Marina Alini, coach, Ospite di Social Trend- Puntata del 3 Novembre 2023

RadioRoma

9 ore fa

Nuova rubrica dedicata agli approfondimenti con i professionisti, condotta da Costanza Fioriti.

Negli ultimi tempi si è parlato molto di burn out, ovvero di quella condizione di stress cronico, molto spesso correlata al lavoro e caratterizzata da una sensazione di totale esaurimento di energia, che siano fisiche o mentali.

Esiste una figura professionale che può essere di supporto al singolo individuo, non solo per affrontare problemi legati alla dimensione lavorativa ma anche legati all'impegno scolastico e al trovare la giusta decisione da prendere.

Durante la puntata di oggi è stata approfondita la professione del coach e i benefici che può portare alla singola persona e/o al gruppo.

Durante l'intervista alla professionista Marina Alini, membro della Scuola di Coaching Umanistico, è stata data una definizione di coaching e sono state descritte le modalità con cui il coaching può entrare nelle scuole.

Si ringrazia Marina Alini per aver partecipato e si ringrazia la Scuola di Coaching Umanistico per la collaborazione.

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00:00Social Trend, le news a portata di Hashtag, con Matteo Acitelli ed Esmeralda Moretti.

00:07Bentornati a tutti i telespettatori di Social Trend, io sono Costanza Fioriti e come sempre ringrazio i miei colleghi di conduzione,

00:15Matteo ed Esmeralda, per avermi passato la linea.

00:17Abbiamo introdotto durante la prima parte della puntata di oggi un argomento davvero molto interessante, il burnout.

00:24Allora, io ho in collegamento video la professionista che si occuperà di approfondire quella che è la figura del coach,

00:33facendo però un piccolo passo indietro. Andremo a parlare dell'importanza della figura del coach anche all'interno delle storie, delle scuole.

00:42Allora, io saluto ovviamente e do il benvenuto presso i nostri microfoni a Marina Alini. Marina, benvenuta.

00:49Grazie, grazie di questo invito.

00:52Benvenuta Marina, è assolutamente un nostro piacere ovviamente averla qui.

00:57Allora, come detto, come anticipato un pochino durante la piccola introduzione, oggi parleremo dell'importanza della figura del coach anche all'interno delle scuole.

01:08Allora, innanzitutto, se è possibile avere una piccola definizione su quella che è l'attività di coaching, Marina?

01:16Sì, allora, il coaching è solitamente inteso come un metodo di allenamento delle capacità mentali di una persona orientato al raggiungimento di risultati concreti.

01:28Il punto di vista che vorrei, attraverso il quale vorrei parlare di coaching oggi è il coaching umanistico, che è la metodologia utilizzata dalla scuola di coaching a cui io appartengo.

01:42Attraverso questa metodologia gli obiettivi sono importanti, ma ciò che conta maggiormente è il processo di autorealizzazione delle persone e delle organizzazioni che utilizzano la metodologia del coaching umanistico.

01:57Il tema è allenare i punti di forza per poter costruire dei percorsi di felicità.

02:02Lo so che questa parola può far sorridere, ma per noi ha un significato molto pratico e molto concreto.

02:09In che modo, Marina, è possibile inserire il coaching all'interno delle scuole?

02:17Allora, se il coaching è una metodologia di allenamento del potenziale di sviluppo possibile di una persona,

02:25noi possiamo immaginare come la scuola, il mondo frequentato dai nostri giovani, sia uno dei luoghi in cui loro crescono, sviluppano la loro personalità e il loro progetto di vita.

02:38Attraverso il coaching è possibile promuovere la crescita complessiva dei giovani rispetto a tutte le loro aree di sviluppo.

02:48È possibile anche costruire per loro una progettualità che permetta di orientarli al futuro.

02:55A noi piace pensare al coach che lavora con i giovani come uno strumento per orientarsi veramente verso il futuro.

03:04Del resto il loro compito più importante in adolescenza è proprio quello di ragionare su di sé e di immaginare chi vorranno essere da grandi.

03:13Questa è una domanda molto più interessante per loro piuttosto della solita domanda, ma cosa vorrai fare da grande?

03:20Certo, in pratica voi cercate di dare al ragazzo, alla ragazza, al bambino, all'adolescente quelli che sono i giusti strumenti per intraprendere poi questo tipo di percorso, immagino.

03:34Sì, il nostro intervento nelle scuole, perché questo poi è l'argomento di questa nostra chiacchierata, è un po' un intervento a 360 gradi.

03:45Il coaching interviene nella relazione tra la persona e il suo contesto.

03:50Se noi immaginiamo un giovane, una giovane, il contesto di riferimento sono i luoghi che i giovani frequentano e vivono.

03:59Quindi la famiglia, la scuola, i luoghi della socializzazione, i luoghi dove si allenano, dove fanno sport, dove si svolgono le loro passioni.

04:09Per cui intercettare tutti i protagonisti che in qualche modo ruotano intorno alla vita dei giovani, che ne promuovono lo sviluppo, diventa la strada migliore per allenarli a costruire le competenze utili per costruire una vita felice.

04:28Per vita felice io intendo la possibilità di esprimere i propri valori, la propria vocazione, le proprie attitudini, quindi la possibilità di esprimere le persone che siamo nella nostra vita.

04:42È ovviamente una tensione, non possiamo immaginare la felicità come uno stato di benessere costante nell'esistenza, ma uno sforzo anche impegnato verso una direzione che per noi è significativa.

04:55Quindi lavoriamo con gli insegnanti, a noi piace l'idea di immaginare proprio l'insegnante come il leader della propria classe e lavoriamo anche con gli studenti, ma lascio spazio alle tue domande.

