00:00
04:31 Morti per l'amianto, la lunga battaglia per gli indennizzi alle famiglie delle vittime. In collegamento Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale Amianto
27:05 Bancomat e Carte di Credito: i consigli per evitare truffe e raggiri anche d'estate. In collegamento Andrea Polo, Ufficio Comunicazione Facile.it
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NovitàTrascrizione
00:00l'attualità. Extra. Tutti i
00:06colori dell'attualità. Con
00:10Claudio Michalizio. Bentornati
00:12bentornati a destra. Negli
00:13ultimi anni è cresciuta
00:15l'attenzione da parte
00:16delle istituzioni ma anche dei
00:18media verso la tutela dei
00:20diritti dei lavoratori che
00:22possono purtroppo lo dicono le
00:24statistiche in modo drammatico
00:28di rimanere vittima di un
00:30infortunio dall'esito mortale.
00:32Ma quando si è vittima di un
00:35incidente sul lavoro o ci si
00:38ammala per colpa del lavoro
00:41quanto tempo bisogna aspettare
00:43prima che la giustizia faccia il
00:45suo corso e un lavoratore o i
00:47suoi familiari nel caso di
00:49decesso della vittima possono
00:51veder riconosciuto il diritto a
00:54un risarcimento. Per alcune
00:57persone bisogna aspettare anni
01:00addirittura quasi trent'anni.
01:03Una vicenda oggi vogliamo
01:05raccontarvi che accende un
01:08riflettore sul problema delle
01:10morti per amianto. Un tema di
01:13cui ci siamo già occupati altre
01:15volte in questa trasmissione ma
01:17che riteniamo sia doveroso
01:19periodicamente andare a
01:21riportare alla vostra attenzione.
01:23Come sempre c'è la copertina di
01:26questa puntata di Estra.
01:28Non è in cima all'agenda della
01:30politica ma neppure tra gli
01:32argomenti preferiti dal mondo
01:34dell'informazione e anche questo
01:36è frutto del contesto culturale
01:38che da decenni porta a trascurare
01:40un problema invece molto presente
01:42nella quotidianità di milioni di
01:44persone. Del resto bastano due date
01:46per rendersene conto. L'Italia ha
01:48messo al bando l'amianto nel 1994
01:5011 anni dopo l'Islanda che in
01:52Europa fu il primo paese a vietare
01:54con un amianto di una sostanza per decenni
01:56ampiamente impiegata in edilizia e in altri
01:58ambiti produttivi ma letalmente
02:00cancerogena. Oggi che siamo nel
02:022023 a quasi 30 anni di
02:04distanza nel nostro paese ancora
02:06non abbiamo concluso lo smantellamento
02:08e la bonifica di tutti i plessi
02:10produttivi che lo impiegavano
02:12ma, aspetto ancora più grave,
02:14neppure sappiamo con certezza in quanti edifici
02:16vi siano ancora tracce di un materiale
02:18che per le sue caratteristiche isolanti
02:20ed economiche era apprezzato
02:22come la manna dal cielo e che, con il
02:24passare dei decenni, per il suo deteriorarsi
02:26rischia di diventare una bomba
02:28per la salute di chi vi entri a contatto.
02:30A dire il vero però, le fibre
02:32killer dell'amianto e dei composti
02:34che lo hanno impiegato continuano da
02:36tempo a mettere vittime tra i lavoratori
02:38che lo maneggiano senza adeguate misure
02:40di sicurezza ma anche tra i loro
02:42familiari che sono entrati in contatto
02:44con la sostanza semplicemente
02:46maneggiando nella tuta da lavoro
02:48o tra quelle persone che vivevano
02:50nei pressi di una fabbrica che lo lavorava.
02:52Poiché i tempi di insorgenza della
02:54malattia sono lunghi decenni,
02:56gli esperti temono che il picco delle vittime
02:58non sia ancora arrivato e che non
03:00riguarderà solo quanti operavano in edilizia.
03:02Tra gli altri, l'amianto era
03:04impiegato per la coibentazione
03:06nelle navi, nei treni e nelle auto
03:08oppure per le vernici, nei forni
03:10per la panificazione, per il filtraggio
03:12del vino e persino negli
03:14indumenti destinati ad essere innifughi
03:16o nei tessuti d'arredamento.
03:18E quindi l'elenco delle vittime giallungo
03:20rischia di essere ancora più vasto
03:22come confermano pure le ultime sentenze
03:24di risarcimento per i familiari
03:26dei lavoratori uccisi da una patologia
03:28correlata all'asbesto
03:30che hanno riguardato dipendenti
03:32dell'azienda dei trasporti.
03:48Anche su tutti gli altri aspetti
03:50sul presente, però davvero
03:52fa specie in un Paese
03:54che sempre richiama
03:56l'attenzione di dover
03:58debellare due
04:00fenomeni di questi tempi, gli infortuni
04:02sul lavoro ma anche l'insorgenza di
04:04patologie professionali,
04:06fa specie scoprire
04:08che per avere un risarcimento
04:10dovuto si possa
04:12arrivare ad aspettare addirittura
04:1429 anni in questo
04:16Paese. Come è successo
04:18in un caso che voi avete
04:20trattato e che è stato poi alla fine per fortuna
04:22felice nei confronti
04:24dei familiari che erano
04:26stati coinvolti da questa
04:28tragedia? Ci vuole raccontare cosa è successo?
04:30Sostanzialmente
04:32l'azienda dei trasporti
04:34ha sempre negato
04:36un ruolo dannoso
04:38delle fibre di amianto
04:40per i propri dipendenti.
