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Torna a Non solo Roma la rubrica "Note Scarlatte" con Sergio Siciliano: la storia di Domenico
Ospite in collegamento Domenico Colletta, libero professionista

Torna a Non solo Roma la rubrica con Sergio Siciliano, "Note Scarlatte", il racconto del dolore a 360° con la testimonianza dei protagonisti diretti.

In questa puntata la storia di Damiano che scopre prestissimo di essere affetto da una patologia profondamente invalidante: "Mi sono reso conto di avere delle manie ossessive compulsive e attraverso una diagnosi ho capito che si trattava di bipolarismo. - ha raccontato - Praticamente non vivevo più: ero ossessionato dall'idea di essere malato, ero convinto che sarei morto da lì a pochi istanti".

Una problematica che nel tempo ha compromesso relazioni, giornate, modo di vivere: "Non riuscivo nemmeno a parlare con il meccanico sotto casa, perché ero convinto che mi avrebbe giudicato, - ha continuato Domenico - solo la psicoterapia mi ha aiutato e mi sta aiutando. Palare concretamente del problema e capire che si trattava solo di ossessioni mi ha aiutato a salvarmi, bisogna cominciare a capire che questo percorso è essenziale, basta con lo stereotipo che dallo psicologo ci vanno solo i pazzi. Non è così".

Ed è proprio in questo periodo difficile e traumatico che Domenico è riuscito a scoprire di avere anche una vena creativa: ha pubblicato un libro di poesie ed è uscito con una canzone. Insomma, ancora una volta, la testimonianza che dal dolore si può uscire, basta solo saperlo affrontare con i mezzi giusti e - perché no - anche viverlo appieno.

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Trascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:06Per essere felici nella vita bisogna eliminare due cose, il timore di un male futuro e il
00:19ricordo di un male passato.
00:21Una citazione di Seneca per note scarlatte con Elisa Mariani.
00:26Buongiorno a Sergio Siciliano, siamo tornati, bellissima, stupenda, che cade a faggiuolo.
00:37A faggiuolo sì, bisogna dirlo quello che accade.
00:42Quando noi siamo in blocco pubblicitario ci facciamo anche battute, quindi ritornare
00:50un po'.
00:51L'alleggeriamo un po' il tiro, Sergio.
00:53Sì, sì, assolutamente.
00:54Allora, ci hanno scritti in tantissimi, intanto siamo felicissimi di essere di nuovo qui,
01:02perché nulla bisogna darlo per scontato, mica Elisa, quindi ringraziamo chi ci segue,
01:08ma sicuramente anche il tuo pubblico che ci segue tutti i giorni, quotidianamente, ed
01:12è bellissimo che si possa creare questa miscelanza.
01:17Allora, noi dovevamo scegliere quattro storie, perché noi saremo in onda fino al 29 maggio
01:23ma con quattro appuntamenti, all'incirca ogni due settimane.
01:28E devo dire, Sergio, che è stato molto molto difficile scegliere le storie adatte, no,
01:32perché sono tutte molto interessanti, tutte molto profonde, tutte che, insomma, hanno
01:38quel quid in più che deve essere raccontato.
01:40Ti son mancato come Dolore o come è, Joey?
01:43Mi sei mancato tanto, come Dolore mai, non potrei mai dirti questo.
01:48Comunque, oggi di cosa parliamo?
01:51Oggi è una storia abbastanza particolare, intanto noi vogliamo mettere in evidenza tutto
01:58il dolore, no?
01:59Anche quello che talvolta si dà per scontato e magari non se ne parla e lo si fa soltanto
02:05magari veramente vicino a un caffè con degli amici, però la storia di Domenico, di Dodo,
02:12insomma, è una storia singolare, però facciamo raccontare a lui quello che è accaduto e
02:18le sue sensazioni, il suo modo di esprimere, perché quando l'ho sentito non è stato
02:25semplicissimo, non è stato semplicissimo intanto portarlo in video, perché avremo
02:30questa volta quattro storie particolari, anche un po' velate.
02:36Un po' velate, wow, che è quello che piace un po' anche ai nostri telespettatori,
02:40va bene Sergio, allora a noi non ci resta che dare il benvenuto, il collegamento video
02:45al nostro ospite.
02:46Eccolo qui!
02:47Buongiorno!
02:48Eccoci qui!
