00:00 Intro
02:23 Zone umide, un patrimonio di biodiversità da tutelare. In collegamento Raniero Maggini, presidente WWF Roma e Area Metropolitana
26:01 Da Tim a WindTre, perché le bollette sono più salate? In collegamento Mauro Vergari, Adiconsum
DOVE SEGUIRCI
GUARDARCI IN TV SUL DIGITALE TERRESTRE:
Radio Roma Television LCN Regione Lazio canale 14 DTT
Radio Roma LCN Regione Lazio canale 15 DTT
Radio Roma Network LCN Nazionale canale 224 DTT
ASCOLTACI IN RADIO SU FM | DAB:
Roma 104.0 FM
Latina 87.8 FM
Rieti 91.8 FM
Cassino (FR) 96.5 FM
SEGUICI SU SITO WEB E SOCIAL NETWORK:
Sito web: https://www.radioroma.it/
WhatsApp: +39 3202393833
YouTube: https://www.youtube.com/@radioromatv
Facebook: https://www.facebook.com/radioromait
Instagram: https://www.instagram.com/radioroma/
Twitter: https://twitter.com/radioromait
LinkedIn: https://www.linkedin.com/company/radioroma
TikTok https://www.tiktok.com/@radioromatv
SCARICA L’APP:
iPhone, iPad, Apple Car Play ed Apple Tv sull’Apple Store
Smartphone, Android Auto ed Android Tv su Google Play Store e Huawei su AppGallery
TIMvision, Amazon Fire SticK e WebOS Tv per Samsung LG.
ASSISTENTE VOCALE:
Pronuncia “APRI o AVVIA o METTI o RIPRODUCI Radio Roma” su Amazon Alexa e Apple Siri, oppure “PARLA con Radio Roma” su Google Assistant.
02:23 Zone umide, un patrimonio di biodiversità da tutelare. In collegamento Raniero Maggini, presidente WWF Roma e Area Metropolitana
26:01 Da Tim a WindTre, perché le bollette sono più salate? In collegamento Mauro Vergari, Adiconsum
DOVE SEGUIRCI
GUARDARCI IN TV SUL DIGITALE TERRESTRE:
Radio Roma Television LCN Regione Lazio canale 14 DTT
Radio Roma LCN Regione Lazio canale 15 DTT
Radio Roma Network LCN Nazionale canale 224 DTT
ASCOLTACI IN RADIO SU FM | DAB:
Roma 104.0 FM
Latina 87.8 FM
Rieti 91.8 FM
Cassino (FR) 96.5 FM
SEGUICI SU SITO WEB E SOCIAL NETWORK:
Sito web: https://www.radioroma.it/
WhatsApp: +39 3202393833
YouTube: https://www.youtube.com/@radioromatv
Facebook: https://www.facebook.com/radioromait
Instagram: https://www.instagram.com/radioroma/
Twitter: https://twitter.com/radioromait
LinkedIn: https://www.linkedin.com/company/radioroma
TikTok https://www.tiktok.com/@radioromatv
SCARICA L’APP:
iPhone, iPad, Apple Car Play ed Apple Tv sull’Apple Store
Smartphone, Android Auto ed Android Tv su Google Play Store e Huawei su AppGallery
TIMvision, Amazon Fire SticK e WebOS Tv per Samsung LG.
ASSISTENTE VOCALE:
Pronuncia “APRI o AVVIA o METTI o RIPRODUCI Radio Roma” su Amazon Alexa e Apple Siri, oppure “PARLA con Radio Roma” su Google Assistant.
Category
🗞
NovitàTrascrizione
00:00l'attualità. Extra. Tutti i
00:06colori dell'attualità con
00:09Claudio Michalizio. Bentornati
00:12bentornati a destra. Il due
00:14febbraio è la giornata mondiale
00:17per le zone umide. Stiamo
00:20parlando di un habitat
00:22particolare di cui molto spesso
00:25poco si ha consapevolezza
00:27dell'importanza e del valore che
00:29è il territorio pesaggistico.
00:32E allora in occasione di questa
00:34ricorrenza il BBF ha lanciato
00:36un appello alle istituzioni del
00:38territorio, del Lazio, ma non
00:40soltanto perché siano
00:42consapevoli della necessità di
00:45intervenire per proteggere uno
00:48scrigno, un autentico patrimonio
00:50di biodiversità. Il servizio di
00:53apertura è come sempre di Silvia
00:54Corsi per entrare nel vivo
00:56dell'attualità e poi vi presento
00:58l'ambiente. Tutela dell'ambiente
01:00ed ecosostenibilità sono quasi un
01:02mantra nella politica e nell'economia,
01:04ma sono obiettivi che non possono
01:06passare soltanto attraverso le
01:08grandi sfide globali e i patti
01:10sanciti dagli accordi e dai vertici
01:12internazionali. Il pianeta insomma
01:14si salva palmo a palmo, proteggendo
01:16e valorizzando le peculiarità di
01:18ogni singolo territorio e la sfida
01:20evidentemente riguarda tutti, a
01:22cominciare dagli enti locali che
01:24governano le aree interessate e
01:26la pianura e le colline. Ogni habitat
01:28con la sua flora e la sua fauna
01:30rappresenta uno scrigno di biodiversità
01:32da tutelare con azioni specifiche
01:34che richiedono competenze e strategie
01:36mirate, spesso anche norme dedicate.
