Roma, 23 Ott. (askanews) - "C'è un enorme differenza fra debito buono e debito cattivo. Il primo, differenza del secondo, offre infatti benefici misurabili dal punto di vista patrimoniale, economico e finanziario per consentire di far crescere un'attività in modo efficace". Le parole dell'allora presidente del Consiglio, Mario Draghi, trovano negli strumenti della finanza agevolata e tramite il PNRR la loro concreta applicazione. Più di 2000 bandi che, ogni anno, permettono agli imprenditori di sviluppare la propria mission aziendale: "Ma c'è un ma -spiega Michele Dicorato, Ceo e Founder di Bfinance. Il problema sta nel fatto che non bisogna cedere alla tentazione di utilizzare la finanza pubblica come un bancomat per acquisire il denaro, che viene offerto a fondo perduto o a tassi vantaggiosi, purché sia. Servono strategia e concretezza". Il lavoro di Dicorato dunque è a 360 gradi e lontano dall'idea di essere, diciamo così, venditori di bandi: "Noi -afferma- vogliamo che quelle misure economiche portino crescita e contribuiscono al miglioramento dell'azienda e del Pil nazionale. Per questo, analizziamo a fondo il progetto che ci viene presentato e, in base alle caratteristiche che individuiamo, scegliamo la misura che riteniamo più opportuna. Non siamo insomma un bandificio ma, viceversa, selezioniamo le idee che ci convincono maggiormente. 15/20 l'anno al massimo. Una volta convinti, seguiamo la pratica dall'inizio alla fine. Anche nella fase delicata della rendicontazione, dove spesso l'imprenditore viene invece lasciato solo, rischiando errori poi difficili da gestire". Internazionalizzazione, innovazione e formazione sono le tre aree dove la finanza agevolata interviene in modo significativo: "Nel primo settore -sottolinea Dicorato- restano oltre un miliardo e mezzo da spendere rimasti dal 2023, mentre sono oltre cinque miliardi i fondi messi a disposizione per quest'anno. La difficoltà di impiego di quel denaro sta proprio nella mancanza di progetti che siano frutto di una visione efficace. Noi lavoriamo invece su obiettivi concreti in diverse parti del mondo: Stati Uniti, Canada, Dubai, Doha, Oman, Albania e Montenegro. Permettiamo alle aziende italiane, grazie al nostro know-how, di accedere in quelle zone per vendere i loro prodotti e servizi, tutti di alta qualità. Accedere per poi seguirli, passo dopo passo, nel processo di internazionalizzazione. Una sorta di affidamento, diciamo così, chiavi in mano".
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00:17Il nemico numero uno della finanza agevolata è la fretta. Quindi se si ha troppa fretta
00:23non si riesce ad arrivare a meta e quindi tutta la parte progettuale deve essere ben
00:29pensata. Sono più di duemila i bandi che ogni anno
00:31permettono agli imprenditori di sviluppare le proprie mission aziendali, ma prima di
00:36agire occorre porsi delle domande a cui poi dare risposte chiare.
00:40Quali sono quelli che hanno, quello che diciamo noi, a contenitore pieno? Cioè quelli che
00:46hanno veramente la somma necessaria a soddisfare la richiesta di alcune aziende e soprattutto
00:55a andare a trovare quelle che sono le più adatte per i progetti che abbiamo in mente.
01:01Ci sono diversi bandi interessanti, noi li selezioniamo e arriviamo quasi sempre a scegliere
01:09una dozzina di bandi perché sono quelli che secondo noi hanno più possibilità per l'imprenditore
01:15di raggiungere e arrivare a meta. Innovazione, formazione e internazionalizzazione
01:20sono le tre aree dove la finanza agevolata interviene in modo significativo.
01:25L'internazionalizzazione è un lavoro chiave in mano, cioè diamo all'impresa tutta la
01:32filiera dalla finanza, quindi andiamo a trovare noi finanziamenti che in questo momento sono
01:36quelli più ricchi, quelli dove c'è maggior risorsa, che sono in questo caso Simester,
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02:04Poi c'è la missione che prevede anche uno studio di fattibilità approfondito e poi
02:11c'è il follow up che è fondamentale per chiudere il cerchio, ma questo cerchio poi
02:17si chiude ulteriormente con l'indicontazione che può avvenire anche in due anni. In questo
02:23ci differenziamo rispetto a tutto il resto.