02:49Ciao, ciao, ciao Sergio, ciao, ciao ragazzi!
02:54Siamo molto felici di averti qui in nostra compagnia, insomma, innanzitutto ti chiedo
03:00come stai?
03:01Bene, bene, oggi bene e anche abbastanza emozionato.
03:06Guarda, noi ti diciamo, siamo qui è come se fossimo a casa in sostanza, quindi davvero
03:14ci piacerebbe che tu ci raccontassi la tua storia in tutta naturalezza, chiaramente fino
03:19a dove vuoi arrivare, ovvio.
03:20Però, però, posso partire con una domanda?
03:23Certo!
03:24Per te che cos'è il dolore, Dodo?
03:28Allora, è una domanda che è da identificare da persona a persona, esistono varie sfumature
03:39del dolore, posso dire per me che cos'è il dolore, qual è il mio dolore, ed è l'inadeguatezza,
03:46il sentirsi inaccettato, il sentirsi non all'altezza di eventuali situazioni e della vita stessa.
03:55Ecco, devo dire che questo forse, Domenico, mi permette di dire che è il grande male
04:00della nostra epoca, il non sentirsi mai all'altezza.
04:04Ti lascio ovviamente raccontare, se ti va, la tua storia.
04:09Sì, allora prima di raccontare volevo innanzitutto ringraziare Sergio che mi dà l'opportunità
04:16di poterne parlare e già il riuscirne a parlare con voi anche in diretta per me è un grande
04:25passo e una soddisfazione, parto dal presupposto che io soffro e affronto un disturbo psichiatrico
04:35che si chiama disturbo ossessivo compulsivo e il disturbo parte di un disturbo bipolare
04:42che si chiama ciclotimico e cosa consiste il disturbo ossessivo e il disturbo ciclotimico
04:47che è il bipolare? Il disturbo ossessivo consiste nell'avere dei pensieri persistenti,
04:54delle ossessioni e dei pensieri intrusivi e da non riuscire a riconoscerli dalla realtà
05:00e pensare che questi pensieri siano reali nella tua testa e la ciclotimia è una parte
05:06del bipolarismo che consiste in alterazioni dell'umore.
05:11Per descrivere cosa sentivo io, verso 4-5 anni fa ho cominciato a sentire delle fissazioni
05:25in gergo popolare, ho cominciato a pensare di avere delle malattie tra cui la sclerosi
05:36multipla, il tumore al cervello e può sembrare paradossale per una persona che non pensa
05:44e non si è mai imbattuto in uno di questi disturbi, ma nella mia mente era reale, io
05:52veramente pensavo di avere la sclerosi multipla o addirittura un tumore al cervello, mi ero
06:01fissato particolarmente con la stanchezza cronica, ovviamente avevo costretto i miei
06:05genitori a fare delle visite, visite mediche e ovviamente tutte queste visite mediche risultavano,
06:15io ero un ragazzo di corporatura sana, piano piano queste fissazioni e questi pensieri
06:25diventavano così persistenti da invalidarmi, addirittura nel camminare, nel diamurare,
06:32i miei occhi erano cambiati, non riuscivo neanche a fare una passeggiata, non riuscivo
06:42neanche, talmente che ero preso dai pensieri della mente che mi mentiva, la mente mi mentiva
06:50e io credevo alle menzogne della mente.
06:53Dodo, una cosa posso, cioè tutto questo però è stato scatenato da qualcosa di particolare
07:00oppure è stata una sensazione improvvisa?
07:03Allora io credo che sia dovuto anche a un rapporto particolare che ho avuto con la mia
07:11famiglia, in particolar modo con mia madre, che non ho mai accettato il nostro rapporto
07:20altalenante tra Odi e Tamo, che poi finalmente abbiamo risolto e ci siamo chiariti e adesso
07:30ci vediamo un mondo di bene, senza di lei non riuscirei ad andare da nessuna parte.
07:34Problemi, incatenamenti familiari, anche predisposizione mia, una predisposizione genetica, io credo
07:43che c'è una predisposizione, se non fosse stato da venti a trenta sarebbe uscito fuori
07:51e oggi che lo sto affrontando ringrazio il fatto che è uscito fuori.
07:56Ti chiedo Domenico, questa cosa quanto ha influito, tu prima hai parlato del fatto che
08:02per te era difficile anche camminare, fare le cose più basilari, quanto ha influito
08:06questo nelle tue relazioni?