01:38Dal 1971, per esempio, la Convenzione
01:42di Ramsar definisce i criteri e le
01:44regole per la tutela delle zone umide,
01:46cioè le distese di paludi, di stagni,
01:48di torbiere, di acque naturali o
01:50artificiali, permanenti o temporanei,
01:52in cui l'acqua è statica o corrente,
01:54dolce, salmastra o salata,
01:56comprese le distese d'acqua marina,
01:58la cui profondità a bassa marea
02:00non eccede i 6 metri. Sono una
02:02risorsa preziosa per l'Italia e per il
02:04suo ambiente, che spesso però non è
02:06adeguatamente compresa e protetta.
02:08E come conferma il WWF, oggi
02:10purtroppo, oltre alle piccole e preziose
02:12zone umide, anche fiumi, laghi e
02:14torrenti soffrono l'azione dell'uomo
02:16sul territorio e gli effetti dei
02:18mutamenti climatici.
02:20E allora, questa è la situazione
02:22in cui ci troviamo.
02:24Buonasera a voi.
02:26Allora, poi entriamo anche nello
02:28specifico di quante
02:30siano queste aree da valorizzare
02:32sul territorio del Lazio.
02:34Perché, perdoni l'approccio da persone
02:36assolutamente ignorante
02:38quale sono,
02:40uno si immagina che l'ambiente sia
02:42il mare, il lago,
02:44l'aeroporto,
02:46l'aeroporto, l'aeroporto,
02:48l'aeroporto, l'aeroporto,
02:50non è proprio che sia
02:52il mare, il lago, il fiume,
02:54ma che in realtà esistano
02:56habitat ancora più specifici
02:58come proprio le aree umide e credo che non sia
03:00un patrimonio di
03:02consapevolezza molto diffuso o sbaglio?
03:06Verissimo,
03:08che nel tempo, come dire,
03:10sono ambienti che purtrovepro
03:12nell'immaginario collettivo sono stati
03:14percepiti più come negativi
03:16che positivi, insomma. Pensiamo
03:18di Marana, Roma, che in realtà appunto è una zona umida, sono raccolte d'acqua
03:23veramente importanti ai fini della biodiversità e anche in realtà per noi
03:28insomma. Fortunatamente Roma, Roma capitale, tutta la città metropolitana,
03:33tutto il suo territorio ancora ne sono ricchissimi, basti pensare appunto a
03:38tutto il sistema idrogeografico superficiale, dalle aste principali ai
03:43fossi, quindi a tutto quel reticolo che è diffuso sul territorio e che troppo
03:50spesso però percepiamo solo quando magari c'è una discarica abusiva eccetera,
03:55insomma ce ne dovremmo rendere conto in maniera più evidente e consapevoli
04:00della fortuna che abbiamo, insomma della ricchezza che ancora questo territorio
04:03offre e delle funzioni che può svolgere al nostro beneficio.
04:08Ecco in occasione proprio della giornata che celebra queste aree il 2 di febbraio
04:13voi avete lanciato come WWF un appello alle istituzioni affinché si prendano
04:18cura di questo habitat così particolare, quali sono le minacce che in qualche
04:25modo vanno maggiormente prese in considerazione o è il vostro un appello
04:31generico alla salvaguardia? Entrambe le cose, ci deve essere una
04:36maggiore attenzione a dei luoghi che hanno una vocazione unica, sono
04:41sicuramente tra gli ambienti più ricchi di biodiversità e già solo per questo
04:45meriterebbero un'attenzione specifica, ma soprattutto nei contesti urbani e
04:51periurbani queste zone assolvono anche funzioni di straordinaria importanza ai
04:56fini dell'adattamento climatico, si pensi alle cosiddette bombe d'acqua, questi
05:00sono luoghi che riescono a intercettarne una parte consistente delle acque che
05:05scendono in modo così copioso in tempi molto ristretti, quindi evitando quei
05:10danni se non addirittura poi effetti letali in alcuni casi registrati anche
05:16nel nostro paese che possono comportare, pertanto hanno veramente una funzione
05:22di importanza primaria in questa fase, sicuramente e in generale appunto ai
05:29fini della biodiversità, sicuramente appunto il nostro territorio
05:35ancora ne è ricchissimo, tuttavia le minacce sono tante, in primis pensiamo al
05:40consumo del suolo che continua a comprometterne l'esistenza magari con il
05:45cosiddetto tombamento di fossili, i corsi d'acqua secondari o addirittura
05:51appunto con il sacrificio di aree che già hanno pagato un tributo magari con la
05:59cavazione di alcuni materiali, si riempiono d'acqua, diventano degli
06:03ambienti che subiscono il cosiddetto processo di naturalizzazione, di
06:08rinaturalizzazione e poi improvvisamente si ritiene di coprirli con inerti
06:14piuttosto che con terre di scavo per poi magari sopra svolgere altre attività,
06:22insomma un gran peccato che non ci sia una politica che sia attenta a dei
06:27luoghi che veramente hanno una funzione non solo estetica, ricreativa e
06:33naturalmente di conservazione per le specie, pensiamo che la convenienza che
06:38veniva citata prima con un'attenzione specifica anche all'importanza della
06:43bifauna come patrimonio diciamo internazionale, proprio perché pensiamo
06:48alle migrazioni, quindi ovviamente tutti i paesi svolgono funzioni specifiche, il
06:55nostro su tutte, pensiamo che l'Italia è un ponte tra il nordafrica e il centro
07:01nord Europa, quindi questi luoghi spesso e volentieri assolgono delle funzioni
07:05fondamentali per il loro ristoro, per la loro sosta, per poter garantire quel
07:10percorso che è appunto la migrazione, pertanto veramente meritano un'attenzione
07:15che oggi oggettivamente non hanno e che noi vediamo continuamente messa a rischio,
07:20anche diciamo sotto casa insomma ci sono gli esempi che riguardano Roma
07:27capitale, pensiamo all'ex NIA che aveva centrato un successo importante come
07:33quello del monumento naturale che oggi vede messa a rischio quello straordinario
07:38successo da un'autorizzazione incomprensibile di riprendere appunto la
07:46lottizzazione di quello stesso privato che in qualche modo aveva già messo a
07:53rischio quel territorio. Queste insomma sono, chiamiamole delle
07:56sviste, ma oggettivamente frutto di una mancanza di visione strategica che ci
08:01preoccupa molto e ripeto Roma capitale ci offre tanti esempi, pensiamo anche a
08:06Valle Fontana dove un fosso potrebbe essere addirittura spostato nelle logiche
08:11di un intervento che però considera ben poco la notura e un po' troppo l'ingegneria.