04:42Tant'è che abbiamo
04:44dovuto accendere un enorme
04:46contenzioso che
04:48oltre alla problematica
04:50dei benefici contributivi
04:52è andato oltre per chiedere
04:54la condanna al risarcimento dei danni
04:56perché purtroppo sono
04:58decine i casi di tumore del polmone
05:00piuttosto che di mesodelioma
05:02asbestosi
05:04e altre patologie
05:06asbesto correlate che hanno
05:08colpito i dipendenti, in particolare
05:10quelli della Cotral
05:12di Roma, ma come pure
05:14delle ferrovie dello Stato
05:16e di altre aziende pubbliche.
05:18Nel caso più specifico
05:20si tratta di un lavoratore
05:22che è deceduto
05:24all'età di 37 anni per un tumore
05:26del polmone dopo esposizione ad amianto
05:28e l'azienda
05:30ha negato la sua responsabilità
05:32assumendo che il ruolo
05:34decisivo fosse stato quello
05:36del fumo di sigaretta.
05:38Come
05:40osservatore nazional amianto
05:42abbiamo quindi ereditato il procedimento
05:44circa sei
05:46anni fa e abbiamo
05:48proposto ricorso per
05:50Cassazione e
05:52in questo ricorso io ho sostenuto
05:54che avendo la Corte di Appello
05:56di Roma affermato
05:58che risultava
06:00con certezza l'esposizione ad amianto
06:02non si capiva perché
06:04la domanda di risarcimento
06:06fosse stata rigettata.
06:08Ed è per questo motivo
06:10che ho chiesto l'annullamento
06:12della sentenza della Corte di Appello
06:14di Roma e dopo
06:16un lungo
06:18anche presso la Suprema Corte
06:20è stato rilevato l'errore
06:22del del primo giudice
06:24come del giudice di appello
06:26e le due e quindi la sentenza
06:28è stata annullata e
06:30la Corte di Cassazione ha rimesso
06:32gli atti alla Corte di Appello di Roma
06:34perché proceda ad un nuovo
06:36legaconto del principio di equivalenza
06:38causale ovvero di
06:40sinergismo e potenziamento
06:42tra amianto e fumo di
06:44sigaretta e quindi formano
06:46il nuovo giudizio con
06:48accoglimento delle domande
06:50di risarcimento del danno. Quindi
06:52è un punto molto importante
06:54ed evidenzia
06:56come in molti casi le aziende pubbliche
06:58specialmente
07:00tendono a dilatare i tempi
07:02della giustizia proponendo
07:04una serie di eccezioni e
07:06difendendosi con le unghie e con i
07:08denti rendendo quindi necessarie
07:10lunghe battaglie giudiziarie
07:12che in molti casi arrivano fino al terzo
07:14grado di giudizio. Oltre al fatto di
07:16avere ritardato le bonifiche
07:18e fatto isporre i propri dipendenti
07:20a rischi come quello dell'amianto
07:22che sono mortali.
07:24Ecco, poi veniamo anche su questo aspetto
07:26perché ci riporta drammaticamente
07:28anche all'attualità, però
07:30Presidente, nel caso specifico quindi
07:32la sentenza ancora deve
07:34essere pronunciata in via definitiva
07:36la Cassazione però ha in qualche
07:38modo messo riparo
07:40a una piega avversa
07:42ai diritti
07:44del lavoratore che
07:46era stata perpetuata durante
07:48l'iter giudiziario fino a quel punto.
07:50Perché comunque l'azienda diceva
07:52sì, magari lui era anche a contatto
07:54con l'amianto però fumava
07:56quindi in questo modo voleva mettere in dubbio
07:58che la patologia
08:00del tumorale portato al decesso
08:02di questo lavoratore fosse correlato
08:04al processo produttivo.
08:06Certo, ma nel 1999
08:10quindi diciamo 24 anni
08:12fa, il Tribunale di Roma
08:14si era già pronunciato
08:16condannando l'INAIL
08:18a costituire la rendita in favore
08:20della veto e degli orfani minorenni
08:22quindi vi era già stato
08:24un accertamento del Tribunale di Roma
08:26che aveva riconosciuto
08:28la patologia professionale
08:30del tumore del polmone
08:32che aveva provocato la prematura
08:34scomparsa di questo lavoratore
08:36per cui qui c'è già un
08:38accertamento che poi è stato
08:40contraddetto dallo stesso
08:42Tribunale di Roma quando il giudizio
08:44è stato promosso nei confronti
08:46del datore di lavoro. Quindi c'è
08:48anche una contraddittorietà di
08:50giudicato relativamente
08:52proprio al caso concreto e quindi
08:54su questo punto
08:56è stato sostenuto innanzi la
08:58Cassazione che questo fosse
09:00un punto rilevante
09:02tanto più per cui
09:04adesso come lei brillantemente
09:06ha evidenziato si dovrà
09:08pronunciare ancora la Corte di Appello
09:10ma si deve pronunciare su
09:12fatto che è stata accertata
09:14l'esposizione ad amianto
09:16e che la Corte di Cassazione
09:18ha rilevato come a fronte
09:20del potenziamento e del sinergismo
09:22ci sia un nesso causale
09:24e se c'è un nesso causale
09:26a questo punto il lauratore
09:28o meglio i suoi eredi
09:30che nel frattempo
09:32la vedova e i figli
09:34e quindi gli orfani
09:36minorenni in tenera età
09:38adesso sono adulti
09:40dopo più di trent'anni
09:42di ter giudiziario del procedimento
09:44Ecco, la cosa davvero
09:46incredibile è questa, lei già in un'altra
09:48occasione ci ha
09:50mostrato come purtroppo
09:52gli enti previdenziali
09:54siano i primi che
09:56fanno di tutto quanto
09:58naturalmente prevede la legge