08:09Ha influito particolarmente perché io mi nascondevo, mi guardavo da fuori e pensavo
08:17ma la gente che mi vede cosa può pensare?
08:19Faccio un piccolo esempio, sotto casa mia, proprio sotto il mio viale c'è un meccanico,
08:25e il mio meccanico che è una persona altamente pragmatica, col quale abbiamo sempre scherzato,
08:35si scherzava, si rideva durante la vita, io non volevo scendere sotto casa perché
08:40non volevo farmi vedere dal meccanico, perché oggi penso una persona così pragmatica, che
08:47aggiusta i bulloni, riesce ad avere la sensibilità adatta a dire qual è un bullone che a questo
08:55ragazzo non va in testa, che a te non cava sto bagno, e io pensavo a tante di queste
09:01cose, mi nascondevo dai miei cugini, da persone, anche da parenti, perché non volevo farmi
09:08vedere in quelle condizioni, perché avevo paura che non capissero.
09:12Quindi qui c'è tanto, davvero tanto Domenico, perché non c'è soltanto questo disturbo
09:17di cui tu ci hai chiarito in maniera davvero ottima, ma c'era anche la paura del giudizio,
09:23no?
09:25Sì, è la paura del giudizio che mi rilegava in una solitudine, a rinchiutermi ancora di
09:35più nella mia mente, a non volere uscire, mentre invece è con l'uscire che si riesce
09:40ad affrontare tutto, è con l'uscire che i mali, è con l'accettazione soprattutto
09:47che i mali dell'anima riescono ad affievolirsi.
09:51Lodo, posso dirti una cosa?
09:54Togli quelle mani, perché è così bello vedere il tuo viso, perché veramente le mani
10:00davanti, ecco, ecco, il sorriso.
10:03Il sorriso, infatti, infatti.
10:04Io volevo chiederti una cosa, è come è mutata la tua vita invece personale?
10:09Cioè tu in quel periodo storico avevi storie, relazioni, questo mi incuriosisce, e come
10:18si riesce poi a gestire il tutto?
10:21Sì, allora io stavo con una ragazza, poi cercavo di vedermi con persone, cioè a livello
10:37personale non riuscivo a darmi del tutto fin quando le cose stavano ancora in una gran
10:46parte della mia patologia, non mi nascondevo, non mi davo delle giustificazioni, ad esempio
10:54devo tornare presto a casa perché domani ho degli impegni, mentre invece volevo solo
10:58tornare a casa a dormire, quindi anche a livello relazionale facevo tanta fatica, fin quando
11:08pian piano con le dovute cure e con tanta psicoterapia sono riuscito a mettere a bada
11:17questi pensieri che a volte, che adesso tuttora ritornano, ma li riconosco come intrusivi,
11:26li riconosco come tali e riesco a vivere nel quotidiano una vita abbastanza normale, senza
11:35pensare che dal domani sentirmi sano, sentirmi anche con questi pensieri, anche con questi
11:47disturbi felice, non perché so che sarebbe difficile non averli del tutto, ma sentirmi
11:53con queste cose felice oggigiorno.
11:56Noi fra poco andremo in blocco pubblicitario, però nella seconda parte invece racconteremo
12:03la trasformazione e cosa sei riuscito a creare in tutto questo, che è la parte più emotivamente
12:10più importante.
12:11Quella più importante secondo me, ma io vorrei anche approfondire un'altra questione con
12:15te Domenico, se me lo permetterai, il potere della psicoterapia, perché un altro problema
12:20oggi nella nostra era è un po' quella della difficoltà di chiedere aiuto, tantissime
12:25persone magari affrontano i tuoi stessi problemi e speriamo magari ci stiano ascoltando Domenico,
12:31ma hanno paura a chiedere aiuto, hanno paura a recarsi da un professionista nuovamente
12:36per la paura del giudizio, insomma è una situazione molto particolare, allora torniamo
12:41tra pochissimi istanti Domenico, resta ancora in nostra compagnia mia e di Sergio e continuiamo
12:46qui con la nostra rubrica Notte Scarlato, ovviamente vi invitiamo a scrivere qualora
12:52voleste anche raccontarvi in maniera totalmente anonima della vostra storia, a tra pochissimo.
