Nuova rubrica dedicata agli approfondimenti con i professionisti, condotta da Costanza Fioriti.
L’ospite protagonista della puntata è la dottoressa Alessia Leonardi, psicologa e psicoterapeuta di Roma, che offre consigli ai genitori su come affrontare il “back to school”.
I punti centrali della conversazione sono l’ambivalenza che il tornare tra i banchi rappresenta per i giovani: da un lato la curiosità di ricominciare l’anno scolastico e fare nuove conoscenze, dall’altro l’impegno accademico che esso comporta; la questione sul far cominciare l’attività scolastica più tardi delle ore 8:00: molti professionisti ritengono che l’orario di inizio lezioni dovrebbe essere posticipato; l’accorciare le vacanze estive per andare in contro alle mamme lavoratrici: così facendo, però, si tolgono momenti di spensieratezza e libertà ai giovani, fondamentali per loro soprattutto in fase di adolescenza.
Ringraziamo la dottoressa Alessia Leonardi che condivide con il pubblico consigli e informazioni importanti per i genitori.
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NovitàTrascrizione
00:00Social Trend, le news a portata di hashtag con Matteo Acitelli ed Esmeralda Moretti.
00:07Eccoci di nuovo qui, amici di Social Trend, ciao, io mi chiamo Costanza Fioriti e sono pronta per approfondire con la dottoressa in collegamento
00:18una tematica davvero molto molto attuale, soprattutto il periodo, ovvero il mese di settembre, il lunedì dell'anno.
00:26Ringrazio come sempre i miei colleghi conduttori Matteo ed Esmeralda per avermi dato il là, per avermi passato la linea.
00:33Allora, l'argomento di oggi è il rientro a scuola, quindi il back to school, ovviamente cerchiamo di dargli una prospettiva professionale e psicologica.
00:43Do il benvenuto ovviamente virtuale ai nostri microfoni alla dottoressa in collegamento Alessia Leonardi. Ciao Alessia, benvenuta.
00:51Ciao, grazie, grazie di questa opportunità.
00:55Benvenuta Alessia, siamo pronti per andare ad approfondire l'argomento appunto del rientro a scuola,
01:01che potrebbe essere vissuto per molti come una situazione, una condizione un pochino traumatica tante volte.
01:09Allora, la prima domanda che volevo farle, dottoressa, era in merito proprio ad una sorta di ambivalenza di fondo,
01:18perché ovviamente l'adolescente, il ragazzo, ecco il liceale, da un lato è contento di ritornare a scuola,
01:26non tanto per gli impegni scolastici, ma perché rivede compagni, rivede gli amici, ricominciano le gite,
01:34ricomincia anche quella routine a cui si è abituato magari durante l'anno precedente, dopo comunque tre mesi di vacanza.
01:42Però, dall'altro, in contrapposizione c'è la problematica proprio relativa agli impegni,
01:49quindi a quello che la scuola rappresenta, comunque un impegno mentale, di tempo, un impegno accademico.
01:56Allora, che cosa può dirci in merito a questo? Quali sono i consigli che lei si sente di dare ai nostri giovani ascoltatori
02:03in merito, diciamo, a questa problematica?
02:07Ma intanto possiamo, hai fatto benissimo a sottolineare la differenza tra gli adolescenti che quindi hanno un rientro al liceo
02:17rispetto magari a dei bambini che sono più piccoli e si approcciano quindi alla scuola elementare e media.
02:23C'è una differenza, perché proprio lo sviluppo mentale è diverso a seconda dell'età.
02:28Per tutti, quindi anche per noi adulti, il mese di settembre è spesso un mese un po' critico, no?
02:33Perché riprendendo tutte le attività, effettivamente ci troviamo di fronte alla sfida.
02:39Ora, gli adolescenti sono bravissimi ad affrontare le sfide, no?
02:43Hanno questa ammivalenza che però può essere anche un aiuto per loro,
02:47quindi cogliere una sfida in modo molto energico e con molta curiosità,
02:52quindi sono i dati al loro favore, al tempo stesso però possono essere anche impauriti.
02:59Tu hai utilizzato un termine che noi in clinica utilizziamo tanto,
03:03che è quello di avere un vero e proprio trauma,
03:05soprattutto in base a quello che hanno lasciato nell'anno precedente, quindi la fine del giorno scolastico.
03:11Come consigli, quello che mi sento di dire è che più si approccia una ripresa con un'organizzazione
03:20e con l'idea che la routine non sia una cosa negativa, ma qualcosa che ci aiuta a riprendere
03:27e qualcosa che ci fa fatica con l'accessibilità, e meglio è.
03:30Il rientro a scuola deve essere vissuto, soprattutto post-covid,
03:35è qualcosa che ha traumatizzato un po' tutti.