10:00nessuno sta abusando
10:02della legge, però è evidente che nessuno
10:04vuole pagare, mi permetta di essere
10:06molto semplice
10:08e quindi si va
10:10a fare guerra
10:12su ogni singolo provvedimento
10:14in barba invece al fatto che il lavoratore
10:16chiede soltanto che
10:18venga applicata nei suoi confronti
10:20ciò che la legge prevede
10:22C'è una tabella
10:24dell'Inail
10:26cioè il mesotelioma, il tumore del polmone
10:28l'asbestosi, il cancro
10:30della laringe e il cancro
10:32dell'ovaie sono
10:34tabellati con la lista uno
10:36quindi presunzione legale di origine
10:38per cui l'Inail dovrebbe
10:40indennizzare, mentre invece
10:42si arriva, poi ci sono quelli
10:44della lista due
10:46tipo la faringe, lo stomaco, il colon
10:48la lista tre, l'esofago
10:50per i quali ci può essere dubbio
10:52quindi l'Inail almeno per quelli della
10:54lista uno dovrebbe indennizzare
10:56invece si arriva sempre in causa
10:58e poi si prosegue con il datore di lavoro
11:00quindi c'è un lungo iter
11:02oltre, lo ribadisco, il ritardo
11:04delle bonifiche che perpetua
11:06le esposizioni e quindi i danni
11:08anche di lunga durata
11:10Pensate che solo nel 2022
11:12dicono i dati raccolti dall'osservatorio
11:14nazionale a Mianto
11:16hanno perso la vita
11:18per malattie professionali
11:20correlate all'esposizione a Lamianto
11:22almeno 600 lavoratori
11:24e come diceva la copertina
11:26è da metà degli anni novanta
11:28che Lamianto in teoria
11:30è fuori legge in questo paese
11:32ma è una malattia che ha dei tempi di
11:34latenza, cioè tende
11:36a manifestarsi anche dopo decenni
11:38e secondo gli esperti
11:40ancora non abbiamo raggiunto il picco
11:42dei contagi, della malattia
11:44di questo e altro parliamo però tra un attimo
11:46con l'avvocato Ezio Bonanni per provare a
11:48capire quanto ci sia
11:50sensibilità verso questo tema
11:52proprio nei luoghi di lavoro
11:54dove ancora oggi, come in
11:56altri edifici a uso civile
11:58potrebbero esserci tracce
12:00di Amianto, visto che la bonifica
12:02di tutti i siti a livello
12:04nazionale era stato, a suo tempo ha lanciato
12:06un monitoraggio, è ancora
12:08ai primi passi
12:10ne parliamo tra un attimo
12:12Bentornati
12:14a destra, stiamo parlando
12:16di Amianto
12:18una fibra killer che ancora
12:20oggi uccide decine, centinaia
12:22di persone in Italia
12:24nonostante sia stata messa al bando
12:26con una legge specifica
12:28a metà degli anni 90
12:30Lamianto veniva utilizzato in molti
12:32processi produttivi, nell'edilizia
12:34ma non soltanto, con l'avvocato Ezio
12:36Bonanni che è il presidente
12:38dell'osservatorio nazionale Amianto, abbiamo poco fa
12:40raccontato come per avere
12:42giustizia, per avere i familiari
12:44di un lavoratore ucciso
12:46dall'Amianto
12:48avere il giusto riconoscimento
12:50il giusto risarcimento previsto della legge
12:52in questo paese si debbano aspettare
12:54fino a trent'anni, ed è una vicenda
12:56questa che vede un
12:58dipendente della Cotral
13:00che lavorava al deposito di Centocelle
13:02una vicenda che ancora non si è chiusa
13:04ma la Cassazione, poche settimane fa
13:06quantomeno ha rimesso
13:08sui giusti binari
13:10un iter processuale che avrebbe
13:12rischiato di vedere non
13:14accolte le legittime
13:16aspettative di risarcimento dei familiari
13:18ora però con l'avvocato Ezio Bonanni
13:20io vorrei ripartire da quel dato
13:22che abbiamo dato prima della pubblicità
13:24nel 2022 stimano
13:26i vostri dati, voi avete un osservatorio
13:28molto rigoroso dal punto di vista
13:30scientifico, almeno 600
13:32lavoratori in Italia sono morti
13:34No, solo nel Lazio
13:36solo nel Lazio
13:38perché ci sono stati
13:40duemila
13:42decessi per mesotelioma
13:44circa quattromila
13:46di tumore del
13:48polmone e con tutti
13:50gli altri si oscilla, si
13:52arriva fino a lambiri settemila
13:54decessi in Italia
13:56nel 2022
13:58di cui 600 nel Lazio
14:00quindi è un'epidemia
14:02ancora in corso, il picco ci sarà
14:04nel 2030
14:06gli ultimi dati che noi abbiamo
14:08ufficiali del RENAM
14:10che sono editati dall'INAIL
14:12ci descrivono
14:14circa duemila casi di mesotelioma
14:16ogni anno, il mesotelioma provoca
14:18la morte quasi nel cento per cento dei casi
14:20entro
14:22una media di sei, otto mesi
14:24già circa
14:26l'ottanta per cento dei casi viene a mancare
14:28e soltanto
14:30il sette per cento
14:32non riesce a sopravvivere
14:34fino ai cinque anni, a cui si aggiungono
14:36tutti gli altri tumori e anche
14:38il sinergismo e potenziamento a cui
14:40prima facevamo riferimento. Quindi
14:42è una strage ancora in corso
14:44mentre la politica e le istituzioni
14:46sono ferme e non
14:48attivano le procedure necessarie
14:50anche di riforma tecnico
14:52normativa per poter
14:54quanto meno portare a termine
14:56le bonifiche, far terminare
14:58le esposizioni in modo che
15:00dopo cinquant'anni ci possa essere
15:02oltre alla decrescita del numero dei casi
15:04anche la fine di
15:06quest'epidemia.