13:02Bentornati in diretta sul canale 14 del Digitale Terrestre, qui a non solo Roma c'è la rubrica
13:09Notte Scarlate, in mia compagnia c'è Sergio Siciliano e stiamo raccontando, o meglio facendo
13:15raccontare il dolore a 360 gradi. Allora Sergio, prima di ridere la parola al nostro ospite che ci
13:21sta raccontando davvero una storia profondissima, davvero importante, vorrei ringraziare chi ci sta
13:27scrivendo, ovviamente ci ha scritto Vincenzo che ci ringrazia per aver ripreso questa rubrica e poi
13:33c'è anche Livio da Brindisi che dice finalmente siete tornati in onda con queste storie interessanti,
13:38Dodo, hai mai sofferto di disturbo ossessivo compulsivo? Ci ha già risposto Domenico che
13:44effettivamente è proprio partito da qui, c'è però una domanda che ci scrive la nostra ascoltatrice
13:50Domenico prima di procedere con insomma con quello che ti ho preannunciato prima della
13:54pubblicità, Dodo come e quando hai scoperto di essere bipolare? Soprattutto come ti sei sentito
13:59in quel momento? Ce lo scrive Milena. Allora io sapevo di essere una persona con delle fissazioni
14:11perché in precedenza di dire come ho scoperto di essere bipolare ho scoperto prima di essere
14:16ossessivo ma un po' me lo aspettavo perché ero tendente nel ripetere le stesse cose, tormentoni,
14:25giochi, volevo fare sempre gli stessi giochi, avevo delle fissazioni dovevo mantenere il cassetto
14:32chiuso, nel fatto di aver scoperto di essere bipolare mi è stato detto da una psicoterapeuta
14:39in maniera un po' schietta e quando mi è stato detto io non lo volevo accettare, non le volevo
14:52credere perché me l'aveva detto in maniera così schietta come una diagnosi e io non volevo
14:59attaccarmi a quella diagnosi perché io non sono il disturbo, non sono il bipolare o l'ossessivo,
15:08sono una persona che ha scoperto di avere, non siamo i nostri sintomi, siamo delle persone che
15:14hanno una loro identità e che scoprono di avere queste sintomatologie e non volevo attaccarmi a
15:22questa diagnosi. All'inizio è stato particolarmente difficile ma è stato il primo passo per poi
15:30riuscire a comprendere il perché di tanti miei atteggiamenti, di tanti miei allontanamenti,
15:37avvicinamenti o avere dei periodi così impetuosi dove combinavo cose e poi mi pentivo perché poi
15:44non riuscivo a gestire, mentre invece adesso che sono monitorato anche attraverso la psicoterapia,
15:53infatti prima parlavamo della preziosità del parlare della psicoterapia e anche questa è una
16:04cosa importante perché io prima di andare incontro a tutto ciò ero uno, anche a livello familiare,
16:11che pensavamo come si suol dire tra pane e puparole a Napoli, dallo psicologo ci va il passo,
16:19non è vero, non è vero. Infatti era proprio qui che volevo arrivare, perché c'è un po' Sergio,
16:25diciamolo questo, un po' nell'immaginario collettivo, la faccenda che se una persona
16:31si rega dallo psicologo, dallo psicoterapeuta perché magari capisce di avere un problema,
16:35ha un disturbo, è pazzo, lo ripetiamo, non è così, anzi le persone che chiedono aiuto secondo me
16:40sono molto coraggiose. E poi bisogna dire un'altra cosa importantissima che adesso ci sono anche un
16:47sacco di centri pubblici a cui ci si può rivolgere, quindi non c'è soltanto la possibilità
16:55di avere uno psicoterapeuta personale, ma si può andare anche nelle ASL, ci sono dei centri che
17:03sono straordinari con professionisti veramente all'altezza e questa è un'altra cosa importantissima
17:11sottolineare ed ecco perché molto spesso chi soffre di questi disturbi magari non ha la
17:17possibilità economica, Elisa, e quindi ha paura di rivolgersi perché magari le parcelle sono molto
17:26alte. Lo ripetiamo anche attraverso l'esperienza di Domenico, guarire si può Domenico, tra le altre
17:34cose c'è un'altra ascoltatrice che ci scrive, tu hai sofferto di disturbi bipolari in giovane
17:38età, suppongo con prolungati e profondi periodi di depressione, come ne sei uscito? Ti chiede.
