vuol dire che non conti ma che si scontra con un fatto che i ruoli sociali tipici
04:12storicamente erano quelli che papà lavora la mamma sta a casa ecco ma ormai da 40 anni 30
04:21anni non soltanto si lavora in due ma in due non si arriva neanche a fine mese quindi c'è una
04:30un'attenzione sociale che ovviamente genera delusioni ansia rabbia che poi è abbastanza
04:44non vorrei dire naturale perché non c'è niente di naturale c'è qualcosa di sociale qualcosa di
04:53personale sempre però si rovescia sul più debole più debole in generale che può essere più debole
05:02sul piano fisico ma può essere anche più debole sul piano economico sul piano del prestigio sul
05:09piano sociale più in generale il fatto di aver consegnato la sfera degli affetti comunque a una
05:20delle due componenti della famiglia tipica avendo ridotto il rapporto d'amore a due cose o l'amore
05:34romantico fanciullesco oppure ha un possesso se non una sessualizzazione totale del rapporto d'amore
05:51è certo non favorisce non dico il soltanto il dialogo fra i generi ma addirittura mette in
06:05ombra anzi rimuove un'altra tradizione che era tipicamente italiana che la tradizione umanistica
06:13pensare al ruolo che Dante assegna all'amore dove il vero collante nel rapporto d'amore è la mutua
06:27scoperta di se stessi allora è chiaro che un rapporto del genere non contempla la violenza
06:34ma non non contempla neanche un consenso formale ma un uno slancio compartecipativo alla creazione
06:49di qualche cosa di maggiore della somma delle due parti ecco nel momento in cui quindi rimuoviamo
06:57questa tradizione ci teniamo soltanto quell'altra e magari ci aggiungiamo sessuofobia ma diciamola
07:07anche sessuocentrismo come spesso nei media si vede è chiaro che viene a mancare il presupposto
07:19del valore del rispetto dell'altro è tutto concentrato su se stesso sulla realizzazione
07:26degli impulsi personali che possono essere di piacere ma anche di rabbia. Diciamo che le
07:35motivazioni poi che sono alla base sono diverse ma nessuna è una giustificazione questo sono anni
07:42che cerchiamo in qualche modo di divulgarlo e a proposito di divulgazione secondo lei qual è il
07:48ruolo attuale anche un po il peso dei media non solo della in qualche modo della perpetuazione
07:55ma anche del contrasto della violenza di genere. Allora mi faccia dire una cosa che può essere
08:07controintuitiva noi ce la prendiamo spesso con i media con i social media in realtà questi sono
08:14degli amplificatori cioè non sono onnipotenti questo non vuol dire che non siano potenti ma
08:23sono potenti in che cosa nell'esaltare qualche cosa che già c'è e in questo qualcosa che già
08:29c'è c'è tutto il contrario di tutto e questo fa parte anche delle cause del disorientamento
08:36tipicamente degli adolescenti non soltanto siamo tutti un po sbalestrati perché arrivano messaggi
08:47contraddittori su qualunque argomento in qualunque situazione quindi non diamo la colpa ai media
08:59perché non è così che risolviamo il problema questo non assolve i media come andare alla
09:06ricerca di origine sociale di questi fenomeni non assolve nessun soggetto che compia un reato
09:14compia una violenza quindi non ce la possiamo cavare dando la colpa a qualcuno. Quindi gli
09:25operatori dei media certo devono essere responsabili ma come ogni soggetto ormai
09:31nella nostra società deve essere responsabile e chiamato alla responsabilità. Ecco questo è un
09:40discorso molto importante che cerchiamo ormai da tempo qui anche nella trasmissione di trasmettere
09:46noi abbiamo questa tendenza a de responsabilizzarci di lasciare tutto come dire scorrere ma in realtà
09:54siamo noi i primi attori sociali che dovremmo in qualche modo assumerci le nostre responsabilità
10:00porci delle domande riflettere quindi dire che magari ecco è colpa dei media è colpa
10:07dell'interpretazione è colpa di quello che è detto o di quello che non è stato detto credo
10:12che sia ormai superfluo sterile e anche molto superficiale da parte nostra ma si parla spesso