15:08Quando l'avvocato Bonanni parla di
15:10bonifiche, mi corregga se sbaglio
15:12presidente, fa riferimento
15:14intanto ai plessi produttivi
15:16che lavoravano l'amianto
15:18perché a distanza di tanti anni in molte
15:20zone d'Italia ancora quelle fabbriche
15:22i resti di quelle fabbriche sono
15:24lì, dovrebbero essere demolite
15:26ma prima bonificate. Addirittura i resti della
15:28regione di Amianto addirittura
15:30hanno eh bonificato
15:32adesso eh dei siti
15:34come quello di Casale Monferrato,
15:36la Fibronite di Bari e altri siti
15:38qualche anno fa perché avevano
15:40a distanza di trent'anni ancora
15:42cuboli di amianto a cielo aperto
15:44e dobbiamo proseguire
15:46ricordo il caso dell'ospedale dell'Ellis
15:48di Rieti dove ci sono stati due casi
15:50di meso degli OMA purtroppo
15:52mortali e come osservatorio nazionale
15:54Amianto a fronte
15:56di un gruppo nazionale che
15:58rifiutava di risarcire questi
16:00dipendenti della ASL
16:02eh di Rieti abbiamo
16:04ottenuto delle sentenze di
16:06condanna. La U per un caso
16:08addirittura in corte d'appello e
16:10il secondo caso presso il
16:12tribunale di Rieti. Quindi
16:14abbiamo il problema dell'amianto
16:16negli ospedali, abbiamo il problema
16:18nelle scuole, lo abbiamo
16:20nelle acquedotti, lo abbiamo
16:22nei vecchi locomotori, nelle vecchie
16:24nelle vecchie navi
16:26e diciamo che l'amianto
16:28è spesso è il nostro pane
16:30quotidiano per l'uso che se ne ha
16:32fatto in modo smutato. Questo
16:34è il quadro della situazione.
16:36Ecco la cosa più preoccupante
16:38però avvocato è che mentre noi
16:40sappiamo che ci sono dei plessi produttivi
16:42dove lì l'amianto veniva lavorato
16:44e dunque c'è stata l'attività
16:46li hanno abbandonati ma
16:48sappiamo dove sono. Io
16:50sono molto più preoccupato del fatto
16:52che l'amianto possa
16:54essere presente, lei citava gli ospedali
16:56gli acquedotti, in un sacco
16:58di strutture anche nelle case
17:00costruite negli anni sessanta
17:02e forse neanche
17:04se ne ha la consapevolezza
17:06ma l'amianto più passa il tempo più rischia
17:08di deteriorarsi e di diventare
17:10pericoloso. Il famoso monitoraggio
17:12che era stato lanciato qualche anno
17:14fa dalle istituzioni
17:16a che punto è? Perché mi pare di capire
17:18che anche quello si sia un po'
17:20scatenato. Esatto
17:22lei è molto informato
17:24sulla questione, nel senso che
17:26effettivamente all'epoca il governo Monti
17:28parlo sempre 2011
17:30fine inizio 2012
17:32in parte anche il governo
17:34Renzi 2014
17:362015 aveva
17:38lanciato questo monitoraggio
17:40ma senza alcuna
17:42risorsa. Tanto è vero
17:44che già nel 2014
17:46io denunciai come
17:48presidente dell'osservatorio nazionale
17:50amianto il fatto che
17:52il piano nazionale amianto
17:54del governo fosse significativamente
17:56fallito e che
17:58quindi l'allarme
18:00era sui siti
18:02specialmente quelli misconosciuti
18:04come possono essere come lei diceva
18:06correttamente
18:08quegli edifici costruiti
18:10o bonificati
18:12entro l'aprile
18:141993
18:16non c'è stata
18:18informata dell'entrata in micore
18:20del divieto di lavorazione
18:22e posizione in opera di amianto
18:24e materiali contenenti amianto
18:26per cui da quella data dal
18:28novantatré scontando
18:30anche delle ambiguità della
18:32normativa sulle bonifiche
18:34si è proceduto a rilento
18:36la normativa sostiene che se
18:38l'amianto è compatto
18:40quindi sarebbe il cemento amianto
18:42o altre matrici compatte
18:44è un amianto immediato
18:46e automatico di bonifica
18:48se non qualora ci fosse
18:50degrado dei materiali
18:52tenendo conto che anche le ASLE
18:54sono a corto di personale
18:56evidentemente le bonifiche
18:58sono molto costose
19:00è chiaro che l'amianto è rimasto in gran parte
19:02lì dove era e in molti casi
19:04non se ne conosce la presenza
19:06per cui praticamente la gran parte
19:08sono a rischio
19:10dei cittadini come dei lavoratori
19:12nei mezzi di trasporto
19:14e quindi anche
19:16negli stabilimenti industriali
19:18e quindi si pensi
19:20perfino nei tetti
19:22ancora con le vecchie ondulini in amianto
19:24e contenenti amianto
19:26e negli acquedotti
19:28quindi c'è una situazione
19:30veramente da attenzionare
19:32si sarebbero potuti
19:34utilizzare i fondi del PNRR
19:36e in questo
19:38modo ammodernare le nostre strutture
