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Trascrizione
00:00Radio Roma speciale. Un ciao
00:05Domenico Martucci e benvenuti
00:06agli speciali Radio Roma
00:07targati, grandi eventi, siamo
00:09al convegno organizzato
00:11dall'Unione Italiana Forense e
00:13qui a Regione Lazio per
00:16scoprire appunto la giornata
00:18internazionale contro la
00:19violenza delle donne e
00:21soprattutto perché festeggiata
00:23in tutte le sedi istituzionali
00:25di tutto il mondo, l'ho fatto
00:26questa mattina prestissimo anche
00:28e poi ragazzi adesso i
00:30protagonisti di questo convegno
00:31perché è un argomento che
00:33purtroppo dobbiamo parlarne
00:34tutti i giorni. Buonasera a
00:36tutti, a nome del Roda di
00:37Cleb, Roma Unveterna e dell'Unione
00:39Italiana Forense do il benvenuto
00:43alle autorità istituzionali,
00:45civili, militari ed
00:47impresaristiche a tutti i presenti
00:49in sala. Io i lavori li
00:51aprirei in una maniera
00:53brutaliana, quindi onore alle
00:55bandiere.
00:58Grazie.
01:28Sottotitoli a cura di QTSS
01:58Sottotitoli a cura di QTSS
02:28Sottotitoli a cura di QTSS
02:59Sottotitoli a cura di QTSS
03:19L'Avvocato Elisabetta Rampelli,
03:21Presidente dell'Unione Forense
03:23Italiana, chiaramente gli
03:25Avvocati sono presenti oggi a
03:27questo Convegno, in questa
03:29giornata internazionale appunto
03:30di tutela alla violenza contro
03:32le donne, però per raffermare
03:34come hai sempre segnalato che
03:36più che stampa in media possa
03:38essere un continuo, un rullo di
03:41segnale continuo da ripetersi.
03:43Certo che sì, la cosa
03:45fondamentale è quella di
03:46costruire questa rete di
03:48rapporti e attraverso la quale
03:50ognuno mette a disposizione le
03:52sue esperienze e attraverso la
03:54quale ognuno potrà dare voce
03:56alla violenza, ma non solo alle
03:57vittime di violenza ma anche ai
03:59cosiddetti carnefici perché se
04:01dal nostro punto di vista si
04:03riuscisse ad intervenire
04:04tempestivamente anche il
04:06carnefice potrebbe essere
04:07fermato per tempo e potrebbe
04:09essere recuperato. Noi che
04:10crediamo molto nella possibilità
04:13di recupero delle persone che
04:15sbagliano e soprattutto perché
04:17poi diventa un vantaggio per la
04:19nostra società nel momento in
04:21cui si riesce a limitare il
04:24numero dei delitti che purtroppo
04:26ogni giorno costellano la nostra
04:29vita sociale. E allora
04:31attraverso la rete ognuno mette
04:33a disposizione le sue
04:34professionalità, le sue capacità,
04:36i suoi settori di intervento e
04:38costruisce quella possibile
04:42diciamo magia che porta poi e
04:45porterà, ci auguriamo presto,
04:48all'eliminazione di questo
04:49fenomeno che è un fenomeno
04:51odioso perché chiaramente è la
04:53sopraffazione del più forte
04:54rispetto al più debole e quindi
04:56in tutti i casi in cui questo
04:58succede c'è sempre una
05:00sconfitta da parte della società
05:02perché la società è deputata
05:04proprio non solo a rendere
05:06l'uno uguale all'altro ma anche
05:08a tutelare i diritti dell'uno
05:10rispetto all'altro. Noi crediamo
05:12molto nei diritti di libertà,
05:14nelle garanzie e nel dovere
05:17dello Stato di garantire i
05:19diritti delle persone ed è
05:21chiaro che nel momento in cui le
05:23persone fragili invece sono
05:25sottoposte alla possibilità di
05:27subire violenze e addirittura
05:30quelle violenze che poi possono
05:32sfociare in omicidi è evidente
05:34che noi subiamo come società una
05:36sconfitta e dobbiamo cercare in
05:38tutti i modi di limitare questi
05:41eventi. Il mio pensiero per oggi
05:43e vado subito perché è stato
05:46cattivissimo, mi ha detto non puoi
05:48parlare più di tre minuti. Il mio
05:52pensiero però, il nostro pensiero
05:54come associazione va alle donne
05:56afghane che dopo il 2021 sono
06:00private di ogni libertà, devono
06:03essere accompagnate anche quando
06:05escono fuori di casa da un
06:08my man si chiama, un uomo le deve
06:11accompagnare perché sia un parente
06:13rendetevi conto di quale realtà
06:15stanno vivendo queste donne e ci
06:18sono alcuni stati grazie a Dio che
06:19stanno aiutando l'Afghanistan più
06:21di quanto facciamo noi. Per non
06:23parlare delle donne iraniane e la
06:25loro battaglia al vero islamico e
06:27su questo chi mi conosce sa qual è
06:29la mia idea che non ho mai
06:31nascosto. Il vero islamico la penso
06:33come donne iraniane è un simbolo di
06:35sottomissione, è inutile dire che è
06:38un simbolo religioso o qualsivoglia
06:41altro ragionamento, sfido chiunque
06:44avere un dibattito su questo
06:47argomento è del perché il vero
06:49islamico ha un particolare
06:51significato, la dobbiamo scelta.
