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CortometraggiTrascrizione
00:00Edoardo Leo, da quale necessità sei partito per questa versione aggiornata, contemporanea
00:10di Otello? Perché dietro il titolo Non sono quello che sono si nasconde, anche se non
00:17troppo, Otello di Shakespeare. La necessità era quella di interrogarmi e quindi interrogarci
00:27attraverso il cinema su quanto la potenza di un qualcosa scritto 420 anni fa potesse
00:32ancora raccontare in maniera molto precisa le dinamiche che portano a quella che è una
00:38viaga contemporanea, quella dei femminicidi. Nell'Otello c'è anche altro, è una tragedia
00:44della parola, è una tragedia del tradimento dell'amicizia, del tradimento dei legami,
00:53ci sono tante tante cose. Però il mio interesse principale come sceneggiatore era tradurre
01:02l'Otello in maniera integrale, io non l'ho cambiato neanche di una virgola, spostando
01:06però l'attenzione dalla Pietas verso l'eroe romantico, verso Otello che è ucciso per troppo
01:13amore e svuotandolo di questo sentimento, quindi cercando in questa lettura contemporanea
01:20di farlo apparire quello che è un assassino.
01:22Quello che sapete sapete, andatosi in poi non dirò più una parola, io faccio quello
01:37che dici tu se mi prepari l'occasione.
01:41La sua desdemona quant'è una donna di oggi?
01:45Secondo me molto, un 50 e 50, nel senso non ho voluto modernizzare totalmente questo personaggio
01:56e lasciare un po' una scia del grande personaggio che era, però lo è tanto secondo me per
02:06il confronto faccia a faccia che ha con Otello.
02:11Da questo confronto che cosa scaturisce?
02:13L'assoluta mancanza di ascolto che sta alla base del problema, cioè Otello non si pone
02:21il problema di cosa pensa lei, non si pone il problema di... fa domande a desdemona ma
02:29non ascolta mai la risposta, si autoconvince e va dritto per la sua strada, quindi questo
02:36e a un certo punto decide di distruggere qualcosa che pensa che non sia un essere umano o altro
02:44da sé, ma che pensa sia una cosa che sia di suo possesso.
02:47E per desdemona com'è questo confronto?
02:50Come si sente desdemona davanti a questo che ha appena detto Edoardo che non viene ascoltata?
02:56Esatto non si sente non si sente più parte di quello che accadeva nei come dire nella
03:04storia nei primi tre atti, nel senso il grande amore, una nuova diciamo scelta di vita per
03:10lei di questo grande amore che poi si trasforma in appunto nella tragedia poi negli ultimi
03:16atti e quindi secondo me appunto si non si sente più parte di questa cosa, non si sente
03:22più ascoltata e non capisce più quello che le sta succedendo.
03:28Mi madre me l'ha dato dicendomi di darla a mia moglie.
03:33Ti attelo caro.
03:35Ti addocchio a tua moglie quando sta con Michele.
03:42Sta in campana.
03:43Edoardo ma se prendiamo Ottelo come un archetipo maschile, è l'archetipo maschile secondo te quello di oggi?
03:53E' certamente l'archetipo di un maschio che permane in maniera molto prepotente nella nostra società,
04:04molto più di quanto noi immaginiamo e che sta in mezzo a noi, cioè Otello non è uno che
04:13sta lì da una parte in un altro.
04:15Lo troviamo oggi.
04:16Sta in mezzo a noi in metropolitana, sugli autobus, sta in mezzo a noi al lavoro, sul posto di
04:21lavoro.
04:22A volte non ci accorgiamo di quanto le persone che stanno accanto a noi perpetrano quel tipo
04:30di maschilismo tossico.