19:40creare delle scuole
19:42degli ospedali nuovi
19:44oltre che bonificare
19:46magari quelli ancora bonificabili
19:48perché certe volte bonificare costa più
19:50che crearlo nuovo
19:52quindi questo avrebbe comportato
19:54un rilancio
19:56dell'indotto
19:58delle imprese etili
20:00delle aziende produttrici
20:02di materiali
20:04e di macchinari
20:06e allo stesso tempo
20:08in qualche modo avrebbe aumentato
20:10gli introiti per tassazione
20:12diretta e indiretta
20:14aumentando anche
20:16il numero dei lavoratori
20:18diminuendo gli esborsi
20:20per il reddito di cittadinanza
20:22e magari dando
20:24un salario dignitoso
20:26anche ai nostri giovani
20:28piuttosto che
20:30un reddito minimo
20:32e allo stesso tempo
20:34questo avrebbe evitato spese sanitarie
20:36spese previdenziali
20:38e l'inaccettabile
20:40costo umano
20:42in termini di vite spezzate
20:44di famiglie distrutte
20:46quindi abbiamo dimostrato
20:48come osservatorio nazionale a Mianto
20:50che le politiche
20:52governative al netto
20:54dell'impegno del primo e secondo
20:56governo Conte che aveva istituito una commissione
20:58di cui io facevo
21:00parte unitamente
21:02al procuratore Guariniello
21:04piuttosto che per quando riguarda ONA
21:06anche del generale dei carabinieri Gardillo
21:08è evidente che
21:10si pensi anche
21:12il nostro testo di legge
21:14di riformulazione di tutte le normative
21:16tenuto nel cassetto
21:18e non esaminato dal governo Draghi
21:20quindi al netto di questo
21:22dobbiamo dire che c'è un fallimento
21:24delle istituzioni pubbliche
21:26delle istituzioni in generale
21:28che poi demandano alla magistratura
21:30la problematica a Mianto
21:32nel contenzioso
21:34dove e quando si verifica
21:36la malattia o il decesso
21:38di lavoratori o di cittadini
21:40quindi questo è inaccettabile
21:42ingolfa i tribunali
21:44tra l'altro i ritardi neanche
21:46permettono il risarcimento per le vittime
21:48quando sono ancora in mita
21:50perché vengano a mancare prima di avere
21:52l'indennizzo o il risarcimento
21:54per cui poi
21:56gli orfani, le vedove
21:58o i vedovi
22:00debbono continuare la loro azione
22:02giudiziaria per anni se non decenni
22:04e quindi tutto questo
22:06rende una vita
22:08ancora più complicata
22:10spezza ancora di più le famiglie
22:12spezza anche la questione sociale
22:14perché in alcuni casi
22:16ci sono veri e propri fenomeni di epidemia
22:18come quello di Casale Monferrato
22:20che adesso riguarda addirittura
22:22i cittadini della città
22:24perché naturalmente quelli che
22:26lavoravano nello stabilimento sono già tutti morti
22:28però tuttavia
22:30le fibre sono dissolte in quell'ambiente
22:32sono presenti
22:34permiano
22:36quell'ambiente, i cittadini le hanno
22:38e le continuano a respirare anche se
22:40finalmente a Casale
22:42la bonifica è terminata
22:44però naturalmente ci sono tanti altri morti
22:46trenta morti all'anno
22:48solo per meso dell'ioma
22:50in una città di trentamila abitanti
22:52di gente che non ha mai messo
22:54piede, non ha mai lavorato
22:56nel stabilimento dell'amianto
22:58questo è il quadro su cui si deve agire
23:00Io ho ancora un minuto
23:02le chiedo
23:04anche se mi rendo conto che banalizzare certe cifre
23:06è sbagliato però
23:08le chiedo uno sforzo di sintesi
23:10ovvio sono stime per difetto
23:12perché ancora non è chiaro
23:14quanto amianto ci sia ancora in circolazione
23:16ma in base alle vostre
23:18valutazioni, quante tonnellate
23:20d'amianto sono ancora
23:22in giro per l'Italia e soprattutto
23:24per smaltire, quanti soldi servirebbero
23:26visto che è una lavorazione molto
23:28complessa perché è un materiale che va
23:30maneggiato con tantissima cautela
23:32e attenzione
23:34Le posso rispondere facilmente
23:36in un minuto perché
23:38ci sono ancora
23:40non meno di quaranta milioni
23:42di tonnellate di amianto e materiali
23:44contenenti amianto di cui almeno sette milioni
23:46di amianto friabile
23:48in circa un milione di siti
23:50e micrositi
23:52in circa cinquanta siti
23:54di interesse nazionale
23:56almeno quaranta dei quali
23:58esclusivamente per
24:00amianto
24:02i costi sono
24:04in base ad alcune accortezze, per esempio
24:06costruire
24:08molte discariche a chilometro zero
24:10in singole regioni
24:12intervento delle istituzioni pubbliche
24:14togliendo la
24:16burocrazia, per esempio se ci sono