08:18Ecco, questi sono soltanto alcuni accenni, poi voi avete presentato un
08:22cahier d'allianze, direbbero i francesi, un elenco di situazioni rimaste in stallo
08:27in qualche caso anche per parecchi anni che confermano, come diceva il presidente
08:33del WWF in collegamento con noi, la scarsa attenzione, usiamo un eufemismo da
08:38parte delle istituzioni. Poi torniamo su quello che gli enti locali potrebbero
08:43fare. Lei prima diceva che tutelare queste aree umide, queste zone umide,
08:48questa è la definizione diciamo scientifica, è utile anche per tutelare
08:53un po' noi stessi, non c'è soltanto la tutela dell'ambiente alla base
08:58di questo vostro appello, ma contro i cambiamenti climatici che
09:04noi sappiamo sono, ai noi, un fattore di grande preoccupazione di questi tempi
09:09moderni. I cambiamenti climatici che tra l'altro hanno avuto effetti anche su
09:13queste aree in che modo?
09:17Ma adesso possiamo fare facilmente riferimento alla siccità dell'estate
09:22scorsa insomma e quindi quanto naturalmente la scarsità d'acqua possa
09:26naturalmente incidere su degli equilibri che non sono appunto dettati
09:34da norme idrauliche, ma da norme ecologiche, faccio l'esempio se ci
09:39ricordiamo nel 2017 già una gravissima crisi generata al lago di Bracciano per
09:46dei prelievi non proprio ben governati, insomma oserei dire scriveriati,
09:51quelli sono danni che dal punto di vista ecologico ci portiamo ancora dietro oggi
09:56e certo non avere appunto l'opportunità di programmare con una maggiore attenzione
10:03le risorse disponibili, l'uso delle risorse disponibili anche in un'ottica
10:09appunto di risparmio e quindi evitare naturalmente di aumentare gli impatti
10:15che i cambiamenti climatici già in atto, non li stiamo aspettando, già sono in atto
10:20i cambiamenti climatici, naturalmente sarebbe un comportamento doveroso e
10:25purtroppo invece assistiamo come risposta all'aumento, all'aumento dei
10:29prelievi, insomma c'è qualcosa che non funziona che dobbiamo veramente rivedere
10:34con grandissimo senso di responsabilità, gli strumenti ci sono, anche le
10:40conoscenze e non possiamo continuare a procedere diciamo in modo stentorio e
10:47improvvisato, sarebbe veramente un autogol in un momento che ripeto stiamo
10:53già vivendo, che ci sta dando dei segnali molto preoccupanti e dove peraltro
10:59queste aree svolgono appunto come si diceva delle funzioni preziosissime anche
11:04per noi, citavo prima la capacità di intercettare la quantità d'acqua che
11:08scende in un momento concentrato, diversamente da quanto accadeva nelle
11:14stagioni di alcuni decenni fa, dall'altra anche la capacità nei contesti
11:20più urbani, che sono contesti sempre molto più caldi perché è proprio diffuso il
11:25cemento, l'asfalto, quindi si riscaldano in modo più elevato del resto del
11:30territorio, di avere proprio una capacità di calmeramento, insomma di raffreddamento
11:35se vogliamo dire e quindi è questo semplicemente già un elemento sintomatico
11:41che ci dovrebbe fare ben riflettere in generale e sugli interventi che poi
11:47programmiamo, insomma di non mettere in discussione un patrimonio così importante
11:51quali sono dall'una la risorsa idrica e dall'altra questi ambienti di cui
11:57ovviamente la risorsa idrica è diciamo il protagonista con scelte che oggi non
12:02ci possiamo più permettere. Allora tra un attimo entraremo nel merito delle
12:07scelte da non fare e al contrario delle strategie da mettere in campo perché
12:12WWF ha l'abitudine oltre che di denunciare i problemi anche di lanciare
12:17poi insieme a quel bagaglio di competenze scientifiche che da sempre
12:21ne accompagna la propria missione in giro per il mondo anche suggerire come
12:25dire i rimedi, le possibili azioni che potrebbero essere fatte. Con il nostro
12:29ospite però al quale chiedo di pazientare un attimo ci ritroviamo
12:33subito dopo questa pausa pubblicitaria. Bentornati a Estra, seconda parte di
12:39questa puntata che abbiamo voluto dedicare a un tema di rilevanza e
12:43importanza sul fronte dell'ambiente anche in un territorio come il Lazio
12:48ricco di habitat differenti ma dove forse in pochi sanno che c'è un autentico
12:56scrigno di biodiversità che è rappresentato dalle cosiddette zone
13:01umide. Tra l'altro chiedo al nostro presidente in collegamento da Roma, lui è
13:07presidente WF Roma area metropolitana Ragnero Maggini. Vogliamo ricordare la
13:11definizione di zone umide perché in realtà sono contemplati anche tutta una
13:17serie di habitat che da qualche tempo a questa parte nel panorama italiano sono
13:21meno diffuse. Parliamo dei corsi d'acqua, parliamo di paludi. Quali sono le zone
