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L’Albania è un Paese a cavallo tra Oriente e Occidente, con una storia di dominazioni straniere che hanno dato vita ad un crogiuolo di culture con una base identitaria forte. Dalle battaglie di Scanderbeg a difesa dell’Albania cristiana, passando attraverso le conquiste ottomane per arrivare fino alla dittatura di Hoxha dopo il protettorato fascista. La Grande Aquila ha sofferto, ma si è sempre rialzata e i segni indelebili della sua storia si scorgono anche nelle strade di Tirana, una città che ha voglia di modernità, ma che deve ancora fare i conti con la povertà. Ne parliamo con Paolo Battaglia, esperto di storia, ripercorrendo anche le tappe che Andrea Candelaresi ha percorso nella capitale albanese con la sua troupe. Sullo sfondo l’imminente adesione all’UE e la proposta di Giorgia Meloni di dare più attenzione all’area balcanica.

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Trascrizione
00:00Prima pagina, la giusta dose di notizie con Andrea Candelaresi. E ora voltiamo
00:07pagina, apriamo il nostro focus dedicato all'Albania. Perché parliamo di Albania?
00:12Perché Giorgia Meloni in questi giorni ha aperto un tavolo con i ministri, i
00:18vari ministri degli esteri dell'Unione Europea e non solo, insomma si parla
00:21dell'area balcanica, di un'area che l'Unione Europea vorrebbe inglobare al
00:26più presto ma che sta subendo o meglio sta ricevendo una serie di investimenti
00:32esteri che potrebbe portare alcuni paesi balcanici lontani appunto dall'orbita
00:38europea. Parliamo di investimenti turchi, di
00:41investimenti russi e di investimenti cinesi. Siamo stati in Albania, noi di
00:46Radio Roma siamo stati a Tirana, ecco una città moderna nel centro, una città che
00:52dà l'idea di un paese in via di sviluppo essendo un vero e proprio
00:56cantiere a cielo aperto. Vedete questo è lo stadio tra l'altro dove siamo stati a
01:01vedere il Tirana, lo stesso stadio in cui la Roma ha vinto la
01:05Conference League l'anno scorso, ce lo ricordiamo.
01:08Questa è piazza Skanderberg, la piazza principale di Tirana. Vedete anche qui ci
01:12sono dei grattacieli che vengono tirati su nel pieno centro. Quindi una città in
01:17pieno sviluppo, una città che grazie agli investimenti europei e non solo sta
01:24ricostruendo, sta ripartendo dalle ceneri di una dittatura ferocissima, quella di
01:31Enver Hoxha. Ma siamo stati anche in periferia e abbiamo visto insomma
01:37l'altro volto dell'Albania, un paese che ancora non si può dire europeo da alcuni
01:43punti di vista. Ecco questa è la camminata che abbiamo fatto nel quartiere
01:46di Kombinat, uno dei quartieri ex industriali sovietici, un quartiere
01:52industriale abbandonato. Oggi ci vivono le persone che occupano gli stabili, le
01:58persone che vivono in condizioni di vita più che precarie, senza acqua calda, senza
02:03gas, senza elettricità. Persone che non fanno una vita esattamente all'europea.
02:11Vedete manca addirittura l'asfalto per strada. Questa è la camminata che abbiamo
02:15fatto in questo quartiere veramente dimenticato dalle istituzioni. Tra
02:21l'altro un quartiere in cui ha la sede centrale, la propria sede centrale, la
02:26mafia albanese. Una mafia che si fa sentire anche in Italia quando si parla
02:31di spaccio, di prostituzione e di altri mercati neri ovviamente. Quindi un
02:37quartiere difficile che in qualche maniera ci ricorda che l'Albania è ancora
02:42un paese in via di sviluppo e che ha bisogno di grandi investimenti. Abbiamo
02:47anche delle foto di Kombinat se le riusciamo a mettere in regia. Eccole qui.
02:51Questa è la nostra truppa insomma se abbiamo camminato per questo
02:55quartiere. Vedete l'architettura post-industriale è palese. Lì dentro ci
03:00vive la gente. Insomma un giro in quel quartiere ti descrive appieno quella
03:06che è la vita degli albanesi più poveri per l'appunto.
03:10Ebbene ringraziamo ovviamente la truppa di Radio Roma, ringraziamo Marco
03:15Candelaresi e Lorenzo Fabiani che ci hanno regalato anche queste immagini che
03:19hanno girato anche con me queste immagini nel cuore di Tirana ma anche
03:23fuori. Allora per parlare di Albania, per parlare della storia dell'Albania, per
03:29parlare di quello che sta vivendo oggi l'Albania chiamiamo il nostro esperto di
03:33storia Paolo Battaglia. Buongiorno Paolo.