24:18piccole bonifiche di un piccolo tetto
24:20evitare che sia necessario il piano di lavoro
24:22per lo smaltimento amianto
24:24il progetto e quant'altro che costano
24:26già di per sé dai mille ai mille
24:28quattrocento euro
24:30defiscalizzare l'iva, il che abbatterebbe
24:32del ventidue per cento
24:34utilizzare per esempio i nostri
24:36giovani, prima formandoli
24:38e quindi
24:40coloro che prima percepivano il reddito di cittadinanza
24:42da impiegare
24:44nelle attività di bonifica dopo la loro formazione
24:46dando loro un
24:48reddito
24:50ordinario e importante
24:52e dignioso per vivere
24:54questo implicherebbe anche meno spese
24:56sanitarie, meno spese
24:58dell'impese, meno spese sociali
25:00meno
25:02costi umani
25:04quindi a questo punto si potrebbe
25:06addirittura realizzare
25:08una sorta di risparmio perché abbiamo
25:10dimostrato il caso dell'ilva di
25:12Taranto che ci costa quattro
25:14miliardi di euro solo di spese sanitarie
25:16per quanto riguarda i cittadini e i lavoratori
25:18ammalati come per il caso di
25:20Gela, come per tanti altri casi
25:22che mantenere queste strutture
25:24con amianto e con altri cancerogeni
25:26ha un costo superiore
25:28alla bonifica
25:30E allora è il classico costo del
25:32non fare, dicono gli economisti
25:34alla volta è per risparmiare
25:36si fanno dei danni peggiori. Io la devo salutare
25:38ma la ringrazio perché mi sembrava
25:40importante fare il punto su questa piaga
25:42dimenticata dell'amianto in Italia
25:44Grazie all'avvocato Ezio Bonanni
25:46presidente dell'Osservatorio Nazionale
25:48Amianto. Buon lavoro a lei
25:50Grazie a voi per l'interessamento
25:52sulla problematica
25:54Adesso una breve pausa e poi
25:56torniamo con un altro ospite
26:00Bentornati a destra
26:02adesso parliamo
26:04di carte di credito
26:06o carte di debito. Sono sempre
26:08più frequenti nel loro
26:10utilizzo nella nostra quotidianità
26:12sono comode
26:14sono molto pratiche
26:16ma possono nascondere delle insidie
26:18ogni volta che le usiamo
26:20se non stiamo attenti possiamo
26:22potenzialmente ovviamente esporci
26:24a dei rischi
26:26e queste truffe da parte dei malintenzionati
26:28dicono le statistiche
26:30sono molto più frequenti durante
26:32il periodo estivo
26:34e allora ci facciamo aiutare da Andrea Polo
26:36dell'Ufficio Comunicazione di
26:38Facile.it che è collegato con noi
26:40Buonasera
26:42Buonasera a voi
26:44Per capire quali sono questi rischi
26:46anche perché voi avete fatto uno studio
26:48recentemente raccogliendo un po' di informazioni
26:50su usi e abusi
26:52della moneta elettronica
26:54della moneta digitale
26:56ed è emerso che sostanzialmente ogni anno
26:58rischiamo in
27:003 milioni e 200 mila cittadini
27:02di rimanere fregati
27:04per quale motivo?
27:06Fondamentalmente perché si abbassa
27:08la guardia, facciamo
27:10delle azioni che probabilmente a mente fredda
27:12mai faremo
27:14ma che, numeri alla mano, come dicevate
27:16correttamente
27:18soltanto negli scorsi 12 mesi
27:20hanno portato 3 milioni e 200 mila persone
27:22a finire vittime di una truffa
27:24o di un tentativo di truffa
27:26la buona maniera
27:28sarebbe quella di applicare
27:30ciò che viene definita la perizia del buon
27:32padre di famiglia, eppure ci sono tanti
27:34comportamenti sbagliati
27:36senza dubbio
27:38che vengono continuati a essere messi in atto
27:40uno per tutti ad esempio
27:42tenere assieme la carta con il codice
27:44che serve per farla
27:46non lasceremmo mai le chiavi di casa
27:48appese alla top
27:50con la porta del palazzo aperta
27:52ecco, più o meno corrisponde
27:54a questa azione e purtroppo
27:56non è l'unica
27:58che facciamo e bisogna
28:00che noi stessi siamo i primi guardiani
28:02dei nostri dati personali
28:04quindi il primo consiglio
28:06è non fare la leggerezza
28:08che però è un errore madornale
28:10di far viaggiare la carta di credito
28:12con i documenti
28:14della banca, quelli dove ci sono
28:16i PIN, i PUC e i codici
28:18talvolta non ci si
28:20fa a caso
28:22si pensa sia, come dire, in questo modo
28:24a rischio da ogni
28:26rischio di smarrimento, di furto
28:28eccetera, in realtà poi
28:30non siamo così infallibili
28:32che lì noi stiamo dando
28:34le chiavi di casa per usare
28:36la vostra metafora proprio
28:38al malintenzionato, quindi
28:40devono sempre essere separati, giusto?
