Celebriamo la giornata mondiale della foresta pluviale, dando voce a chi porta avanti tecniche utili a migliorare l'ambiente con nuove tecniche agricole. In collegamento a Roma di Giorno Davide Balbi, CEO per "Impattozero srl" e fondatore di "Agricoltura 2.0"
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NovitàTrascrizione
00:00Taio Cruz con Kylie Minogue sulla Prima Radio della Capitale, Radio Roma. Siamo sul 104
00:11in FM nella Capitale, sul 98 e 100 a Latina. Potete però guardarci anche sul 115 del Digitale
00:18Terrestre o attraverso Radioroma.it e vedrete già in collegamento Davide Balbi che è il
00:23CEO per Impatto Zero SRL e è il fondatore del progetto Agricoltura 2.0. Buongiorno.
00:28Buongiorno Marco. Buongiorno, buongiorno. Allora oggi è il 22 giugno, la giornata mondiale della
00:37floresta pluviale. Insomma io partirei un po' da questa tematica che riguarda un po' in generale
00:43tutto il mondo dell'ambientalismo che è in grande crescita, però poi focalizzerei anche
00:48l'attenzione su quelle che sono le soluzioni soprattutto per l'agricoltura perché le
00:52foreste fondamentalmente le abbiamo quasi tutte distrutte o messe in pericolo proprio perché in
00:58molti paesi del mondo ancora purtroppo ci sono delle produzioni intensive e quindi si distrugge
01:05banalmente la foresta per creare o allevamenti o delle culture intensive. Quindi intanto partiamo
01:12dall'importanza di questa giornata e poi cerchiamo anche di capire che cosa fate voi
01:17per creare e per diffondere un nuovo tipo di agricoltura. Marco intanto grazie che è
01:25toccato questo argomento. In realtà sono delle coltivazioni estensive solitamente create per
01:33creare foraggi per gli animali che poi noi macelliamo e mangiamo. Quindi un primo problema
01:41è che l'agricoltura fa la deforestazione e dall'altro quindi noi aumentiamo le emissioni
01:49di gas serra sia con il taglio delle foreste pluviali diminuendo quindi anche la biodiversità
01:56animale e contemporaneamente anche l'agricoltura sta portando un aumento delle emissioni di gas
02:08serra. Il nostro impegno è quello di riuscire a creare un'agricoltura a bassa impronta carbonio,
02:16intensiva, naturale, esente da trattamenti chimici che può consentire di creare un modello
02:26che direndo il mercato dell'agricoltura che possa iniziare a portare cibo salutare sulle
02:32nostre tavole. Quindi sì è qualcosa che ovviamente diciamo così a favore sia di noi stessi che
02:38dell'ambiente due volte perché poi permette di salvaguardare in qualche modo gli spazi coperti
02:44da foreste ci permette anche di eliminare tutta una parte di pesticidi, di sostanze chimiche che
02:53fanno parte dell'agricoltura che qui insomma utilizzavamo fino a parecchi anni fa ma che
02:59parlando anche con con altre associazioni istituzioni che tutelano l'ambiente abbiamo
03:04visto come effettivamente noi siamo un paese che nonostante in Europa sia completamente illegale
03:10utilizzare alcuni concimi alcuni pesticidi poi però noi siamo come Italia siamo produttori di questi
03:16prodotti e li vendiamo magari ai paesi africani li vendiamo magari ai paesi del sud america e poi
03:22in qualche modo attraverso il mare attraverso l'aria queste cose ritornano no ritornano in
03:28Europa non è che l'Europa è un posto isolato nel mondo al quale non che non è interessata rispetto
03:34al resto del pianeta? Rientrano tra l'altro anche nel cibo che noi compriamo da questi paesi perché
03:41a volte si riescono a fare dei controlli molto opportuni ma la maggior parte delle volte noi
03:48importiamo dei prodotti che sono trattati con prodotti che in Italia sono stati vietati che
03:54noi comunque produciamo e li vendiamo a loro per poi comprare quindi abbiamo iniziato a lavorare
04:01già dal 2014 a un progetto che consente di creare questa soluzione e coltivare vicino casa prima di
04:12tutto la seconda è salvaguardare la biodiversità quindi stiamo unendo la coltivazione fuori suolo