03:37Buongiorno Andrea, buongiorno a tutti. Finalmente riusciamo a sentirti bene
03:41con la tua voce fantastica finalmente. Allora parliamo di Albania, un paese a te
03:48carissimo, un paese che hai visitato in lungo e in largo, un paese che in teoria
03:53dovrebbe essere caro agli italiani perché è vicino geograficamente ma anche
03:59storicamente parlando. Infatti la premier Giorgia Meloni ha ribadito
04:04l'importanza non solo dell'Albania ma di tutta l'area balcanica per l'Italia e
04:08per l'Unione Europea. Allora cerchiamo di andare a ritroso,
04:11cerchiamo di capire perché l'Albania è importante da un punto di vista storico
04:16per l'Europa ma soprattutto per l'Italia. Qual è la storia degli ultimissimi anni
04:22dell'Albania e perché è legata a doppio filo a quella italiana?
04:27Giustamente Giorgia Meloni ha correttamente, come è correttamente
04:32anche sottolineato tu, evidenziato quelli che sono i legami fra il nostro paese
04:38e l'Albania, un paese che c'è vicinissimo dall'altra sponda appunto della
04:42Triatica, appena 200 chilometri alle coste pugliesi.
04:45È un paese con cui l'Italia ha avuto rapporti continui fin appunto dal secolo
04:52scorso allorché molti molti albanesi in fuga appunto dall'impero ottomano e
05:01dalle guerre balcaniche si rifugiarono in Italia, in molte zone
05:06appunto dell'Italia meridionale. Ancora oggi c'è una zona d'Italia, si chiama
05:10Piana degli Albanesi. Ancora oggi in Italia si parla un dialetto, l'arboresh,
05:15che è appunto degli arboresi, cioè gli albanesi che si sono appunto trasferiti
05:21in Italia e tra questi arboresh famose sono le discennezze di alcuni, tra cui un
05:28leader famosissimo italiano, cioè Antonio Gramsci, che appunto ha origini
05:33albanesi. Ma poi avrò un modo di spiegarlo poi
05:38quelli che sono i legami ancora più stretti del 1900 tra l'Italia e l'Albania.
05:44Diciamo nel discorso odierno la Meloni, così come tutta l'Unione Europea, sta
05:49spingendo a che questa area di mondo, un'area pacificata da pochissimo, da
05:55appena un ventennio, possa rimanere sotto legge dell'Unione Europea.
06:01Attualmente l'Albania è un paese che fa parte della Nato, ma ancora non fa parte
06:09dell'Unione Europea, così come molti paesi di quell'area,
06:13ricordiamo appunto la Postinazio di Vojna nel Montenegro, la stessa Serbia,
06:17sono paesi che aspirano a diventare paesi dell'Unione, ma che ancora hanno
06:25dei problemi irrisolti, tra cui naturalmente, bisogna dirlo, l'Albania ha
06:30un problema di conflitto territoriale con la Serbia per la questione della
06:35Kosova ancora irrisolto e che difficilmente si risolverà nel breve
06:41termine. Ed è evidente che il tentativo dell'Unione Europea di portare a sé
06:47questi paesi proprio per sottrarle l'influenza è da una parte della
06:51Turchia, ricordiamo l'Albania ha fatto parte dell'impero turco, dell'impero
06:56ottomano, se lo vogliamo chiamare così, e soprattutto della Cina, ma anche e
07:01soprattutto della Russia, perché lo ricordiamo c'è ancora in questo
07:06problema della Serbia che ha con la Russia un legame a doppio filo storico,
07:11culturale, etnico e che rappresenta, se vogliamo, l'unico caso di un paese
07:18chiamiamolo così dell'Europa occidentale ancora legato alla Russia
07:24nel quadro di quello che è il conflitto tra Russia e Ucraina e è evidente che lo
07:29scopo dell'Unione Europea è appunto quella di avere con sé questi paesi di
07:33quest'area. Assolutamente, poi mentre parlavi scorrevano le immagini anche
07:38dell'invasione italiana che c'è stata in Albania tra il 39 e il 43, il mito
07:47italiano di ritornare ad un impero si esplicava anche così invadendo in
07:52questo caso pacificamente, se vogliamo, l'Albania che è stato un protettorato
07:57italiano dal 39 al 43, dicevamo, tant'è che piazza Skanderberg, la piazza
08:02principale di Tirana, in realtà ha un'architettura che è fascista oggi,
08:07infatti è stata modificata proprio dal regime fascista, quindi questo per
08:11ricordare anche il legame storico che c'è tra l'Italia e l'Albania, un legame
08:18che va indietro nel tempo. Ebbene, l'Albania poi diciamo che da sempre è
08:22stato un paese ponte, se vogliamo, tra appunto una visione del
08:29mondo più ottomana ed una più europea, tant'è che Skanderberg, appunto il
08:34cui nome riecheggia nella piazza principale di Tirana, è certamente
08:40emblematico della posizione geografica, della posizione strategica a metà tra
08:46due mondi, tuttora a metà tra due mondi, è così no?