28:42È corretto, perché se no appunto
28:44diamo le chiavi di casa e anche l'indirizzo
28:46per cui insomma ovviamente
28:48questa è una delle prime azioni
28:50poi un'altra azione veramente importante
28:52è quella di guardare con estremo
28:54sospetto qualunque forma di messaggio
28:56sia esso attraverso
28:58un SMS, sia esso arrivato
29:00tramite messaggistica istantanea, tramite
29:02email, in cui ci viene chiesto
29:04di inserire
29:06i dati della nostra
29:08carta, soprattutto se questo
29:10è un messaggio che noi non abbiamo
29:12richiesto e non attendiamo
29:14le società serie e in primis
29:16le banche ovviamente non
29:18richiedono di inserire i dati
29:20privati in questa maniera
29:22ed è ovviamente importante
29:24verificare anche che
29:26l'email da cui ci arrivi
29:28sia effettivamente un'email corretta
29:30è altro elemento non trascurabile
29:32se dobbiamo pagare online
29:34che il pagamento avvenga
29:36attraverso un sito
29:38il cui indirizzo non sia un
29:40semplice HTTP
29:42ma un HTTPS
29:44quella S è una differenza
29:46importante perché rappresenta
29:48un protocollo tecnico
29:50di sicurezza che mette i nostri
29:52dati al riparo
29:54da eventuali furti, eventuali
29:56abusi. Prendiamo poi anche
29:58l'abitudine, può essere un po' scomodo
30:00senza dubbio all'inizio però poi ci si
30:02fa veramente l'abitudine
30:04diventa molto molto semplice a usare
30:06la tecnologia in maniera per noi
30:08difensiva, quindi
30:10impostiamo una doppia verifica
30:12quindi non soltanto inserire
30:14una carta di credito
30:16ma una carta che per essere autorizzata ha bisogno
30:18di un ulteriore codice
30:20che arriva sul nostro cellulare
30:22ad esempio, oppure
30:24impostiamo ormai
30:26tutte le banche lo offrono
30:28un messaggio che ci viene
30:30recapitato ancora una volta
30:32solitamente sul cellulare nel momento
30:34in cui viene fatta una spesa
30:36con la nostra carta di credito
30:38questo ci permetterà di
30:40sconoscere quel pagamento
30:42e bloccare qualunque altra forma
30:44di pagamento in maniera istantanea
30:46perché ricordiamo che nonostante la
30:48nomea che hanno
30:50le carte di credito, così come quelle
30:52elettroniche in generale
30:54in realtà sono molto sicure come
30:56pagamento nel momento in cui vengono usate
30:58in maniera razionale, perché ad esempio
31:00il disconoscimento, il blocco
31:02immediato, sono fondamentalmente
31:04semplicissimi
31:06da fare, bisogna agire in maniera tempestiva
31:08però questo è fondamentale
31:10Quindi usiamo la tecnologia
31:12che a fin di bene può davvero essere
31:14molto utile, il riferimento è anche
31:16ai servizi che le banche stesse
31:18offrono per monitorare l'andamento
31:20i propri costi, con la notifica
31:22come diceva Andrea Polo
31:24ogni volta che si fa un'operazione
31:26o comunque prendiamo l'abitudine di
31:28consultare il nostro estratto conto
31:30online, perché molto spesso
31:32poi si è distratti e non ci si fa caso
31:34ma magari possono balzare all'occhio
31:36delle spese che non ricordiamo
31:38di avere fatto
31:40Poi voi date anche dei consigli proprio per
31:42i cittadini che magari tra pochi giorni
31:44abbiano in animo di fare
31:46un viaggio, anche un viaggio all'estero
31:48Qualche dubbio su come
31:50usare le nostre carte
31:52elettroniche, lo abbiamo
31:54per esempio, il classico dilemma
31:56carta di credito o bancomat
31:58anche quando andiamo a fare in periodo
32:00di saldi magari gli acquisti
32:02So che voi qualche dritta la sapete dare
32:04anche su questo aspetto
32:06Ci abbiamo provato
32:08quanto meno, questo va detto
32:10Allora, soprattutto se
32:12siamo all'estero, per il prelievo
32:14ad esempio, è generalmente preferibile
32:16il bancomat, la carta di debito
32:18perché ha degli importi fissi
32:20eventualmente di commissione
32:22mentre la carta di credito ha degli importi che sono
32:24percentuali e sono piuttosto alti
32:26solitamente si parte
32:28dai 4%
32:30quindi possono diventare
32:32importanti nel compito finale
32:34della vacanza
32:36Quando si è in vacanza, soprattutto se si è all'estero
32:38peraltro, un'altra regola
32:40buona è quella di pagare
32:42sempre nella valuta locale
32:44perché magari si, possiamo
32:46essere più in grado
32:48di capire quanto stiamo spendendo
32:50se facciamo il pagamento in euro
32:52però nel momento in cui noi chiediamo
32:54di pagare non nella valuta
32:56locale, ma nella nostra
32:58valuta nazionale, ci viene applicato un tasto
33:00di cambio che non necessariamente
33:02è quello ufficiale, mentre se lo facciamo
33:04in valuta
33:06della nazione in cui noi siamo
33:08poi verrà applicata quella
33:10quindi non avremo sorprese
33:12finali. Ultimo consiglio
33:14riguardo al Bancomat o alla
33:16carta di credito, quando si è in vacanza
33:18consideriamo che ciascun
33:20metodo di pagamento elettronico ha dei massimali
33:22anche giornalieri
33:24quindi verifichiamo in base a quello che
33:26dobbiamo fare, se è più corretto
33:28utilizzare l'uno o
33:30l'altro. Ecco, le
33:32carte di credito sono valide
33:34ovunque se andiamo all'estero?