17:44Allora io ne sono uscito parlando concretamente con due fattori importanti, la cura, che è la
17:55cura farmacologica che prende degli stabilizzanti dell'umore e la psicoterapia e poi l'aiuto delle
18:03persone a me care, con le persone che mi sono state vicine, in questo caso la mia famiglia e
18:09gli amici più cari che sono riusciti a capire. Posso farvi una domanda Dodo, scusami perché mi
18:17incuriosisce? Anche il rapporto con la famiglia, prima lo hai accennato così, ma com'è mutato
18:26adesso che sei consapevole? Anche il rapporto con gli amici, con la gente che ti sta vicino,
18:32in che cosa ti sei sentito diverso in modo positivo, da quando l'hai scoperto e da quando
18:38appunto prendi questi farmaci? Mi sento più, a volte giustificato, a volte lo uso anche come
18:54scudo, dico la verità, però adesso so quando dire no, so cosa prendermi dalla vita, perché
19:02faccio delle scelte e riesco a vedere le relazioni con più maturità. La sensazione che ho io è che
19:16tu oggi abbia raggiunto una consapevolezza che ti permette di realmente esprimerti nel modo giusto,
19:25facendoti capire agli altri, come lo stai facendo con noi, perché lo stai facendo in modo idilliaco,
19:31complimenti perché veramente sei fantastico in questo e ce l'è voluta per convincerti,
19:37infatti mi stai sorprendendo, sei straordinario. Però poi c'è un altro aspetto mia cara Elisa,
19:44perché anche gli artisti, tu lo sai che sono dei nomi illustri, che hanno sofferto di queste
19:53patologie, però poi hanno trasformato tutto in creatività. È accaduto anche a te questo?
19:59Sì, è accaduto anche a me. Però ci devi parlare un po' napoletano, guarda.
20:07Sì, vabbè, allora parlando napoletanamente. Io avevo un'ossessione, una paura che credo sia
20:17venuta a tutti, il pensiero di morire, ok? Ah sì, ho sempre. Vi posso confermare. Visto che
20:24siamo qui e siamo in sede di confessione, a me succede spesso. E quello si chiama vita,
20:30scusatemi, ma bisogna preoccuparsi quando non si pensa più alla morte, significa che è già
20:37arrivato all'inizio della fine con se stessi, quindi già è un passo avanti, insomma. Prego,
20:43prego Domenico. Ed era un pensiero così persistente, che quasi da vedere la morte
20:51a pochi minuti da me, e io quando l'ho attraversato, quando ho detto, ma se io
20:59dovessi morire domani, ma e se io rimanessi a morire, ma cosa mi piacerebbe fare ora,
21:05in questo preciso momento, in questo minuto, in questo attimo? Ed è lì, era la mia più grande
21:11passione, la poesia. La poesia e la musica. Quanto è vero che mi sono messo davanti al
21:19computer, ho ricopiato tutte le poesie che avevo scritto negli anni precedenti, ho pubblicato un
21:24libro che adesso si trova su Amazon, ho girato dei teatri a Napoli, ho scritto una canzone che
21:31parla della realtà di Napoli, che si intitola Tarantella moderna, ed è una canzone che mi ha
21:36permesso di fare alcuni live nei piccoli centri sociali. Dico piccoli centri sociali, ma per me
21:45stare su quel palco e cantare la mia canzone era come stare sul palco a New York a cantare
21:51davanti, anche se c'erano venti, trenta persone. Per me era un'emozione grandissima che ho portato
21:57a termine un progetto che prima mi sembrava così lontano. E chissà se questa ossessione,
22:05se questo pensiero ossessivo, se questo bipolarismo è venuto proprio per portarmi poi la vita davanti,
22:14per spiattellarmi la vita davanti, per farmi vivere veramente. È un messaggio bellissimo che tu ci
22:20stai lanciando Domenico, devo dirti anche grazie, perché se davvero c'è un disegno un po' per tutti,
22:25effettivamente magari ti è successa questa cosa proprio per far uscire il tuo lato creativo che
22:30magari era nascosto. Quindi insomma, bello, davvero bello, ci stai dando tanta speranza.