05:10Che cosa vuol dire orientamento vocazionale, Marina?

05:18Questo è uno dei progetti che come scuola di coce umanistico realizziamo da molti anni nelle scuole.

05:24È un orientamento al futuro che non è impegnato a fornire informazioni di carattere generale sui percorsi formativi dopo le medie o dopo le superiori,

05:39ma vuole costruire, in collaborazione con le famiglie e anche con gli insegnanti, delle opportunità di scoperta e di sperimentazione dei campi vocazionali.

05:51Noi abbiamo immaginato che il mondo di tutte le professioni possa essere classificato in campi simbolici, ovvero delle attività che hanno delle caratteristiche che le accomunano.

06:03All'interno ci sono mestieri antichi, mestieri attuali, ma anche mestieri che ancora non esistono.

06:09Cercare di far conoscere e sperimentare ai ragazzi questi campi simbolici li aiuta a ragionare in termini di una progettualità più ampia, non esclusivamente legata al percorso formativo.

06:23Faccio un esempio, scoprire di avere una passione per il mondo della meccanica, la rintraccio nei ragazzi che amano smontare, rimontare, che sono proprio curiosi del funzionamento degli oggetti.

06:36Se un ragazzo riconosce che quello è un campo di interesse, può poi con la famiglia e con gli insegnanti ulteriormente esplorarlo e da lì può scegliere la formazione e l'esperimentazione più adeguata per capire se lì può trovare uno spazio di applicazione per la sua professione.

06:58Ce ne sono molti altri, c'è il campo della ricerca, il campo dell'insegnamento. Significa proprio promuovere una riflessione più ampia, non finalizzata esclusivamente alla scelta della scuola superiore o universitaria.

07:13Certo, come ha detto prima a 360 gradi anche in questo caso. Marina, parlando dell'importanza dell'insegnante, ecco in questo caso l'insegnante coach, esattamente qual è il suo ruolo?

07:30Noi immaginiamo che l'insegnante possa essere il leader riconosciuto all'interno della classe. Per noi la leadership è proprio la potenzialità di coloro che sono in grado di promuovere lo sviluppo di un team, di un gruppo.

07:50Quindi l'insegnante leader umanista è colui che può condurre l'intera classe verso accompagnarli proprio nel percorso di crescita. Nello stesso tempo noi immaginiamo che il coaching possa essere una modalità utile per ogni insegnante alla ricerca del significato più autentico della propria vocazione.

08:20Cioè se un insegnante riesce a rintracciare, scoprire, orientare il significato del suo stare all'interno della classe, del suo stare all'interno del mondo educativo e formativo, può appassionarsi molto di più, può vivere meglio la sua esperienza professionale che sappiamo essere molto complessa comunque nel mondo della scuola.

08:43Un insegnante appagato, felice del proprio lavoro, diventa una persona assolutamente appassionata e noi sappiamo come gli studenti si innamorino delle materie insegnate da insegnanti che sono appassionati. Quindi si determina veramente un circolo virtuoso.

09:05Lo strumento di base è proprio quello di valorizzare i punti di forza, le potenzialità sia dei docenti, sia della classe e dei singoli studenti.

09:15In che modo avviene quindi la valorizzazione del gruppo?

09:23Per il coce umanistico le persone e le organizzazioni hanno delle risorse importanti che sono le potenzialità, che non è una scoperta del coce umanistico ma della psicologia positiva, che ha rintracciato 24 caratteristiche che accomunano tutti gli esseri umani e che definiscono proprio dei punti di forza,

09:47delle modalità di espressione che ci permettono non solo di raggiungere i nostri obiettivi ma di farlo con soddisfazione. Rintracciare queste potenzialità significa intanto avere uno sguardo sulle risorse e non sulle mancanze, quindi valorizzare le presenze e non ciò che manca.

10:07Noi questo lo affermiamo spesso quando entriamo nelle scuole. La scuola, che è un'esperienza fondamentale per i ragazzi, per come è strutturata pone spesso l'accento su ciò che manca e sulle difficoltà. I genitori vengono chiamati dalle scuole quando qualcosa non funziona o gli studenti non vanno bene a scuola, è molto difficile che la scuola contatti un genitore perché le cose vanno benissimo.

10:33Noi vorremmo veramente ribaltare un po' questa impostazione e pensare che ciò che emerge e deve emergere per essere allenato sono le risorse e appunto le potenzialità perché queste ci permettono poi di compensare anche le mancanze.

10:50La potenzialità di un insegnante che può avere la curiosità o l'ironia può significare allenarle, metterle in pratica all'interno della didattica. Questo può creare un clima molto curioso ad esempio all'interno della classe. L'insegnante può promuovere la ricerca proprio portando la curiosità come elemento proprio valoriale che caratterizza la classe.

11:20Questo stesso lavoro sulle potenzialità può essere fatto con i singoli studenti, noi utilizziamo anche delle modalità giocose per poterle scoprire e in questo modo è possibile fare una mappatura delle potenzialità prevalenti in una classe.

11:36Queste possono andare poi a definire la cultura specifica di quella classe che può essere una classe ricca di persone audaci o di persone ironiche o di persone che hanno l'imparzialità fra le loro potenzialità e in questo modo si promuove anche una conoscenza reciproca basata proprio sui punti di forza e i valori di ogni singola persona.

12:02Ottimo, Marina io la ringrazio di essere stata qui con noi ed averci dato risposte alle nostre domande, grazie ancora Marina di aver partecipato.

12:12Grazie.

12:15Mi raccomando amici di Social Trend, voi rimanete sintonizzati per nuovi episodi e nuovi approfondimenti.