06:53Effettivamente quando si parla di
06:55violenza delle donne, violenza contro
06:57le donne non si parla solo della
07:00costruzione di un protocollo ma si
07:03cerca di attivare tutte quelle, di
07:07attivare quelle valutazioni, quei
07:09percorsi, quegli ambiti di informazione
07:13comunicazione ed identificazione di
07:15quei segnali, dei segnali per riuscire a
07:17rispondere al meglio a quella che è
07:19un'azione di contrasto reale.
07:22Daniela Doletti direttore generale di
07:24Sant'Andrea, qui presente per ricevere
07:26un premio autorevole in questa che è la
07:28giornata mondiale contro la
07:30violenza sulle donne, è un punto
07:32fermo perché Sant'Andrea sappiamo
07:34benissimo e poi ha una programmazione in
07:36questi giorni proprio per questo.
07:38Sì è un punto fermo e noi siamo molto
07:40orgogliosi di questo premio per
07:42come azienda e come pool di intesa.
07:44È un percorso lungo che abbiamo fatto
07:46con tutti i nostri professionisti
07:48perché una delle ragioni che dobbiamo
07:49fare quando si affrontano
07:52scusatemi problematiche relative al
07:54contrasto della violenza sulle donne è
07:56proprio quello di essere competenti.
07:58Quindi il pool con tutti i suoi
08:00professionisti è quello di continuare a
08:02verificare quelli che sono i bisogni
08:04delle persone, in questo caso delle
08:06vittime di violenza, per essere più
08:07aderenti possibile alle loro necessità.
08:09Ecco perché ogni anno per noi è un
08:11nuovo inizio, è una revisione dei nostri
08:13processi. Innanzitutto io vi devo
08:15ringraziare perché ne avete fatto
08:17veramente un tiro mancino, non immaginavo
08:20di avere diciamo questo risalto in
08:24questo contesto perché questa settimana
08:28è la settimana dedicata a contrastare
08:32la violenza contro le donne che è solo
08:37una fabbispecie delle numerose
08:40violenze alle quali assistiamo in questo
08:43periodo storico, che ci impegna perché
08:48coinvolge gli istituti familiari e
08:53quindi quelle che noi riteniamo le
08:55cellule di una società sana e che noi
08:59dobbiamo aiutare a tornare ad essere
09:03degli ambienti nei quali ciascuno può
09:07trovare il suo rifugio di fronte a ciò
09:11che vive quotidianamente nella società,
09:14nel suo ruolo, nelle realtà che deve
09:18contrastare, che deve vivere, che deve
09:20superare.
09:21Paolo Mariani, chiaramente il Rotary, in
09:24questo caso la sede appunto?
09:27Siamo il Rotary Club Roma Urbe Eterna.
09:30Abbiamo visto insomma come il supporto
09:33del Rotary in questa giornata importante
09:35e internazionale contro la violenza
09:37sulle donne è diventato poi rete insieme
09:39a voi.
09:40Assolutamente sì, il Rotary sappiamo è
09:43contro ogni forma di violenza, il Rotary
09:45è per la comprensione internazionale,
09:48per la pace nel mondo, quindi va contro
09:52ogni forma di sopruso. Oggi noi siamo
09:55qui in prossimità della giornata mondiale
09:58contro la violenza sulla donna, proprio
10:00per sensibilizzare, denunciare tutte le
10:04forme di violenza e sensibilizzare che cosa?
10:07La prontezza di un comportamento sano,
10:12etico e morale nei riguardi di una donna.
10:15È un grido silenzioso quello della violenza
10:17sulle donne e noi non possiamo permettere
10:20che si continui su questo binario.
10:23Il titolo di questo mio intervento, così
10:25come anche riportato in Blockandina,
10:27potrebbe sembrare una contraddizione in
10:29termini, perché già il fatto stesso di dare
10:32notizia all'episodio di violenza e quindi
10:35dargli risonanza, comporta di per sé il rischio
10:39di generare un effetto emulativo.
10:42D'altra parte non si può non parlarne, date
10:45le dimensioni del fenomeno, la sua
10:47pericolosità sociale, la necessità di
10:50conoscerlo per arginarlo. Comunque, se
10:54pensate, la maggior parte degli episodi
10:57che occupano le pagine dei giornali e
10:59dei telegiornali riguardano i femminicidi.
11:02Per Pietro Brunelli, chiaramente uno dei
11:04psicologi più importanti a livello nazionale,
11:06perché è presente questa giornata contro
11:09la violenza delle donne? Perché questo
11:11convegno tra avvocati, rotari e istituzioni
11:15vuole essere un segnale continuo.
11:17Assolutamente, c'è bisogno di continua
11:20formazione, comunicazione e intelligenza
11:23su questa materia per riuscire a contrastarla
11:25e a prevenirla soprattutto. Quindi anche
11:27la psicologia deve fare la sua parte.
11:30E se non sbaglio poi è un rapporto anche
11:33a tutela di chi ormai è in deriva per
11:37poterlo riportare a livello professionale
11:42in una vita normale.
11:43Il mio intervento di oggi sarà appunto
11:45su questo, rivolto agli uomini, al maschile,
11:48al fatto di prendere coscienza che esiste
11:51purtroppo una tara atavica, una
11:53istintualità architipica nel maschile
11:56che lo può indurre in determinate condizioni
11:58e commettere atti terribili. Di questo
12:00dobbiamo prendere coscienza tutti e
12:02imparare invece a governare la nostra
12:05mascolinità in una direzione di valore
12:08e di responsabilità e di creatività e di
12:11onore del maschile, in questo senso.
12:14Grazie.

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