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CortometraggiTrascrizione
00:00Io chiedo un breve commento sulla scelta di venire qui all'Aquila e scegliere l'Aquila come teatro di questa iniziativa, oltre naturalmente a Roma, per rispondere a un messaggio di censura a livello nazionale.
00:17Dopo Roma non poteva che essere l'Aquila, una città troppo spesso dimenticata dalla scena nazionale, non poteva essere dimenticata dall'Espresso e neanche mai dal giornale della sua città che è il Centro.
00:30Tu eri direttore quel 6 aprile 2009, in che modo a quattro anni dal sisma le istanze della ricostruzione dell'Aquila e quindi le contraddizioni che abbiamo visto, che abbiamo registrato, possono avere una rilevanza a livello nazionale?
00:46Poco prima di venire qui insieme al direttore Tedeschini abbiamo lungamente girato per il centro storico dell'Aquila, purtroppo il centro storico, la parte più bene, la parte più rigorante di questa città monumentale è ancora una città ferita, a tratti persino fantasma e inquietante.
01:07Dell'Aquila purtroppo si parla a livello nazionale solo in termini propagandistici, uno degli argomenti utilizzati per esempio da Berlusconi anche in questa campagna elettorale con la traduzione televisiva è una sorta di cortocircuito informativo,
01:24cioè si sostiene che la ricostruzione all'Aquila è stata complicata, confondendo la prima parte la gestione dell'emergenza, che pure è stata affrontata, con la ricostruzione pesata, la ricostruzione vera e propria, che invece purtroppo è lenta.
01:42Devo dire che da questo punto di vista delle responsabilità conosceremo, ce le hanno i poteri locali.