03:38L'opportunità qual è?
03:41È quella di riprendere le relazioni.
03:44Cioè, fondamentale per un bambino, come per un preadolescente o un adolescente,
03:50è saper appoggiare l'opportunità relazionale,
03:54che in questo caso, nel caso della scuola, è sia l'adulto, l'adulto di intervento,
04:00che è il corpo docente, ma anche con i suoi danni.
04:04Quindi questo è fondamentale, no?
04:06Assolutamente, soprattutto dopo quello che ha causato il covid-19,
04:12che ha portato molti ragazzi in piena fase di sviluppo, di crescita,
04:19quando si stanno approcciando anche alle prime relazioni sentimentali,
04:22a essere chiusi in casa.
04:25Assolutamente, noi a livello clinico e quindi di terapia,
04:30e lo sappiamo perché ce lo confermano i pazienti,
04:33ma anche un po' il confronto con i colleghi,
04:36il covid-19 ha creato questo,
04:38cioè un'interruzione non solo della routine e della didattica,
04:42ma proprio dei rapporti interpersonali.
04:44Per noi, immaginiamoci, per elementi che sono in pieno sviluppo.
04:49La scuola è un'opportunità più grande per i ragazzi
04:54di avere la loro crescita affettiva, mentale e relazionale.
05:00Assolutamente.
05:01Recentemente sicuramente, dottoressa lo sa,
05:04si è parlato di un argomento che ha fatto parecchio discutere,
05:08riguardo all'accorciare quelli che sono i tre mesi di vacanza.
05:15La motivazione era quella di andare incontro alle mamme lavoratrici.
05:22Però noi adesso, proprio durante questa prima scrematura,
05:27abbiamo parlato molto di crescita,
05:29di quanto la scuola sia un momento di crescita,
05:33ma anche quanto le vacanze estive possano comunque
05:36anche aiutare l'adolescente, il teenager,
05:40a staccarsi da quello che è comunque un ambiente
05:44dove bisogna essere presenti.
05:46È un ambiente accademico, quindi bisogna anche essere
05:49proprio presenti a se stessi.
05:51Quindi, in merito a queste due esigenze
05:54che vanno purtroppo a contrapporsi,
05:56quindi da una parte il ragazzo che ha bisogno del suo riposo,
05:59perché è giusto così, dall'altro però,
06:02per esempio i genitori che lavorano e che sono da soli,
06:05che magari hanno bisogno di avere la scuola
06:08come punto di riferimento per l'appunto,
06:10per poter lasciare il loro figlio, la loro figlia.
06:16Guarda, quello che mi sento di dire
06:19è che sono vere entrambe le cose che lei ci ha annunciato.
06:24Una mente in via di sviluppo ha bisogno di fare delle pause,
06:28soprattutto in una società come questa
06:31che è molto prestazionale.
06:33I nostri giovani forse al dispetto di come eravamo noi da bambini
06:37o come potevano essere i nostri genitori,
06:39sono molto sulla prestazione, quindi sul risultato,
06:42sullo sforzo anche accademico.
06:46Una scuola che è molto prestazionale,
06:49ma la società in generale lo è.
06:51Ma al tempo stesso c'è bisogno di consentire al cervello
06:57di avere una pausa.
06:59Ora, questo si contrappone a che cosa?
07:01All'esigenza delle famiglie, perché è chiaro
07:03che questo si può fare in una società,
07:05in un contesto, in una città che offre dei servizi.
07:10E' chiaro che se tutto questo deve essere fatto
07:12a spese delle famiglie in termini di tempo,
07:15ma anche in termini proprio economici,
07:17diventa un problema.
07:19Cioè una scuola che si interrompe l'8 di giugno
07:21e ricomincia in media il 15 di settembre,
07:24significa che noi stiamo dando una pausa enorme
07:28a tutti i ragazzi, che è vero che è una pausa necessaria
07:33per un sano sviluppo mentale,
07:35ma è vero pure come è la qualità del tempo.
07:38Cioè se tutto questo ricade solo sulla famiglia,
07:40che deve impiegare il tempo del figlio,
07:43e non è detto che abbia le riforze necessarie per farlo,
07:46ci diventa un boomerang,
07:48cioè un problema contrapposito.
07:50Cioè va in pausa, ma va in pausa come?
07:52Se devo far passare tutto il tempo a un figlio
07:54davanti a una sala tv,
07:56o alla playstation,
07:58o senza degli strumenti che lo possano
08:01in qualche modo stimolare
08:03in modo alternativo alla scuola.