13:27umide oggi? In realtà appunto le denominazioni sono tante diverse, possiamo
13:34ragionare dalle piccole raccolte d'acqua, anche un prato allagato è una
13:38zona umida e questo avviene ad esempio dove la falda è piuttosto alta e quindi
13:44basta una ricca pioggia e quindi vediamo questi ambienti che si trasformano, che
13:49si allagano per l'appunto e che accolgono anche una fauna proprio legata
13:52a questi ambienti. Diventa sintomatica la presenza di questa fauna proprio per
13:57raccontarci della vocazione di quel territorio, di quel treno che è già
14:03ricco d'acqua anche se magari non ce ne accorgiamo, potremmo magari avere dei
14:10segnali dalla vegetazione presente però insomma in molti di noi sono distratti
14:14quindi magari un evento evidente ce lo dimostra in maniera più plateale.
14:22Certamente le paludite sono gli ambienti che negli anni sono stati più minacciati,
14:27pensiamo tutte le trasformazioni avvenute lungo la costa che ne hanno
14:31compromesso in alcuni casi completamente l'esistenza e quindi
14:36ovviamente comportando la scomparza di superfici importanti di ambienti come
14:43questi e la loro funzione. Ricordavo già che dal punto di vista migratorio per
14:48gli uccelli le paludite rappresentano veramente delle stazioni di
14:51rifornimento e dove naturalmente improvvisamente vengono a mancare
14:55estensioni significative può essere un problema anche per una specifica specie
15:01che attraversa quella tratta migratoria che improvvisamente si ritrova senza più
15:06rifornimenti, insomma rischio anche di morte per questi animali che
15:11ovviamente improvvisamente si trovano senza più risorse, però anche i nostri
15:16fiumi con le anze, le golene che allagate, che costituiscono gli ambienti appunto
15:23che hanno queste caratteristiche fino ad arrivare senza completare l'elenco
15:28veramente infinito, citavo già il sistema dei fossi della città
15:32metropolitana piuttosto che le cosiddette marane che sono a questi
15:36connessi spesso e volentieri, ma anche i piccoli laghi artificiali nelle nostre
15:42ville storiche sono tutte a scala diversa aree umide che svolgono una
15:48funzione veramente importante per tutti noi, oltre che naturalmente per la
15:52biodiversità che ospitano. Presidente, che ospitano e che è la stessa parte di
15:59questo patrimonio meraviglioso, ma quanto sono anche fruibili dai cittadini?
16:05Perché le immagini che noi stiamo vedendo nell'arco di tutta questa
16:08puntata, e grazie tra l'altro alla WWF per questo patrimonio iconografico così
16:14suggestivo che ci può regalare, sono davvero un invito a esplorare
16:19queste zone. Poi entriamo nel merito della tutela, ma quanto sono
16:23adeguatamente valorizzate secondo lei?
16:28Diciamo che nel Lazio abbiamo tante importanti riserve naturali anche
16:35nell'area metropolitana, per lo appunto citavo Bracciano che è un parco
16:40regionale, il parco di Bracciano-Martignano, anche Martignano, insomma un lago più
16:45piccino, però sicuramente altrettanto importante e affascinante, che ospitano
16:51tra l'altro insomma anche patrimoni faunistici rilevanti. Possiamo pensare
16:57lungo la costa anche alle riserve uguali Torre Flavia, che è un murale in capo
17:05alla città metropolitana, o poi, che so, scendendo verso sud a Torre Assura e
17:14quindi anche naturalmente alla foce del Relativo Più, ma veramente tante sono
17:23realtà, fino a aggiungere, che so, alla riserva di Nazzano di Rivevarfa, che
17:28ricordiamo essere stata posi ante l'iteram del VUF, con un accordo tra
17:34pubblico e privato, dove c'era appunto la gestione della diga, un vecino
17:39idroelettrico, d'intesa appunto col comune, e il VUF all'epoca quindi fu la
17:46prima osi in termini assoluti, che divenne poi anche appunto riserva
17:50naturale. Un sistema veramente importante che tende sicuramente a intervenire su
17:57questi sistemi, che sono appunto veramente fondamentali. C'è molto da fare
18:01ancora, soprattutto nella consuetudine, soprattutto negli interventi che vedono
18:08delle trasformazioni o degli interventi di cosiddetta riqualificazione, affinché
18:13non siano un'offesa per la natura, ma un effettivo, diciamo, intervento a favore
18:19della collettività, non possono prescindere dalle competenze naturalistiche,
18:25da leggere il territorio per le sue componenti e quindi comportanze di
18:30conseguenza. Intervenire su un fiume, come se fosse un tubo dove scorrerà acqua,
18:36come troppo spesso è stato fatto in passato e purtroppo ancora continua ad
18:41essere fatto, è un'offesa materiale a questi luoghi, una compromissione
18:47di un ecosistema che merita invece, come stiamo dicendo, veramente tutto il nostro
18:52rispetto, anche per ipoticare il nostro futuro.