10:19di educazione alla non violenza ultimamente se ne parla tantissimo soprattutto perché si può
10:26diciamo considerare questo processo come un elemento di prevenzione della violenza di genere
10:33come dire più in generale della violenza secondo lei in che modo potrebbe essere efficace se può
10:39essere efficace? Allora come prima dicevo dei media la stessa cosa dobbiamo dire anche
10:50dell'educazione perché quando parliamo di educazione parliamo di scuola e allora su questo
10:57dovremmo cercare di smetterla di assegnare alla scuola il ruolo di tappare tutte le falle che
11:09persone e società costruiscono giorno per giorno e questo anche per un altro motivo perché come
11:21dicevo prima che c'era un'altra tradizione culturale in Italia che è stata messa in
11:29secondo piano ma qual è la migliore educazione sentimentale dello studio della letteratura dei
11:41romanzi delle poesie della storia che testimonia il cambiamento dei rapporti tra i generi e
11:51questo cambiamento non è consegnato al passato ma può essere anche nel futuro quindi se anche
11:58dobbiamo riconoscere che c'è il mantenimento di una tradizione, le tradizioni sono sempre cambiate,
12:07quindi possono cambiare ancora oggi. Quindi col termine educazione stiamo attenti a non
12:16snaturare il ruolo della scuola, l'altro ruolo della scuola è quello di ascensore sociale che
12:22presuppone che ci sia una società che genera problemi e la scuola deve risolverli, la scuola
12:28deve fare un'altra cosa, deve costruire cittadini responsabili del domani dandogli gli strumenti per
12:37non soltanto interpretare la società ma anche conoscersi e qui entra il rispetto per l'altra
12:48persona per se stesso e proprio nella scuola avviene questo incontro con l'altro sia fra pari
13:01sia intergenerazionale che aiuta la scoperta di chi si è davvero e poi diciamocelo, questo è un
13:12tema caro alle femministe da sempre, che cosa vuol dire educare sulle questioni di genere? Vuol
13:26dire emancipare o vuol dire liberare? C'è una bella differenza. Perché emancipare potrebbe
13:35semplicemente dire lavoriamo sulla parità che in una società diseguale, in una società che non ha
13:46rispetto dell'altra persona vuol dire promuovere il non rispetto da parte di tutti, questo
13:55voglio dire a qualcuno può sembrare anche opportuno un aspetto positivo, ma la migliore
14:05tradizione femminista metteva in luce la critica sociale e cioè la liberazione, cioè proprio
14:14lavorando su una emancipazione reale nel mondo reale, non nel mondo astratto, sul quale è anche
14:22difficile che ci siano persone che dicano no siamo contro la parità. Oggi questo è stato
14:32conseguito, a parole nessuno lo può dire, ma se c'è una società diseguale che cosa vuol dire
14:39mettere alla pari tutti quanti in una società diseguale? Non vuol dire certo risolvere le
14:50diseguaglianze, risolvere le violenze in generale e poi non ci divertiamo e se ci sono 100 morti
14:59all'anno di suicidi e stracce, ce ne sono 700 all'anno di morti sul lavoro, che è un'altra
15:08strage e non sto dicendo che uno vale un settimo, non si pesano numericamente questi, sono fenomeni
15:16drammatici, ma testimoniano una drammaticità nella società e soprattutto dei rapporti fra le
15:23persone e quindi una liberazione vuol dire anche un'opportunità che anche i maschi, anche gli
15:34uomini dovrebbero capire di poter cogliere, così come è stato negli anni 70 la scoperta, non per
15:45tutti, ma per quote crescenti della popolazione, della sfera degli affetti, cioè i papà di oggi
15:52non sono i papà di 50 anni fa, io con i miei figli e non ho visto parlare a mio padre con me,
15:57tanto meno mio nonno con mio padre, e questo grazie soprattutto al movimento femminista,
16:05ma su questo non ho il minimo dubbio, perché è chiaro che chi vive la drammaticità in prima
16:13persona sente più fortemente quali sono i problemi, poi però sono problemi di una
16:22infelicità generale, di un'ansia, di un'angoscia che coinvolge tutti quanti.

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