08:49Sì, assolutamente, tanto è vero che l'Albania ha come simbolo l'aquila che è
08:57il simbolo in realtà albaniare, ricordiamo che nella lingua albanese
09:01cioè Skiptar è la lingua appunto, nella lingua albanese Skiptar vuol dire
09:07appunto nido d'aquila e quindi in realtà è spesso associato appunto con
09:12l'aquila, l'Albania, anche se di aquila poi in Albania non è che se ne vedano
09:16tantissime, ma è il simbolo appunto di Giorgio Castriotta Skanderberg che è il
09:21simbolo della difesa albanese, della lotta albanese contro i turchi, contro i
09:29musulmani, quindi in realtà Skanderberg caratterizza l'Albania sia nel proprio
09:37simbolo, quindi nell'aquila bicefala, sia nella statua imponente che c'è a Piazza
09:43Skanderberg che fu, paradossalmente, sostitui la statua di Stalin dallo stesso
09:49Emberoce, poi ne parleremo, e appunto l'Albania poi nasce dal risultato di
09:58quelle che furono le guerre balcaniche e quindi in realtà l'Albania nasce molto
10:02prima della prima guerra mondiale, molto prima, in realtà è solo un anno prima
10:07dall'inizio del conflitto, ma è il risultato appunto del frazionamento,
10:14quello che sarà poi il frazionamento sia dell'impero ottomano che dell'impero
10:19asburgico e diventerà uno stato indipendente proprio a partire dal 1913
10:25fino a che poi, sia con il conflitto, col primo conflitto mondiale, sia con le
10:30influenze italiane che ne faranno in qualche modo una una sorta di bottino
10:38ambito dagli italiani fino a che poi nel 1939, come giustamente ricordato, gli
10:44italiani invaderanno l'Albania, gli albanesi offriranno la corona di
10:49Albania al re Vittorio Emanuele che diventerà re di Albania fino al 1943 poi
10:54quando ci fu la riconquista da parte dei partigiani albanesi della loro nazione e
11:00ancora adesso, chiamiamo così, le vestigia dell'architettura fascista sono
11:05molto presenti a Tirana, la stessa architettura di Tirana che in fondo era
11:09un paesetto di poche migliaia di persone, ancora oggi ricorda molto da vicino le
11:15città, per esempio dell'agropuntino di Latina ma anche la stessa piazza dove
11:21sorge lo stadio che hai fatto vedere tu, ricordano molto addirittura il
11:27piazzale dell'Università della Sapienza qui a Roma, quindi in realtà ci sono
11:31moltissimi legami dell'architettura fascista a Tirana e quindi c'è un
11:37passato coloniale che certamente l'Albania non rinnega, anzi i legami tra
11:42gli albanesi e gli italiani sono moltissimi e se, credo hai avuto modo di
11:48sperimentare anche tu, in Albania moltissime persone parlano italiano
11:52correttamente e amano dal profondo l'Albania ma soprattutto Roma, tanto è
11:58vero che Tirana si chiama da seconda Roma o la piccola Roma come spesso gli
12:03stessi abitanti di Tirana chiamano la loro città. Assolutamente, vi racconto
12:08questo aneddoto, una ragazza di 19 anni ci ha detto di aver imparato
12:12l'italiano grazie alle canzoni di Fedez, è tutto dire appunto quanto abbiano
12:17voglia di imparare l'italiano e quanto sappiano l'italiano, giovani e meno
12:22giovani, ovviamente i meno giovani soprattutto grazie alla RAI che negli
12:25anni 70 e 80 durante la dittatura di Oja riusciva a trasmettere lì e di nascosto
12:30le persone riuscivano a vedere la RAI per capire quello che accadeva nel mondo
12:34ma ora ci arriviamo ad Oja perché abbiamo detto l'Albania raggiunge
12:37l'indipendenza dopo essere stata un protettorato italiano e da lì cade
12:42essenzialmente da lì a poco cadrà in una dittatura ferocissima quella di Enver
12:47Oja inizialmente legata all'unione sovietica no?