18:58Nel vostro dossier, Presidente, voi avete citato anche il caso, per esempio,
19:02dell'Agnene, che è uno dei corsi d'acqua più importanti della regione Lazio, che
19:09ha problemi di portata idrica perché ha accertato che vi sia
19:16lungo il tragitto, ma cominciare già dalla fonte, un'appropriazione
19:21in debita di acqua. Usiamo questa espressione che immagino sia
19:26iniziativa umana. C'è anche un problema di custodia e di tutela del
19:32territorio anche da questo punto di vista, quindi tra le minacce di queste
19:36aree?
19:39Certamente, lo dicevamo forse prima, la risorsa idrica, ovviamente, che è
19:44componente primaria di questi sistemi naturali, deve essere gestita veramente
19:48con maggiore responsabilità e non possiamo rispondere ad una siccità
19:53aumentando i prelievi. Insomma, credo che lo capiamo un po' tutti e che è un
19:59veramente scelleratezza continuare a pensare di poter
20:06saccheggiare, non mi viene un termine diverso, a piene mani una risorsa che non
20:11è illimitata. Lazio ha la fortuna di esserne veramente ricco, però non bisogna
20:17mai scadere nell'abuso e quindi adottare delle misure di
20:26maggiore attenzione e risparmio, delle misure comunque più razionali
20:34dell'uso dell'acqua in agricoltura come nell'industria, oltre che naturalmente
20:40negli usi domestici. Quando si parla di questi ultimi, ovviamente, è legato anche
20:46alla gestione delle aziende che forniscono l'acqua e che certamente devono maggiormente
20:51investire nelle reti di distribuzione che sono, come purtroppo noto, dei cosiddetti
20:56colabroto e che disperdono veramente troppa, tanta acqua. Quindi a questo poi
21:01corrisponde, come dire, improvvisamente alla richiesta di una maggiore
21:05disponibilità d'acqua, ma l'acqua non può essere considerata una mera merce, è
21:11una risorsa fondamentale per la vita di tutti.
21:17Ricordiamo che anche noi siamo animali tra gli animali, ecco bene, cominciamo a
21:22fare una maggiore attenzione anche in termini egoistici, ma non pensare che
21:27questa sia una risorsa infinita. Ricordo, per ritornare su degli esempi già fatti,
21:32che il lago di Bracciano, che già ha vissuto una stagione veramente preoccupante
21:38nel 2017, che certamente anche nell'estate scorsa, insomma, come tanti
21:44altri sistemi, ha patito una siccità record e ha anche riserva idrica della
21:50capitale. Insomma, dovrebbe essere tutto il nostro interesse ad avere una
21:55gestione più rispettosa. Allora l'ultima domanda, abbiamo una
22:01manciata di minuti che ci separano dalla prossima fascia pubblicitaria, è
22:05inevitabile, la chiedo al Presidente del WWF, che parla in quanto tecnico,
22:09competente, su questi argomenti. Sinora che cos'è mancata? Un'adeguata
22:14consapevolezza, un'adeguata conoscenza delle problematiche, le risorse, una
22:19progettualità, cioè, posto che gli strumenti per questa maggiore attenzione
22:23ci sono, che cosa manca secondo lei per prendersi davvero cura di questo
22:29patrimonio ambientale che abbiamo scoperto nella puntata di oggi?
22:32Ci sono sicuramente le conoscenze e le competenze, ci sono potenzialmente gli
22:38strumenti che non sempre vengono applicati, deve permeare una maggiore
22:44consapevolezza nella politica e tradursi quindi, infatti, insomma, la
22:49politica deve dare degli indirizzi, deve darli a chi ha le competenze e anche a
22:55chi deve attuare appunto quegli strumenti disponibili. Contestualmente va
23:01maggiormente diffusa, diciamo, l'informazione, la sensibilizzazione sulla
23:08ricchezza di questi ambienti, è un lavoro di straordinaria importanza, partendo
23:13anche dal micro, perché poi tutti noi siamo molto distratti nella nostra
23:19quotidianità e quindi debbono essere costanti le occasioni per poter conoscere
23:26meglio questi ambienti. Noi, in questi giorni, a partire da
23:31domenica 5 e la successiva, ai soci del WWF offriamo un momento di approfondimento
23:38della conoscenza di questi luoghi, in particolar modo dell'avifauna, che, come
23:43dire, ci consente anche di conoscere meglio forme e colori della natura che
23:48appunto ospitano questi straordinari scrigni di
23:54biodiversità, come si diceva all'inizio. Saremo appunto in una delle osi del WWF,
24:00che non a caso nascono spesso appunto intorno a una zona umida, nel litorale e
24:08insomma sarà un'occasione veramente per dare una bellezza che talvolta non è nota
24:14e per pochino più consapevoli. Ci auguriamo, si parlava prima di
24:18fruizione, invitiamo veramente tutti i cittadini a partire da questa occasione
24:23che celebra appunto l'importanza delle zone umide a conoscere meglio quegli
24:27ambienti, ce ne sono tanti nella nostra regione che offrono anche dei sentieri
24:32delle possibilità di avvistamento, anche grazie al personale delle riserve stesse,