04:21abbiamo l'opportunità all'agricoltore di lavorare sempre insieme ma soprattutto di creare un
04:26ecosistema interiore tra piante e pesce che si chiama acquaposca che consente di avere piante
04:32che crescono di più, più vigorosi, più forte e ci consentono quindi di fare trattamenti naturali
04:40con ottimi risultati. Sì no a me questa è una delle soluzioni che andrebbero approfondite
04:48e che andrebbero secondo me diffuse il più possibile anche perché come hai detto anche
04:54giustamente tu noi stiamo paradossalmente decentralizzando l'inquinamento anche quello
05:00che facciamo con le auto elettriche è un altro esempio noi utilizziamo auto elettriche qui e però
05:05la corrente la lasciamo produrre a persone che comunque bruciano petrolio e quindi fanno
05:10combustione però lontano da noi la stessa cosa la stiamo facendo con l'agricoltura continuiamo a
05:14coltivare in maniera sbagliata però lo facciamo lontano da noi non considerando il fatto che anche
05:21nel breve periodo magari è una cosa che può funzionare però poi alla fine facendo parte tutti
05:26dello stesso mondo ci ritornerà comunque tutto questo non è che se le produzioni le lasciamo in
05:32brasilio in africa poi non tornano in qualche modo quindi è una cultura che si sta diffondendo in
05:38maniera straordinaria però come hai segnalato giustamente tu l'idea fondamentale quella che
05:43dovrebbe essere la più normale e quella vincente è di poter produrre in maniera sana già nei pressi
05:50delle nostre case che sia energia che siano prodotti alimentari e qualsiasi altra cosa e
05:55quindi da questo punto di vista insomma mi faceva piacere anche far conoscere una realtà e una
06:01soluzione diversa perché poi non se ne parla mai di soluzioni in realtà io non riesco a capire
06:07perché si scitano sempre i problemi però non c'è mai nessuno che alza la mano per dare una
06:12soluzione quindi quando c'è qualcuno che lo fa insomma è bello poterlo poterlo raccontare
06:17stiamo per lanciare un servizio di farming on demand potete seguirci sulla pagina facebook
06:26slash acquaponica e daremo stiamo per lanciare il servizio daremo la possibilità ai clienti
06:33di scegliere da un catalogo di biodiversità quello che vogliono farsi coltivare quindi
06:40il cliente deciderà se avere una pianta come quella che coltivavano i suoi nonni che dal
06:45pomodoro produceva un'altra pianta oppure se creare un mix dove oltre il semi antico
06:52si può coltivare il cliente può farsi coltivare anche un semi ibrido magari perché ha una
06:58produttività superiore di decine di chili all'anno di pomodoro ad esempio oppure delle
07:04varietà di aromatiche improvabili come dei peperoncini improvabili quindi stiamo per fare
07:11il lancio del primo servizio al mondo di farming on demand. Sì è un progetto molto interessante io
07:17spero che avremo anche altre occasioni insomma per per approfondire la tematica oggi c'era un
07:22po' no diciamo questa scusa della giornata mondiale della floresta pluviale ma anche qui
07:28come dicevo anche prima sembrano cose che in un programma che si chiama Roma di giorno non hanno
07:33nulla a che vedere con con chi effettivamente poi racconta sempre la quotidianità di una zona
07:39di una regione però invece bisogna ripartire appunto dal proprio territorio per per poter
07:46salvaguardare anche tutto quello che c'è intorno secondo me non lo stiamo facendo e insomma sarebbe
07:51anche ora di nel concreto cercare di fondere soluzioni andare verso una direzione diversa da
07:57quella che purtroppo ancora stiamo attraversando in questo momento quindi io ringrazio
08:03davide balbi che sia di impatto zero e fondatore del progetto agricoltura 2.0 per essere stato qui
08:08e grazie mille buon lavoro ci risentiamo presto grazie grazie marco grazie grazie mille noi
08:15siamo arrivati al momento dei saluti perché tra pochissimo no renato detto di no e allora
08:20niente ci ritroviamo tra un minuto qui per i saluti va bene