12:52sì assolutamente in realtà questa forma di protettorato l'Albania ce l'avrà un
12:59po' sempre perché prima appunto era sotto i turchi poi sotto gli italiani e
13:06poi andrà sotto questa dittatura comunista, una dittatura comunista
13:12stranissima quella di Oja perché prima diventerà una sorta di pupillo del
13:18maresciallo Tito tanto è vero che dell'Albania nessuno si occupò neanche
13:23nelle conferenze di pace dopo la seconda guerra mondiale poi quando Tito romperà
13:28post Stalin nel 48 Oja diventerà appunto uno stalinista di ferro
13:35uno stalinista di ferro a tal punto che romperà le relazioni diplomatiche con la
13:41Russia di Khrushchev nel momento in cui Khrushchev denuncerà i crimini
13:46stalinisti nel 1956 durante il congresso del Kurs e si avvicinerà a quello che è
13:56un modello secondo Enver Oja dello stalinismo puro e cioè la Cina di Mao con cui
14:02romperà di nuovo nel 1978 allorché Mao morirà e la Cina in qualche modo
14:11riaprirà una qualche forma di democrazia o si allontanerà dal modello
14:15stalinista e piombando l'Albania dopo il 78 in un isolazionismo in cui già era
14:22ma diventerà ancora più feroce ancora più duro fino appunto al 1991 Enver Oja
14:30morirà nell 85 ma il suo regno comunista isolazionista durerà fino a
14:38febbraio 91 e l'Albania fu l'ultimo dei paesi comunisti a uscire, chiamiamolo così,
14:44dalla cortina di ferro in uno stato di economia completamente disastrato che
14:51dovrà essere colmato nel corso degli anni. Ancora oggi si vede come l'Albania
14:56rispetto ai tanti paesi dell'est Europa che hanno raggiunto ormai una stabilità
15:00economica di un certo tipo, l'Albania ancora fatichi a trovare
15:07un suo equilibrio economico e questo è dovuto certamente a una dittatura
15:12isolazionista e stalinista veramente particolare.
15:17L'Albania sarà il paese più bunkerizzato del mondo e credo che tu
15:25abbia potuto osservare anche a Tirana la presenza dei tantissimi bunker che
15:30Enver Oja fece costruire nell'Albania nel timore di un'invasione straniera,
15:35un'invasione che ovviamente non ci fu mai e che però era nell'ossessione di
15:40questo dittatore così particolare. Assolutamente alcuni bunker sono anche
15:45visitabili a Tirana, altri sono totalmente abbandonati nella strada per andare da
15:50Tirana all'aeroporto o viceversa ovviamente si riescono a scorgere dal
15:54pulmano, dal taxi appunto una serie di bunker totalmente abbandonati. Più o
15:59meno l'Albania conta ad oggi 170 mila bunker in un territorio che è poco più
16:05grande della Puglia. Capite che insomma è il paese più
16:09bunkerizzato al mondo numericamente e anche a livello proporzionale quindi
16:13capite bene che è indicativo anche della paranoia, chiamiamola così,
16:18dell'invasione che aveva Oja con il suo regime.
16:23Enver Oja a un certo punto si stacca come hai ricordato dall'Unione
16:28Sovietica, si stacca anche dal suo secondo amico la Cina, ricerca amici sul
16:33piano internazionale, a un certo punto rimane totalmente isolato Oja, appunto
16:38sale questa paranoia ma il discorso è anche perché nessuno ha provato poi a
16:45far cambiare idea ad Oja, era così importante, era così influente sul piano
16:50interno, aveva il potere così saldo nelle sue mani anche perché oggi c'è una
16:56sorta di revisionismo in Albania, un'Albania che ancora non ha fatto
17:00veramente i conti con la propria storia e se si gira per le strade di Tirana lo si
17:04può vedere, tutti i monumenti dedicati ad Oja, compresa la sua residenza, non
17:09sono stati resi musei per ricordare quelli che sono stati gli orrori di Oja,
17:14a parte un paio di bunker, la piramide su cui doveva sorgere poi un suo monumento
17:19ad esempio è stata totalmente abbandonata, la sua residenza la si può
17:23scorgere così per le strade di Tirana e sembra la residenza di un uomo
17:27qualsiasi, insomma ancora non ha fatto i conti con la sua storia con l'Albania,
17:31forse non ha fatto i conti perché all'interno dell'Albania stessa aveva
17:35tanti sostenitori oppure perché ancora c'è la paura di Oja?