24:39insomma, per comprendere meglio la fortuna che ancora oggi abbiamo e che
24:43dobbiamo però avere cura di mantenere. Eh sì, dobbiamo tenercela stretta,
24:48speriamo di aver dato il nostro piccolissimo contributo anche con questa
24:51chiacchierata, io ringrazio il presidente di WWF per Roma e l'area
24:57metropolitana Raniero Maggini, buon lavoro presidente e forza, è una
25:02braccia a tutti voi, a tutti i volontari del WWF, grazie per l'impegno che ogni
25:07giorno mettete nella vostra missione. Grazie a voi anche per l'informazione che
25:12garantite, grazie veramente. E allora adesso ci prendiamo un'altra
25:16pausina, un'altra pausa perché c'è la pubblicità, poi voltiamo pagina, tra
25:21l'altro attenzione perché parliamo di tariffe telefoniche, il caro bolletto a
25:25quanto pare non riguarda soltanto luce e gas, ne parliamo tra un attimo e allora
25:31l'abbiamo detto in questo inizio d'anno, oltre al caro bollette energetiche con i
25:37rincari di luce e gas di cui ampiamente ci siamo occupati qui a destra, vogliamo
25:42aprire un focus a un'altra ondata di rincari che rischia di abbattersi sui
25:47consumatori italiani, tra l'altro in un settore che è particolarmente di moda
25:52avrebbe da dire, quello della telefonia, perché aumenti per alcuni in gestione di
25:57modo particolare già vengono segnalati dai consumatori. Allora noi vogliamo
26:02parlarne con Mauro Vergari di Adi Consum, una delle più importanti
26:07associazioni a tutela dei diritti di noi cittadini.
26:10Buonasera Vergari, benvenuto a destra. Buonasera, buonasera a chi ci ascolta e
26:16anche a lei ovviamente. Allora, verrebbe proprio da dire che la fantasia degli
26:21operatori sugli aumenti non conosce confini, credavamo di dover lottare
26:27estrenuamente per ridurre le bollette di luce e gas, invece con l'anno nuovo
26:33arrivano questi aumenti relativi anche alla telefonia. Intanto riguardano tutti
26:39gli operatori e per quale motivo? Allora, al momento attuale riguardano
26:43soltanto per Wind 3 e Tim e tranquillizziamo, abbiamo un anno di
26:48tempo perché la cosa anomala è che hanno fatto queste aziende una variazione di
26:54contratto che dice che loro sono autorizzati da parte dei propri clienti
27:01ad effettuare dei rincari da gennaio 2024 basandosi sui dati ISTAT e quindi
27:11l'adeguamento del prezzo se vogliono, perché è un articolo che specifica la
27:16volontà non la certezza dell'aumento e poi spiegherò perché questo è grave,
27:21l'aumento è previsto in base al dato ISTAT sull'inflazione e se l'inflazione
27:28fosse anche zero o più bassa comunque un aumento del 5%. Perché dicevo prima
27:37che è un po' grave la situazione? Perché tutti noi sappiamo che gli operatori
27:41grazie anche alle regole del codice delle comunicazioni elettroniche possono
27:46unilateralmente modificare quando vogliono i prezzi e i consumatori possono
27:52però difendersi cambiando operatori senza alcun costo.
27:57Avendo incluso questa modifica di contratto invece si elude la
28:03possibilità per il consumatore di cambiare operatore senza costi perché è
28:08lo stesso cliente che ha dato la concessione all'azienda di avere
28:13l'opportunità di modificare il prezzo della bolletta quando vuole e quindi che
28:19cosa è successo? Che Adi Consum insieme ad altre sigle, associazioni consumatori
28:24con le quali abbiamo un protocollo di intesa con Tim e Wind hanno scritto
28:30prima le aziende chiedendo di togliere questa clausola contrattuale che è già
28:36operativa in tutti i contratti quindi già lo abbiamo sia nei contratti nuovi
28:41che nei contratti vecchi chiedendo però di aprire un discorso perché le aziende
28:47ci hanno spiegato che questa situazione di aumenti certi è dovuta al collasso
28:54che il settore delle TLC secondo quanto ci dicono le aziende è attualmente in
29:00corso e che se non ci sta un adeguamento di prezzi si rischia addirittura il
29:06fallimento delle aziende. Mi perdoni la battuta, abbiamo la
29:13responsabilità di evitare l'estinzione di queste compagnie messa in questo modo
29:18intanto gli aumenti da cosa dipendono Vergari? Gli aumenti vengono giustificati
29:24perché loro dicono rischia di crollare il collasso ma perché? Perché è un
29:28settore in crisi perché anche loro hanno dovuto stringere la cinghia per l'ondata
29:35di rincari energetici cioè verrà spiegato per quale motivo improvvisamente
29:39questo settore rischia la crisi. Dobbiamo dire e questo è bene che chi ci
29:45ascolta lo abbia ben chiaro, noi abbiamo le tariffe più basse
29:52d'Europa, bisogna partire da questo punto, c'è stata nel settore delle
29:58telecomunicazioni della telefonia mobile fissa una concorrenza spietata
30:04diciamo anche che abbiamo quattro operatori non ce l'ha nessuno questo
30:09numero così alto e la concorrenza ha portato al ribasso i prezzi.