22:35Noi ci auguriamo che effettivamente le persone che siano all'ascolto, insomma,
22:39prendano ispirazione un po' dalla tua storia, no? E anche qui lanciamo un messaggio Sergio,
22:44che dal dal dolore si può uscire in maniera anche creativa. Per forza bisogna uscire dal
22:51dolore, perché se no, come abbia detto Seneca, la vita finisce. Esatto. Comunque voglio sapere una
22:58cosa, ma nelle tue poesie, no Dodo, parli della tua esperienza o sono poesie che comunque si
23:03ispirano a tante altre situazioni. Allora, c'è un po' della mia esperienza e un po' di quello
23:14che accade, del mio rapporto ambivalente con Napoli, perché Napoli è una città molto,
23:20è inutile dirlo, molto complessa e faticosa da vivere. Però anche Roma, Domenico, anche Roma.
23:29Sì, lo so, ho vissuto anche a Roma per un periodo, eh, lo so. Però, insomma,
23:35raccontaci soprattutto come si chiama questo libro, in modo tale che magari chi ci sta
23:41ascoltando e si fosse incuriosito. Il libro si intitola Se fossi poeta,
23:47che vuol dire se fossi poeta. Grazie della traduzione, grazie della traduzione simultanea.
23:55Eh, prego. Di Domenico Colletta, se posso dire se vogliono ascoltare il brano presente su YouTube,
24:03si intitola Tarantella moderna e il mio nome d'arte è Se fossi poeta, è il mio nome d'arte. Quindi,
24:11se fossi poeta, Tarantella moderna. Un'ultima domanda soltanto, se tu parlassi con un altro
24:18dodo, che cosa, a perscendere il fatto di appunto fare psicoterapia, che cosa gli diresti e secondo
24:28te quale attenzione può avere chi sta vicino a chi soffre di queste patologie? Allora,
24:35se potessi parlare con un vecchio dodo, col vecchio dodo. No, se tu fossi un suo amico,
24:41ecco, se tu non sapessi niente di dodo, da cosa ti accorgeresti che dodo ha delle
24:45problematiche da affrontare? Da cosa me ne accorgerei parlando con un occhio clinico,
24:54parlando da un occhio clinico o da amico? Da amico, da amico, perché è importante,
24:59perché questo è un altro messaggio, no? Amico significa anche un parente, può essere chiunque,
25:03no? Sì, potrei accorgermi che ha dei momenti in cui è particolarmente euforico, dei momenti in cui
25:13si dedica con tutto se stesso a tantissimi progetti e poi dei momenti in cui si chiude,
25:19ha dei momenti in cui di depressione, di stanchezza forte. Ci sono alcuni miei amici che,
25:28c'è un mio amico che è sempre stanco e io, avendo avuto questa stanchezza e che l'attraverso
25:39ogni giorno, riesco un po' ad immedesimarmi in lui perché vedo questa stanchezza forte,
25:48le persone che soffrono di una stanchezza che si portano addosso ma che in realtà non hanno
25:54nulla che non va nel proprio corpo, è solo una stanchezza dell'anima, è solo una stanchezza
25:59perché c'è qualcosa che deve essere aggiustato nel quotidiano della loro vita.
26:06Bene, io, Domenico, guarda, noi ti ringraziamo di cuore perché la tua storia è incredibile,
26:12bellissima, insomma, poi adesso siamo anche incuriositi, andiamo ad ascoltarci subito la
26:17canzone. Io l'ho già fatto, io l'ho già fatta. Allora io rimedio subito, grazie Domenico, grazie,
26:22grazie di cuore veramente, grazie, grazie. È stato un piacere. Grazie a voi, grazie a voi,
26:28grazie Sergio, grazie. Ciao Elisa mia, è volato anche oggi, anche mezz'ora è volato. E non ci
26:35basta mai il tempo, noi però torniamo mercoledì prossimo. 24, mercoledì 24 con un'altra storia
26:42particolare, io ti saluto, ti abbraccio e sei una compagna di viaggio straordinaria. Grazie,
26:49allora appuntamento a mercoledì 24 con note scarlatte, invece non solo Roma oggi termina
26:55qui, ovviamente noi torniamo domani sempre a partire dalle 13 con altri approfondimenti,
27:00altre notizie su Roma e provincia, se vorrete saremo qui a partire dalle 13. Grazie ancora e
27:06buon proseguimento di giornata ovviamente sulle nostre rete. Non solo Roma, le notizie dalla regione
27:14con Elisa Mariani.

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