33:36No, non necessariamente
33:38ci sono due tipi di
33:40restrizioni. Il primo tipo
33:42di restrizione può essere semplicemente
33:44impostato dall'istituto di
33:46credito che quindi magari non
33:48ha abilitato quella carta
33:50all'utilizzo in quel determinato stato
33:52ed è piuttosto semplice rimuoverlo, basta
33:54rimettersi in contatto
33:56col proprio istituto prima di partire
33:58e dire io sto per andare in questa
34:00nazione che risulta bloccata
34:02per favore sbloccatemela dal periodo
34:04X al periodo Y.
34:06Ci sono poi invece dei blocchi
34:08che derivano dal fatto che uno dei circuiti
34:10a cui magari si attiva
34:12si appoggia, scusate,
34:14il nostro metodo di pagamento, semplicemente
34:16non è attivo in quella nazione, lì non possiamo
34:18fare niente se non prendere un altro
34:20metodo di pagamento che sia invece
34:22riconosciuto e utilizzabile in quello
34:24stato, perché trovarci magari
34:26dall'altro capo del mondo senza
34:28possibilità di usare il nostro stesso
34:30denaro, beh, può essere estremamente
34:32fastidioso, quindi meglio informarsi per
34:34bene prima di partire piuttosto
34:36che scoprirlo una volta che sia già a
34:38destinazione. Ecco, poi
34:40naturalmente può capitare che nonostante
34:42tutte le attenzioni, nonostante i consigli
34:44degli esperti che stiamo ascoltando insieme,
34:46uno comunque in vacanza
34:48faccia un errore
34:50o banalmente perda poi
34:52davvero la carta di credito, facciamo
34:54tutti gli scongiuri, ma se dovesse capitare
34:56Andrea Polo, cosa si può fare?
34:58Bisogna bloccarla
35:00immediatamente, quindi è importante ad esempio
35:02portarsi dietro e non tenerla
35:04assieme alla carta il
35:06numero che serve per bloccare
35:08la propria carta di credito.
35:10Ricordiamo che chiaramente nel momento in cui
35:12noi blocchiamo la carta, ne denunciamo
35:14lo smarrimento, il furto o quello
35:16che comunque è l'evento che ci ha
35:18portato a bloccarla, tutti
35:20i pagamenti che dovessero essere stati
35:22fatti anche a nostra insaputa
35:24dall'in avanti, ovviamente
35:26non sono
35:28computati sul nostro
35:30conto. Esiste però invece un
35:32periodo che
35:34deve essere rispettato,
35:36quindi un periodo molto breve,
35:38si tratta di qualche ora
35:40praticamente, perché se no altrimenti
35:42i pagamenti fatti
35:44prima della denuncia,
35:46quelli saranno a nostro carico, quindi
35:48importante fare subito
35:50tutto e farlo in maniera semplice, basta
35:52una telefonata, tutti i circuiti di carte
35:54hanno modo di essere raggiunti
35:56da qualunque parte del globo
35:58in maniera semplicissima,
36:00telefono fisso, telefono cellulare,
36:02per cui non esiste veramente
36:04la scusa che non sia il fatto
36:06mi trovo al centro dell'Amazonia
36:08però a quel punto probabilmente è anche difficile
36:10che lì ci abbiano rubato la carta di
36:12credito. Assolutamente,
36:14l'ultima domanda Andrea Polo, voi
36:16consigliate di monitorare
36:18le app o gli estratti conto
36:20se ancora le riceviamo in forma cartacea
36:22anche dopo la vacanza,
36:24per quale motivo?
36:26Perché spesso parliamo di vere e proprie
36:28associazioni criminose e quindi
36:30sanno benissimo che una volta
36:32passata la vacanza magari non stiamo
36:34più a controllare, ma a numeri alla mano
36:36tantissime truffe vengono fatte
36:38anche a distanza di 2-3 mesi
36:40quando per l'appunto ormai noi ci riteniamo
36:42al sicuro, non guardiamo più l'estratto
36:44conto perché sono tornato da tanto
36:46tempo, beh proprio in quel momento che magari
36:48viene fatto l'addebito
36:50su una carta che
36:52era stata sclonata
36:54oppure anche molto semplicemente
36:56avevano preso i dati mentre
36:58erano in vacanza, considerate che
37:00in alcune nazioni, in alcuni
37:02esercizi spesso capita
37:04che noi diamo la carta
37:06al cameriere ad esempio
37:08che la porta via, fa il pagamento
37:10sulla cassa e poi ritorna da noi
37:12con scontrino e carta di credito
37:14lì perdiamo il contatto visivo
37:16con la carta, potrebbe essere
37:18accaduto qualunque cosa, potrebbe
37:20anche essere come dicevamo stato preso
37:22semplicemente il numero, i codici
37:24di questa carta e
37:26diverso tempo dopo trovarci
37:28degli addebiti non
37:30richiesti, quindi controlliamo
37:32sempre perché ci vuole veramente
37:34pochissimo tempo sia
37:36a controllare l'estratto della carta di credito
37:38sia eventualmente a disconoscere
37:40dei pagamenti che noi non abbiamo fatto.
37:42E allora, questi consigli
37:44sono utilissimi se state
37:46per partire per le vacanze
37:48e vi portate ovviamente dietro
37:50il vostro bancomat, la vostra carta di credito
37:52o di debito. Io ringrazio Andrea
37:54Polo dell'Ufficio Comunicazione di Facile.it
37:56Buon lavoro
37:58e buon'estate ovviamente!
38:00Grazie altrettanto a voi!
38:02Noi ci fermiamo qui perché il tempo
38:04a nostra disposizione è concluso
38:06grazie per averci seguito
38:08Extra torna domani alla solita ora
38:10Arrivederci!