30:15Tutte le aziende sono stati dietro a questa corsa al ribasso è arrivato il
30:19momento in cui non ci si riesce più a tenere il mercato perché? Perché è un
30:25settore strategico come noi abbiamo scritto nella lettera che abbiamo
30:28inviato sia alle aziende che al governo è un settore si tratta della
30:33digitalizzazione del paese quindi si tratta dello sviluppo di tutti i
30:37settori compreso quello che stiamo vivendo adesso se non ci fosse il
30:41digitale io non potrei riuscire a comunicare con la vostra emittente
30:45quindi il digitale impatta su tutto ed è strategico per il paese necessita
30:51quindi di investimenti il 5g non sta decollando come doveva la fibra fa
30:57fatica a diffondersi come dovrebbe per un servizio così essenziale perché?
31:02Perché le aziende non ce la fanno più almeno così ci dicono e allora qual è
31:09la soluzione? Non è certo quella di aumentare sempre ogni anno la tariffa
31:13di almeno del 5% perché vorrebbe dire arrivare a un massimale senza fine come
31:20non è neanche secondo noi giusto che i costi di un'eventuale crisi di un
31:25mercato ricadano solo sui consumatori che devono poi pagare la bolletta
31:31allora qui c'è necessità di aprire un tavolo tecnico con tutti i stakeholder
31:37capire e avere conferma perché questo è ciò che hanno dichiarato a noi le
31:42aziende so che lo hanno dichiarato anche al
31:45sottosegretario butti i vari amministratori delegati non fanno altro
31:48che ripetere questo problema perché non è soltanto un problema di investimenti e
31:54questi ne siamo anche noi d'accordo è un problema anche di sistema
31:57noi abbiamo gli ott per esempio che sono tutte quelle aziende grosse e anche
32:03meno grosse che offrono servizi ai consumatori per capirsi parliamo di
32:09google meta anche chi fornisce posta elettronica messaggerie tutto quello che
32:15noi consumatori utilizziamo con facilità e tranquillità sono tutti i servizi che
32:22passano sulle reti di telecomunicazione e le aziende per questo passaggio non
32:28percepiscono nulla per di più quando questi operatori di servizi hanno anche
32:34dei problemi le persone chiamano il call center delle aziende di telefonia
32:38aumentando e incrementando i costi altro problema che riteniamo anche noi che
32:43sia valido e che per esempio anche le aziende di dlc con tutte le reti che
32:48devono gestire sono aziende energivore perché pagano l'energia differenti dalle
32:56aziende riconosciute energivore e in questi periodi di guerra e di incremento
33:02del costo sicuramente stanno subendo maggior costo la fibra la rete non si
33:08riesce più a chiudere il discorso rete unica non rete unica
33:12fiber cop open fiber la diventa una rete di stato oppure no pubblica oppure in
33:19concessione insomma forse noi riteniamo insieme alle aziende se il governo
33:26il ministero ci dice che è vero che c'è una crisi si trovino delle soluzioni che
33:33vadano a garantire gli investimenti e la crescita di queste aziende perché
33:38abbiamo tutti bisogno di maggiore digitalizzazione ricordo che siamo un
33:42paese di serie b in questo campo siamo sempre dietro a tutte le classifiche ma
33:48occorre programmare lo sviluppo occorre dare garanzie al mercato e dare
33:54garanzie quindi alle aziende ai lavoratori e ai consumatori che non
33:59possono sicuramente sostenere il costo di una cattiva gestione del mercato
34:05stiamo in attesa del governo che ci risponda c'è ancora un anno di tempo
34:10speriamo bene speriamo che faccia prima però anche perché poi lei mi insegna che
34:16molto spesso le emergenze diventano croniche poi ci si dimentica no per cui
34:20rischia che questi rincari diventino tutti gli effetti reali e concreti e
34:26poi sia troppo tardi correre a porre rimedio ecco poi nelle nelle nel vostro
34:33intervento al governo avete detto sia chiaro i cittadini non possono subire
34:38altri aumenti visto che già devono fare i conti con i rincari già citati ora
34:44energetico ma secondo lei rivedendo un po il sistema mettendo tutti attorno a
34:50un tavolo è possibile trovare degli del dei luoghi di confronto per venire
34:58incontro alle esigenze economiche senza per forza far pagare poi il cittadino
35:03allora partiamo dal fatto che le tariffe come già ho detto prima aumentano perché
35:10le aziende unilateralmente possono farlo quindi non è che gli è impedito di
35:16adeguare le tariffe alla loro al loro sistema di economia poi il consumatore
35:24che ha la possibilità di spostarsi e quindi regime di libera concorrenza a
35:29scegliere altre compagnie se non è soddisfatto degli aumenti e avere questo
35:35sistema di indicizzazione all'iva del della tariffa che non va bene e non va
35:44bene neanche aver dichiarato che c'è libera scelta eludendo alla norma che
35:50prevede di poter cambiare operatore senza costi trovare questi metodi cioè
35:57sistematici non va bene l'aumento le aziende già lo fanno l'esperienza che
36:02viviamo che vivono coloro che ci stanno ascoltando e che prendono un'offerta a
36:07una tariffa e dopo 7 8 mesi ti arriva il messaggino che ti dice aumentiamo di due
36:13euro la tua il tuo la tua proposta commerciale se vuoi puoi distire o