08:06Cioè diventa funzionale fare una pausa,
08:09a mio avviso non troppo lunga,
08:11nel senso che si potrebbe adottare
08:13un sistema più europeo,
08:15come il sistema inglese,
08:17o il sistema per esempio tedesco,
08:19che prevedono delle pause più lunghe
08:21di quelle che abbiamo noi durante l'anno,
08:23e avere una pausa estiva ridotta,
08:26quindi finiscono il 30 di giugno,
08:29ricominciano comunque il primo di settembre,
08:32e fanno più pause durante l'anno.
08:34E' chiaro che se fossimo supportati
08:36da dei servizi più adeguati
08:38che vada a rinforzare sia le famiglie
08:40che i giovani, direi che si potrebbe
08:43anche accorciare, insomma.
08:45Assolutamente.
08:47Allora, avrei un'ultima domanda
08:49che si riallaccia a questa parte,
08:52a questo capitolo, insomma,
08:54che caratterizza gli adolescenti
08:56soprattutto di oggi,
08:58che è l'attaccamento al telefono.
09:01Ieri c'è stato il test alle ore 12,
09:04tutti i telefoni hanno squillato
09:07in modo anche abbastanza prepotente,
09:10mi viene da dire, quindi posso solo immaginare
09:13la prepotenza all'interno delle aule
09:15di questo allarme.
09:17Quindi, parlando di quanto il ragazzo
09:21e la ragazza stiano veramente
09:23con gli occhi incollati allo schermo,
09:25dottoressa, qualche consiglio
09:27su come far capire
09:29al nostro ragazzo, alla nostra ragazza,
09:31ovviamente ai nostri figli,
09:33che la vita è fuori da quegli schermi,
09:36il telefono in classe magari potremmo
09:39evitarlo, che ne pensa?
09:41Ovviamente penso assolutamente di sì,
09:44perché come tutti gli strumenti tecnologici,
09:47quindi dal telefono al tablet
09:50a tutto ciò che oramai scorre
09:53quotidianamente nelle nostre mani,
09:55va controllato.
09:57E' chiaro che uno strumento
09:59che noi diamo in mano
10:01ad un bambino, per esempio, della scuola media,
10:03piuttosto che ad un adolescente,
10:05è come dare alle volte
10:07una Ferrari in mano a un bambino.
10:10Noi dobbiamo dare degli strumenti
10:12sapendo che la persona
10:14che ha questi strumenti
10:16sia in grado di proteggerlo.
10:18Ora, fasce di bambini,
10:20troppo piccoli,
10:22ma anche gli adolescenti stessi,
10:24purtroppo ci dimostrano
10:26che non sono in grado,
10:28ma non è la loro responsabilità,
10:30perché il loro sistema mentale
10:32non è ancora maturo e pronto
10:34per poter baroneggiare questi sistemi.
10:36Ora, è un bene che loro questi sistemi
10:38li abbiano.
10:40E' chiaro che vanno integrati nella scuola,
10:42e quindi lì ci sarebbe la necessità
10:44che anche la scuola
10:46vada di più al passo con i tempi,
10:48e quindi che il ragazzo
10:50non abbia così l'esigenza
10:52in classe di avere tutto il tempo
10:54il telefono o di utilizzarlo di nascosto,
10:56perché questo non importa.
10:58Quando tu vedi gli adolescenti
11:00in terapia,
11:02ti dicono che non riescono alle volte
11:04a fare a meno del telefono,
11:06quindi lo devono utilizzare anche
11:08durante le ore scolattiche.
11:10Questo ci porta davanti ad un problema,
11:12un problema di gestione
11:14della qualità delle cose
11:16che il ragazzo vede.
11:18Assolutamente, della qualità delle cose
11:20che il ragazzo vede.
11:22Ricordiamoci che quello che si vede sui social
11:24non è quello che succede,
11:26ci sono filtri,
11:28ci sono maschere,
11:30ci sono cose che secondo me
11:32possono un pochino forviare
11:34la mente dei nostri giovani.
11:36In un momento così delicato,
11:38perché abbiamo parlato appunto
11:40del momento di crescita,
11:42del momento dell'adolescenza,
11:44del momento veramente clou
11:46della formazione
11:48di tutti noi.
11:50Allora, io ringrazio la dottoressa,
11:52la dottoressa Valentina è stata ovviamente
11:54un piacere, Alessia.
11:56Grazie a voi, abbiamo dato dei discorsi,
11:58perché il tema è molto amplio.
12:00Assolutamente, assolutamente.
12:02Grazie ancora di essere stata qui con noi.
12:04Grazie, grazie a voi, grazie.
12:06Salutiamo la dottoressa
12:08Alessia Leonardo, mi raccomando
12:10rimanete con noi per un altro episodio
12:12di Social Trend.