17:40Beh dobbiamo pensare che come dicevo prima la dittatura di Oja fu forse la
17:46dittatura più feroce del 900 nell'est Europa, neanche paragonabile forse a
17:52quella di Seucesco in Romania, dovete pensare che Oja governò dal 45 all'85
17:59quindi per ben 40 anni l'Albania tenendola veramente sotto un pugno di
18:05ferro quasi impressionante e forse la fortuna di Oja fu quella di creare
18:13questo mito dell'albanese che già diciamo è nello spirito degli albanesi,
18:18c'è questa figura dello spirito appunto dell'indipendentismo,
18:24l'indipendentismo da tutto e quindi di un comunismo addirittura autarchico che
18:31non prevedeva aiuti da nessuno, un paese assolutamente isolato che non concedeva
18:37addirittura agli strani, non solo ovviamente nessun albanese poteva uscire
18:42ma non concedeva a nessuno di poter entrare e c'erano dei dettami di
18:46abbigliamento e diciamo di trasconda addirittura per chi entrava,
18:53l'avrei potuto sicuramente notare nei molti musei che ora
18:58sorgono e certamente il fatto che Oja ancora adesso sia una figura temuta fa
19:03capire quanto è stata difficile la transizione dell'Albania, non
19:09esistono di fatto, ci sono pochissimi riferimenti a Oja, hai ricordato bene tu
19:13la piramide doveva sorgere il mausoleo di Enver Oja, la statua di Enver Oja che
19:18era vicino, era proprio dentro piazza Scander perché fu abbattuta e fu quello
19:23il simbolo forse della, finalmente della caduta, della simbolica di quel muro che
19:30c'era a Tirana e infine appunto la casa presente nel blocco, è una sorta di
19:36santo rosso come molti l'hanno definito perché effettivamente in un paese che
19:42fece dell'ateismo di stato, addirittura una forza fu inserito l'ateismo nella
19:48costituzione albanese, unico stato al mondo a essere, a definirsi ateo, l'unica
19:53figura religiosa appunto era Enver Oja e che non ebbe fra l'altro contrasti,
20:00tanto è vero che l'unica forma di opposizione, chiamiamolo così, del suo
20:03compagno Mehmet Cev, che fu il suo braccio destro per tanti anni, scomparve
20:09improvvisamente suicidato sì nel 1981, molti ritengono un suicidio che in
20:15realtà non fu tale e questo fa capire la forza di quella, di quel dittatore e la
20:21forza di quella dittatura. E dunque un paese che viene da una dittatura
20:26ferocissima, che ha sempre fatto da ponte tra l'est e l'ovest, proprio
20:33storicamente parlando, nei millenni, nei secoli, un paese che tuttora è un ponte
20:38tra due mondi perché ha una piazza di architettura fascista, quella Piazza
20:42Skanderberg, con al centro il minaretto più antico, uno dei minaretti più antichi
20:47dei Balcani, appunto di una moschea più antica, di una delle moschee più
20:52antiche dei Balcani, quindi appunto architettura fascista in un paese
20:56prettamente musulmano oggi, prevalentemente musulmano, per comprendere
21:02l'importanza dell'Albania è perfetto andare a Tirana e vi invito a farlo.
21:07Bene Paolo, purtroppo siamo in chiusura, io ti rimando a questo punto a martedì
21:12prossimo per la seconda parte del nostro focus sull'Albania perché dobbiamo
21:16parlare ancora della guerra dei Balcani, dobbiamo parlare della situazione
21:21Kosovo, della situazione Serbia, dei rapporti con la Serbia, quindi c'è
21:26ancora tutta una parte di storia che ci manca e quindi ti
21:30rimando a martedì prossimo. Perfetto, si continuerà a parlare di un
21:35paese molto interessante. Assolutamente, grazie Paolo Battaglia per essere stato
21:39con noi, buona giornata e buon lavoro. A voi, buona giornata.
21:44E questo era l'ultimo tassello di conoscenza per oggi qui a Prima Pagina,
21:47appuntamento come sempre a domani, un saluto da Andrea Candelaresi.
21:52Prima Pagina, la giusta dose di notizie con Andrea Candelaresi.

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