36:18cambiare operatore entro 30 giorni questo è lecito gli è permesso quindi
36:23per riarmonizzare il mercato al problema che hanno abbassato troppo i prezzi
36:31noi in realtà non ci opponiamo diciamo che hanno la possibilità in un libero
36:36mercato le associazioni consumatori non e nessuno potrà mai eccepire nulla sui
36:42prezzi non è possibile in un mercato libero però ci deve essere libera
36:47concorrenza e libera scelta e trasparenza per il consumatore se invece
36:52ci sono dei costi dovuti a un sistema che non tiene quindi a un sistema paese
36:59a un mercato è ovvio che bisogna intervenire con delle politiche adeguate
37:03quindi per esempio incominciamo a ridurre l'iva se un servizio e lo è
37:10universale e di pubblica utilità l'uso della rete di internet della telefonia
37:15perché continuiamo a pagare le bollette al 22 per cento di iva quando invece
37:20sull'energia sono con iva ridotta già questo aiuterebbe alle aziende di
37:26aumentare un pochino i prezzi senza che i consumatori se ne accorgano perché
37:31con l'iva ribassata ritroveremo gli stessi prezzi ma le aziende
37:36incamererebbero maggiori ricavi quindi questo c'è come sistema ugualmente è
37:42quello di decidersi a far pagare anche chi utilizza la rete per fornire i
37:48propri servizi perché se gli ott passano sulle reti di telefonia o
37:54contribuiscono alla realizzazione anche loro delle reti innovando le e
37:59permettendo maggiori pacchetti passaggi di pacchetti internet quindi di avere
38:04uno sviluppo o pagano un minimo di passaggio alle reti che utilizzano ma è
38:10che loro hanno i ricavi noi abbiamo i servizi e però poi le
38:15aziende fanno i prezzi di telefonia per far girare sulla rete cose di altri
38:21giustamente li teniamo anche noi ma sappiamo che l'europa su questo si sta
38:27ponendo dei problemi e in questi giorni è stato approvato le nuove regole del
38:32libero mercato entreranno da maggio quindi si saprà chi sono gli operatori
38:36insomma l'europa si sta muovendo anche su questo sicuramente noi abbiamo un
38:41problema di sviluppo di questo mercato che come dicevo prima è strategico per
38:46il paese senza le aziende di telefonia la digitalizzazione non si ottiene e
38:52questo vuol dire ritornare alla prestoria è stato molto chiaro mauro
38:58vergari tra l'altro è uno dei massimi conoscitori di questo settore quindi ci
39:02ha anche dato una panoramica di quella che potrebbe essere l'evoluzione da qui
39:06a breve di come anche le istituzioni sovranazionali si stanno muovendo
39:10l'europa è evidente che sta alla finestra a vedere anche come il mercato
39:15si armonizzerà se te le faccio un'ultimissima domanda abbiamo 30 secondi
39:19e poi la sigla però ci ha scritto al 320 239 3833 rossella la nostra
39:24ascoltatrice che dice per ora diceva il vostro ospite soltanto team e win tre
39:32hanno annunciato questi possibili aumenti la domanda che ci fa gli altri
39:37operatori saranno comunque obbligati a comunicarlo ai propri utenti
39:42cioè ci sarà una comunicazione ufficiale mi pare di capire sia questa
39:46la domanda al momento da noi interrogati gli altri operatori che poi stiamo
39:51parlando di liad e fast web e vodafone hanno detto che non sono interessati a
39:57indicizzare i propri prezzi all'inflazione è ovvio che stanno a
40:02guardare cosa fanno i colossi perché hanno il maggior numero di abbonati e
40:07poi potrebbero adeguarsi oppure come qualche compagnia già ha fatto venendo
40:13sul mercato sfrutteranno proprio questa volontà di queste aziende per promuovere
40:19prezzi bloccati senza aumenti quindi ne faranno opera di marketing ma alla fine
40:25se è vero e vogliamo credere a ciò che ci dicono gli amministratori delegati di
40:31queste aziende che c'è una crisi di settore poi impatterà anche sugli altri
40:37operatori quindi sicuramente bisogna organizzare il mercato delle
40:42telecomunicazioni in modo coerente e corretto anche perché gli investimenti
40:46su questo settore sono senza fine noi dobbiamo avere il 5g e ancora non lo
40:51otteniamo perché le aziende non riescono a saldare l'asta che hanno fatto in
40:56passato proprio perché hanno problemi economici e vuol dire ritardare anche
41:01poi il 6g che è ancora l'evoluzione della tecnologia la tecnologia sappiamo
41:06non si ferma e in questo settore è fondamentale per lo sviluppo
41:11quindi mettiamoci tutti intorno a un tavolo e troviamo le soluzioni possibili
41:17per dare tranquillità e permettere lo sviluppo delle comunicazioni in italia
41:23lanciato il messaggio al governo speriamo venga recepito e si apra ad
41:28avere una fase di confronto su questo settore così delicato intanto grazie a
41:32Mauro Vergara di adconsume le auguro ovviamente un buon lavoro
41:37grazie grazie anche a voi per questo lavoro di comunicazione che effettuate
41:42grazie e l'ultima testimonianza di gratitudine come sempre a voi che ci
41:49avete seguito fino a quest'ora adesso ci sono gli altri programmi della rete noi
41:53di extra torniamo domani alla solita ora buon proseguimento e arrivederci
42:00extra tutti i colori dell'attualità con claudio micalizio